Il genocidio e’ un crimine riconosciuto a livello
internazionale e regolato dalla convenzione del
1948.
Si definisce “Genocidio” l’intento di distruggere,
tutto o in parte, un gruppo etnico o una Nazione.
Il Primo Ministro israeliano ha invocato il
sentimento religioso per giustificare la guerra a
Gaza.
Il Governo Israeliano afferma che l’intento è
distruggere ed eliminare Hamas.
Il Ministro della difesa : “Stiamo combattendo degli
animali e ci comportiamo di conseguenza ».
Il Presidente del Brasile Lulz afferma che questa
non è una guerra, ma un genocidio.
Il primo ministro del Qatar denuncia il genocidio in
Gaza.
Il Presidente della Colombia afferma che Israele
vuole espellere i palestinesi da Gaza e questo si
chiama genocidio.
Il Ministro degli Esteri Iraniano chiede alle Nazioni
Unite di fermare il genocidio.
Craig Mokhiber, alto ufficiale delle Nazioni Unite e
direttore dell’ufficio di New York della
Commissione per i diritti umani, ha rassegnato le
dimissioni per quanto sta succedendo a Gaza:
« Rassegno le dimissioni in un momento di grande
angoscia. Questo è un chiaro esempio di
genocidio »
“Gaza non sarà cancellata, resterà là con Khan
Yunes e Rafah anche il giorno dopo”, cioè alla
conclusione della guerra. “Ma noi – ha aggiunto –
faremo in modo che da là non provengano più
minacce, e che possiate dunque tornare alle vostre
case”.
lo ha affermato il leader centrista Benny Gantz
incontrando abitanti israeliani residenti nella zona
che circonda la Striscia.
“Per la prima volta da decenni stiamo combattendo
nel cuore di Gaza City”: lo ha detto Yaron
Filkelman, comandante del fronte sud di Israele.
“Nel cuore del terrore. Questa è una guerra
complessa e difficile e sfortunatamente ha i suoi
costi”, ha aggiunto.
“Rilasceremo” gli ostaggi, “ma dobbiamo fermare i
combattimenti”. Lo ha detto il numero 2 di Hamas
Moussa Abu Marzouk alla Bbc. Marzouk si è
recentemente recato a Mosca per discutere di otto
cittadini con doppia cittadinanza russo-israeliana
rapiti il 7 ottobre da Hamas. Ed ha spiegato sono
state trovate due donne provenienti dalla Russia,
che però Hamas non è stata in grado di rilasciare a
causa del conflitto.
Secondo Marzouk Hamas non possiede l’elenco di
tutti gli ostaggi e non è a conoscenza di dove si
trovino tutti, perché sono trattenuti da “diverse
fazioni”, come la Jihad islamica, che lavora a stretto
contatto con Hamas ma opera in modo
apparentemente indipendente.
Attacco armato contro il convoglio del presidente
palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Una
delle sue guardie è stata uccisa. Lo riferisce la Cnn
turca, senza fornire informazioni sul luogo
dell’attacco. La notizia è rilanciata dall’agenzia Tass.
Non ci sono ancora informazioni sulle condizioni di
Abbas. I dettagli dell’attentato sono in fase di
chiarimento. Secondo il quotidiano Hurriyet ,
l’attacco è stato attribuito al gruppo radicale “Figli
di Abu Jandal”
9 Novembre :
La Bbc fa sapere che sarebbero in corso discussioni
che potrebbero portare al rilascio di 12 ostaggi, la
metà dei quali americani, in cambio di una pausa
umanitaria di tre giorni.
L’Egitto è vicino a chiudere un accordo per una
tregua umanitaria a Gaza sulla base di uno scambio
che prevede il rilascio di ostaggi israeliani in
cambio di detenuti palestinesi. Lo hanno rivelato
fonti informate all’emittente al-Qahera News,
secondo quanto riporta il sito di al-Ahram.
Sono in corso discussioni che potrebbero portare al
rilascio di 12 ostaggi nelle mani di Hamas, la metà
dei quali americani, in cambio di una pausa
umanitaria di tre giorni. Lo ha riferito una fonte al
corrente con i colloqui citata dalla Bbc. La pausa,
evidenzia la fonte, consentirebbe a Hamas di
rilasciare gli ostaggi e all’Egitto di fornire aiuti
umanitari sia al sud che al nord di Gaza. Il nodo
riguarda la durata della pausa e la situazione nel
nord, dove si registrano intensi combattimenti.
Hamas vuole ”uno stato di guerra permanente con
Israele su tutti i confini” e spera che ”l’intero mondo
arabo sia al nostro fianco”. Lo ha detto Taher El-
Nounou, consigliere per i media di Hamas, al New
York Times. Anche Khalil al-Hayya, esponente
della dirigenza di Hamas, si è detto sulla stessa
linea affermando che è necessario ”cambiare l’intera
equazione e non solo avere uno scontro” con
Israele. Dopo il massacro del 7 ottobre, ha detto al
New York Times da Doha, Hamas è ”riuscito a
rimettere sul tavolo la questione palestinese e ora
nessuno è più tranquillo nella regione”. Parlando
della rappresaglia israeliana sulla Striscia di Gaza,
al-Hayya ha detto che ”si sapeva che la reazione a
questo grande atto sarebbe stata grande”. Ma, ha
aggiunto, ”dovevamo far vedere alla gente che la
causa palestinese non sarebbe morta”.
La metà dei decessi fra i civili negli ultimi 2 giorni
si verifica nei bombardamenti al Sud di Gaza, che
era stato considerato sicuro
241 civili uccisi nelle ultime 24 ore
4.324 bambini
10.569 morti
26.475 feriti
10 Novembre
10.812 palestinesi uccisi a Gaza
26.905 Feriti
4.412 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
1.350 bambini dispersi sotto le macerie
1.5 milioni di profughi
183 Palestinesi uccisi in Cisgiordania
2.400 feriti
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
L’ospedale pediatrico Al Nasr è’ collassato sotto le
bombe israeliane.
Ambulanze danneggiate per gli attacchi
all’ospedale Al Awda
Violenti scontri intorno all’ospedale Al Shifa
L’ospedale pediatrico Al Rantisi (West Gaza) è stato
bombardato , causando incendi ad edifici ed auto.
Lo staff amministrativo dell’ospedale racconta che
il palazzo è circondato dai tanks israeliani.
La mezzaluna rossa accusa i cecchini israeliani di
sparare sui civili che si trovano nei pressi
dell’ospedale Al Quds , dove si opera alla luce delle
torce, mancando completamente l’energia elettrica.
Il Ministero della Salute afferma che la maggior
parte degli ospedali e delle cliniche sono fuori uso
per mancanza di carburante
50 morti nella scuola Al Buraq dove si erano
rifugiati molti studenti e famiglie
Furioso combattimenti tra l’esercito israeliano e
uomini di Hamas sono in corso nel centro di Gaza
City
Oltre 100 impiegati dell’agenzia palestinese per gli
aiuti umanitari sono morti
Gli Stati Uniti non approvano un cessate il fuoco
oggi
La Jihad islamica e’ pronta a rilasciare 2 ostaggi
israeliani
L’esercito israeliano ha bombardato un centro
residenziale a Hebron in Cisgiordania durante un
rastrellamento che ha portato a 90 arresti di
Palestinesi
L’alto Commissario per i diritti umani delle
Nazione Unite ha dichiarato che Israele deve
proteggere i palestinesi presenti in Cisgiordania .
Il P(d)M israeliano nethanyahu ha ulteriormente
specificato che dopo la guerra la Striscia di Gaza
sarà sotto l’esclusivo controllo di Israele e che la
Forza Internazionale di interposizione (richiesta
dagli U.S.A.) non avrà nessun ruolo. Il P(d)M ha
poi affermato che Gaza sarà completamente
smilitarizzata per impedire futuri attacchi ad Israele.
Il P(d)M Nethanyahu ha, secondo un sondaggio, il
gradimento del 26% della popolazione , che e’ come
dire che ha il 74% contro .
Mentre Benny Gantz, il leader dell’opposizione,
riscuote il 52 % del favore della popolazione.
Il 44% vorrebbe che i militari restassero in Gaza
alla fine della guerra e il 41% vorrebbe che
lasciassero.
11 novembre
Continua la discussione a distanza tra il Presidente
francese Macron che chiede lo stop alle bombe,
giudicandole illegittime d contro il diritto
internazionale, e il P(d)M nethanyahu che accusa
Hamas di avere cominciato la guerra.
Storm, Tulkaren, Nablus e Jenin sono sotto attacco
dei raid delle forze armate israeliane. 2.280 arresti,
183 morti dal 7 ottobre e 2.400 feriti.
Attaccare ospedali e cliniche durante la guerra è
contrario alla legislazione internazionale e alla
Convenzione di Ginevra.
18 Ospedali su 35 hanno definitivamente interrotto
qualunque attività .
I bimbi nati prematuri stanno morendo a causa del
mancato funzionamento degli incubatori.
“Interrompere tutti i rapporti diplomatici con Israele
è il minimo che possiamo fare” e anche “la più
importante azione politica”. Lo ha dichiarato il
presidente siriano Bashar al-Assad intervenendo al
vertice congiunto dell’Organizzazione per la
cooperazione islamica (Oci) e della Lega Araba a
Riad. “Basta azioni retoriche”, ha detto Assad,
secondo il quale “parlare di soluzione a due Stati, di
processo di pace e di altre scelte non è la priorità in
questo momento”.
La Lega Araba ha chiesto un cessate il fuoco
completo nella Striscia di Gaza per impedire che il
conflitto di espanda nella regione. Lo ha detto il
Segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul
Gheit intervenendo al vertice congiunto
dell’Organizzazione per la cooperazione islamica
(Oci) e della Lega Araba a Riad.
“Non permetteremo lo sfollamento forzato dei
residenti della Striscia di Gaza, della Cisgiordania e
di Gerusalemme Est, è totalmente inaccettabile”, ha
dichiarato il leader della Lega Araba. “Non è in
discussione la separazione della Striscia di Gaza
dalla Cisgiordania e da Gerusalemme Est”, ha
aggiunto.
“L’uso delle bombe al fosforo ha trasformato metà
di Gaza in un mucchio di terra e massacrato più di
11.000 persone, e 3.000 persone sono sotto le
macerie”. Lo ha detto il presidente iraniano
Ebrahim Raisi, intervenendo al vertice a Riad, in
Arabia Saudita, sul conflitto in Medioriente, come
riporta l’agenzia Irna. “Oggi la questione di Gaza è
uno scontro tra l’asse dell’onore e l’asse del male”,
ha aggiunto Raisi, “oggi ognuno deve decidere da
che parte stare”.
Un’inchiesta dell’ Aiea sull’arsenale nucleare nelle
mani di Israele è stata chiesta dal presidente turco
Recep Tayyip Erdogan, nel corso del vertice della
Lega araba e dei Paesi islamici a Riad. Erdogan ha
chiesto che l’Agenzia internazionale per l’energia
atomica riveli poi i risultati dell’indagine al mondo.
“Questa questione delicata, che minaccia la
sicurezza e la stabilità nella regione, non può essere
rimossa dall’agenda”, ha affermato, secondo quanto
riporta il quotidiano israeliano Haaretz.
“Deve essere possibile per noi progressisti
difendere con uguale enfasi sia i diritti dei
palestinesi che i diritti degli israeliani” e deve
essere possibile “criticare il governo di Israele senza
essere accusati di antisemitismo”. Lo ha detto l’Alto
rappresentante dell’Ue Josep Borrell in un
videomessaggio inviato al Congresso del Partito del
socialismo europeo (Pse), in corso a Malaga. “E’
chiaro che bisogna appoggiare Israele rispetto
all’attacco terroristico” di Hamas, ma anche la
“forma” in cui si difende Israele “importa”, ha
affermato Borrell sottolineando che lo Stato ebraico
deve “rispettare il diritto umanitario” e
“minimizzare le vittime civili”. “Tagliare l’acqua e
l’elettricità”, alla “popolazione civile assediata” a
Gaza “non è accettabile”, ha detto l’Alto
rappresentante affermando poi che la “pace è l’unica
garanzia di sicurezza per Iraele”.
12 Novembre giorno 37
Israele ha costretto 1.2 milioni di palestinesi a
trasferirsi da Nord a Sud e ora li bombarda a Sud .
Ha bombardato una scuola a Beith Lahia e a Khan
Younis , nel Sud, 13 sono morti e 20 feriti per un
bombardamento di un palazzo in una zona
residenziale considerata sicura.
Il Direttore dell’Ospedale Al Shifa , Dr. Abu
Salmiya, dichiara che non c’è modo di trasferire i
feriti ; per i neonati e’ stata concessa 1 ora, del tutto
insufficiente, e per i nati prematuri si cerca di usare
metodi primitivi per cercare di tenerli in vita. Non si
può uscire perché droni e cecchini sparano su
qualsiasi cosa che si muove .
Il Dr. Ahmed Mokhallalati definisce la situazione di
Al Shifa “Orribile”. Del tutto insicura e mancante di
igiene. Le condotte dell’ossigeno sono saltate , non
c’è elettricità , alcuni sono stati uccisi dai cecchini
anche all’interno dell’ospedale. Il tecnico
responsabile dell’energia e’ stato ucciso da un
cecchino. Non c’è acqua per bere e tanto meno per
lavarsi e per le toilets.
Hamas ha dichiarato di aver sospeso i negoziati
sugli ostaggi a causa dello Shifa. Netanyahu:
“Abbiamo offerto il carburante allo Shifa, hanno
rifiutato”
Mentre nella Striscia si continua a combattere e a
morire, al vertice dei Paesi islamici a Riad il
presidente iraniano Raisi ha detto che “l’unica
soluzione è cancellare i sionisti” e ha reso onore ad
“Hamas per la sua resistenza”.
A Beirut è tornato a parlare il capo di Hezbollah
Nasrallah: “Israele non ha limiti morali, sono
criminali di guerra”. E il ministro della Difesa
israeliano Yoav Gallant replica che il Libano rischia
lo stesso destino di Gaza
“Le leggi di guerra prevedono la protezione dei
civili e l’esercito israeliano non lo sta facendo a
Gaza”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu,
Antonio Guterres, in un’intervista alla Cnn. “Dai
numeri delle vittime civili è evidente che questo
non sta succedendo”, ha ribadito
Il ministro delle telecomunicazioni dell’Autorità
nazionale palestinese (Anp) Ishaq Sidr ha detto che
i telefoni e i servizi di internet nella Striscia si
fermeranno giovedì a causa della mancanza di
carburante. E questo – ha aggiunto citato dai media –
accrescerà la crisi umanitaria nella Striscia
Diario di guerra. Giorno 38.
11.500 palestinesi uccisi a Gaza
28.000 Feriti
4.630Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
3.250 dispersi sotto le macerie
1.700 di questi sono bambini
1.5 milioni di profughi
186 Palestinesi uccisi in Cisgiordania
2.400 feriti
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
47 operatori media tra cui
38 Giornalisti uccisi dalle bombe
43 soldati israeliani caduti a Gaza
3 neonati morti in Al Shifa hospital
Israele ha costretto 1.2 milioni di palestinesi a
trasferirsi da Nord a Sud e ora li bombarda a Sud .
Ha bombardato una scuola a Beith Lahia e a Khan
Younis , nel Sud, 13 sono morti e 20 feriti per un
bombardamento di un palazzo in una zona
residenziale considerata sicura.
Il Ministero della salute di Gaza dichiara di non
poter aggiornare il numero di morti e feriti perché
ha perso tutti i collegamenti con gli ospedali.
Restano le foto che sono sufficientemente
esplicative e testimoniano il quotidiano massacro di
civili innocenti .
L’ultimo gelataio aperto a Gaza per dare sollievo a
qualche bambino e distrarlo dalla guerra.
In una delle foto si può leggere un post dell’esercito
Israeliano che afferma la correttezza e liceità di
bombardare ospedali e ambulanze. Il post è’ stato
successivamente rimosso.
Il campo profughi di Jabalia è stato ancora
pesantemente bombardato e numerosi attacchi aerei
si sono riversati sulle zone residenziali.
L’80% degli ospedali e case di cura ha smesso di
funzionare a causa della mancanza di carburante e
l’impossibilità di recapitare medicine , acqua e cibo
perché l’assedio dei soldati israeliani non permette
a niente e nessuno di entrare o uscire.
Droni e cecchini colpiscono qualunque persona od
oggetto in movimento. L’ospedale Al Shifa e’
attaccato da 4 lati.
Più di 100 operatori delle Nazioni Unite sono morti
per i bombardamenti . Gli uffici delle Nazioni Unite
hanno esposto in tutto il mondo bandiere a
mezz’asta per onorare gli impiegati caduti a Gaza.
Il Parlamentare Statunitense Seth Moulton, Partito
Democratico, Marine in servizio nella guerra in
Iraq, ha dichiarato che studi condotti su quella
guerra hanno portato alla conclusione che ogni
civile ucciso ha prodotto l’arruolamento di 10 nelle
organizzazioni estremistiche o terroristiche .
“Entro 48 ore le operazioni umanitarie a Gaza
verranno interrotte per mancanza di carburante”. Il
deposito di carburante dell’Unrwa, l’agenzia delle
Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi a Gaza è
rimasto a secco.
Questa mattina un raid condotto dagli Stati Uniti in
Siria ha causato 8 morti tra i miliziani filo iraniani.
Intanto il Washington Post rivela che l’intenzione di
Hamas il 7 ottobre scorso non era solo uccidere e
catturare il maggior numero di israeliani, ma
innescare un conflitto che sarebbe dovuto
divampare in tutta la regione.
“Noi vinceremo. Non ci saranno pause. Questa non
è un’operazione, non è un’altra serie di
combattimenti. Stiamo andando verso la vittoria
totale”. Lo ha detto il P(d)M israeliano Benjamin
Netanyahu, rivolgendosi ai militari di Tel Aviv
durante una visita al battaglione di ricognizione nel
deserto, noto anche come Unità 585 o battaglione
beduino. Lo riporta The Times of Israel. “Hamas
sarà eliminato”, ha aggiunto
Diario di guerra. Giorno 38.
11.500 palestinesi uccisi a Gaza
29.000 Feriti
4.650 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
3.250 dispersi sotto le macerie
1.700 di questi sono bambini
1.5 milioni di profughi
196 uccisi in Cisgiordania
2.280 imprigionati dal 7 Ottobre
2.400 feriti
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
200 operatori sanitari uccisi
47 operatori media tra cui
38 Giornalisti uccisi dalle bombe
43 soldati israeliani caduti a Gaza
6 neonati morti in Al Shifa hospital
La Brigata Qassam, braccio armato di Gaza,
dichiara di essere disposta a rilasciare 70 ostaggi
(donne e bambini) in cambio di 5 giorni di
cessazione del fuoco per portare in Gaza aiuti
umanitari.
Il coprifuoco imposto a Hebron dai militari
israeliani consente ai palestinesi residenti di uscire
per 1 ora al giorno. Praticamente una prigione a
cielo aperto.
Israele ha costretto 1.2 milioni di palestinesi a
trasferirsi da Nord a Sud e ora li bombarda a Sud .
Ha bombardato una scuola a Beith Lahia e a Khan
Younis , nel Sud, 13 sono morti e 20 feriti per un
bombardamento di un palazzo in una zona
residenziale considerata sicura.
Diario di guerra. Giorno 40.
11.500 palestinesi uccisi a Gaza
29.000 Feriti
4.650 bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
3.250 dispersi sotto le macerie
1.700 di questi sono bambini
1.5 milioni di profughi
196 uccisi in Cisgiordania
2.280 imprigionati dal 7 Ottobre
2.400 feriti
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
200 operatori sanitari uccisi
47 operatori media tra cui
38 Giornalisti uccisi dalle bombe
49 soldati israeliani caduti a Gaza
7 neonati morti in Al Shifa hospital
Ogni civile ucciso genera 10 nuovi arruolati in
bande terroriste.
Colpi di arma da fuoco e rumori di carri armati di
sono sentito dentro l’Ospedale Al Shifa durante
l’incursione dei soldati israeliani.
Di fronte alla richiesta dei militari di evacuare
immediatamente l’ospedale, i medici e gli
infermieri hanno risposto che sarebbero restati
accanto ai loro pazienti a qualunque costo .
Il Direttore di Al Shifa ha continuato a dire che
nell’ospedale non c’era nessuno se non i rifugiati e
600 feriti gravi; che gli uffici amministrativi erano
deserti e che nei corridoi e nei reparti erano solo
pazienti .
Il comandante israeliano ha dichiarato che fonti di
intelligence israeliana e statunitense hanno
confermato nell’ospedale la presenza del quartier
generale di Hamas e forse di alcuni ostaggi.
I militari entrati nell’ospedale hanno ispezionato le
stanze e i sotterranei non trovando ne’ miliziani ne’
ostaggi. Dicono di avere trovato armi, fatto non
verificabile per la mancanza di osservatori neutrali.
L’incursione dei militari nell’ospedale e’ contrario a
qualsiasi legge umanitaria internazionale.
I militari hanno praticato arresti nel complesso
dell’ospedale , dove sono entrati con i carri armati .
Le forze armate israeliane hanno ordinato ai
rifugiati di lasciare immediatamente l’ospedale.
Le forze armate hanno distrutto un magazzino
contenente medicine e strumenti medicali .
Il Ministero della Salute di Gaza ha dichiarato di
considerare Israele assolutamente responsabile delle
vite dei civili nell’ospedale Al Shifa.
Hamas ha incolpato Israele e il Presidente Biden
per i crimini perpetrati all’ospedale Al Shifa .
E che il silenzio delle Nazioni Unite non scoraggia i
palestinesi dall’attaccamento alla loro terra.
La Casa Bianca richiama Israele al fatto che
ospedali e pazienti a Gaza devono essere protetti. E
che non supporta in nessun modo attacchi aerei agli
ospedali e “non vogliamo vedere militari che
sparano dentro un ospedale”.
Parole al vento.
Quelli che sopravviveranno dei 38 neonati
prematuri , avranno nel futuro malattie croniche e
problemi di cuore, respiratori ecc.
7 sono già morti e altri si aggiungeranno presto …
La Brigata Qassam, braccio armato di Gaza,
dichiara di essere disposta a rilasciare 70 ostaggi
(donne e bambini) in cambio di 5 giorni di
cessazione del fuoco per portare in Gaza aiuti
umanitari.
Il coprifuoco imposto a Hebron dai militari
israeliani consente ai palestinesi residenti di uscire
per 1 ora al giorno. Praticamente una prigione a
cielo aperto.
Israele ha costretto 1.2 milioni di palestinesi a
trasferirsi da Nord a Sud e ora li bombarda a Sud .
Ha bombardato una scuola a Beith Lahia e a Khan
Younis , nel Sud, 13 sono morti e 20 feriti per un
bombardamento di un palazzo in una zona
residenziale considerata sicura.
Sono sempre più frequenti le incursioni aeree di
Israele su complessi residenziali di Khan Younis,
sud di Gaza. Il che significa che la guerra, dopo la
distruzione totale di Gaza City e dintorni, si
sposterà a sud per completare il “lavoro” e
convincere i sopravvissuti senza casa , senza acqua,
senza energia e senza cibo, che forse è meglio
spostarsi nel Sinai .
Doveva essere la risoluzione dei “Dieci” non
permanenti, invece a presentarla è stata solo la
piccola Malta, ma con successo! Dopo quattro
tentativi andati a vuoto, il Consiglio di sicurezza
delle Nazioni Unite mercoledì ha approvato l’
appello per una pausa umanitarie urgente e
prolungata e corridoi in tutta la Striscia di Gaza per
un certo numero di giorni (non specificati) per
consentire l’accesso agli aiuti.
Il Consiglio formato da 15 membri ha adottato
questa volta la risoluzione, con dodici voti a favore,
nessun veto e l’astensione di tre paesi membri
permanenti (USA, Russia e UK); un voto che ha
consentito alla risoluzione di avere più dei nove voti
a favore necessari senza alcun veto da parte dei P5,
(gli altri tre sono Cina e Francia che hanno votato a
favore).
Da quando i militanti palestinesi di Hamas hanno
attaccato Israele il 7 ottobre, uccidendo 1.200
persone e prendendo in ostaggio 240 persone e
Israele ha promesso di spazzare via Hamas da Gaza,
bombardando senza sosta l’enclave di oltre due
milioni di abitanti e ora lanciando un’invasione di
terra, il Consiglio di Sicurezza era rimasto bloccato
dai veti incrociati esercitati da USA, Russia e Cina.
Vanessa Frazier, Permanent Representative of Malta
to the United Nations, addresses the Security
Council meeting on non-proliferation. (UN Photo/
Manuel Elías
La risoluzione messa con successo ai voti, era stata
diffusa tra i membri del Consiglio di sicurezza
delle Nazioni Unite lo scorso fine settimana
dall’ambasciatrice di Malta Vanessa Frazier, dopo
settimane di precedenti consultazioni.
Nel mese di ottobre, il Consiglio di Sicurezza aveva
tentato quattro volte di far passare una risoluzione:
la Russia per due volte non è riuscita a ottenere i
voti minimi necessari, gli Stati Uniti hanno posto da
soli il veto a una risoluzione preparata dal Brasile e
a sua volta Russia e Cina hanno bloccato con il loro
veto una risoluzione presentata dagli Stati Uniti.
Le differenze erano soprattutto sul linguaggio usato
nella risoluzione sulla necessità di chiedere una
pausa umanitaria o un cessate il fuoco. Una pausa è
generalmente considerata meno formale e più breve
di un cessate il fuoco, che deve essere concordato
dalle parti in guerra.
Il progetto di risoluzione redatto da Malta, segue
con pochi aggiustamenti, la risoluzione già
presentata dal Brasile, in cui si chiedevano pause e
corridoi umanitari urgenti ed estesi in tutta la
Striscia di Gaza per un numero sufficiente di giorni
tali da poter assicurare un servizio umanitario
completo, rapido, sicuro e senza ostacoli.
Il testo richiede anche il rispetto del diritto
internazionale, in particolare la protezione dei civili,
soprattutto dei bambini e inoltre chiede il rilascio
immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi
detenuti da Hamas e da altri gruppi. La bozza,
secondi fonti diplomatiche, non condannarebbe
direttamente le azioni di Hamas, e questo potrebbe
portare gli Stati Uniti, alleato di Israele, a porre il
veto, come aveva fatto già in precedenza.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, aveva
adottato il 28 ottobre – con 121 voti a favore – una
risoluzione redatta dalla Giordania che chiedeva
una tregua umanitaria immediata e chiedeva
l’accesso agli aiuti per la Striscia di Gaza e la
protezione dei civili. Ma le risoluzioni
dell’Assemblea Generale, composta da tutti i 193
membri dell’ONU, non sono vincolanti, mentre
quelle del Consiglio di Sicurezza lo sono, ovvero
sono delle “binding resolution” come si dice nel
gergo dell’ONU. Vedremo tra poche ore se la
risoluzione preparata da Malta riuscirà a passare e
soprattutto se poi verrà rispettata.
Diario di guerra . Giorno 41
Trovo inutile continuare a registrare i numeri dei
morti , dei feriti, degli imprigionati. Qualunque cosa
possa scrivere io e qualunque protesta si possa
sollevare nel modo per arrestare il genocidio dei
palestinesi non porta a niente. Come era logico d
prevedibile, dopo la totale distruzione del Nord e di
Gaza City in particolare, l’esercito scenderà al sud
per completare l’opera lasciandosi alle spalle
migliaia di morti innocenti e oltre 2 milioni di
persone senza casa, strade, servizi, infrastrutture.
Soprattutto senza ospedali, tutti distrutti. L’obiettivo
di Hamas era estendere il conflitto a tutta la
Regione, nella convinzione che Hezbollah e gli altri
gruppi armati come Jihad islamica, Martiri di Al
Aqsa, FPLP (Fronte Popolare di Liberazione della
Palestina) si sarebbero riuniti sotto un’unica
bandiera, sostenuti dall’Iran , contro il comune
nemico Israele. La forte presenza delle portaerei
americane unita alle divisioni fra gruppi etnici e
religiosi , ha congelato qualunque reazione alla
dichiarazione di guerra di Israele. Che ha realizzato,
spinta da una coalizione di Governo favorevole alla
liquidazione dell’idea di uno Stato di Palestina, che
questa era un’occasione unica e irripetibile per far
fuori piu palestinesi possibili , cacciarli da Gaza
spingendoli nel Sinai e normalizzare la Cisgiordania
assoggettandola completamente all’esercito in
difesa del l’espansione dei coloni. Che manifestano,
non a caso, con “Palestinesi andate via, tornate in
Giordania” .
Alla fine il P(d)M Nethanyahu non ha avuto torto a
sostenere Hamas, permettendo che crescesse e
prendesse il potere. Il miglior alleato di un
individuo corrotto e disgustoso è stato proprio il
gruppo di bastardi terroristi che hanno armato gli
aerei e i cannoni di Israele contro i poveri
palestinesi di Gaza. Si sono vantati, ì bastardi senza
Dio, di aver costruito una roccaforte sotterranea ;
sono stati loro a parlare di 500 km di gallerie
impenetrabili e di una città che sprofonda fino a 100
metri e che e’ più grande di tutto quello che ci sta
sopra. Mi chiedo come sia possibile assistere senza
fare nulla alla lenta morte di 38 neonati privati degli
incubatori. I soldati che sono entrati in Al Shifa e
che hanno controllato ogni stanza, ogni angolo,
ogni pertugio, interrogando con metodi incivili
medici , infermieri , pazienti, hanno avuto la
tentazione di fare qualcosa di utile per salvare la
vita di chi sta morendo senza cure ? Questa totale,
assoluta, volgare disumanità è quello che traspare
dai comportamenti dei militari , che ridono quando
un palazzo viene abbattuto o quando un bersaglio
viene raggiunto da uno dei tanti cecchini. Questa
mancanza di “pietas” e’ la prova di come i
palestinesi siano per i militari (ma non solo, anche
per buona parte degli israeliani) solo scarafaggi,
non facenti parte del consesso umano. Nessuna
emozione, nemmeno una lacrima per bimbi morti o
mutilati o rimasti orfani ; basta il ricordo di stupri o
omicidi datati 7 ottobre a giustificare questa totale
insensibilità nei confronti di civili indifesi , la
maggior parte bambini ? L’odio profondo che
tollera queste atrocità quotidiane non nasce in un
giorno e non esplode per un evento per quanto
terribile come quello del 7 ottobre. Quelli che
ripetono il mantra “ Israele combatte per la propria
sopravvivenza” non battono ciglio di fronte a donne
sventrate, a bambini che muoiono lentamente sotto
le macerie. Sembra siano almeno 1.700 fino ad
oggi. Pensate a vostro figlio in una cantina al buio ,
al freddo, con le mura crollate sopra; quanto tempo
ci metterà a morire ? Quante urla, quante lacrime?
Pensate al babbo o alla mamma che sentono un
figlio sotto il crollo e non possono fare nulla perché
non hanno strumenti per liberarlo. E questo succede
ogni giorno, ovunque, da quaranta giorni senza
luce, acqua, cibo, medicine. Pensate a più di 2
milioni di umani compressi in 200 Km quadrati
dove la maggior parte delle abitazioni sono
distrutte, dove gli ospedali sono collassati, dove e’
divenuta scontata e comune l’assunto “A Gaza non
c’è nemmeno un posto sicuro”
Diario di un genocidio. Giorno 42.
12.000 palestinesi uccisi a Gaza
29.800 Feriti
3.300 Donne
5.000 bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
3.750 dispersi sotto le macerie
1.800 di questi sono bambini
1.5 milioni di profughi
203 uccisi in Cisgiordania
2.280 imprigionati dal 7 Ottobre
2.400 feriti
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
202 operatori sanitari uccisi
47 operatori media tra cui
51 Giornalisti uccisi dalle bombe
49 soldati israeliani caduti a Gaza
7 neonati morti in Al Shifa hospital
Ogni civile ucciso genera 10 nuovi arruolati in
bande terroriste.
- There has been a large-scale outbreak of
infections due to the lack of clean water. The
infections are affecting around 30,000 people,
the majority of them women and children - A number of official and civilian buildings have
been destroyed. This includes 95 government
buildings, 255 schools, 76 mosques and three
churches - Health centres and hospitals have also been
targeted, and 55 ambulances have been fully
destroyed and rendered out of order.
“Le forze di occupazione israeliane affermano di
aver fornito incubatrici all’ospedale, ma questo non
è vero; questo è falso”. Lo ha detto il direttore
dell’ospedale al-Shifa di Gaza, Muhammed Abu
Salmiya, parlando ad Al Jazeera. “Inoltre non
abbiamo bisogno di incubatrici. Abbiamo già delle
incubatrici in ospedale, ma siamo senza carburante
per generare elettricità”, ha aggiunto, sottolineando
che molti neonati prematuri sono morti perché le
incubatrici hanno esaurito l’ossigeno.
Si intensificano le operazioni militari in
Cisgiordania. 3 palestinesi sono stati uccisi e
numerosi feriti nel raid in Jenin.
Le forze armate israeliane ordinano di evacuare
l’ospedale Ibn Sina in Jenin .
Il capo dell’ufficio “Human rights” delle Nazioni
Unite si dichiara addolorato della crescita delle
azioni violente contro i Palestinesi di Cisgiordania .
Il capo della diplomazia americana Antony Blinken
ha chiesto a Israele di adottare misure “urgenti” per
porre fine alla violenza dei coloni contro i
palestinesi in Cisgiordania. Recuperato il corpo
della soldata Noa Marciano rapita da Hamas. Da
Rafah 150 mila litri di carburante
Le forze armate israeliane hanno aperto il fuoco
contro cittadini di Hebron e bloccato le ambulanze
partite in soccorso.
Alcuni agenti della polizia israeliana hanno
attaccato un cameraman della tv di Stato turca Trt a
Gerusalemme, colpendo e rompendo la telecamera
del reporter.
“Quello che sta accadendo al complesso medico di
al-Shifa, uno sterminio sistematico di tutti coloro
che si trovano all’interno dell’ospedale, sta
accadendo davanti agli occhi e alle orecchie del
mondo”, afferma Hamas. “Riteniamo il presidente
Biden e la sua Amministrazione direttamente
responsabili del crimine di pulizia etnica compiuto
dall’occupazione nell’ospedale”, aggiunge.
Il responsabile della Agenzia delle Nazioni Unite
per il soccorso e l’occupazione afferma : “ Credo
che Israele compia azioni deliberate per impedire le
nostre operazioni di soccorso in Gaza “.
I militari israeliani raccontano di avere trovato 2
cadaveri degli ostaggi in una stanza dell’ospedale
Al Shifa .
Gli stessi militari sostengono di avere trovato
nell’ospedale il centro di comando di Hamas e un
veicolo con ordigni nel sottosuolo.
“Hamas capisce solo la forza, la vittoria totale terrà
a freno le guerre future”: lo ha detto il ministro
della Difesa israliano, Yoav Gallant, ispezionando il
quartier generale di una divisione dell’esercito.
Gallant ha osservato che “i combattimenti per
sconfiggere Hamas sono battaglie locali a Gaza” ma
ha riconosciuto che “hanno un impatto in tutto il
Medio Oriente”.
Il Direttore di Al Shifa comunica che 179 persone,
inclusi bambini, sono stati sepolti in una fossa
comune dentro il comprensorio ospedaliero dove
sono intrappolate migliaia di persone .
Bombardata la scuola Al Falah causando numerose
vittime le migliaia che vi si erano rifugiati
ritenendola sicura .
Un palazzo bombardato nel campo profughi di
Jabalia ha causato almeno 11 vittime.
Altri 10 a Khan Younis nel Sud.
L’ autorità di confine di Rafah comunica che
potranno passare solo feriti gravi, malati di cancro e
persone con passaporto straniero
I servizi di telecomunicazione in tutta Gaza sono
chiusi per mancanza di energia.
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, in un
conferenza stampa congiunta a Berlino con il
cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha sostenuto che
Israele a Gaza ha ucciso “13 mila persone” e anche
“bambini” violando quindi precetti ebraici della
“torah”.
In Germania una ragazza ebrea che aveva in mano
un cartello che chiedeva lo stop della guerra e una
tregua umanitaria e’ stata arrestata.
Avevo deciso di interrompere il mio Diario di
guerra e alzare bandiera bianca su Gaza e i suoi
abitanti mentre Israele stendeva impunito un
immenso sudario bianco per il popolo palestinese.
Poi mi sono arrivate due notizie : l’esercito si sposta
al Sud per completare l’opera di distruzione e in
Cisgiordania aumentano i raids . Inoltre alla CBS il
P(d)M Nethanyahu ha dichiarato che l’esercito non
è in grado di ridurre il numero quotidiani delle
vittime civili. Mi sono chiesto quindi che accidente
di “guerra” sia questa. E mi rendo conto che anche
il titolo “Diario di guerra” e’ sbagliato, frutto di una
grande mistificazione. GUERRA : “Conflitto
armato fra Stati o popoli per motivi politici,
ideologici o economici, combattuto sul territorio di
uno o più contendenti con armi di varia natura” .
Qui abbiamo un esercito israeliano, forte di aerei,
droni, tank , sostenuto dalla cavalleria americana e
di la’ dicono 40.000 (sarà vero?) fanatici nascosti
nelle catacombe. 15.000 civili morti in 40 giorni
contro forse 50 “miliziani” abbattuti . Trovate armi
e munizioni non si sa dove e come , in misura
ridicola. Pare evidente che se di guerra si tratta,
questa è contro i Palestinesi e la Palestina prima
ancora che contro Hamas. E la dimostrazione e’ la
recrudescenza delle azioni violentemente repressive
nella Cisgiordania. Per cui il termine esatto non
e’ “Guerra” ma “”Genocidio”. Con genocidio,
secondo la definizione adottata dall’ONU, si
intendono «gli atti commessi con l’intenzione di
distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale,
etnico, razziale o religioso».
D’ora in poi non ci sarà più un “Diario di guerra”,
ma “Diario di un Genocidio” - Diario di un genocidio. Giorno 65.
- +18.608 palestinesi uccisi a Gaza
- +50.594 Feriti dalle bombe
- +6.327 Donne
- +8.653 Bambini
- 1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
- +8.000 dispersi sotto le macerie
- +5.000 sono donne e bambini
- 1.9 milioni di profughi homeless
- 283 uccisi in Cisgiordania
- +4.000 imprigionati dal 7 Ottobre
- 3.365 feriti da militari e coloni
- 1.405 Israeliani uccisi da Hamas
- +300 operatori sanitari uccisi
- 86 operatori media tra cui
- 45 Giornalisti uccisi dalle bombe
- 134 operatori delle Nazioni Unite
- 434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
- 115 nelle operazioni in Gaza
- 1.683 feriti nella guerra di Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Domanda : l’Occidente avrebbe tollerato ciò che Israele sta facendo a Gaza, se fosse
stato fatto contro una popolazione bianca e cristiana?
Centinaia di migliaia di sfollati sono tormentati dalla pioggia e dal vento gelido. Gli
uomini vagano alla ricerca di un riparo per le famiglie e coperte per riparare i bimbi
dalle intemperie. La tendopoli è stata sommersa e il popolo vive in un mare di fango.
Situazione terribile alla quale nessuno riesce a porre rimedio per l’impossibilità di
fare giungere aiuti . Le organizzazioni umanitarie sono al collasso e il caos regna
nell’anarchica più totale con camion assaltati e aiuti trafugati.
130.000 tonnellate di liquami di stanno riversando in mare perché sono stati distrutti
tutti i depuratori e i sistemi di desalinizzazione dell’acqua di mare. Sulla terra l’acqua
contaminata e i corpi in decomposizione sono un’ulteriore bomba per la popolazione.
La difesa civile è incapace di recuperare i corpi sepolti dalle macerie per i continui
bombardamenti. 2 bambini sono stati miracolosamente estratti scavando con le mani .
A Jenin, Cisgiordania occupata, sono state distrutte oltre 400 abitazioni civili dalle
forze armate israeliane .
Aumenta la violenza al confine con il Libano, dove Israele ha portato 3 attacchi aerei
nella città di Aitron.
Il Presidente Biden incontra i familiari degli 8 ostaggi di Hamas; questo mentre
Netanyahu afferma che andrà avanti nonostante i consigli e allaga i tunnel mettendo a
rischio tutti gli ostaggi. Ormai il P(d)M israeliano gioca il tutto per tutto in attesa
dell’amico Trump .
Attacchi aerei e terrestri da parte di Israele contro installazioni militari in Libano e
Siria.
Un raid aereo israeliano ha colpito Al-Shabura, a Rafah, un campo profughi
palestinese nel sud della Striscia di Gaza, distruggendo due edifici residenziali e
uccidendo almeno 13 persone. Qualsiasi accordo sulla Striscia di Gaza che non
coinvolga Hamas e altre fazioni palestinesi “è un’illusione” afferma il leader del
gruppo Ismail Haniyeh
Quasi la metà delle munizioni aria-terra che Israele ha utilizzato a Gaza nella guerra
contro Hamas dal 7 ottobre scorso non erano di precisione, ovvero si trattava di
ordigni non guidati, altrimenti noti come ‘bombe stupide’: è quanto emerge da una
nuova valutazione dell’intelligence statunitense, secondo quanto scrive oggi la Cnn in
esclusiva.
La valutazione, fatta dall’Ufficio del direttore dell’intelligence nazionale, è stata
riferita all’emittente Usa da tre fonti che l’hanno visionata. Nel documento si afferma
che il 40-45% delle 29.000 munizioni aria-terra finora utilizzate da Israele non erano
guidate, mentre il resto erano munizioni a guida di precisione.
Le munizioni non guidate sono generalmente meno precise e possono rappresentare
una minaccia maggiore per i civili, soprattutto in un’area così densamente popolata
come Gaza, commenta la Cnn, sottolineando che il il ritmo con cui Israele utilizza le
‘bombe stupide’ potrebbe contribuire all’aumento vertiginoso del numero delle vittime
civili.
Un alto funzionario di Hamas, Mousa Abu Marzouk, ha dichiarato in una intervista
ad Al Monitor che il gruppo riconoscerebbe Israele come passo verso la fine delle
divisioni di lunga data tra le diverse fazioni palestinesi. “Dovremmo seguire la
posizione ufficiale”, ha detto Abu Marzouk. “La posizione ufficiale è che l’Olp
(Organizzazione per la Liberazione della Palestina) ha riconosciuto lo Stato di
Israele”.
La Casa Bianca sta bloccando una spedizione di oltre 27.000 fucili di fabbricazione
americana destinati alla polizia israeliana per paura che possano essere trasferiti a
coloni estremisti in Cisgiordania. Lo scrive il Wall Street Journal citando funzionari
dell’amministrazione trinceratisi dietro l’anonimato
L’esercito di Israele utilizzerà una “varietà creativa di modi” per distruggere i tunnel
di Hamas, ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari
rispondendo ieri sera alla domanda se le Idf stessero allagando i passaggi sotterranei
dei miliziani palestinesi. “Alcuni di questi modi consistono in attività tattiche,
utilizzando qualche tipo di strumento per far uscire i terroristi dai tunnel e con delle
distruzioni permanenti in modo che” tali passaggi “non possano più funzionare”, ha
detto Hagari. “Quanti più modi sono, meglio è: è sbagliato dare al nemico
informazioni su quando e in quale luogo”.
Diario di un genocidio. Giorno 66.
+18.787 palestinesi uccisi a Gaza
+50.897 Feriti dalle bombe
+5.153 Donne
+7.729 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
289 uccisi in Cisgiordania
+4.000 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+300 operatori sanitari uccisi
89 operatori media tra cui
45 Giornalisti uccisi dalle bombe
134 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
115 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Domanda : l’Occidente avrebbe tollerato ciò che Israele sta facendo a Gaza, se fosse
stato fatto contro una popolazione bianca e cristiana?
Colpiti ancora in Khan Younis il giornalista di Al Jazeera Wael Dahdouh e il
cameraman Saler Abu Daqa. Pochi giorni fa 7 componenti della famiglia del
giornalista erano stati assassinati da una bomba sulle loro abitazione.
Dall’inizio della guerra 89 operatori dell’informazione sono stati uccisi. Alcuni in
maniera premeditata. Oltre 50 abitazioni dei giornalisti sono state danneggiate o rase
al suolo. Centinaia sono stati costretti a sfollare e lasciare le zone di combattimento
perché nessuna protezione è stata garantita.
Nelle operazioni di terra a Jenin l’esercito israeliano ha arrestato decine di palestinesi
e almeno 10 uccisi. 3 minorenni che si erano affacciati sulla porta di casa per vedere
l’azione del bulldozer che stava devastando la strada, sono stati presi di mira da un
drone che ha lanciato un missile uccidendoli sul colpo.
27 abitanti in un complesso residenziale a Rafah sono stati uccisi da una bomba; la
zona era stata dichiarata « sicura » dalle forze armate israeliane. Un giornalista, dopo
essersi spostato per 8 volte seguendo le indicazioni dell’esercito, si è trovato nella
notte nel mezzo di un bombardamento nella zona in cui era stato indirizzato con la
famiglia.
Nell’imperversare della battaglia a Gaza le forze dell’Idf hanno scambiato tre ostaggi
israeliani per miliziani di Hamas e li hanno uccisi. È successo a Shejaiya, nel nord
della Striscia. «È un tragico incidente, l’Idf ne è responsabile», ha detto un portavoce
dell’esercito. È un’altra notizia cupa in una giornata segnata da combattimenti e
tentativi diplomatici.
Tutte le telecomunicazioni, compreso Internet sono state chiuse in Gaza.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ribadito a Sullivan che “per
smantellare un’organizzazione costruita per anni per scopi terroristici e liberare la
Striscia sono necessari più di pochi mesi. Sarà una guerra lunga che alla fine
vinceremo”. L’inviato di Biden ha risposto che il timing del conflitto rende
necessaria, nel giro di “settimane e non mesi”, una “transizione alla prossima fase a
più bassa intensità”. Nella Striscia continuano intensi i combattimenti nel Nord e nel
Sud. L’esercito israeliano ha distribuito volantini in arabo in cui si promettono
compensi a chi fornisca informazioni utili a localizzare quattro alti dirigenti di
Hamas: ovviamente il leader Yahya Sinwar (400 mila dollari), suo fratello
Muhammad Sinwar (300 mila), il comandante militare di Khan Yunis Rafa Salameh
(200 mila dollari) e Mohammed Deif, comandante dell’ala militare di Hamas, le
Brigate Qassam (‘appena’ 100 mila dollari).
Le Forze di difesa israeliane (Idf) avrebbero danneggiato o distrutto sei cimiteri nella
Striscia di Gaza nelle ultime settimane. Lo riporta il New York Times basandosi
sull’analisi di foto satellitari. Secondo il quotidiano americano, in alcuni casi i
cimiteri sono stati rasi al suolo e trasformati in basi operative, con veicoli blindati e
fortificazioni. Il Nyt, precisando che l’esercito israeliano non ha risposto alla richiesta
di chiarimenti in merito, rileva come il diritto internazionale consideri la distruzione
di luoghi religiosi come possibili crimini di guerra se non giustificata da necessità
militari.
La Federazione calcistica della Palestina (Pfa) afferma di aver documentato
dall’inizio della guerra a Gaza l’uccisione di 85 atleti palestinesi, di cui 55 giocatori di
calcio e 30 di altri sport. Lo riporta l’agenzia di stampa Wafa. Secondo la Pfa
l’esercito di Israele “ha preso di mira atleti e strutture sportive palestinesi, in
particolare giocatori di calcio e presidenti di club, amministratori, arbitri e altri”. Il
rapporto della federcalcio palestinese specifica che tra i suoi giocatori uccisi figurano
18 bambini. Secondo la Pfa i bombardamenti israeliani hanno portato alla distruzione
di nove impianti sportivi: quattro in Cisgiordania e cinque nella Striscia di Gaza. Il
rapporto afferma che Israele ha arrestato tre atleti in Cisgiordania, mentre nella
Striscia il numero “è infinito alla luce delle persone scomparse”.
Diario di un genocidio. Giorno 66.
+18.787 palestinesi uccisi a Gaza
+50.897 Feriti dalle bombe
+5.153 Donne
+7.729 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
289 uccisi in Cisgiordania
+4.420 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+300 operatori sanitari uccisi
89 operatori media tra cui
45 Giornalisti uccisi dalle bombe
134 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
119 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Domanda : l’Occidente avrebbe tollerato ciò che Israele sta facendo a Gaza, se fosse
stato fatto contro una popolazione bianca e cristiana?
3 ostaggi che erano riusciti a fuggire sono stati uccisi dall’esercito israeliano .
Il comando dichiara che è successo perché le truppe non hanno seguito le regole di
ingaggio. Tutti e tre erano a petto nudo ed uno di loro sventolava un bastone con una
bandiera bianca auto costruita. I soldati hanno creduto che fosse un trucco di Hamas
per trascinarli in una trappola e hanno immediatamente aperto il fuoco. I soldati sono
stati identificati e accusati di avere agito contro il protocollo. Tutto questo a Gaza
Nord.
“Abbiamo implorato il gabinetto di guerra, avvertendo che i combattimenti avrebbero
potuto danneggiare gli ostaggi. Sfortunatamente, avevamo ragione”. È il commento
dell’ex ostaggio Raz Ben-Ami, il cui marito Ohad è ancora prigioniero di Hamas nella
Striscia, alla luce dell’uccisione di tre sequestrati da parte dei soldati nell’enclave
palestinese.
La Casa Bianca ha definito l’uccisione dei tre ostaggi «un tragico errore ». Ma se
fossero stati dei semplici civili palestinesi che avevano bisogno di aiuto ? Quale
« Tragico errore » ? questo è un omicidio bello e buono. E come tale va rilevato e
punito.
Il centro religioso cattolico di Gaza e la sua chiesa sono stati messi sotto assedio
dall’esercito israeliano . Una mamma e la figlia che erano uscite per cercare del cibo
sono state uccise dai cecchini. Che non possiamo che definire ASSASSINI.
“Lancio un appello accorato al governo ed all’esercito israeliano affinché tutelino i
luoghi di culto cristiani nella striscia di Gaza. Non è lì che si nascondono i terroristi
di Hamas”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Evidentemente per
gli altri « luoghi » quali abitazioni, scuole, ospedali, moschee facciano pure .
Si è tenuto il funerale del giornalista di Al Jazeera Samer Abu Daqqa alla presenza di
numerosi palestinesi e con il responsabile della sede locale di Al Jazeera , ferito anche
lui dalla bomba che è stata fatale per il cameraman. Non sono stati solo i giornalisti
(più di 90) ad essere obiettivi dell’esercito, ma anche i familiari, a cui sono state prese
di mira le abitazioni. Intere famiglie di qualche giornalista sono andate distrutte.
Intanto David Barnea, capo del Mossad israeliano, ha incontrato a Oslo il primo
ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani per discutere la ripresa dei
negoziati per un accordo che vedrebbe il rilascio degli ostaggi rimasti a Gaza.
Sarebbero inoltre decine i palestinesi rimasti uccisi e feriti in bombardamenti
israeliani che hanno colpito Gaza.
Le forze armate israeliano hanno distrutto parte dell’ospedale Al Adwan,
proseguendo nell’opera di minare tutte le infrastrutture che potrebbero rendere di
nuovo vivibile il territorio alla fine della « guerra » e hanno arrestato più di 70
palestinesi nei dintorni.
Kamal Adwan era l’unico centro sanitario ancora attivo a Nord di Gaza.
“L’Unione Europea è seriamente preoccupata per l’impegno di finanziamenti
aggiuntivi per la costruzione degli insediamenti e le attività correlate approvati dalla
Knesset nel bilancio modificato per il 2023″. Lo afferma l’alto rappresentante per la
politica estera Ue Josep Borrell in una dichiarazione sulle aggiunte al bilancio
israeliano di fondi per la costruzione di insediamenti. “L’Ue ribadisce la sua
opposizione alla politica e alle attività di insediamento di Israele, anche all’interno e
nei dintorni di Gerusalemme Est – afferma Borrell -. L’approvazione di questo
bilancio aggiuntivo avviene in un contesto di crescente violenza contro i palestinesi
da parte dei coloni estremisti nella Cisgiordania occupata, che ha raggiunto livelli
senza precedenti. Dopo gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele il 7 ottobre, la
violenza dei coloni è aumentata drasticamente e circa 1.000 palestinesi sono stati
costretti ad abbandonare le proprie case”.
“L’espansione degli insediamenti illegali e lo sfollamento forzato dei palestinesi
minano la sicurezza in Cisgiordania. Ciò non rende Israele più sicuro – conclude -.
Gli insediamenti costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale umanitario,
un grave ostacolo alla soluzione dei due Stati e una minaccia alla stabilità regionale”.
“Dobbiamo dire la verità e non coltivare illusioni. Dopo l’eliminazione di Hamas, la
Striscia sarà smilitarizzata e sarà sotto il controllo di sicurezza israeliano”. Lo ha
detto il premier Benjamin Netanyahu confermando la posizione su futuro della
Striscia che non prevede, a suo giudizio, il controllo da parte dell’Autorità nazionale
palestinese. “Nonostante il lutto, nonostante le pressioni internazionali, continueremo
fino alla fine, nulla – ha concluso – ci fermerà”.
Un altro ostaggio israeliano
morto in prigionia a Gaza
La famiglia di Inbar Haiman, 27 anni, è stata informata della sua morte in cattività a
Gaza. Lo hanno riferito i media. Haiman era stata rapita da Hamas alla festa musicale
di Reim, a ridosso della Striscia, il 7 ottobre scorso.
Diario di un genocidio. Giorno 67.
+18.787 palestinesi uccisi a Gaza
+50.897 Feriti dalle bombe
+5.153 Donne
+7.729 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
289 uccisi in Cisgiordania
+4.540 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+300 operatori sanitari uccisi
89 operatori media tra cui
45 Giornalisti uccisi dalle bombe
134 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
119 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Domanda : l’Occidente avrebbe tollerato ciò che Israele sta facendo a Gaza, se fosse
stato fatto contro una popolazione bianca e cristiana?
Le forze di occupazione israeliane seppelliscono vivi dozzine di pazienti e sfollati
palestinesi dopo aver demolito le loro tende nel cortile dell’ospedale Kamal Adwan.
Testimoni dichiarano che tende e corpi sono stati spazzati via con i bulldozer. Sono
stati trovati finora 20 corpi. Il Ministero della Sanità richiede un’indagine.
Sono stati arrestati medici e infermieri dell’ospedale e persone che li si erano
rifugiate .
🇵🇸 GAZA. ATTACCATO L’OSPEDALE NASSER
Altro orrore a Khan Younis. L’esercito israeliano ha colpito il reparto maternità
dell’ospedale medico Nasser con proiettili di artiglieria. Al momento, il bilancio delle
vittime è una donna uccisa e decine di altre persone ferite.
I cecchini hanno ucciso madre e figlia che si erano riparate nella chiesa cattolica
“Sacra Famiglia ”.
Stavano entrambe andando alla toilette. La prima è stata colpita e la seconda subito
dopo mentre stava soccorrendo la familiare. Atto di assoluta crudeltà e assassinio a
sangue freddo. Altri sono stati presi di mira all’interno della chiesa con la scusa che
li’ si rifugiassero alcuni miliziani di Hamas e che ci fosse addirittura un lanciarazzi.
Il comprensorio della Sacra Famiglia comprende ambulatori per invalidi e famiglie
che ovviamente niente hanno a che vedere con il terrorismo.
Il Papa ha fermamente condannato l’assassinio e ha chiesto protezione per i 600 civili
che si sono rifugiati nella chiesa della Sacra Famiglia
Inghilterra Francia e Germania chiedono congiuntamente con una lettera aperta sul
quotidiano The Times il “cessate il fuoco” sostenendo che sono stati uccisi troppi
civili e che bisogna distinguere i civili dai terroristi. E l’Italia che si astiene ogni volta
alle Nazioni Unite che dice? Per la Madre Cristiana va bene che si uccidano decine di
migliaia di palestinesi e 10mila bambini ?
La richiesta di Germania Francia e Inghilterra sarebbe ragionevole se non arrivasse
dopo 70 giorni di massacri indiscriminati e dopo avere ascoltato dalle parole di
Netanyahu per cui : - Palestinese e’ sinonimo di terrorista. Quindi se si vogliono far fuori tutto i
terroristi, si devono far fuori tutto i palestinesi - Israele andrà avanti nonostante la riprovazione del mondo fino a quando non avrà
raggiunto il suo obiettivo, che è occupare militarmente Gaza e liberare i coloni da
qualsiasi rischio in Cisgiordania.
In sintesi, gli abitanti di Gaza possono scegliere se trasferirsi in Egitto , Libia o Iran e
i palestinesi dell’West Bank in Giordania e Libano. Però abbastanza lontano dal
confine per non turbare i sonni dei coloni occupanti.
Conferenza stampa di ieri : Alla domanda « Che facciamo con Hezbollah » ,
Nethanyahu risponde che adesso è impegnato a sradicare Hamas da Gaza e poi si
occuperà del nord, perché ritiene inaccettabile il rischio di avere ai confini pericolosi
nemici. E siccome ne ha parlato con il suo alleato, gli Stati Uniti, se non sarà
possibile trovare una soluzione politica, si farà altro. Il massimo della comicità si
raggiunge con la vittimizzazione dei coloni.
“Io sono orgoglioso di aver bloccato la nascita di uno Stato palestinese”. Lo ha
rivendicato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel corso di una conferenza
stampa a Tel Aviv, durante la quale gli hanno chiesto perché non si sia ritirato dagli
accordi di Oslo, che ha sempre criticato. “Io li ho ereditati. La decisione di portare
l’Olp da Tunisi, e di piantarla nel cuore della Giudea e della Samaria e a Gaza – ha
ricordato – è stata una decisione presa e attuata prima che diventassi primo ministro.
Ho pensato che fosse un terribile errore e lo penso ancora”.
I familiari degli ostaggi chiedono di parlare con Hamas per assicurarsi del loro
rilascio .
6 palestinesi sono stati uccisi da un drone a Tulkarem, Cisgiordania occupata.
Le foto mostrano il saccheggio di alcuni convogli di aiuti umanitari .
Diario di un genocidio. Giorno 68.
+19.453 palestinesi uccisi a Gaza
+52.286 Feriti dalle bombe
+5.153 Donne
+7.729 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
297 uccisi in Cisgiordania
+4.540 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+310 operatori sanitari uccisi
95 operatori media tra cui
51 Giornalisti uccisi dalle bombe
134 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
127 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Domanda : l’Occidente avrebbe tollerato ciò che Israele sta facendo a Gaza, se fosse
stato fatto contro una popolazione bianca e cristiana?
L’esercito israeliano procede alla confisca dei corpi dei palestinesi uccisi . Perché ?
Nelle foto potete vedere un ragazzo di 23 anni ucciso; la famiglia riceve un
documento dove si dichiara la confisca e viene fatto un funerale simbolico, senza il
corpo del defunto. E’ stata creata un’associazione per rivendicare i corpi dei
palestinesi confiscati.
Il Network Internazionale Al Jazeera ha trasmesso le informazioni relative
all’omicidio del giornalista Samer Abu Daqqa al Tribunale internazionale per i
crimini di guerra .
La Casa Bianca ha definito l’uccisione dei tre ostaggi israeliani da parte dell’esercito
“un tragico errore”. No! Deve definirlo “omicidio a sangue freddo” e “crimine di
guerra”.
Un numero imprecisato di morti (comunque oltre 200) e di feriti e’ il risultato degli
attacchi dell’esercito israeliano a tutti gli ospedali di Gaza, da Al Awda a Al Shifa a
Nasser .
L’Organizzazione Mondiale della Sanità denuncia che i medici dell’ospedale Al Shifa
non hanno sufficienti risorse per curare i pazienti ricoverati.
Altri numerosi morti nei raid dell’esercito Israeliano nelle Cisgiordania occupata.
Gradualmente vengono ripristinate le telecomunicazioni (cellulari e Internet) nel
centro di Gaza e al Sud.
L’esercito israeliano ha comunicato i nomi di altri 5 soldati caduti in combattimento a
Gaza.
Un gruppo di hacker israeliano si è assunto la responsabilità di gravi
malfunzionamenti alle pompe di carburante in Iran.
Israele incrementa gli attacchi aerei contro le postazioni di Hezbollah nel sud del
Libano.
L’approccio storico-culturale con cui Israele affronta il conflitto, ancor prima che
quello strategico e tattico, è il limite insormontabile per Tel Aviv. Ed è la causa da cui
derivano gli errori che sta commettendo nella guerra. Non capisce che affrontare le
formazioni della Resistenza come se fossero delle gang criminali non la porterà da
nessuna parte. Non capisce che imporre domani l’amministrazione militare a Gaza è
un enorme favore ad Hamas, che sarà sgravata dall’onere del governo e potrà
concentrarsi nella lotta. Non capisce che l’ondata di attacchi militari in Cisgiordania,
e l’ulteriore delegittimazione dell’ANP (che è il governo dei suoi ascari), sono un
assist per Hamas, che vuole più di ogni cosa riunificare i fronti di Resistenza. Non
capisce che minacciare continuamente i suoi vicini non farà che spingerli a saltarle
addosso al primo momento di debolezza.
RAFAH — Quello che ho imparato da questa guerra è che, ogni volta che saltano le
comunicazioni, Israele sta commettendo qualcosa di terribile. Dopo gli ultimi
bombardamenti sulle infrastrutture, c’è stato il quinto e più lungo blackout delle linee
telefoniche e internet dal 7 ottobre. Quando domenica i primi segnali sono ripresi
lentamente, abbiamo scoperto che nei tre giorni in cui non siamo riusciti a parlare e a
connetterci con il mondo le forze israeliane avevano ucciso decine di civili e
devastato la Striscia, dal Nord a Khan Yunis.
Case bruciate, scuole bombardate, ospedali occupati, civili uccisi. Tra le scene più
atroci che mi sono state riportate dai colleghi al Nord c’è quanto avvenuto nel cortile
dell’ospedale Kamal Adwan, dove le tende dei feriti e rifugiati palestinesi sono state
travolte dal passaggio dei carri armati che hanno distrutto i ripari e ucciso pazienti
ancora vivi. A Khan Yunis è stato colpito il reparto di maternità dell’ospedale Nasser
dove almeno un bambino è stato ucciso.
Nuove bombe sono state lanciate anche sull’ospedale al-Shifa di Gaza City, dove
erano ancora tanti i rifugiati. I testimoni ascoltati parlano di decine di morti con la
situazione più drammatica a Nord e in particolare nel campo rifugiati di Jabalia, già
martoriato dai raid e ora di nuovo colpito: i morti sarebbero almeno 110, ma tante
sarebbero le persone rimaste sotto le macerie che nessuno riuscirà mai a raggiungere.
L’Idf continua a credere che questi siano obiettivi strategici dal punto di vista
militare.
In questi tre giorni di silenzio e di tragedia sono stato straziato dal pensiero della mia
famiglia. Mia sorella maggiore a Jabalia, mio fratello e i miei genitori nel centro,
l’altro mio fratello in un’altra zona di Rafah. Sapevo che stavano succedendo cose
orribili ma non potevo verificare se loro ne fossero stati coinvolti. Mi sono sentito
cieco. Ero in apprensione anche per il mio lavoro giornalistico, non potendo sentire le
fonti e non potendo comunicare con il mondo esterno.
Però sono rimasto lucido, e ho cercato di sollevare il morale degli altri, soprattutto dei
bambini privati anche di quel poco sollievo che può dare un videogioco su uno
smartphone. In cambio abbiamo parlato, sognato tempi migliori e riso anche per
coprire il suono delle bombe.
Ieri ho avuto finalmente notizie da Jabalia: mia sorella sta bene anche se il suo
destino e quello della sua famiglia è segnato. Chiusi in una scuola rifugio, sono
intrappolati all’interno. Fuori, a ogni angolo, ci sono cecchini israeliani appostati e
qualsiasi cosa si muova diventa un bersaglio. Mi ha raccontato che affacciandosi
dalle finestre vede cadaveri di civili abbandonati in strada.
Soltanto qui a Rafah, e soltanto negli ultimi giorni, la situazione è migliorata: il cibo
non si trova più nei mercati locali ma la distribuzione da parte delle organizzazioni
umanitarie è aumentata. Il vero problema inizia a essere l’acqua, perché sotto ai
bombardamenti israeliani è rimasto colpito anche il sistema idrico che ora rischia di
collassare. Abbiamo pochissima acqua a disposizione per bere, cucinare e lavarci, le
donne in età mestruale ne sono particolarmente colpite soprattutto per quanto
riguarda l’igiene.
Alla luce di quello che è accaduto, e considerate anche le voci di un possibile nuovo
scambio di ostaggi, il pensiero dominante è che se anche il cessate il fuoco e la fine
della guerra dovessero arrivare domani, dopodomani la soluzione sarebbe lasciare la
Striscia. Dovunque gli israeliani hanno distrutto case, strade, scuole, ospedali e
appare sempre più chiaro che il vero disegno politico fosse spingerci al Sud e poi
distruggere tutto per non metterci nelle condizioni di tornare indietro.
Se Israele non è riuscito a farci forzare i confini, quello che succederà dopo la fine
della guerra è che le persone vorranno andarsene volontariamente. Così in queste ore
a Rafah non si parla d’altro: dove andare dopo aver superato l’Egitto, la nostra porta
verso il mondo? C’è chi sogna l’Europa, chi pensa al Canada, in tanti si stanno già
muovendo per provare a trovare un visto per l’Australia, molti studiano i Paesi che
permettono di entrare senza visto, uno dei più ambiti è l’Indonesia. Anche con mia
moglie e le mie figlie si fanno questi discorsi, ma ci siamo detti che vogliamo
pensarci soltanto quando la guerra sarà finita. Chi è nato e cresciuto a Gaza lo sa: la
vera guerra inizia dopo la guerra.
di Sami al-Ajrami
Diario di un genocidio. Giorno 69.
+19.453 palestinesi uccisi a Gaza
+52.286 Feriti dalle bombe
+5.153 Donne
+7.729 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
302 uccisi in Cisgiordania
+4.575 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+310 operatori sanitari uccisi
96 operatori media tra cui
51 Giornalisti uccisi dalle bombe
134 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
131 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Domanda : l’Occidente avrebbe tollerato ciò che Israele sta facendo a Gaza, se fosse
stato fatto contro una popolazione bianca e cristiana?
6 palestinesi detenuti da Israele sono morti a partire dal 7 Ottobre.
240 persone sono imprigionate dentro l’ospedale Al Adwa : pazienti, staff medico e
rifugiati. Tutti senza acqua ne’ cibo ed impossibilitati ad uscire perché obiettivo dei
cecchini. Dalle finestre dell’ospedale si possono vedere i corpi dei civili uccisi in
strada o nel cortile.
Una bambina di 12 anni e’ stata uccisa nell’attacco all’ospedale Nasser a Khan
Younis, Gaza Sud.
La distruzione nel campo profughi di Jabalia è quasi totale. Oggi è stata bombardata
una zona residenziale con persone che vagavano solo alla ricerca di cibo. Un vero e
proprio massacro , con corpi sparsi e un fiume di sangue che i soccorritori cercano di
non calpestare. Molti sono sotto le macerie; impossibili da recuperare. Sono morti
anche asini e cavalli che trascinavano carretti carichi di persone e vuoti di merci.
Scene devastanti che non posso pubblicare perché mi censurano.
Continuano i bombardamenti sulle zone residenziali di Rafah. Dopo avere raso al
suolo il Nord di Gaza, Israele procede a spianare anche il Sud.
Hamas ha pubblicato un video con le dichiarazioni di 3 ostaggi anziani che chiedono
al Governo israeliano di adoperarsi per la loro liberazione.
Il P(d)M israeliano Netanyahu ha dichiarato che il budget annuale per la difesa dovrà
essere aumentato di 5.5 miliardi di dollari.
Il Segretario alla difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin nella conferenza stampa
seguita all’incontro con il Governo di Israele ha ribadito il sostegno, condannato
l’azione dei ribelli Yemeniti Houthi e raccomandato a Israele di salvaguardare i civili.
Massacrati dalle bombe da lui fornite in misura esagerata. E comunque ha precisato
che Washington non condizionerà le scelte di Israele nella guerra.
La Francia sanzionerà alcuni estremisti Isaeliani (i coloni) per la violenza contro i
palestinesi.
La Casa Bianca si dichiara fortemente irritata per l’uccisione dei civili rifugiatisi in
chiesa. Per gli altri, fuori dalle chiese, non si esprime …..
E Netanyahu risponde che se ne frega di consigli, preoccupazioni e preghiere. Lui
andrà avanti sterminando Hamas e i suoi sostenitori (il 90 % della popolazione di
Gaza) e rifiutando ai sopravvissuti la facoltà di creare uno Stato della Palestina.
“Israele è pronto per un’altra pausa umanitaria e per altri aiuti in modo da rendere
possibile il rilascio degli ostaggi”. Lo ha detto – in una riunione con gli ambasciatori
stranieri – il presidente israeliano Isaac Herzog sottolineando che “la responsabilità
ricade ora interamente su Sinwar e su la leadership di Hamas”.
Hamas ha risposto dichiarandosi disponibile a qualunque accordo a patto che si
fermino gli attacchi contro il popolo palestinese. Ma contraria ad una trattativa
durante il perdurare della guerra.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato che ogni risoluzione delle Nazioni Unite che
contempli il termine “cessare il fuoco” e’ solo un vantaggio per Hamas.
Il portavoce degli Houthi ha dichiarato che tutte le navi che non appartengono a
Israele non saranno attaccate per nessuna ragione. La Compagnia British Petroleum
(BP) ha comunque interrotto le sue operazioni nel Mar Rosso.
