Il sole mangerà la Terra. Tra 5 miliardi di anni

SYDNEY Secondo un gruppo di astrofisici australiani non ci sono dubbi o speranze: il Sole inghiottirà la Terra. E non ci sarà modo di evitarlo. La buona notizia è che l’impatto non avverrà se non tra qualche miliardo di anni. L’astronomo Alan Retter ed il suo gruppo dell’università di Sydney, hanno studiato un’esplosione avvenuta a 2.500 anni luce dalla Terra, in una stella simile al Sole.
Da queste osservazioni il gruppo di scienziati ha dedotto che quando il Sole inizierà ad espandersi perchè comincerà ad invecchiare, potrà raggiungere e inghiottire Mercurio e Venere e, con ogni probabilità, anche la Terra. «State calmi – ha scherzato Retter in un’intervista con il quotidiano ‘The Australian’ – ci vorrà molto tempo prima che questo accada, almeno cinque miliardi di anni». I risultati della ricerca di Retter saranno pubblicati nel numero di ottobre della rivista della Royal Astronomical Society.
E sempre restando in tema di spazio, Galileo, la sonda che negli ultimi otto anni ha catturato le immagini più sorprendenti e suggestive di Giove e delle sue lune, domenica, come previsto, concluderà la sua missione precipitando nell’atmosfera del pianeta più grande del Sistema solare.
Una fine programmata dai tecnici della Nasa e dovuta alla necessità di eliminare ogni rischio di collisione fra la sonda e uno dei principali satelliti di Giove, Europa. Galileo sta infatti esaurendo il propellente e senza di esso la sonda non è assolutamente in grado di puntare la sua antenna verso la Terra.
Di conseguenza, sarebbe diventato impossibile controllarne gli spostamenti. Ma quella di Galileo sarà una fine gloriosa: anche mentre starà precipitando nell’atmosfera di Giove continuerà a rilevare dati e misure e a trasmetterli alla Terra in tempo reale. Gli ultimi istanti della sua lunghissima missione saranno seguiti e commentati in diretta in un incontro organizzato negli Stati Uniti dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa.
Costata l’equivalente di 2.000 miliardi di vecchie lire, Galileo è stata una delle sonde più sofisticate mai costruite. È stata lanciata con lo shuttle Atlantis il 18 ottobre 1989 ed ha raggiunto il pianeta gigante dopo una vera e propria carambola che l’ha portata prima fra Venere e la Terra e poi intorno al Sole per prendere velocità e arrivare nell’orbita di Giove. Nel lungo viaggio di 4 miliardi e 630 milioni di chilometri, durato oltre sei anni, Galileo ha incontrato da vicino due asteroidi prima di raggiungere il pianeta gigante, nel 1995.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *