Re Carlo non tornava dalla guerra (Villaggio-De Andre’) ma sembrava proprio il contrario osservando da vicino la faccia stanca dell’ex Principe di Galles. Affaticato dal peso di un’ingombrante corona del peso di 2,5 chili e dai pensieri della responsabilità di un ruolo che aveva conquistato da anziano e che era appartenuto alla mamma a cui era stato affidato da giovanissima. Carlo, in attesa di consacrazione, era assorto, occhi socchiusi e bassi, privi di commozione. Chi sa se pensava a quando, scoppiando in lacrime all’annuncio della morte dell’amato Lord Mountbatten, ricevette una dura reprimenda : “Uno Windsor non piange. Per nessuna ragione al mondo”. Finita la litania, si avvicina William, il primogenito, il nuovo Principe di Galles, a prestare giuramento al Re. Ma invece di ritrarsi alla fine della formula di rito, William tocca la corona, si china sul Re e lo bacia sulla guancia. Il fermo immagine che vedete qui sancisce e ferma l’attimo. Carlo spalanca finalmente gli occhi, guarda il figlio che sta in piedi davanti a lui e torna il padre: “Grazie, ci vediamo dopo a casa. Ti voglio bene”. In quello sguardo , sotto l’ermellino e i paludamenti, ho visto l’uomo. Alla fine uno di noi …
Re Carlo non tornava dalla guerra …