Consiglio Onu, possibile voto sugli aiuti nella Striscia. Tajani: “Italia a favore. La
reazione di Israele a Gaza sia proporzionata”. Il ministro di estrema destra Ben Gvir:
“Lascio la coalizione se non continua la guerra dura”
L’Idf “in un’operazione mirata nel centro di Rafah, nel sud di Gaza, ha eliminato
Subhi Ferwana”, uno dei maggiori finanzieri, insieme al fratello, di Hamas. Lo ha
detto il portavoce militare secondo cui Ferwana “era coinvolto negli ultimi anni nel
trasferimento di decine di milioni di dollari all’organizzazione terroristica di Hamas e
alla sua ala militare attraverso la sua compagnia di cambio di soldi ‘Hamsat'”.
Un’espansione degli attacchi contro Israele dalla Siria. È quanto sarebbe stato deciso
nella riunione segreta tra i leader di Hamas, tra cui Saleh al-Arouri e Khaled Meshal,
che si è svolta la scorsa settimana in Turchia. Lo riporta il sito della tv israeliana Kan,
citando fonti palestinesi a conoscenza dei dettagli della riunione.
L’emittente sottolinea che Hamas può contare su un ramo militare non solo in Libano,
ma anche in Siria. Quest’ultimo sarebbe composto da decine di miliziani, la maggior
parte dei quali sarebbero basati nei campi profughi intorno Damasco, ma anche nel
sud del Paese, nella zona di Quneitra e Daraa.
Human Rights Watch accusa Israele di stare deliberatamente facendo morire di fame
la popolazione civile come strumento di Guerra accessorio. Il che si definisce
“crimine di guerra”
Diario di un genocidio. Giorno 70.
+19.667 palestinesi uccisi a Gaza
+52.586 Feriti dalle bombe
+5.153 Donne
+7.729 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
302 uccisi in Cisgiordania
+4.630 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+310 operatori sanitari uccisi
97 operatori media tra cui
51 Giornalisti uccisi dalle bombe
134 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
134 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
10 palestinesi e oltre 60 feriti nell’attacco aereo a Rafah, nella zona residenziale nei
pressi dell’ospedale Kuwait, dove e’ stato ferito un altro giornalista di Al Jazeera ,
Moaz Mohsen. Anche l’ospedale è stato colpito da una serie di missili lanciati da
droni.
Almeno 46 morti nell’ennesimo bombardamento sul campo profughi di Jabalia.
Centinaia di migliaia di profughi sono sfollati a Rafah, sospinti dall’esercito
israeliano. Rafah è diventata l’area più densamente popolata di Gaza, e quindi del
mondo.
Tutti gli ospedali, già al collasso per mancanza di acqua, elettricità e medicine, sono
sotto attacco dell’artiglieria israeliana.
L’ospedale Al Ahli, uno degli ultimi ancora parzialmente funzionanti a Gaza Nord, è
stato oggetto di un attacco da parte dell’esercito e ulteriormente danneggiato per
renderlo inutilizzabile.
Le forze armate israeliane assediano il centro della mezzaluna rossa in Jabalia, con
127 persone all’interno.
Combattenti palestinesi si sono confrontati con l’esercito israeliani nei pressi di Jenin
e Tubas durante il raid nella Cisgiordania occupata. Oltre 25 palestinesi sono stati
arrestati .
Abdel Malek , leader dei ribelli yemeniti Houti , ha avvertito che attaccherà le navi
statunitensi de queste apriranno il fuoco contro lo Yemen e ha diffidato gli altri paesi
a non essere coinvolti nell’operazione multinazionale di protezione delle navi nel Mar
Rosso.
L’Associazione della Stampa internazionale ha presentato una petizione alla Suprema
Corte israeliana per cancellare il veto di ingresso dei giornalisti nella striscia di Gaza.
Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è giunto al Cairo per avere colloqui con
funzionari egiziani. La visita, anticipata da un incontro a Doha con il ministro degli
Esteri iraniano, verte sulle trattative per una pausa umanitaria a Gaza tra Hamas e
Israele.
Intanto l’Idf mostra un video sequestrato durante le operazioni a Gaza nel quale si
vede Mohammed Deif, il leader delle Brigate al-Qassam di Hamas, a cui Israele dà la
caccia da anni. Nelle immagini Deif, che si credeva avesse problemi alle gambe,
cammina da solo anche se zoppicando leggermente. E sempre l’Idf fa sapere che
negli ultimi giorni l’altro capo di Hamas, Yahya Sinwar, sarebbe stato prossimo alla
cattura in due occasioni.
Secondo quanto riporta il Washington Post, Israele è pronto per un cessate il fuoco di
due settimane per liberare il maggior numero possibile di ostaggi dalla prigionia di
Hamas. Israele è anche pronto a ritirare parte delle forze durante il cessate il fuoco, in
particolare nel Nord di Gaza.
Le Nazioni Unite denunciano la mancanza di tende, cibo, medicine a Sud di Gaza .
Diario di un genocidio. Giorno 71.
+20.000 palestinesi uccisi a Gaza
+52.586 Feriti dalle bombe
+6.200Donne
+8.000 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
303 uccisi in Cisgiordania
+4.630 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+310 operatori sanitari uccisi
97 operatori media tra cui
51 Giornalisti uccisi dalle bombe
136 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
134 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
L’Ufficio delle Nazione Unite per i Diritti Umani ha ricevuto testimonianza che IDF
(Forze armate israeliane) hanno sommariamente ucciso almeno 11 uomini di fronte
alle loro famiglie nel dipartimento di Al Ramal, in Gaza City. Questo verrà riportato
alla commissione che giudica i crimini di guerra e si aggiunge alle denunce di
uccisione deliberata di civili per mano delle forze israeliane.
Il 19 Dicembre , tra le 20.00 e le 23.00 IDF ha assediato e attaccato il palazzo Al
Awda, conosciuto come « Casa Annan ». Entrati nelle abitazioni dove erano rifugiati i
civili, i militari hanno separato gli uomini da donne e bambini e quindi sparato,
uccidendoli, ad almeno 11 uomini di età compresa tra i 20 e i 30 anni di fronte alle
loro famiglie. Quindi hanno rinchiuso donne e bambini in una stanza e hanno
cominciato a sparare, concludendo con una granata che ha causato vittime e ferite alla
maggior parte, compreso un neonato.
Finalmente c’è una denuncia a Meta per la censura sui comunicati rilasciati dalle
fonti palestinesi sulle piattaforme Facebook e Instagram.
Hamas ha pubblicato un video con le immagini di tre ostaggi i cui corpi sono stati poi
recuperati dall’esercito nei giorni scorsi. Si tratta di Elia Toledano (28 anni), Ron
Sherman e Nik Beizer, entrambi soldati di 19 anni.
Tutti rapiti nell’attacco del 7 ottobre: il primo al festival musicale di Re’im, gli altri
presi in una base
“Le prove presentate dal governo di Israele non sono sufficienti a dimostrare che
Hamas ha usato l’ospedale al-Shifa come centro di comando”. Lo afferma il
Washington Post sulla base delle analisti di immagini satellitari e altro materiale
pubblicato dall’Idf. “Questo solleva domande cruciali, secondo gli esperti legali e
umanitari, sul fatto che i danni ai civili causati dalle operazioni israeliane contro
l’ospedale fossero proporzionati alla minaccia”, aggiunge il Washington Post.
L’obiettivo di Israele di eliminare “le forze della resistenza non si realizzerà”. Lo ha
detto Abu Obeida, portavoce dell’ala militare della fazione islamica, secondo quanto
ha riferito Haaretz. “Se Israele – ha aggiunto – vuole che i suoi prigionieri vivano, non
ha altra via che fermare l’aggressione e la guerra”.
Israele non ha intenzione di fermare i combattimenti a Gaza finchè non saranno
restituiti gli ostaggi, e “finchè non cambieremo la realtà nel Sud e anche nel Nord”.
Lo ha detto l’ex ministro della Difesa ed esponente del gabinetto di guerra israeliano,
Benny Gantz, durante una visita al quartier generale di due divisioni dell’Idf che
operano nella Striscia di Gaza. “L’operazione a Gaza continua e il danno a Hamas si
sta aggravando, e continuerà nella profondità del territorio e in diverse fasi”, ha detto.
Un rapporto pubblicato oggi dalle Nazioni Unite rileva che più di mezzo milione di
persone a Gaza stanno “morendo di fame” a causa dell’insufficiente quantità di cibo
che è entrata nel territorio dallo scoppio della guerra, ormai più di 2 mesi fa. “È una
situazione in cui più o meno tutti a Gaza sono affamati”, ha detto il capo economista
del Programma alimentare mondiale Arif Husain, avvertendo che, se la guerra tra
Israele e Hamas continuerà agli stessi livelli e le consegne di cibo non saranno
ripristinate, la popolazione potrebbe affrontare “una vera e propria carestia entro i
prossimi sei mesi”. Il rapporto pubblicato da 23 agenzie Onu e non governative ha
rilevato che l’intera popolazione di Gaza è in crisi alimentare, con 576.600 persone a
livelli catastrofici di fame.
La leadership dei palestinesi detenuti in Israele per aver partecipato alla lotta armata
ha informato Hamas di condividere la sua decisione di non concludere alcun nuovo
accordo con Israele per uno scambio di prigionieri finchè durano i combattimenti a
Gaza. Lo ha appreso Haaretz da imprecisate fonti palestinesi. Secondo queste fonti è
vero che fra i detenuti, in particolare fra i più anziani, c’è grande attesa per
riacquistare la libertà. Ma al tempo stesso, hanno aggiunto le fonti, essi provano
grande dolore per le grandi perdite umane subite dalla popolazione di Gaza e dunque
ritengono che sia urgente mettere fine ai combattimenti prima di intavolare alcun
nuovo negoziato.
Niente pranzi e cene per gli auguri di Natale negli uffici del Patriarcato latino di
Gerusalemme. I soldi risparmiati dei festeggiamenti saranno devoluti alle popolazioni
di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme. “Onorando la direttiva dei patriarchi e dei capi
delle Chiese di Gerusalemme di annullare tutte le celebrazioni non religiose durante il
periodo natalizio, e come segno di rispetto per tutte le innocenti perdite umane dei
nostri fratelli e sorelle in Terra Santa, specialmente a Gaza”, il Patriarcato Latino di
Gerusalemme ha così deciso di “annullare tutti i tradizionali pranzi e cene di Natale
che si tengono ogni anno nei vari uffici per i suoi 2.000 dipendenti in tutta la Diocesi
(Israele, Palestina, Cipro e Giordania)”. “In segno di solidarietà con la sofferenza di
tante persone”, il patriarcato ha deciso “di devolvere il costo stimato di questi eventi
di 45mila dollari al fondo di Emergenza lanciato il 2 novembre scorso, dal patriarca
card. Pierbattista Pizzaballa, sperando che questo contribuisca ad alleviare le
sofferenze di tante persone in tutta Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme”.
Diario di un genocidio. Giorno 71.
+20.057 palestinesi uccisi a Gaza
+53.320 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.663 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
303 uccisi in Cisgiordania
+4.655 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+310 operatori sanitari uccisi
97 operatori media tra cui
51 Giornalisti uccisi dalle bombe
136 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
139 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Negli attacchi israeliani delle ultime 48 ore a Gaza sono stati uccisi 390 palestinesi e
734 sono rimasti feriti. Lo ha reso noto il ministero della Sanità della Striscia guidato
da Hamas, che porta a 20.057 il numero delle vittime dal 7 ottobre e a 53.320 quello
dei feriti
Oltre 400 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 48 ore. Il numero di morti aumenta
continuamente in proporzione ai ricorrenti attacchi aerei e terrestri dell’esercito
israeliano. Dopo il lancio di molteplici bombe sul terreno restano morti e feriti. I
quali non possono ricevere assistenza perché dai tank e autoblindo i cecchini sparano
su chiunque si muova nel loro raggio di azione.
Hezbollah comunica che manterrà gli attacchi dal sud del Libano contro Israele fino a
quando continuerà la guerra a Gaza.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno manifestato una seria preoccupazione per
l’allargamento del conflitto a tutta la regione medio orientale.
Human Rights Watch denuncia Meta di censurare su Facebook e Instagram i Post a
favore dei Palestinesi senza che ci sia la possibilità di fare ricorso.
Cnn: “Bombe da 900 chili sulla Striscia, non si vedeva dal Vietnam”.
Usa: “Eravamo pronti a votare a favore della risoluzione”.
Il Papa prega per la pace e invia l’elemosiniere in Terra Santa.
Nyt: “Israele bombarda dove aveva spinto civili a rifugiarsi”
Israele ha bombardato aree in cui aveva spinto i civili di Gaza ad andare per sfuggire
alle devastazioni provocate dall’operazione di terra lanciata da Tel Aviv nella Striscia.
Lo dimostrano le prove visive raccolte dal New York Times, che ha analizzato l’uso
da parte di Israele di bombe da 2.000 libbre, circa 900 chili, nel sud di Gaza. Si tratta
delle bombe tra le più distruttive presenti negli arsenali militari occidentali
Nel primo mese della sua guerra a Gaza, Israele ha sganciato centinaia di enormi
bombe, come riporta un’analisi della Cnn e della società di intelligenza artificiale
Synthetaic. Marc Garlasco, ex analista dell’intelligence della difesa statunitense ed ex
investigatore dei crimini di guerra delle Nazioni Unite, ha affermato che la densità del
primo mese di bombardamenti israeliani a Gaza “non si vedeva dai tempi del
Vietnam”. Le immagini satellitari di quei primi giorni di guerra rivelano infatti più di
500 crateri da impatto di oltre 12 metri di diametro, coerenti con quelli lasciati dalle
bombe da 2.000 libbre, circa 900 chili. Sono quattro volte più pesanti delle bombe più
grandi che gli Stati Uniti hanno sganciato sull’Isis a Mosul, in Iraq.
Un ordine di evacuazione immediata del campo profughi di el-Bureij e di altri cinque
rioni vicini è stato emesso oggi dal portavoce militare israeliano Avichay Adaree, che
ha dato istruzione ai loro abitanti di raggiungere per la propria incolumità la vicina
località di Dir el-Balah. Queste istruzioni significano che l’esercito israeliano inizia a
manovrare adesso anche nel settore centrale della Striscia, immediatamente a Sud di
Wadi Gaza. Adraee ha precisato che nella zona di Khan Yunis (nel settore Sud della
Striscia) ci sono intensi combattimenti. Di conseguenza il traffico sulla arteria Sallah
e-Din resta bloccato. Per gli spostamenti di civili fra Dir el-Balah e Rafah
(nell’estremità meridionale della Striscia) i civili – ha aggiunto Adraee – possono fare
ricorso alla strada costiera
🔴 LA ‘BRIGATA GOLANI’ SI RITIRA DA GAZA
L’IDF ritira la Brigata Golani da Gaza dopo aver subito pesanti sofferenze. La Brigata
Golani è considerata la migliore brigata, ha combattuto in tutte le guerre di Israele e
in quasi tutte le sue principali operazioni, inclusa Piombo Fuso. È interessante notare
che questo è avvenuto quando era impegnata nella battaglia più intensa e critica in
prima linea, soprattutto nel quartiere di Shuja’iya.
Proprio la settimana scorsa, l’IDF ha annunciato la morte di due ufficiali superiori
della Brigata Golani dopo un tentativo fallito di salvare alcuni soldati feriti nell’area
di Shejaiya. Uno di loro era il tenente colonnello Tomer Grinberg, comandante del
13° battaglione della Brigata Golani. L’altro era il comandante di compagnia, il magg.
Roei Meldasi del 13° battaglione della Brigata Golani.
Al-Qassam ha ucciso 10 persone, tra cui 2 comandanti anziani, in un unico attacco.
Il 13° battaglione della Brigata Golani ha subito il maggior numero di perdite anche il
7 ottobre. Secondo l’IDF, almeno 72 soldati della Golani sono stati uccisi, per la
maggior parte appartenenti al 13° battaglione. Dopo la pesante perdita della scorsa
settimana, in cui sono stati uccisi 10 uomini. il giorno successivo il comandante del
12° battaglione della Brigata Golani dell’IDF, Ten. Col. Shahar Barkai, è stato ferito.
È interessante notare che lo stesso tenente colonnello Barkai aveva sostituito il
tenente colonnello Omer Suleiman del 12° battaglione Golani, che era stato ferito
all’inizio della guerra.
Solo un paio di settimane fa, era la stessa Brigata Golani a posare per una foto ricordo
nel Parlamento Palestinese della Striscia di Gaza.
Questo ritiro, soprattutto dopo gli scontri a Shuja’iya, è un duro colpo per le capacità
operative tattiche dell’IDF a Gaza, specialmente visto che la Brigata Golani guidava
le operazioni offensive.
Il fallimento delle operazioni di salvataggio, le pesanti perdite e l’uccisione di alti
comandanti danneggeranno il morale generale dell’IDF.
È probabile che l’IDF si sia ritirato per rinnovare e riorganizzare la brigata, in
particolare i battaglioni 12 e 13, i cui comandanti sono stati uccisi insieme ai
comandanti delle compagnie.
Diario di un genocidio. Giorno 72.
+20.258 palestinesi uccisi a Gaza
+53.688 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.663 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
303 uccisi in Cisgiordania
+4.668 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+310 operatori sanitari uccisi
97 operatori media tra cui
51 Giornalisti uccisi dalle bombe
136 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
139 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
I raid aerei e terrestri continuano senza sosta sia a Gaza che nella Cisgiordania
occupata.
Nuovi bombardamenti israeliani sulla Striscia: 20 morti in raid su Deir Al-Balah, 76
membri di una famiglia uccisi in un raid a Gaza City.
Ieri il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato la risoluzione sugli aiuti a Gaza,
ma non la tregua. Usa e Russia i soli astenuti.
Un attacco aereo israeliano ha ucciso 76 membri di una famiglia allargata a Gaza
City, secondo quanto riporta l’Associated Press sul proprio sito web citando
funzionari dei soccorsi dell’enclave, che oggi hanno riportato il bilancio del raid
avvenuto ieri contro un edificio della città.
L’attacco “è stato tra i più sanguinosi della guerra tra Israele e Hamas”, ha detto
Mahmoud Bassal, portavoce del dipartimento della Protezione Civile di Gaza,
fornendo un elenco parziale dei nomi e sottolineando che tra i morti ci sono donne e
bambini e Issam al-Mughrabi, impiegato del Programma di sviluppo Onu, sua moglie
e i loro cinque figli.
Un altro giornalista si unisce all’elenco dei 100 assassinati durante la guerra di Gaza :
Mohammed Khalifa al Campo Nuseirat
Molti palestinesi, uomini e donne, sono stati uccisi mentre cercavano, nelle case già
bombardate, coperte o abiti pesanti per ripararsi dal freddo.
Una comunità di beduini è stata attaccata da un gruppo di coloni mascherati ,
sostenuti dall’esercito israeliano, che hanno picchiato gli abitanti, compreso i bambini
, hanno ucciso e rubato le pecore prima di andarsene indisturbati .
L’economia dei Luoghi Santi è completamente distrutta: alberghi chiusi come la
maggior parte dei negozi. Delle migliaia di persone presenti ogni anno a Betlemme,
Nazareth ecc. Quest’anno non c’è nessuno. Tutti impauriti dalla guerra e dai
quotidiani raid delle forze armate israeliane .
Non c’è nessuna prova che sotto l’ospedale di al Shifa si nascondesse il quartier
generale di Hamas: questo il verdetto degli analisti del Washington Post che hanno
esaminato le asserite prove presentate nel merito dalle forza di difesa israeliane
(IDF).
Così il giornale: “Settimane prima che Israele inviasse i propri soldati contro
l’ospedale al-Shifa, il suo portavoce iniziò a costruire un caso presso l’opinione
pubblica. Le sue affermazioni erano molto specifiche: asseriva che i cinque edifici
ospedalieri erano direttamente coinvolti nelle attività di Hamas; che sorgevano su
tunnel sotterranei utilizzati dai militanti per dirigere gli attacchi missilistici e i
miliziani; infine, che ai tunnel fosse possibile accedere dall’interno dei reparti
ospedalieri. Tali affermazioni sono supportate da ‘prove concrete’”, disse il portavoce
dell’IDF Daniel Hagari in un briefing del 27 ottobre”.
“Dopo aver preso d’assalto il complesso il 15 novembre, l’IDF ha pubblicato una
serie di fotografie e video che, secondo essi, dimostravano quanto affermavano.
‘I terroristi da questo luogo dirigevano le loro operazioni’, ha detto Hagari in un
video pubblicato il 22 novembre, guidando gli spettatori del video attraverso un
tunnel sotterraneo mentre illuminava stanze buie e vuote sotto al-Shifa”.
“Ma le prove presentate dal governo israeliano non riescono a dimostrare che Hamas
avesse utilizzato l’ospedale come centro di comando e controllo, secondo un’analisi
del Washington Post che ha studiato le immagini open source, quelle satellitari e tutti
i materiali resi pubblici dall’IDF. Ciò solleva interrogativi cruciali, dicono alcuni
esperti legali e di diritto umanitario, sul fatto che il danno civile causato dalle
operazioni militari israeliane contro l’ospedale – accerchiamento, assedio e infine
saccheggio della struttura e del tunnel sottostante – sia proporzionato alla minaccia
valutata”.
“L’analisi del Wp dimostra che ‘Le stanze collegate alla rete di tunnel scoperte dalle
truppe dell’IDF non mostravano prove evidenti di un loro uso militare da parte di
Hamas. E nessuno dei cinque edifici ospedalieri identificati da Hagari sembrava
essere collegato alla rete di tunnel. Non ci sono prove che fosse possibile accedere ai
tunnel dall’interno dei reparti ospedalieri’”.
Infine, “prima che le truppe dell’IDF entrassero nel complesso, l’amministrazione
Biden ha declassificato le valutazioni dell’intelligence statunitense che, secondo
questa, confermavano le affermazioni di Israele. In seguito al raid, i funzionari
israeliani e statunitensi sono rimasti fermi sulle loro dichiarazioni iniziali”.
“Il governo degli Stati Uniti non ha reso pubblico il materiale declassificato, né il
funzionario ha voluto condividere l’intelligence su cui si basava questa valutazione”.
Insomma, documenti senza nessuna prova a supporto.
La domanda sull’esistenza di mostrare del materiale probatorio più specifico è stata
posta anche all’IDF, ma, al di là delle dichiarazioni su asserite “prove inconfutabili”
in loro possesso, “quando è stato chiesto se siano disponibili ulteriori prove su al-
Shifa, il portavoce ha detto: ‘Non possiamo fornire ulteriori informazioni’”.
“Il fatto che un alleato degli Stati Uniti abbia preso di mira un complesso che
ospitava centinaia di pazienti malati e morenti e migliaia di sfollati non ha precedenti
negli ultimi decenni. L’attacco ad al-Shifa ha causato il collasso dell’operatività
dell’ospedale. Mentre le truppe israeliane si avvicinavano e i combattimenti si
intensificavano, il carburante finiva, i rifornimenti non potevano entrare e le
ambulanze non riuscivano a prestare soccorso alle vittime nelle strade”.
“Prima che i soldati entrassero nel complesso, i medici hanno scavato una fossa
comune per circa 180 persone, hanno riferito le Nazioni Unite ragguagliate dal
personale ospedaliero. L’obitorio, infatti, aveva cessato di funzionare da tempo.
Diversi giorni dopo, quando i medici dell’OMS giunsero in loco per evacuare le
persone che si trovavano ancora all’interno della struttura, dissero che quel luogo di
guarigione era diventato una ‘zona di morte’. Almeno 40 pazienti – tra cui quattro
bambini nati prematuri – sono deceduti nei giorni precedenti il raid e per le sue
conseguenze, hanno affermato le Nazioni Unite“.
Dopo aver descritto nello specifico l’ecatombe consumata nell’ospedale e aver dato
conto del rinvenimento in uno dei suoi reparti di alcune armi, poche in verità e sulle
quali non si ha contezza di come siano finite lì, annota il media Usa (facile portarle
dall’esterno…), il Wp rammenta come l’IDF abbia pubblicato video e immagini
satellitari di un pozzo che si apriva “all’interno di un piccolo edificio che avevano
demolito”.
“In seguito, i militari hanno pubblicato video di loro soldati e di Hagari mentre
esploravano la rete di tunnel collegata al pozzo. Il filmato mostrava un lungo tunnel
che si estendeva a est dal pozzo e correva verso sud, sotto l’unità di chirurgia
specialistica; un’altra sezione si dirigeva a nord, lontano dal complesso ospedaliero.
Dai video non è stato possibile determinare la distanza o la direzione finale della
sezione nord del tunnel”. L’DF, prosegue il WP, non ha esplorato più di tanto, perché
afferma che il tunnel è stato “sigillato”.
“Il Post ha mappato il percorso del tunnel geolocalizzando i siti scavati all’interno di
al-Shifa e analizzando i video fotogramma per fotogramma per determinare la
direzione e la lunghezza della rete. Il Post ha poi sovrapposto i percorsi dei tunnel
sulla mappa rilasciata dall’IDF il 27 ottobre, che si diceva mostrasse l’intera
estensione dell’infrastruttura di comando e controllo di Hamas”.
“Nessuno dei cinque edifici [dell’ospedale] evidenziati dall’IDF sembra collegarsi ai
tunnel e non è stata prodotta alcuna prova che dimostri che si potesse accedere ai
tunnel dall’interno dei reparti dell’ospedale, come invece aveva affermato Hagari“.
“In una sezione sotto l’edificio dell’ambulatorio, due bagni angusti, con lavandino, e
due stanze vuote apparivano collegati a un tunnel. Hagari ha detto che le stanze e il
tunnel ricevevano elettricità, acqua e aria condizionata da al-Shifa. Una delle stanze,
ha detto Hagari, era la ‘sala operativa’, indicando il collegamento elettrico come
prova delle sue affermazioni”.
“Ma le stanze spoglie, piastrellate di bianco, non mostravano alcuna prova di un loro
utilizzo, sia per funzioni di comando, controllo o altro. Non c’era alcun segno che
fosse stato abitato di recente, come rifiuti, contenitori per cibarie, vestiti o altri
oggetti personali”.
“Questa stanza è stata evacuata con tutta l’attrezzatura. Immagino che sia stato
evacuato quando hanno saputo o capito che saremmo entrati nell’ospedale di Shifa”,
affermava Hagari nel video.
“Non ha spiegato, però, quando i militanti avrebbero operato nel tunnel o quando è
avvenuta la loro presunta fuga. L’IDF non ha risposto alle richieste di chiarimenti”.
Peraltro, si potrebbe aggiungere, perché portar via anche i rifiuti e vestiti? Perché
ripulire tutto, lasciando il tutto lindo e pinto?
“Il giorno successivo, l’IDF ha pubblicato un’ulteriore prova: il filmato di una
telecamera di sicurezza che mostrava militanti armati che il 7 ottobre trasportavano
due ostaggi […]. Uno di questi sembrava ferito ed era su una barella. Non è chiaro se
gli ostaggi siano stati portati in ospedale perché gli fossero prestate cure mediche o
per altri scopi”. Hamas disse che erano stati portati nell’ospedale perché feriti.
Il WP riferisce poi come martedì scorso il direttore dell’ospedale, Ahmed al-Kahlot,
in un video ammetteva di “essere un membro di Hamas e affermava che l’ospedale
era sotto il controllo delle Brigate Izzedine al-Qassam”. Sul punto il WP non si
pronuncia, ma rende conto del comunicato di Hamas, secondo il quale al-Kahlot
sarebbe stato intimidito e minacciato, se non torturato, da cui la confessione, resa
peraltro una decina di giorni dopo il suo arresto.
Al di là della presenza o meno del quartier generale di Hamas, resta la grande
domanda: se anche fosse vero quanto afferma l’IDF, perché, una volta bonificato, non
si è lasciato che continuasse ad operare al servizio della gente? Una volta che l’IDF
ne aveva preso il controllo, avrebbe potuto continuare a svolgere quel lavoro sotto la
vigilanza israeliana. Invece, il personale è stato evacuato e la struttura è rimasta
inutilizzata, nonostante l’immane bisogno delle folle in fuga dalle bombe. La
domanda sul fatto che l’attacco all’ospedale – come gli analoghi contro le altre
strutture sanitarie della Striscia – sia ricompreso in una strategia altra dal contrasto di
Hamas, appare legittima.
Resta, infine, la domanda sul perché il WP abbia pubblicato tale articolo. Media
mainstream per eccellenza, non affronta temi tanto sensibili invano. Probabile che la
pubblicazione sia parte delle pressioni che l’amministrazione Biden sta esercitando su
Israele perché moderi la sua azione. La minaccia sottesa è quella di rivelazioni ben
più imbarazzanti dell’attuale scoop, che peraltro può essere facilmente soffocato.
Oltre “200 terroristi di Hamas e della Jihad islamica sono stati arrestati durante la
settimana e portati in Israele per essere interrogati”. Lo ha fatto sapere il portavoce
militare, sottolineando che “alcuni degli operativi si sono volontariamente arresi”.
Dall’inizio dell’operazione a Gaza – secondo la stessa fonte – fino a ora sono “oltre
700 operativi delle organizzazioni terroristiche nella Striscia sono stati catturati e
interrogati”.
Buon Natale ! 💝
Diario di un genocidio. Giorno 73.
•
+20.424 palestinesi uccisi a Gaza
+54.036 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.663 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
303 uccisi in Cisgiordania
+4.668 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+310 operatori sanitari uccisi
97 operatori media tra cui
51 Giornalisti uccisi dalle bombe
136 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
155 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Ogni giorno ho la tentazione di non aggiornare questo elenco di morte , poi vedo
immagini e leggo cose che giudico insopportabili e che non capisco come sia
possibile il silenzio del nostro Governo e di molti altri. Oggi il Presidente francese ha
telefonato a Pizzaballa, Patriarca della Chiesa di Terrasanta, comunicando la sua
preoccupazione per la chiesa cattolica di Gaza “Sacra Famiglia” dove sono rifugiati
numerosi palestinesi e dove sono state assassinate dai cecchini israeliani madre e
figlia. E Francesco ? Che fa il Papa ? Mi unisco idealmente alla lettera aperta di Elena
Basile al Presidente Mattarella.
Messaggio dell’Ambasciatrice (Svezia e Belgio) Elena Basile a Mattarella :
“No Presidente, io non desisto. Mi rivolgo ancora una volta a lei, perché non riesco a
dimenticare i bambini di Gaza e non solo quelli che muoiono ogni 5 minuti, ogni 10
minuti, ma soprattutto quelli che sopravvivono e agonizzano sotto le macerie, oppure
sui pavimenti di ospedali fatiscenti. Presidente, lei è il Presidente della Repubblica
eletto dal Parlamento per tutelare i valori della Costituzione. L’Italia è un paese
fondatore dell’Europa, 60 milioni di abitanti, lei non può essere irrilevante; allora, da
solo o con i suoi alleati più sensibili europei, chieda il cessate il fuoco perché la
tregua non basta. Non possiamo aiutare Hamas, noi vogliamo non solo che si
seppelliscano i morti e neanche vogliamo che il massacro non continui e allora
dovrebbe chiedere un cessate il fuoco duraturo. E il riconoscimento da parte
dell’Europa con un gesto simbolico e altamente politico, lo Stato di Palestina.
E se questo governo criminale di Netanyahu non desiste dai crimini di guerra, dai
crimini contro il diritto umanitario internazionale a una guerra genocida, allora
bisogna utilizzare le sanzioni. Presidente coraggio, lei ha avuto tutto, dalla carriera
politica. Non ci posso credere che spaventato di perdere la poltrona cerchi ancora i
favori americani o della lobby di Israele . No, Presidente lei ha una veneranda età ed
è cattolico. Cosa ci va a fare sennò in chiesa ogni domenica ? Dovrebbe dialogare
con Dio, difendere i valori più profondi della tradizione cristiana. La prego,
Presidente per noi che siamo irrilevanti, per noi che siamo scesi in piazza in tutte le
piazze dell’Occidente si è recuperata una dimensione morale, perché si è stati
indignati di fronte a questi crimini? Il dolore degli innocenti, il loro grido di dolore ci
ha raggiunto Presidente, la prego, se non vuole essere complice di questi crimini,
abbia il coraggio dica una parola, chieda il cessate il fuoco, altrimenti resterà
imputato al Tribunale della storia.”
Il ministero della Sanità di Hamas, che ha riportato la notizia della strage di almeno
70 morti, ha affermato che l’attacco israeliano ha distrutto almeno tre case nel campo
profughi di al-Maghazi, nel centro della Striscia.
Il portavoce del ministero della Sanità, Ashraf al-Qudra, ha affermato che il
bombardamento ha distrutto “un blocco di case abitate” e che il bilancio
“probabilmente aumenterà” a causa del gran numero di famiglie presenti al momento
dell’attacco.
L’OMS e le Nazioni Unite denunciano l’estendersi delle malattie sui palestinesi che
vivono ammassati in rifugi angusti.
Migliaia di corpi in decomposizione che si trovano in strada o sotto le macerie
aumentano il rischio di infezioni e malattie. I casi di diarrea che colpiscono bambini
sotto i 2 anni sono aumentati del 2.000 per cento. Le Nazioni Unite hanno registrato
355.000 casi di malattie della pelle e infezioni varie fra gli sfollati palestinesi.
160.000 di questi soffrono di infezioni respiratorie. Il 90% della popolazione in Gaza
si trova senza cibo e acqua potabile .
In una Betlemme deserta con Gerusalemme che rinuncia a qualsiasi manifestazione di
festa per il Natale, continuano i rastrellamenti dell’esercito israeliano, che intensifica
i raids nei territori occupati della Cisgiordania dove i coloni approfittano della
situazione per appropriarsi di terreni e abitazioni e spingere i palestinesi in zone
sempre più circoscritte.
Si scava a mani nude per cercare di salvare le vite di chi è rimasto intrappolato sotto
le macerie. Adulti e bambini che rispondono “siamo qui” ma che non possono essere
salvati senza macchinari capaci di sollevare pesanti travi di cemento armato .
Israele ha ordinato ai residenti in Khan Younis di trasferirsi a Rafah perché
cominciano le operazioni militari che si espandono verso Sud. Come e’ possibile che
2.3 milioni di persone stiano in 30 km quadrati ?
(ANSA) – ROMA, 22 DIC – Israele ha sganciato centinaia di bombe da 2mila libbre
(oltre 907 kg), molte delle quali in grado di uccidere o ferire persone a più di 300
metri di distanza: lo sostiene l’analisi della Cnn e della società di intelligenza
artificiale synthetic.
Le immagini satellitari dei primi giorni di guerra rivelano più di 500 crateri da
impatto di oltre 12 metri di diametro, coerenti con quelli lasciati dalle bombe da
2.000 libbre. Sono quattro volte più pesanti delle bombe più grandi che gli Stati Uniti
hanno sganciato sull’Isis a Mosul, in Iraq. Marc Garlasco, ex analista dell’intelligence
della difesa statunitense ed ex investigatore dei crimini di guerra delle Nazioni Unite,
ha affermato alla Cnn che l’intensità del primo mese di bombardamenti israeliani a
Gaza “non si vedeva dai tempi del Vietnam”.
Gli esperti di armi e guerra attribuiscono l’aumento del numero delle vittime al
massiccio uso di munizioni pesanti. La densità della popolazione di Gaza è più alta
che in qualsiasi altro posto sulla terra, quindi l’uso di munizioni così pesanti ha un
effetto profondo.
“L’uso di bombe da 2.000 libbre in un’area densamente popolata come Gaza
significa che ci vorranno decenni prima che le comunità si riprendano”, ha affermato
John Chappell, difensore e membro legale di Civic, un gruppo con sede a Washington
concentrato sulla minimizzazione dei danni ai civili nei conflitti. (ANSA).
Diario di un genocidio. Giorno 74.
•
+20.674 palestinesi uccisi a Gaza
+54.536 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.663 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
303 uccisi in Cisgiordania
+4.668 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+310 operatori sanitari uccisi
97 operatori media tra cui
51 Giornalisti uccisi dalle bombe
136 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
156 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
L’Egitto propone il rilascio dei civili ostaggio in Gaza in cambio dei Palestinesi
detenuti da Israele.
Natale di sangue a Gaza, secondo Al Jazeera nelle ultime 24 ore ci sarebbero stati 250
morti e più di 500 feriti. Un attacco israeliano sul campo profughi di Al-Maghazi ha
provocato– ha detto il portavoce del ministero della Sanità di Gaza – “almeno 110
vittime”. L’Egitto propone un piano in tre fasi per la fine del conflitto. A Rabat
diecimila manifestanti per dire no alla “guerra di sterminio”. Sarah Netanyahu,
moglie del premier israeliano Benyamin Netanyahu, ha scritto una lettera al Papa
chiedendo il “personale intervento” per la liberazione degli ostaggi. Francesco
nell’omelia della messa di Natale: “Il nostro cuore è a Betlemme, dove ancora Gesù
principe della pace viene rifiutato dalla logica perdente della guerra”. Per Abu
Mazen: “Il sole della libertà e dello Stato indipendente con Gerusalemme Est come
capitale sta inevitabilmente arrivando”.
Almeno 68 persone sono state uccise nell’attacco aereo israeliano al campo profughi
di Maghazi, a est di Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Le 68 vittime includono
almeno 12 donne e 7 bambini, secondo i primi dati forniti dagli ospedali. In
precedenza, il ministero della Sanità di Gaza aveva comunicato un bilancio di 70
morti.
La guerra ha trasformato questa vigilia a Betlemme in un giorno triste nel luogo in
cui si venera la nascita di Gesù. Quest’anno, il Patriarca Pierbattista Pizzaballa –
inviato religioso del Vaticano in Terra Santa – è arrivato in una processione solenne,
senza musica né eventi festivi, in lutto per i palestinesi morti nella guerra. “E’ un
Natale molto triste – ha detto – il cessate il fuoco non basta, bisogna fermare queste
ostilità”.
È complicato capire che cosa succede sul campo nel settore nord della Striscia di
Gaza perché è un paesaggio di rovine dove soldati israeliani e uomini di Hamas
combattono a volte negli stessi metri quadrati. Ma una sequenza di fatti e di
testimonianze credibili fa pensare che alcuni cecchini israeliani in quella zona violino
le regole di guerra, non facciano distinzioni fra combattenti e civili e quindi sparino
anche contro i civili.
Nel caso più conosciuto la fonte è la stessa Idf, che sabato 16 dicembre ha spiegato
che tre ostaggi israeliani che erano riusciti a scappare da un carcere di Hamas sono
stati uccisi dai cecchini anche se avevano preso tutte le precauzioni per non essere
scambiati per soggetti pericolosi: si erano fatti avanti a torso nudo e sventolando una
bandiera bianca. Due giorni prima nella stessa zona i soldati israeliani avevano notato
le scritte in ebraico “tre ostaggi” e “aiuto” su un edificio, ma non erano entrati per
timore di un’imboscata. I cecchini hanno abbattuto due ostaggi, il terzo è riuscito a
scappare dentro un palazzo e si è messo a gridare “aiuto” in ebraico. Quando è uscito
è stato abbattuto anche lui. Avi Shamriz, padre di uno dei tre ostaggi uccisi, che ha
parlato con l’esercito e con il ministro della Difesa Yoav Gallant, ha detto alla stampa
israeliana che il soldato che ha ucciso suo figlio aveva un fucile con un mirino
telescopico: è un dettaglio significativo, perché conferma che si trattava di un
cecchino e vedeva i bersagli.
Quella tripla uccisione è avvenuta a Shejaiya, area molto contesa an est di Gaza City.
L’Idf ha spiegato che i cecchini hanno sparato in violazione delle regole d’ingaggio,
che in teoria decidono cosa è possibile fare e cosa non è possibile fare in questi casi
(in nessun caso permettono di sparare a un uomo disarmato con una bandiera bianca).
Il sospetto è che alcuni cecchini prendano alla lettera i volantini lanciati dall’Idf sul
settore nord della Striscia a partire dal 21 ottobre: “Chiunque non si sposterà a Sud
dello Wadi Gaza sarà considerato membro di un gruppo terroristico”. E che fra i
palazzi sfasciati e i cumuli di macerie, dove è difficile che qualcuno possa farsi avanti
a chiedere conto di quello che succede e dove prove e testimonianze andranno per
sempre perdute, il senso di impunità azzeri le regole d’ingaggio.
A Beit Lahia, Nord di Gaza City – quindi nel settore Nord della Striscia – il 7
dicembre un giornalista palestinese, Hossam Shabat, ha filmato un gruppo di
cadaveri, caduti senza essere più toccati. È una famiglia che si stava spostando: un
maschio anziano con una bandiera bianca, quattro maschi più giovani e una signora.
Non ci sono segni di esplosioni attorno, quindi non è il risultato di un
bombardamento, e due dei quattro giovani sono stati colpiti in modo evidente da un
colpo alla testa, difficile dirlo per gli altri. Il fatto è accaduto davanti alla scuola
Aleppo, che in quei giorni era usata dagli sfollati come rifugio e poi è stata fatta
saltare in aria con un’esplosione controllata dalle truppe israeliane. Alla luce di quello
che succederà una settimana più tardi ai tre ostaggi israeliani, c’è il sospetto che
abbiano fatto la stessa fine.
Due giorni dopo l’uccisione dei tre israeliani a Jabalia, sempre nel settore Nord della
Striscia, un giornalista tv del canale emiratino al Mashhad, Mohammed Balousha, è
stato ferito da un cecchino a una coscia. Si è trascinato al riparo dentro a un edificio,
ha fatto un video della ferita e si vede che indossa un giubbetto antiproiettile blu con
la scritta “PRESS” in bianco. Lo stesso giorno, secondo la denuncia del Patriarcato di
Gerusalemme, i cecchini israeliani uccidono due donne, l’anziana Nahida Khalil
Anton e sua figlia Samira, mentre sono nella parrocchia della Sacra Famiglia dentro
Gaza, che in queste settimane ospita sfollati cristiani. Nahida è uscita per andare in
bagno, è stata colpita, la figlia ha cercato di salvarla ed è stata colpita pure lei.
Secondo la denuncia del Patriarcato quel giorno altre sette persone sono state ferite
dai cecchini dentro la parrocchia, ma non sono morte. Il giorno dopo Papa Francesco
ha citato e condannato l’accaduto durante la Messa domenicale.
Il 12 novembre un’altra cristiana anziana, l’insegnante di musica Ehlam Farah di 84
anni, era uscita dalla stessa chiesa della Sacra Famiglia trasformata in rifugio ed era
stata anche lei uccisa da un cecchino mentre camminava verso casa sua. Suonava
piano e violino, a Gaza era ammirata ed era chiamata con affetto Umm al Orange,
“madre arancione”, per la tinta dei capelli.
La battaglia urbana dentro Gaza è molto complicata e i terroristi di Hamas sono
specializzati nel confondersi con la popolazione civile: non indossano divise e usano
infrastrutture come scuole e ospedali, perché seguono una dottrina molto pericolosa
che si può riassumere così: “Se ci scambiano tutti per civili e non sparano bene, se
invece sparano e ci colpiscono assieme ai civili bene lo stesso perché questo scatena
l’indignazione del mondo”. E Gaza Nord è quello che gli esperti chiamano “target
rich environment”, un contesto ricco di possibili bersagli: ci sono scontri quotidiani
con uomini di Hamas che spuntano dai tunnel e fanno agguati, il rischio per i soldati
arriva da ogni direzione. Ma si allunga la lista di vittime dei cecchini israeliani che
avevano caratteristiche speciali e non potevano essere bersagli: uomini disarmati che
sventolano una bandiera bianca, giornalisti con la scritta “PRESS” e anziane
all’interno di una parrocchia.
Diario di un genocidio. Giorno 75.
+20.674 palestinesi uccisi a Gaza
+54.536 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.663 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
305 uccisi in Cisgiordania
+4.785 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+311 operatori sanitari uccisi
130 operatori media tra cui
103 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
434 soldati uccisi dal 7 Ottobre
158 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
E’ stato un Natale triste ma pieno di significati quello trascorso nei Luoghi Santi. Il
Patriarca di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha sfilato indossando la
kefiah che negli anni trenta diventa un simbolo del patriottismo palestinese, grazie
alla sua associazione alle aree rurali, in contrapposizione al fez indossato nelle aree
urbane.
Nel presepe il Re Magio non porta doni ma un bianco sudario uguale a quelli
utilizzati per seppellire (spesso in fosse comuni per l’impossibilità di identificare i
cadaveri) i morti di Gaza.
Infine il Bambino Gesù inserito in in un’incubatrice , a ricordare i neonati lasciati
morire in ospedale per mancanza di ossigeno . Betlemme e Gerusalemme,
normalmente piene di turisti e pellegrini, sono desolantemente vuote, riducendo in
ginocchio un’economia già minata da due anni di Covid. I 1.100 cristiani di Gara (di
cui 120 cattolici) non hanno certo festeggiato, con le loro chiese distrutte e addirittura
due donne morte, colpite da un cecchino nell’unica chiesa cattolica di Gaza. Fatto che
mette ancora di più in difficoltà i rapporti fra Vaticano e Israele.
Nei bombardamenti di Al Nudeirat, Al Bureij e Deir Al Balah sono morti almeno 250
palestinesi. Altri 26 per una bomba a Kan Younis, sud di Gaza.
Uomini e ragazzi sono stati spogliati e portati via dalle truppe israeliane; un video lo
testimonia. Queste sono azioni volte ad umiliare i prigionieri condannate dalla legge
umanitaria internazionale e considerate crimini di guerra. Era già successo nel recente
passato a Gaza e il Governo Israeliano si era scusato assicurando che non sarebbe mai
più successo. E invece ….
La guerra in Gaza continua nonostante le pressioni internazionali per un cessate il
fuoco e nonostante il numero sempre maggiore di perdite fra i militari israeliani. 158
secondo i dati ufficiali e migliaia di feriti , alcuni gravi, molti amputati. Per una
popolazione che non arriva a 10 milioni, il costo della guerra in termini di vite umane
è altissimo.
Il Generale Raza Mousavi , membro anziano della guardia rivoluzionaria dell’Iran, è
stato ucciso nei pressi di Damasco da un missile lanciato da un aereo israeliano. Il
Presidente iraniano Raisi ha ammonito Israele che “Pagherà un caro prezzo”.
Alcuni morti e 28 feriti in un attacco degli Stati Uniti contro un gruppo armato
dall’Iran su territorio Iracheno, il cui Governo ha definito l’operazione statunitense
“Atto ostile”.
Il rischio di un allargamento del conflitto a tutta la regione medio-orientale è sempre
più concreto .
1 morti e 55 arresti nella Cisgiordania occupata . I raid non si sono arrestati nemmeno
nel giorno di Natale .
Israele non concederà più visti automatici ai dipendenti dell’Onu, che accusano di
essere “partner complici” delle tattiche di Hamas. L’annuncio è stato dato oggi dal
portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, il quale ha dichiarato che Israele
prenderà in considerazione le richieste di visto da parte dei dipendenti delle Nazioni
Unite caso per caso anziché automaticamente. Levy ha accusato le Nazioni Unite di
aver coperto Hamas, affermando che non hanno condannato Hamas per la sua
presunta attività negli ospedali e per il presunto furto di aiuti destinati ai civili a Gaza;
il gruppo nega entrambe le accuse.
Diario di un genocidio. Giorno 76.
+21.110 palestinesi uccisi a Gaza
+55.000 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.663 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
305 uccisi in Cisgiordania
+4.785 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+311 operatori sanitari uccisi
130 operatori media tra cui
103 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
165 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
26 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 52 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Oltre 240 palestinesi sono morti nelle ultime 24 ore per i bombardamenti continui e
per gli attacchi via terra. 26 a Khan Younis , a Sud di Gaza. Il tentativo dell’esercito
e’ ammassare quanti più possibile a Rafah, al confine con l’Egitto. Già oggi 1 milione
di persone vive in una città di nemmeno 100.000. L’affollamento unito alla mancanza
di generi alimentari e acqua potabile crea una situazione insostenibile. Continuando a
bombardare il Sud, l’esercito costringerà la popolazione a cercare di sfondare il
valico con l’Egitto, che peraltro ha schierato il suo esercito a difesa. Resta il mare,
per un suicidio collettivo. Continuiamo a chiederci come questo sia possibile e,
soprattutto, permesso da tutto il fronte occidentale.
Guerra di parole dal Presidente Turco Erdogan che ha definito l’operato di
nethanyahu non differente da quello di Adolf Hitler.
Why moving to the Sinai
peninsula is the solution for
Gaza’s Palestinians – opinion
By JOEL ROSKIN Published: DECEMBER 25, 2023 19:39
Questo sedicente geografo/scienziato racconta sul quotidiano di regime come la
migliore soluzione per i palestinesi di Gaza sarebbe trasferirsi nel Sinai. Peccato che
sia Egitto, che la fazione del Presidente egiziano contrasti con i palestinesi e che lo
stesso Presidente ha schierato l’esercito al confine per evitare anche il più minimo
passaggio. In ogni caso sarebbe genocidio, “Deportazione” , crimine di guerra.
Altri 3 soldati israeliani sono morti nella battaglia a Nord di Gaza. 21.000 morti civili
palestinesi e 160 soldati israeliani in una fetta di territorio lunga 40 km e larga 10.
Hamas dichiara che Israele mente in merito ai suoi soldati caduti in battaglia.
Il re degli ipocriti, ovvero il Presidente traballante e incontinente, ha telefonato
all’Emiro del Qatar per aumentare gli aiuti umanitari a Gaza. E contemporaneamente
sgancia bombe da 200 kg e proiettili al fosforo che si vergognavano ad usare persino
in Vietnam.
L’ artiglieria israeliana ha bombardato la sede locale della mezzaluna rossa a Khan
Younis. Nell’area sono presenti 15.000 sfollati e li’ sono i magazzini degli aiuti
umanitari da distribuire alla popolazione.
Il capo dell’esercito israeliano ha dichiarato che la guerra in Gaza durerà molti mesi.
Considerando che costa 250 milioni di US Dollari al giorno, glieli daremo noi i soldi
per ammazzare quanti più palestinesi possibile ?
Le telecomunicazioni (telefono e internet) sono state di nuovo tagliate a Gaza. Questa
non e’ per i palestinesi una buona notizia; di solito e’ con il blackout delle
comunicazioni che si perpetrano le azioni più tremende per la popolazione.
Nei raid nella Cisgiordania occupata aumentano gli arresti e le uccisioni dei civili,
spesso raggiunti da droni. Ieri si e’ svolto il funerale di 6, assassinati con un drone.
Centinaia di corpi recuperati per strada o sotto le macerie sono stati sepolti a Rafah in
una enorme fossa comune nell’impossibilità di riconoscere e fare un funerale
individuale .
Con il passare dei giorni e con la recrudescenza dei bombardamenti, aumentano le
preoccupazioni dei familiari degli ostaggi che giustamente vorrebbero prioritario un
accordo per riavere indietro i loro cari e che contestano vivacemente l’azione del
Governo che privilegia la guerra a qualunque costo. Anche le famiglie dei soldati
morti, quasi tutti giovanissimi, cominciano a farsi sentire.
Hezbollah comunica che 126 dei suoi componenti sono stati uccisi nelle ultime
settimane. Un missile dal Libano ha ferito civili riuniti in una chiesa nel nord di
Israele. Nello stesso tempo Israele uccide 3 civili con un attacco aereo nella città
libanese di Bint Jbeil. Una delle vittime e’ un australiano-libanese che era tornato a
Bint Jbeil per portare la famiglia in Australia. 23 civili sono morti per bombe
israeliane sul Libano.
Decine di migliaia di armi da fuoco sono state distribuite ai civili israeliani come
“difesa personale” . Siamo tornati al Far West, con giustizia sommaria .
Diario di un genocidio. Giorno 77.
+21.320 palestinesi uccisi a Gaza
+55.603 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.800 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
314 uccisi in Cisgiordania
+4.785 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+311 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
167 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Almeno 20 morti , donne e bambini, bombardati nell’area affollata di un condominio
adiacente all’ospedale di Rafah, estremo sud della Striscia di Gaza. A dimostrazione
di come non ci sia più terreno sicuro per la popolazione, che continua a spostarsi
inseguita dalle bombe.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità denuncia la condizione terribile degli
ospedali in Gaza. Decine di migliaia di persone rischiano di morire per l’impossibilità
di avere cure adeguate.
Non si placano le polemiche sull’operato dell’esercito israeliano all’interno della
Striscia di Gaza. Dopo le inchieste giornalistiche di New York Times e Cnn, che
hanno rivelato come le forze di difesa israeliana abbiano usato mega-bombe in aree
definite “sicure” per i palestinesi, oggi, giovedì 28 dicembre, è ancora l’emittente
televisiva americana a diffondere un video esclusivo destinato a creare non poche
polemiche.
Il filmato, che i giornalisti americani hanno trovato sui social media, mostra donne,
uomini, adolescenti e almeno due bambini, detenuti in uno stadio all’interno della
Striscia di Gaza. I detenuti di sesso maschile indossano solo gli indumenti
intimi, vengono disposti in file e fatti inginocchiare dai soldati isrealiani. La Cnn ha
dichiarato di essere riuscita a geolocalizzare il video, che è stato girato all’interno
dello Yarmouk Stadium a Gaza, dove l’Ong Human Rights Monitor ha riferito di aver
ricevuto testimonianze di detenzioni.
Oltre 200 palestinesi sono stati vittime degli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore a
Gaza.
E’ stata ancora bombardata una scuola piena di rifugiati.
Gli attacchi continui agli ospedali e alle infrastrutture del territorio indicano la
volontà precisa di rendere inabitabile la Striscia in futuro.
Israele ordina alla popolazione ancora rimasta nella parte centrale di Gaza di spostarsi
più a Sud, a Deir Al Balah.
L’esercito israeliano espande la campagna terrestre contro i campi profughi in Gaza
centrale.
Nel campo di Al Nuseirat sono stati uccisi numerosi palestinesi.
Le Nazioni Unite esprimono grave irritazione per gli attacchi contro i campi di Al
Bureij, Al Maghazi e Al Nuseirat.
6 soldati israeliani sono morti nella battaglia di strada nel sud di Gaza con i miliziani
di Hamas e 49 sono stati feriti secondo quanto riportato dal portavoce dell’esercito.
Razzi lanciati dal sud del Libano hanno colpito Kyriat Shmona, Città di confine.
Al Jazeera ha trasmesso i documenti relativi all’omicidio del
Giornalista Samer Abu Daqqa al
Tribunale criminale internazionale.
I giornalisti uccisi dall’inizio dell’offensiva terrestre a Gaza sono 105.
Incontri tra il re di Giordania e il presidente egiziano Al Sisi per parlare del presente
di Gaza e del futuro della Palestina. Nessuno dei due vuole profughi palestinesi nei
loro Paesi.
Ogni forma di comunicazione audio e video è interrotta nella striscia di Gaza.
Diario di un genocidio. Giorno 78.
+21.672 palestinesi uccisi a Gaza
+56.165 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.800 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
319 uccisi in Cisgiordania
+4.800 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+312 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
168 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse.
Più di 253.000 complessi abitatativi sono stati danneggiati.
Oltre 52.000 completamente distrutti.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Oltre 1 milione di persone sono state sospinte dall’esercito israeliano in un fazzoletto
di terra che prima ne conteneva meno di 100.000. Per una densità record di 13.000
individui per km quadrato. La pioggia battente e fredda impedisce il ricovero per
moltissimi che non hanno trovato un tetto sotto il quale ripararsi. In Città non c’è più
posto e comunque nessun posto è al riparo dalle bombe. Sono stati presi di mira gli
ospedali e persino la mezzaluna rossa e’ stata bombardata; all’interno ci sono 14.000
rifugiati che pensavano di essere al sicuro. Unica salvezza sembrerebbe la spiaggia,
dove le tende fradicie non riparano dalla pioggia e dal vento che soffia dal mare.
Polmoniti e virus stanno decimando la popolazione che non ha medicine per curarsi.
Mi aspetto che prima o poi si verificherà l’assalto ai cancelli che chiudono il confine
con l’Egitto. Si concluderà con un altro ignobile e ingiusto massacro. Gaza è finita, il
suo popolo cancellato e disperso; non c’è più speranza. Israele ha raggiunto il suo
primo obiettivo.
187 palestinesi uccisi dai bombardamenti aerei a Gaza nelle ultime 24 ore. Almeno
20 colpiti da proiettili nel campo profughi Al Nuseirat, Gaza centrale. Altri 20 in
un’abitazione bombardata a Rafah . Molti bambini sono rimasti feriti nelle varie
azioni militari di Israele ; alcuni anche nei pressi dell’ospedale di Rafah.
Continuo a vedere bambini di fronte a piccoli sudari che avvolgono corpicini. Erano
amici, parenti, bimbi conosciuti o di famiglia? Gli sguardi sono spenti; ormai sono
state consumate tutte le lacrime. Che cosa resterà alla fine, ammesso che questo
massacro di innocenti finisca ? Come potranno, i bambini di oggi, dimenticare quello
che hanno sofferto, quello che hanno vissuto e visto ? Gaza oggi è l’inferno in terra,
senza nessuna speranza per chi sopravvive.
Almeno la metà degli oltre 29.000 ordigni scagliati sulle zone più densamente
popolate di Gaza dagli aerei sono « senza guida » ; quindi esplodono a caso sulla
popolazione. Nessun attacco mirato a postazioni militari o terroristiche.
Israele sta limitando il numero di fedeli autorizzati a recarsi per la preghiera del
venerdì alla Moschea Al Aqsa. I soldati hanno sparato lacrimogeni contro i palestinesi
che cercavano di forzare l’accesso alla Moschea. E impediscono anche ai giornalisti
di entrare nell’area del compound.
Martin Griffiths (foto in basso), responsabile degli aiuti umanitari alle Nazioni Unite :
“Credete che portare aiuti a Gaza sia facile ? Pensa ancora : tre tipi diversi di
ispezione prima che i camion possano entrare significa confusione e lunghe code. Gli
articoli non permessi sono sempre di più; il valico va bene per dei pedoni, non per i
camion. L’altro passaggio è stato bloccato dalla disperazione di comunità arrabbiate.
Il settore commerciale è stato distrutto dai continui bombardamenti. Comunicazione
inesistente, strade danneggiate, convogli presi di mira, lunghe code ai check point.
Una popolazione traumatizzata ed esausta sta scivolando in una sempre più piccola
scheggia di terra. I rifugi sono di gran lunga sovraffollati, spossati come gli operatori
umanitari. È’ una situazione impossibile per il popolo di Gaza e per tutti quelli che
cercano di aiutarlo. La guerra deve finire . “
📌 Il Sudafrica avvia formalmente un procedimento legale contro lo “Stato di
Israele” presso la Corte internazionale di giustizia ai sensi della Convenzione sul
genocidio e chiede misure provvisorie.
Il gabinetto di guerra si è fermato a causa di forti dispute interne sulla strategia da
tenere in guerra e soprattutto sul « dopo ». I membri di estrema destra , fra cui il
Ministro delle Finanze Smotrich, hanno annunciato incontri separati in protesta per la
loro esclusione nella discussione che riguarda lo scambio di ostaggi con prigionieri.
Smotrich è assolutamente contrario a che le tasse versate dai lavoratori palestinesi e
riscosse da Israele siano consegnate all’Autorita’ Palestinese per il timore che parte
dei soldi rientri in qualche modo a Gaza.
Le forze armate israeliane sono impegnate in numerosi raid coordinati nelle città di
Ramallah, Hebron, Nablus e Tulkarem nella Cisgiordania occupata. Numerosi arresti;
morti e feriti fra i palestinesi.
Diario di un genocidio. Giorno 79.
+21.507 palestinesi uccisi a Gaza
+55.915 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.800 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
319 uccisi in Cisgiordania
+4.800 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+312 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
168 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Il Sudafrica avvia formalmente un procedimento legale contro lo “Stato di Israele”
presso la Corte internazionale di giustizia ai sensi della Convenzione sul genocidio e
chiede misure provvisorie.
Che cosa è “Genocidio” per le Nazioni Unite ? - Tentativo di distruggere un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso
- uccidere o causare danni fisici o mentali ai membri delgruppo
- Infliggere deliberatamente condizioni intese a distruggere fisicamente il gruppo
- Imporre misure per prevenire le nascite o trasferire forzatamente i bambini
Il ministro degli Esteri israeliano Lior Haiat, replica accusando il Sud Africa di
stravolgere i fatti , che la richiesta non ha fondamenti legali e che il Sud Africa
collabora con un’organizzazione terroristica che vuole la distruzione dello Stato di
Israele.
Risponde immediatamente Lindiwe Zulù, Ministro dello sviluppo sociale del
Sudafrica che dice di sperare che le Nazioni del mondo si aggiungano al loro
procedimento legale contro Israele perché “quello che stiamo vedendo a Gaza, in
particolare l’uccisione di donne e bambini, civili innocenti, non è sopportabile… Noi
vogliamo vedere la fine di tutto questo il prima possibile… Noi siamo da sempre
vicini alla Palestina e abbiamo buoni rapporti con Israele attraverso le ambasciate.
Ma il Sudafrica è contro ogni forma di apartheid “.
Il Parlamento del Sudafrica ha votato lo scorso mese la chiusura dell’Ambasciata
israeliana in Pretoria.
Le Nazioni Unite stimano in 50.000 le donne incinte a Gaza e ogni giorno nascono
180 bambini in condizioni terribili, senza garza ne’ medicine, né acqua corrente o
potabile, senza cibo adeguato, senza vestiti o coperte per i neonati.
Il Segretario di Stato US Blinken approva la vendita per 147.6 milioni di dollari di
proiettili di artiglieria ad alto potenziale esplosivo per Israele, ma il Pentagono obietta
che la decisione è stata presa senza l’approvazione del Congresso. Blinken ha
replicato che questa è in emergenza che richiedeva una decisione immediata.
Un’emergenza dotare i tank Israeliani di ordigni capaci di uccidere in un raggio di
150 metri dal punto di scoppio ? Altra follia che contraddice la raccomandazione
degli Stati Uniti di risparmiare la popolazione civile. Nel luogo forse più densamente
popolato al mondo , un ordigno capace di uccidere in un raggio di 150 metri non
distingue certo le sue vittime.
Nella Cisgiordania occupata il combinato disposto fra demolizione delle case (1.106
nell’ultimo anno, di cui 354 dal 7 ottobre) , la non concessione di permessi per
costruire o ristrutturare e le ricorrenti violenze dei coloni (in media 6 incidenti ogni
giorno) supportati dall’esercito, spinge i palestinesi ad abbandonare le terre di loro
proprietà che vengono immediatamente occupate dai coloni .
Il giornalista di Al Quds Jabr Abu Hadros e sei membri della sua famiglia sarebbero
rimasti uccisi in un bombardamento israeliano che ha preso di mira la loro abitazione
nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia Gaza. Lo scrive Al Quds sul
suo canale Telegram. Lo riporta Al Jazeera ricordando che, dall’inizio della guerra,
secondo i dati dell’ufficio stampa del governo locale, nell’enclave sarebbero morti 106
giornalisti
Israele ha portato attacchi aerei su Aleppo, in Siria. Il Ministro della difesa Siriano ha
definito “aggressione” che ha causato danni e morti. Israele ha eseguito raids in
Libano, Giordania e Siria. E’ sempre più a rischio un allargamento del conflitto a tutta
la regione.
Una manifestazione molto partecipata di e’ svolta a Milano a favore della Palestina e
contro la guerra .
Diario di un genocidio. Giorno 80.
+21.822 palestinesi uccisi a Gaza
+56.451 Feriti dalle bombe
+6.327 Donne
+8.800 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
319 uccisi in Cisgiordania
+4.800 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+312 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
168 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Numero di Bambini uccisi nel corso degli anni nella Cisgiordania occupata (West
Bank) :
43 nel 2000
27 nel 2001
92 nel2002
49 nel 2003
13 nel 2014
29 nel 2015
34 nel 2016
15 nel 2017
08 nel 2018
18 nel 2021
38 nel 2022
124 nel 2023 di cui 83 dal 7 ottobre. Prova di punizione collettiva
Le Nazioni Unite dichiarano che la distruzione di case e palazzi come quella praticata
da Israele a Gaza non ha precedenti; e’ la più massiccia e disastrosa di sempre. Lo
stato della popolazione è, secondo l’Agenzia ONU, catastrofica, con il rischio che
metà della popolazione attuale muoia di fame.
I mediatori del Qatar hanno riferito a Israele che Hamas ha “accettato in linea di
principio” di riprendere i colloqui sul rilascio di circa 40 ostaggi detenuti a Gaza in
cambio di una settimana, o due, di pausa nei combattimenti. Lo sostiene, citando tre
funzionari israeliani, il quotidiano israeliano Walla, ripreso dal Guardian. L’accordo
comporterebbe il rilascio di circa 40 ostaggi ancora detenuti da Hamas in cambio
qualche settimana di cessate il fuoco. Al centro dei colloqui ci sarebbe una proposta
avanzata qualche settimana fa dal capo dell’agenzia di spionaggio israeliana Mossad,
David Barnea, durante un incontro con il capo della Cia americana, Bill Burns, e il
primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abd. al-Rahman al-Thani. La
proposta prevedeva il rilascio di circa 40 ostaggi, tra cui donne, uomini di età
superiore ai 60 anni e persone che necessitano di cure mediche urgenti. In cambio,
Israele fermerebbe le operazioni militari a Gaza per una settimana o due e
rilascerebbe un certo numero di palestinesi che sono stati detenuti nelle carceri
israeliane
Almeno 15 palestinesi sono rimasti uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso
di mira una residenza appartenente alla famiglia di Abu Shamala nella zona di
Zawaida, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa
palestinese Wafa, citando fonti locali. Gli aerei da guerra hanno anche bombardato un
altro edificio di quattro piani nel quartiere di Zaytoun, nel sud-est di Gaza,
provocando dozzine di vittime. L’esercito israeliano ha condotto incessanti attacchi
aerei e bombardamenti di artiglieria in tutte le regioni della Striscia di Gaza,
provocando morti e feriti tra i palestinesi.
L’anno finisce con il rischio sempre più alto che la guerra fra Israele e Hamas si
allarghi al resto del Medio Oriente e con il primo ministro Benjamin Netanyahu che
rivendica per ragioni di sicurezza il futuro controllo da parte israeliana di “un
corridoio” fra Egitto e Gaza. “La guerra proseguirà ancora molti mesi”, ha detto il
premier sabato sera a Tel Aviv, in una conferenza stampa a cui, secondo le
indiscrezioni, avrebbero rifiutato di partecipare gli altri due membri del gabinetto di
guerra ristretto israeliano, il ministro della difesa Yoav Gallant e il leader
dell’opposizione Benny Gantz, mentre le famiglie degli ostaggi manifestavano contro
il premier davanti alla sua residenza.
Un estratto del racconto che Sami Al-Ajrami trasmette ogni giorno da Gaza per la
Repubblica :
“Sono morti tutti, tranne Mariam, 13 anni appena. Ero lì mentre la tiravano fuori dalle
macerie. Mentre le liberavano i piedi se ne stava rannicchiata, aveva la pelle resa
grigia dalla polvere e piangeva in silenzio, senza che si sentisse un solo gemito.
Ebbene, la sorte di quella ragazzina unica sopravvissuta della sua famiglia mi ha
stretto il cuore.”
Buon Anno a tutti quelli che hanno un cuore ♥
Discorso di fine anno di Mattarella :
“L’orribile ferocia terroristica del 7 ottobre scorso di Hamas contro centinaia di
inermi bambini, donne, uomini anziani di Israele, ignobile oltre ogni termine nella
sua disumanità. La reazione del Governo Israeliano con una azione militare che
provoca anche migliaia di vittime civili e costringe a Gaza moltitudine di persone ad
abbandonare le proprie case respinti da tutti “ TESTUALMENTE .
La ferocia del 7 ottobre è stata definita “terroristica, orribile, ignobile, disumana”.
Dove sono gli aggettivi che descrivono “l’azione militare che provoca migliaia di
vittime civili” ? Si è dimenticato di aggiungere “terroristica, orribile, ignobile,
disumana” ? O forse voleva sottindere “giusta, lodevole, apprezzabile, condivisa” ?
Un po’ di coraggio, Presidente. Lo sterminio di vittime innocenti deve avere una
condanna senza distinguo; non può essere subordinata alla real-politik. Un po’ di
chiarezza, Presidente.
Diario di un genocidio. Giorno 81.
+21.987 palestinesi uccisi a Gaza
+56.451 Feriti dalle bombe
+6.450 Donne
+9.000 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
319 uccisi in Cisgiordania
+4.800 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+312 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
172 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Israele ha avvertito che la guerra contro Hamas continuerà per tutto il 2024. Il
portavoce militare Daniel Hagari, riferendosi all’annunciato ritiro di 5 brigate
comunicato ieri, ha detto in un messaggio di Capodanno che alcuni dei 300.000
riservisti dell’esercito si prenderanno una pausa dalla guerra, per prepararsi ai
“combattimenti prolungati” che li attendono. L’esercito “deve pianificare in anticipo,
comprendendo che saremo chiamati a svolgere ulteriori compiti e guerre per tutto
l’anno”, ha aggiunto Hagari.
Il che significa che centinaia di migliaia di civili moriranno se non ci sarà un piano di
evacuazione e che per oltre 2 milioni di persone il tempo della speranza è finito.
L’annuncio di guerra per tutto il 2024 vuole solo costringere i palestinesi residenti a
chiedere l’aiuto internazionale per andarsene dall’inferno di Gaza. Nessuno può
resistere non 1 anno, ma solo 1-2 mesi senza cibo, acqua, energia, medicine, ospedali.
Quindi la scelta è obbligata : o la Comunità internazionale e’ in grado di fermare le
bombe di Israele e a predisporre un piano o si assume il compito (e la responsabilità)
di una deportazione di massa . Quello che era l’obiettivo del Governo di Israele dal
primo giorno della “guerra”.
Sono necessari vaccini per gli abitanti ; ci sono 60.000 neonati a rischio. Dalla
poliomielite a tutte le malattie debellate con i vaccini. L’attacco alle strutture sanitarie
sta rendendo la vita impossibile in Gaza. Non ci sono cure per feriti, malati, fragili. Il
Sangue crea rigagnoli rossi nelle strade senza che ci sia una possibilità di salvare le
vite.
Un comandante militare di primo piano di Hamas è stato ucciso oggi a Deir el-Balah,
nel settore meridionale della Striscia di Gaza, da un aereo da combattimento
israeliano dopo che il suo nascondiglio era stato localizzato dall’intelligence. Lo ha
reso noto il portavoce militare secondo cui si tratta di Adel Masmah, comandante
locale della unità di elite di Hamas ‘Nukbe’. Il 7 ottobre, secondo il portavoce
militare, comandò di persona la cruenta incursione nel kibbutz Kissufim ed inviò due
altre unità di ‘Nukhbe’ contro i vicini kibbutz di Beeri e Nirim.
Si acuisce il confronto fra i residenti della Cisgiordania occupata e l’esercito
israeliano. Questo ha usato gas lacrimogeni contro la popolazione in Gerusalemme
est e i giovani hanno risposto con lanci di pietre e incendio di oggetti .
Dei 171 soldati israeliani rimasti finora uccisi nell’offensiva di terra a Gaza, ben 30
sono stati vittima di “fuoco amico”. Lo ha reso noto oggi l’esercito israeliano. Nello
specifico, 19 soldati sono stati uccisi in incidenti di “fuoco amico”; nove da spari
accidentali di armi o investiti da mezzi militari; e due che sono stati colpiti da
proiettili vaganti.
Le forze israeliane hanno arrestato durante la notte 10 palestinesi in Cisgiordania per
sospetto coinvolgimento in attività terroristiche. Due degli arrestati sono identificati
come legati a Hamas, ha detto un portavoce dell’Idf. Nell’operazione a Qatannah sono
state arrestate due persone ricercate, a Beit Iba e Bani Naim le forze hanno
localizzato e confiscato armi illegali, e a Hebron le forze armate hanno confiscato
fondi che ritiene appartengano alle organizzazioni terroristiche. L’Idf ha inoltre
riferito che finora, dall’inizio della guerra lo scorso 7 ottobre, in tutta la Cisgiordania
sono state arrestate oltre 2.550 persone ricercate, di cui circa 1.300 sono legate a
Hamas.
Furiosi combattimenti si stanno espandendo sul terreno dell’intera Gaza. Israele
dichiara di avere ucciso almeno 100 combattenti di Hezbollah nel Sud del Libano.
Diario di un genocidio. Giorno 82.
+22.185 palestinesi uccisi a Gaza
+57.035 Feriti dalle bombe
+6.450 Donne
+9.100 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
320 uccisi in Cisgiordania
+4.910 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
173 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Più di 100.000 sfollati sono arrivati a Rafah negli ultimi giorni, rendendo sempre più
difficile la vivibilità di un territorio che ha superato l’enorme numero di 14.000
persone per Km quadrato. Il che significa che ogni metro utile è coperto da una tenda
o da qualcosa che possa servire come riparo dalle intemperie. Che si stanno
riversando sulla Striscia di Gaza con pioggia e vento freddo che strappa i ricoveri
sulla spiaggia e nella campagna che separa la Citta’ dal mare.
L’agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari chiede che gli aiuti possano
arrivare in maniera più celere e in misura molto maggiore del presente per evitare
carestia e malattie. Oltre la metà dei 2.3 milioni di persone che stanno a Gaza sono
bambini che vivono con la paura delle bombe di Israele.
Un quarto della popolazione di Gaza non ha accesso a acqua e cibo. E sta morendo di
fame mentre malattie e infezioni si stanno diffondendo tra i palestinesi sfollati.
Migliaia di cittadini in Europa hanno sfilato con la richiesta di cessazione del fuoco
in Palestina.
Attraverso i mediatori di Qatar ed Egitto, Hamas ha presentato a Israele la proposta di
un nuovo accordo di scambio per gli ostaggi: lo sostiene il sito di notizie statunitense
Axios, che cita due funzionari israeliani e una fonte informata. Israele ha respinto la
proposta, ma una delle fonti israeliane ha fatto notare come l’offerta dimostri che
Hamas è pronta a impegnarsi in negoziati per un nuovo accordo, anche se i
combattimenti a Gaza continuano. Hamas finora ha detto che Israele deve cessare i
bombardamenti prima che il gruppo possa sedersi a un nuovo tavolo del negoziato
L’interrogatorio dei terroristi nell’ambito di un’indagine dell’Unità 504 dell’Idf ha
messo in luce le tattiche utilizzate da Hamas per sfruttare i civili di Gaza, ha rivelato
un rapporto dell’Idf. Due terroristi di diverse fazioni di Gaza – Hamas e la Jihad
islamica palestinese – hanno rivelato dettagli sulle minacce di Hamas ai residenti di
Gaza per soddisfare le esigenze delle organizzazioni terroristiche. Zohadi Ali Zahadi
Shahin, un terrorista di Hamas del battaglione Shati, ha ammesso durante l’indagine
che Hamas non solo ha fermato i gazesi in fuga verso Sud, in direzione di Rafah, ma
li ha trasferiti a Nord, all’ospedale Shifa. Lì, i civili sono stati tenuti mentre i terroristi
di Hamas aspettavano nascosti sotto l’ospedale
Attraverso i mediatori di Qatar ed Egitto, Hamas ha presentato a Israele la proposta di
un nuovo accordo di scambio per gli ostaggi: lo sostiene il sito di notizie statunitense
Axios, che cita due funzionari israeliani e una fonte informata. Israele ha respinto la
proposta, ma una delle fonti israeliane ha fatto notare come l’offerta dimostri che
Hamas è pronta a impegnarsi in negoziati per un nuovo accordo, anche se i
combattimenti a Gaza continuano. Hamas finora ha detto che Israele deve cessare i
bombardamenti prima che il gruppo possa sedersi a un nuovo tavolo del negoziato
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver arrestato in Cisgiordania più di 2.550
ricercati dallo scoppio del conflitto con Hamas il 7 ottobre scorso. In un comunicato,
le Forze di difesa israeliane (Idf) specificano che 1.300 degli arrestati erano membri
del movimento islamista palestinese al potere nella Striscia di Gaza.
La squadra nazionale Palestinese è arrivata a Doha, in Qatar, per partecipare alla
Coppa d’Asia.
Diario di un genocidio. Giorno 83.
+22.185 palestinesi uccisi a Gaza
+57.035 Feriti dalle bombe
+6.450 Donne
+9.100 Bambini
1 ucciso e 2 feriti ogni 10 minuti
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
320 uccisi in Cisgiordania
+4.910 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
173 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Il Segretariato Generale delle Nazioni Unite ha condannato l’uccisione del
responsabile dell’Ufficio politico Hamas, Saleh Al Arouri , colpito da un drone nel
centro di Beirut. Insieme a Al Arouri sono morti altre 6 persone. Hezbollah ha
annunciato che l’uccisione di Al Arouri sarà vendicata. Israele ha risposto che
chiunque abbia partecipato in qualsiasi modo al massacro del 7 ottobre, è un obiettivo
legittimo.
Al-Arouri fu eletto nel 2017 come vice presidente del cosiddetto Politburo di Hamas,
il più importante organo politico dell’organizzazione, un consiglio di 15 persone di
cui fanno parte soltanto figure politiche e che ha la sua sede principale in Qatar. I
membri del Politburo sono distinti dai leader militari di Hamas, che invece risiedono
perlopiù nella Striscia di Gaza. Al-Arouri era il vice di Ismail Haniyeh, che è a capo
del Politburo dal 2017.
Dopo la sua elezione a vice presidente del Politburo al-Arouri divenne il politico di
Hamas più importante nei rapporti con Hezbollah, il gruppo armato sciita libanese
stretto alleato di Hamas che dall’inizio della guerra con Israele sta tenendo impegnato
l’esercito israeliano in bombardamenti reciproci al confine tra Israele e il Libano
(cioè a nord per Israele e a sud per il Libano). Già prima dell’inizio della guerra a
Gaza diversi analisti avevano ipotizzato che negli ultimi anni i rapporti tra Hamas e
Hezbollah si fossero rinsaldati proprio per via dell’attività politica di al-Arouri. Da
anni viveva in Libano, dove svolgeva per Hamas un ruolo simile a quello di un
“ambasciatore” dentro Hezbollah: l’edificio in cui è stato ucciso si trova infatti in un
quartiere di Beirut, Dahiyeh, dove ci sono molti uffici del gruppo libanese.
A partire dalle elezioni interne di Hamas del 2021 al-Arouri era diventato anche il
responsabile per Hamas delle questioni che riguardano la Cisgiordania, l’altro
territorio che i palestinesi amministrano con un certo grado di autonomia. La
Cisgiordania non è governata da Hamas ma dal partito palestinese Fatah, assai più
moderato.
Al-Arouri era anche uno dei fondatori delle brigate al Qassam, l’ala armata di Hamas,
di cui è stato per diverso tempo un comandante. Lo era anche nel 2014, quando fu
accusato da Israele di aver pianificato il rapimento e l’uccisione di tre adolescenti
israeliani in Cisgiordania, un caso di cui si parlò moltissimo in tutto il mondo e che
suscitò grande mobilitazione in Israele. Fu lo stesso al-Arouri a rivendicare
quell’operazione per Hamas, definendola un atto «eroico» delle brigate al Qassam.
Quello stesso anno Israele disse anche che al-Arouri stava tramando affinché Hamas
prendesse il potere in Cisgiordania, ribaltando il governo dell’Autorità Palestinese
guidato da Fatah e il suo presidente Mahmoud Abbas.
Per diversi anni gli Stati Uniti hanno offerto fino a 5 milioni di dollari (circa 4,6
milioni di euro) per avere informazioni su al-Arouri e sui suoi spostamenti,
classificandolo come “terrorista globale con designazione speciale”: un tipo di
classificazione del dipartimento di Stato che prevede il blocco di tutte le proprietà e
degli interessi economici di una certa persona negli Stati Uniti, e vieta qualsiasi
operazione economica con quella persona nel paese.
Sarebbero in corso dei colloqui segreti tra Israele e il Congo che avrebbero come
oggetto la ricollocazione degli abitanti di Gaza. Lo riporta il sito Zman Yisrael
(versione in ebraico di Times of Israel), citando una fonte di alto livello del gabinetto
di sicurezza nazionale. Secondo la fonte, “Il Congo sarà disponibile ad accogliere dei
migranti da Gaza e stiamo discutendo anche con altri” Paesi.
“Gli Stati Uniti rifiutano le recenti dichiarazioni dei ministri israeliani Bezalel
Smotrich e Itamar Ben
Gir che sostengono il reinsediamento dei palestinesi fuori Gaza. Questa retorica è
provocatoria e irresponsabile. Ci è stato detto ripetutamente e costantemente dal
Governo di
Israele, compreso il Primo Ministro, che tali dichiarazioni non riflettono la politica
del governo israeliano. Dovrebbero cessare immediatamente.”
U.S DIPARTIMENTO DI STATO
4 palestinesi sono stati uccisi dalle forze armate israeliane durante il Raid nella
Cisgiordania occupata. Un ragazzo di 23 anni è morto nelle prigioni di Israele, che ha
annunciato di presentarsi al tribunale internazionale dell’Aia per difendersi
dall’accusa di genocidio presentata dal Sud Africa per la guerra in Gaza.
Due forti esplosioni si sono sentite vicino al cimitero di Kerman dove è sepolto
Qassem Soleimani e dove una moltitudine si era radunata per celebrare il quarto
anniversario della morte. L’attentato ha provocato almeno 103 morti e oltre 170 feriti.
Soleimani, capo della Niru-ye Qods, l’unità delle Guardie della Rivoluzione
responsabile per la diffusione dell’ideologia khomeinista fuori dalla Repubblica
Islamica, è stato ucciso da un drone statunitense lanciato nei pressi di Baghdad.
Diario di un genocidio. Giorno 84.
+22.438 palestinesi uccisi a Gaza
+57.614 Feriti dalle bombe
+6.750 Donne
+9.100 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
320 uccisi in Cisgiordania
+5.630 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
175 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Più di 100.000 sfollati sono arrivati a Rafah negli ultimi giorni, rendendo sempre più
difficile la vivibilità di un territorio che ha superato l’enorme numero di 14.000
persone per Km quadrato. Il che significa che ogni metro utile è coperto da una tenda
o da qualcosa che possa servire come riparo dalle intemperie. Che si stanno
riversando sulla Striscia di Gaza con pioggia e vento freddo che strappa i ricoveri
sulla spiaggia e nella campagna che separa la Citta’ dal mare.
Secondo il Wall Street Journal, intanto, Israele ha informato gli alleati di non essere
coinvolto nell’attentato di Kerman. Ma a scuotere l’area è anche l’uccisione del
numero due di Hamas Arouri, a Beirut. E il leader di Hezbollah, Nasrallah, annuncia:
il crimine non resterà impunito. La preoccupazione americana è testimoniata dalla
partenza per il Medio Oriente del segretario di Stato Blinken e dell’inviato
diplomatico Hochman.
Le forze israeliane “hanno preso di mira il quartier generale della Mezzaluna rossa
palestinese a Khan Yunis, provocando l’uccisione di una persona e il ferimento di 6
persone”. Lo scrive su X l’organizzazione, spiegando in un altro messaggio che un
raid ha colpito il quinto piano della sede. L’organizzazione umanitaria ha pubblicato
diversi video riferiti all’attacco, parlando di “panico e paura tra gli sfollati”.
Il network Al Jazeera riferisce che stanotte “ci sono stati costanti bombardamenti
vicino alla zona di evacuazione di al-Mawasi, dove l’esercito israeliano ha dato
istruzioni alle persone di rifugiarsi” e “una casa vicino a quell’area è stata distrutta. Le
due famiglie che vi si rifugiavano sono state uccise, per un totale di 14 persone. La
vittima più giovane aveva cinque anni e la maggioranza aveva meno di 10 anni”.In un
episodio separato riportato dall’agenzia palestinese Wafa, 6 persone sono morte in un
attacco aereo su terreni agricoli che ospitavano gli sfollati a ovest di Khan Yunis.
Nonostante la retorica e le accuse ai “sionisti”, la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah
Ali Khamenei, sta cercando di evitare che l’attentato di ieri a Kerman sfoci in
un’escalation militare con gli Stati Uniti ed Israele. Lo scrive il New York Times,
citando due persone “che hanno familiarità con le discussioni interne dell’Iran”.
Secondo il quotidiano americano, Khamenei ha ordinato ai suoi capi militari di
esercitare “pazienza strategica” ed evitare qualsiasi grave escalation con gli Stati
Uniti, limitando ad esempio gli attacchi per procura da parte delle milizie sciite alle
basi militari Usa in Siria e Iraq, e a ridurre al minimo le risposte a qualsiasi presunta
operazione israeliana all’interno della Repubblica islamica.
Il Nyt afferma inoltre che, sebbene l’intelligence iraniana non indichi un
coinvolgimento israeliano nella strage di ieri vicino alla tomba del generale Qassem
Soleimani, i leader di Teheran hanno deciso di ritenere Israele pubblicamente
responsabile dell’attacco, indipendentemente dalle prove.
La madre e lo zio di un militare americano sono stati portati in salvo, lontano dai
combattimenti di Gaza, in un’operazione segreta coordinata da Stati Uniti, Israele,
Egitto e altri Paesi. Lo ha riferito all’Associated Press un funzionario americano. Si
tratta dell’unica operazione conosciuta nel suo genere per estrarre cittadini americani
e i loro familiari stretti durante i mesi di devastanti combattimenti di terra e attacchi
aerei israeliani a Gaza. La donna è riuscita a lasciare Gaza alla vigilia di Capodanno,
insieme a suo cognato, un cittadino americano. Il salvataggio è stato tenuto segreto
per ragioni di sicurezza. L’esfiltrazione ha coinvolto l’esercito israeliano e i funzionari
israeliani.
Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, un 17enne è stato ucciso dalle forze
israeliane durante un raid a Beit Rima, vicino a Ramallah, in Cisgiordania. La vittima
si chiama Asid Tariq Anis Al-Rimawi. Scontri si registrano anche nel campo profughi
di Balata, vicino Nablus.
Diario di un genocidio. Giorno 85.
+22.438 palestinesi uccisi a Gaza
+57.614 Feriti dalle bombe
+6.750 Donne
+9.600 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
325 uccisi in Cisgiordania
+5.630 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
175 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Più di 100.000 sfollati sono arrivati a Rafah negli ultimi giorni, rendendo sempre più
difficile la vivibilità di un territorio che ha superato l’enorme numero di 14.000
persone per Km quadrato. Il che significa che ogni metro utile è coperto da una tenda
o da qualcosa che possa servire come riparo dalle intemperie. Che si stanno
riversando sulla Striscia di Gaza con pioggia e vento freddo che strappa i ricoveri
sulla spiaggia e nella campagna che separa la Citta’ dal mare.
Esplosioni ovunque. Khan Younis , Rafah, tutti i campi profughi e gli ospedali sono
sotto attacco senza respiro.
125 morti e 318 feriti nelle ultime 24 ore sotto le bombe. Molte donne e bambini sono
le vittime , e per i feriti spesso non c’è speranza perché solo il 30% dei medici è
ancora al lavoro nella striscia e negli ospedali non c’è spazio né medicinali.
Le maggiori città della Cisgiordania vedono raids sempre più frequenti delle forze
armate israeliane , con numerosi arresti e quotidiane uccisioni. Ormai siamo arrivati a
325morti dal 7 ottobre. Senza contare 5.360 imprigionati e una serie numerosa di case
abbattute. Diventa sempre più insostenibile la vita anche nei territori occupati
dall’esercito israeliano e dai coloni.
« Per la prima volta Israele ha delineato il futuro di Gaza quando finiranno le
operazioni militari. In un documento reso pubblico giovedì sera, il ministro della
Difesa Yoval Gallant, uno dei tre membri del cosiddetto gabinetto di guerra del
governo di Gerusalemme, afferma che lo Stato ebraico manterrà il diritto di garantire
la sicurezza nella striscia, ma che il territorio, “essendo abitato da palestinesi, avrà un
governo palestinese, a condizione che non vi siano azioni ostili o minacce verso lo
stato di Israele”: non ha precisato da chi e come verrà amministrata Gaza, limitandosi
a dire che Hamas non avrà alcun ruolo.
“Non ci sarà una presenza civile per Israele a Gaza dopo la guerra”, ha detto il
ministro, “ma Israele manterrà una libertà di azione operativa nella Striscia e
intraprenderà ogni azione necessaria per garantire che Gaza non rappresenti una
minaccia”. Per riassumere il suo pensiero in una frase, il documento si conclude così:
“Hamas non governerà Gaza, Israele non governerà i civili di Gaza”.
Nel documento, Gallant parla inoltre di una fase di transizione in cui una “forza
multinazionale” guidata dagli Stati Uniti avrà il compito di ricostruire Gaza dopo la
guerra, con un compito di primo piano affidato all’Egitto: non è chiaro dal suo
discorso se questo scenario sia stato già concordato con il Cairo, il primo Paese arabo
ad avere firmato la pace con Israele, nel 1979, o se si tratti soltanto di un auspicio.
Come che sia, l’intervento del ministro della Difesa israeliano sembra smentire due
ipotesi avanzate negli scorsi tre mesi da esponenti palestinesi e dai critici di Israele:
che Gerusalemme punti a espellere i due milioni e 300 mila palestinesi residenti a
Gaza; o che la guerra sia addirittura parte di un piano per il “genocidio” del popolo
palestinese, come sostengono alcuni. Gallant non fa alcun cenno a una rioccupazione
della Striscia da parte di Israele, né a una qualsiasi intenzione di operare un
trasferimento forzato della popolazione palestinese all’estero, per esempio in Egitto,
come sostenuto da alcuni.
Ciò non significa che, all’interno del governo israeliano, le forze di estrema destra
non preferirebbero un piano di tale genere. A ciò si devono probabilmente le
indiscrezioni dei giorni scorsi secondo cui Israele avrebbe preso contatti con il Congo
per facilitare la deportazione nel Paese africano di un certo numero di palestinesi di
Gaza. E nei giorni scorsi sono trapelati commenti di autorità israeliane secondo le
quali “un conto sarebbe avere 2 milioni di palestinesi nella Striscia, un altro sarebbe
se ne restassero soltanto 200 mila”.
Resta inoltre da notare che finora il primo ministro Benjamin Netanyahu non è
intervenuto approfonditamente sulla questione, limitandosi a dire che Gaza non potrà
essere “in mano ad Hamas o a Fatah”, includendo nella lista degli esclusi da un futuro
governo palestinese della striscia anche il principale partito dell’Autorità Nazionale
Palestinese (Anp), l’organismo che governa i Territori Autonomi della Cisgiordania
dall’inizio del processo di pace trent’anni fa, presieduto dall’89enne Abu Mazen. Ma
non è chiaro se con questa affermazione Netanyahu escluda un governo affidato a una
Anp “rivitalizzata”, il termine usato dal segretario di Stato americano Antony Blinken
– che torna stamane in Medio Oriente per una nuova missione diplomatica nella
regione – per descrivere un possibile futuro governo di Gaza.
Di certo c’è che, insieme a Benny Gantz, l’ex-generale, ex-ministro della Difesa e
leader dell’opposizione entrato a fare parte del gabinetto di guerra per affrontare la
crisi provocata dall’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, il ministro della Difesa
Gallant rappresenta la parte più autorevole e più credibile dell’attuale governo di
unità nazionale e verosimilmente quella più in sintonia con le posizioni espresse dagli
Stati Uniti sulla crisi. »
Enrico Franceschini – La Repubblica
Diario di un genocidio. Giorno 86.
+22.722 palestinesi uccisi a Gaza
+58.166 Feriti dalle bombe
+6.750 Donne
+9.600 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
325 uccisi in Cisgiordania
+5.630 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
105 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
175 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Dove stavano a stento 200.000 persone, adesso a Rafah, estremo sud di Gaza, sono
rifugiati 1.5 milioni palestinesi la maggior parte dei quali in tenda o in ripari auto
costruiti con fogli di nylon e corda. La pioggia impedisce di preparare pasti caldi
cucinati su improvvisati bracieri all’esterno. I bambini (ma anche gli adulti) soffrono
di problemi respiratori derivati dai fumi e dai residui delle esplosioni e di sempre più
frequente diarrea derivante dal cibo malsano e dall’acqua infetta .
La situazione umanitaria per i palestinesi resta drammatica. Francia e Giordania
hanno lanciato 7,7 tonnellate di aiuti medici per un ospedale da campo. “La Striscia è
inabitabile”, dice il coordinatore per gli Affari umanitari dell’Onu.
Devastati cimiteri a Gaza. Le forze israeliane sono passate con bulldozer disperdendo
i corpi di uomini donne e bambini che erano sepolti. Negato il culto dei morti.
Si levano Proteste dei palestinesi dei territori occupati della Cisgiordania per il
trattamento riservato agli arrestati dai soldati israeliani. I reclusi denunciano di essere
stati picchiati brutalmente senza motivo.
I razzi lanciati dal Libano , che Hezbollah ha definito risposta all’omicidio del
Dirigente di Hamas, hanno fatto suonare le sirene di allarme in oltre 90 insediamenti
in Israele.
Le forze armate israeliane ed Hezbollah hanno scambiato colpi di artiglieria
quotidianamente dal 7 ottobre.
Blinken e Biden continuano a ripetere che Israele deve tutelare i civili a Gaza e i
Palestinesi dei territori occupate dalle bande armate dei coloni . Ma la differenza tra il
“dire” e il “fare” è oggettivamente immensa.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e le Nazioni Unite hanno effettuato
una nuova consegna di forniture mediche nel sud di Gaza, ha affermato il direttore
generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, riferisce il Guardian. La
spedizione includeva otto frigoriferi, otto pannelli solari e kit per il parto puliti per
assistere 66 nascite, nonché medicinali e forniture per consentire interventi
chirurgici.Le forniture sono state inviate a una struttura di stoccaggio dei farmaci
gestita dal ministero della Salute palestinese gestito da Hamas a Khan Younis e da lì
saranno distribuite agli ospedali, ha detto Ghebreyesus, sottolinerando che queste
offrono un “barlume di speranza” alla popolazione del sud, ma rappresentano “solo
una piccola parte di quanto sarebbe necessario”.
Diario di un genocidio. Giorno 87.
+22.722 palestinesi uccisi a Gaza
+58.166 Feriti dalle bombe
+6.750 Donne
+9.600 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
325 uccisi in Cisgiordania
+5.630 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
109 Giornalisti uccisi dalle bombe
142 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
175 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Sono tre i giornalisti uccisi oggi a Gaza nel corso di raid israeliani. Lo riferiscono i
media palestinesi secondo cui tra loro ci sarebbe Ali Salem Abu Ajwa, nipote di
Ahmed Yassin, che fondò Hamas nel 1987. Precedentemente era stato reso noto che
due giornalisti palestinesi erano stati uccisi, tra loro il figlio del giornalista di Al
Jazeera Wael Al-Dahdouh, ed altri due feriti, in un attacco aereo israeliano a ovest di
Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
I due primi giornalisti lavoravano per CNN e Associated Press ; il terzo , colpito da
un missile mentre transitava in macchina, è l’ulteriore vittima della famiglia del
giornalista di Al Jazeera sterminata mentre si trovava in casa . Sono 109 i giornalisti
uccisi a Gaza dall’inizio della guerra. Il numero più alto mai registrato al mondo.
Omicidi perpetrati da Israele che identifica come obiettivo primario chi racconta la
realtà e chi trasferisce le immagini fuori dai luoghi di guerra. Inutile ricordare che i
giornalisti sono protetti dalle Convenzioni internazionali e che l’uccisione di questi e’
qualificata come crimine di guerra. Al di là della tragedia quotidiana, rimane il
precedente gravissimo di azioni contro il Diritto umanitario internazionale e la
Convenzione di Ginevra che non solo non vengono punite, ma nemmeno rilevate con
forza da parte delle democrazie occidentali.
Una bambina palestinese di 4 anni è rimasta uccisa a Bidu dal fuoco di militari
israeliani, nel secondo attentato palestinese della giornata su arterie della
Cisgiordania. Lo afferma l’agenzia di stampa palestinese Maan secondo cui è stata
colpita dal fuoco di agenti della Guardia di frontiera in direzione dell’automobile di
un palestinese che aveva appena travolto due agenti. L’autista è stato “neutralizzato” e
le sue condizioni non sono note. Un’agente israeliana è rimasta ferita in modo non
grave.
Più di 10 bambini al giorno, in media, hanno perso una o entrambe le gambe a Gaza
dall’inizio del conflitto tre mesi fa. A denunciarlo è Save the Children, riportando in
una nota che dal 7 ottobre, secondo l’Unicef, a più di 1.000 bambini sono state
amputate una o entrambe le gambe. Molte di queste operazioni – ricorda l’Ong – sono
state effettuate senza anestesia, a causa della paralisi del sistema sanitario nella
Striscia provocata dal conflitto e della grave carenza di medici e infermieri e di
forniture mediche come anestetici e antibiotici, secondo l’Organizzazione Mondiale
della Sanità (Oms).
Un attacco aereo ha ucciso sette palestinesi a Jenin, in Cisgiordania.
Hamas ha chiesto al governo dell’Egitto di aprire il valico di Rafah affinché circa
6mila persone gravemente ferite possano ricevere cure mediche fuori dalla Striscia di
Gaza. Hamas sostiene che nella Striscia ci sono altri 5mila feriti che il locale sistema
sanitario non è in grado di assistere. Secondo Hamas, ogni giorno solo 10-20 persone
vengono trasportate fuori dalla Striscia di Gaza per cure mediche.
Le forze di difesa israeliane hanno riferito che nella notte ci sono stati intensi
combattimenti a Khan Yunis, nel Sud di Gaza, con l’aeronautica che ha lanciato
attacchi su circa 30 obiettivi “significativi” di Hamas nell’area. Gli obiettivi
includevano siti sotterranei, depositi di armi e altre infrastrutture. I combattimenti
stanno continuando anche questa mattina. L’Idf ha reso noto su X di avere anche
“colpito numerosi obiettivi di Hezbollah in Libano” durante la notte. In precedenza
l’Idf aveva confermato che sabato un lancio di razzi di Hezbollah ha danneggiato una
base aerea strategica nel Nord di Israele.
Diario di un genocidio. Giorno 88.
+23.210 palestinesi uccisi a Gaza
+59.167 Feriti dalle bombe
+6.750 Donne
+9.600 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
340 uccisi in Cisgiordania
+5.730 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
109 Giornalisti uccisi dalle bombe
146 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
180 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Il Comandante in capo di Hezbollah, Wissan Al Tawil è stato ucciso da un drone
israeliano nel Sud del Libano. Al Tawil, conosciuto anche come “Jawad” era membro
delle Forze speciali Radwan. Israele ha dichiarato che il militare di Hezbollah stava
preparando un attacco a una postazione israeliana nella Galilea. C’è sempre più paura
in America e nel mondo occidentale dell’allargarsi del conflitto.
I raid israeliani aumentano e si concentrano sulla zona centrale di Gaza e sul Sud,
prendendo di mira centri e palazzi residenziali.
Nelle ultime 24 ore ci sono stati 73 morti e 99 feriti. Gli ospedali, al collasso, non
possono più accogliere nessuno.
Il giornalista di Al Jazeera Wael Dahdouh ha avuto la famiglia massacrata da una
bomba ad alto potenziale mentre era in casa ; ieri suo figlio Hamza è stato assassinato
con un razzo che ha colpito la sua macchina. Nonostante questa immensa tragedia
Wael ha detto “ le nostre lacrime non sono lacrime di chi si arrende o di chi è
sconfitto; noi continueremo il nostro lavoro per raccontare la verità” .
Sono 110 i giornalisti assassinati nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre
Il Segretario di Stato USA ha definito l’assassinio del giornalista Hamza Al Dahdouh
“una tragedia inimmaginabile”. Vi rendete conto ? 23.000 persone, fra cui 10.000
bambini e questo idiota definisce “tragedia inimmaginabile” la morte di un
giornalista. Tralasciando gli altri 109 e non interrogandosi come, da chi e perché è
stato ammazzato. Magari da un razzo da lui fornito con la scritta “Tanti auguri alla
famiglia”. Questi che parlano mi fanno addirittura più schifo di quelli che sparano .
Blinken , in visita nei paesi del Medio Oriente, afferma la sua volontà di assicurare il
popolo di Gaza che non sarà sparso sul territorio a causa della guerra. Certo, prima
che finisca saranno sparsi solo i corpi dei defunti.
Continuano i raid di Israele sul Centro e sul Sud della Striscia. Tra le vittime del
conflitto altri tre giornalisti palestinesi. L’Idf accusa: “Erano coinvolti in attività
terroristiche”, ma non fornisce prove. Una bambina palestinese di quattro anni è
rimasta uccisa a Bidu dal fuoco di militari israeliani. Sul fronte diplomatico, pressing
del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ancora una volta in Medio Oriente.
L’avvertimento di Benjamin Netanyahu agli Hezbollah: “Dovrebbero imparare quanto
Hamas ha già appreso negli ultimi mesi. Nessun terrorista è immune”.
Unicef denuncia che 1.1 milioni di bambini soffrono di malnutrizione e malattie di
vario genere. Impossibili da curare.
Papa Francesco , nell’annuale incontri con il corpo diplomatico, chiede il cessate il
fuoco su tutti i fronti.
La guerra a Gaza, sia nel Nord che nel Sud della Striscia, non finirà presto, anzi
“continuerà per molti altri mesi”. Lo hanno dichiarato il premier israeliano, Benjamin
Netanyahu, ed il ministro della Difesa, Yoav Gallant, durante un incontro con i
parlamentari del Likud, secondo una nota congiunta diffusa dall’ufficio del primo
ministro. “Per continuare a portare avanti la guerra per molti altri mesi, abbiamo
bisogno del sostegno internazionale e stiamo lavorando per garantirlo”, hanno
dichiarato Netanyahu e Gallant, mente diversi media israeliani hanno riferito di
rapporti tesi tra i due.
GRAZIE ITALIA PER IL SOSTEGNO ALLA GUERRA !!!
Il capogruppo parlamentare di Hezbollah, Muhammad Raad, ha affermato che il
movimento filo-iraniano libanese non vuole l’allargamento del conflitto ma che
Israele cessi i suoi attacchi. Parlando alla folla durante le esequie di un combattente di
Hezbollah ucciso nel sud del Libano, Raad ha affermato che il Partito di Dio “non
vuole che la guerra si estenda, ma che l’aggressione (israeliana) finisca”.”Ma è certo
che se Israele vuole espandere il conflitto, attaccando il nostro paese, noi andremo
fino alla fine. Non temiamo le loro minacce”, ha detto Raad, che ha perso uno dei
suoi figli ucciso in un raid israeliano a novembre.
Diario di un genocidio. Giorno 89.
+23.210 palestinesi uccisi a Gaza
+59.167 Feriti dalle bombe
+6.750 Donne
+9.600 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
340 uccisi in Cisgiordania
+5.730 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
109 Giornalisti uccisi dalle bombe
146 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
180 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Un alto comandante di Hezbollah, responsabile di decine di attacchi con i droni
contro il Nord di Israele negli ultimi mesi, compreso l’attacco di oggi al quartier
generale del Comando Nord dell’Idf a Safed, è stato ucciso in un attacco aereo
israeliano nel sud del Libano.
“Israele potrebbe aver intrapreso azioni tali da violare il diritto internazionale a
Gaza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron dichiarandosi
“preoccupato” per la condotta del conflitto contro Hamas e ha precisato di non avere
ricevuto indicazioni esplicite su eventuali violazioni.
Altri tre esponenti di Hezbollah sono stati uccisi mentre transitavano in macchina nel
sud del Libano nella città di Ghandouriye .
Secondo Mahammed Cherkaoui, Professore alla George Mason University , le
interpretazioni a questa provocazione di Israele a Hezbollah può essere interpretata
come : - E’ il prodromo della prosecuzione della guerra che, conclusa a Gaza, si sposterà ai
confini del Nord - Nethanyahu vuole dimostrare il sostegno dell’Occidente a lui stesso e per ogni
azione militare da lui compiuta - Prova di come Blinken, nonostante le sue continue visite, non possa contrastare la
volontà del Governo nel proseguire la guerra secondo le sue linee guida .
Sono 5.755 i palestinesi arrestati dalle forze israeliane in Cisgiordania dal 7 ottobre,
tra cui 190 donne e 335 minori. A sostenerlo è l’ong palestinese Palestinian Prisoners
Society citata da Al Jazeera, secondo cui 50 giornalisti sono stati catturati, di cui “20
in detenzione amministrativa, ovvero senza alcuna accusa o processo”.
Israele, in risposta ad una richiesta del segretario di stato Usa Antony Blinken,
consentirà ad una delegazione dell’Onu di visitare il Nord della Striscia di Gaza in
modo che possa vedere da vicino lo stato delle infrastrutture e stabilire i bisogni
nell’area. Lo ha deciso, citato dai media, il gabinetto di guerra israeliano al quale ha
partecipato lo stesso Blinken. L’Onu – hanno ricordato i media – ha più volte espresso
preoccupazione riguardo alla fame nella Striscia e per il difficile accesso al cibo di
molte persone nell’enclave palestinese
Un gruppo di 250 giuristi spagnoli ha chiesto al governo di Pedro Sánchez che la
Spagna si unisca alla causa per genocidio contro Israele che il Sudafrica ha presentato
il 29 dicembre alla Corte internazionale di giustizia, con sede a L’Aia. Sia il Paese
africano che i palestinesi hanno invitato gli Stati terzi ad aderire all’iniziativa. “La
Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio obbliga gli
Stati a utilizzare tutti i mezzi ragionevolmente disponibili per prevenire il genocidio,
e tra questi mezzi c’è il ricorso alla Corte internazionale di giustizia, in conformità
con l’articolo IX della Convenzione”, ha affermato una delle firmatarie della
petizione, Ana Manero, docente di diritto internazionale presso l’Università Carlos III
di Madrid. “La Spagna può presentare una dichiarazione di intervento, come ha già
fatto nel caso dell’Ucraina contro la Russia”, ha aggiunto
Nuovo durissimo attacco di Israele all’Onu. L’ambasciatore Gilad Erdan in Assemblea
Generale ha parlato del bimbo israeliano Kfir, ostaggio di Hamas, che ha festeggiato
il suo primo compleanno in prigionia. “E voi preferite discutere del cessate il fuoco?”,
ha urlato, promettendo che il suo Paese continuerà a lottare per difendersi.
“Un’organizzazione che non prende posizione quando un bambino di un anno è preso
in ostaggio è complice dei terroristi e non ha ragione di esistere”, ha detto, puntando
ancora il dito contro l’Onu perché “continua a concentrarsi sul cessate il fuoco a Gaza
e sugli aiuti e non sugli ostaggi”.
Diario di un genocidio. Giorno 90.
+23.210 palestinesi uccisi a Gaza
+59.167 Feriti dalle bombe
+6.750 Donne
+9.600 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
341 uccisi in Cisgiordania
+5.755 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
112 Giornalisti uccisi dalle bombe
146 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
186 nelle operazioni in Gaza
1.683 feriti nella guerra di Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Attaccato dall’esercito israeliano l’ospedale Al Aqsa e in particolare il reparto
maternità e terapia intensiva che stati evacuati.
È inizato a Ramallah in Cisgiordania l’incontro tra il segretario di stato Usa, Antony
Blinken e il numero uno dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas. Forti proteste
hanno accolto Blinken che si trasferirà a Tel Aviv per chiedere maggiore protezione
per i civili a Gaza, che sono stati uccisi “in numero eccessivo”. Ma la critica più
feroce si concentra sul fatto che se, a parole, gli Stati Uniti richiamano Israele al
rispetto del Diritto internazionale , nei fatti consegnano armi altamente distruttive e
illegali come le bombe a frammentazione e al fosforo.
Continuano i raid aerei nel sud del Libano con uccisioni di miliziani e dirigenti di
Hezbollah e raid terrestri nelle città della Cisgiordania occupata .
Ha raggiunto il numero di 112 i giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre.
Il più alto numero di sempre in zona di guerra.
Israele ha prove che fra i miliziani di Hamas che hanno preso parte alle stragi del 7
ottobre in Israele “vi erano dipendenti dell’Unrwa”, la organizzazione delle Nazioni
Unite per i profughi palestinesi a Gaza. Lo ha affermato la radio militare, citando
informazioni pervenute allo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano.
Israele ha inoltre raccolto prove sul terreno, secondo la emittente, secondo le quali,
pur essendo considerata una organizzazione umanitaria, l’Unrwa ha cooperato con
Hamas in “attività terroristiche”.
Quindici persone, tra cui donne e bambini, sono state uccise in un raid aereo
israeliano che ha preso di mira una casa a Tall as-Sultan, a Nord di Rafah, nella
Striscia di Gaza.
“Siamo stati bombardati stanotte mentre eravamo in una casa piena di sfollati”, ha
detto Harb Nofal, un residente della casa presa di mira, aggiungendo che “ci sono
quattro donne tra le persone uccise e bambini innocenti fra gli uccisi”.
Il capo dell’intelligence egiziana, il generale Abbas Kamel, avrebbe preso contatti con
la leadership di Hamas e della Jihad islamica per discutere con loro la ripresa dei
negoziati in merito a un accordo di scambio di prigionieri con Israele. Lo riportano i
media libanesi. Secondo quanto scrive ‘Al Akhbar’ nei giorni scorsi una delegazione
israeliana in Egitto avrebbe portato una proposta “rivista” rispetto alla precedente con
“nuove disposizioni” relative alla tregua agli aiuti umanitari e al meccanismo di
scambio fra i prigionieri. L’Egitto avrebbe chiesto ad Hamas di inviare
“urgentemente” una delegazione al Cairo.
Le Nazioni Unite condannano l’uccisione sul territorio libanese del dirigente di
Hezbollah e di altri 6 membri : “ Uccisioni in territorio straniero sono arbitrarie se
non autorizzate dalle leggi internazionali. È un pericoloso precedente violare la
sovranità di un paese .
Diario di un ?????????. Giorno 91.
+23.357 palestinesi uccisi a Gaza
+59.410 Feriti dalle bombe
+7.000 Donne
+10.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
341 uccisi in Cisgiordania
+5.755 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
112 Giornalisti uccisi dalle bombe
146 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
186 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Quattro membri dell’equipaggio di ambulanza della Mezzaluna Rossa Palestinese
sono stati uccisi a causa di un bombardamento israeliano nella città di Deir al-Balah a
Gaza. È quanto si apprende da nota della Mezzaluna Rossa Palestinese.
Israele denuncia la partecipazione di alcuni dipendenti dell’Unrwa, l’agenzia Onu per
i rifugiati palestinesi, agli attacchi del 7 ottobre. Incontro teso, secondo i media, tra
Blinken e Netanyahu: il segretario di Stato Usa ha presentato l’offerta degli arabi
moderati e ha parlato di “bilancio di vittime civili troppo alto a Gaza”. Al termine del
colloquio il premier israeliano ha concesso all’Onu di visitare il Nord della Striscia.
Per la prima volta dalla sua fondazione, lo Stato di Israele si trova ad affrontare
accuse presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ) dell’Aia. L’accusa è quella di
genocidio contro i palestinesi durante l’offensiva a Gaza. Le udienze si svolgeranno
domani e venerdì.Le udienze, politicamente impegnative, riguarderanno
esclusivamente la richiesta del Sudafrica di misure di emergenza che ordinino a
Israele di sospendere le sue azioni militari a Gaza mentre la corte esaminerà il merito
del caso, un processo che potrebbe richiedere anni.Sono attesi più di un centinaio di
giornalisti all’ICJ per le udienze, anche se le sessioni saranno trasmesse in diretta,
costringendo la Corte ad aprire ulteriori sale stampa, una situazione a cui i suoi
amministratori hanno raramente assistito. Si prevede che decine di troupe televisive
copriranno anche la marcia organizzata da gruppi ebrei e cristiani davanti all’edificio
in occasione dell’udienza di giovedì a sostegno di Israele. Si prevede che anche i filo-
palestinesi manifesteranno contro Israele.Israele è membro della ICJ ed è anche
firmatario della Convenzione sul genocidio del 1948. In quanto tale, riconosce in
linea di principio la giurisdizione del tribunale. La denuncia sudafricana contro
Israele si basa su due serie di prove: l’entità della devastazione a Gaza, compreso il
gran numero di morti e l’enorme distruzione causata dai bombardamenti israeliani; e
citazioni di funzionari israeliani che presumibilmente mostrano una politica di
massacri contro i civili palestinesi. Gli esperti israeliani – scrive il Jerusalem Post – si
aspettano un’assoluzione, ma avvertono che nulla è certo.
Nella requisitoria della sudafricana Blinne Ni Ghralaigh si legge :
“La media giornaliera è di 247 morti, 48 dei quali sono madri, 117 bambini, 3 medici,
1 e’ impiegato ONU, 1 e’ giornalista”.
Hamza al-Dahdouh e Mustafa Thuria, i due giornalisti uccisi durante un raid
israeliano vicino Rafah, nel Sud della Striscia lo scorso 7 gennaio, “erano entrambi
membri di organizzazioni terroristiche di Gaza attivamente impegnate contro le
truppe israeliane”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare in base ad informazioni di
intelligence. “Prima dell’attacco – ha spiegato la fonte – i due hanno azionato droni
con una imminente minaccia per i soldati”. Thuria – secondo la fonte – faceva parte di
Hamas mentre al Dahdouh era della Jihad islamica
Egitto e Giordania non sosterranno alcun piano israeliano che separi il destino di
Gaza da quello della Cisgiordania. È quanto si legge in una dichiarazione del re di
Giordania Abdallah e del presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi. Entrambi i leader
hanno partecipato a un incontro con il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen
Il Segretario di Stato USA Blinken afferma che il numero dei morti civili è « Troppo
alto » ma si guarda bene dal chiedere il « cessate il fuoco ».
Diario di un ?????????. Giorno 92.
+23.469 palestinesi uccisi a Gaza
+59.604 Feriti dalle bombe
+7.000 Donne
+10.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
341 uccisi in Cisgiordania
+5.755 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
112 Giornalisti uccisi dalle bombe
146 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
186 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Israele : “Quando una popolazione e’ governata da terroristi, e’ una sfida proteggere i
civili”.
Si potrebbe chiedere quale è la sfida da sostenere per condannare un governo che
assassina civili inermi, composto per la maggior parte da donne e bambini.
E’ iniziato il secondo giorno di dibatttito sull’accusa del Sudafrica a Israele di
genocidio a Gaza. La difesa e’ incentrata sul fatto che abitazioni , campi profughi e
ospedali sono zone controllate da Hamas e utilizzate come ricovero di armi e lancio
di razzi contro Israele. Il fatto che ci sia stata la richiesta di evacuare le aree dai civili
dimostra come Israele abbia inteso difendere i civili e, al contrario, divenissero scudo
umano per Hamas. Sono state date 3 settimane alla popolazione per evacuare dal nord
prima di cominciare le azioni di terra. Sono stati lanciati volantini. Mentre Israele fa
di tutto per minimizzare le perdite civili, Hamas ha fatto di tutto per massimizzarle
uccidendo volontariamente civili inermi e disarmati.
Il secondo a prendere la parola – e a parlare per un’ora intera – è il coordinatore dei
legali della delegazione israeliana, l’avvocato britannico Malcolm Shaw, 76 anni,
illustre accademico (insegna diritto internazionale all’Università di Leicester). E va
subito al punto: si può discutere o meno di genocidio in questo caso? Argomento di
cui lui è particolarmente esperto, avendo scritto un celebre testo di diritto intitolato
Genocide and international law nel 1989. “Il contesto corretto in cui leggere la guerra
di Israele a Gaza è l’attacco di Hamas del 7 ottobre”, dice subito. Criticando
l’affermazione sudafricana secondo cui il contesto in cui va letta sono “75 anni di
apartheid. Accusa oltraggiosa e falsa. Perché non farla dunque risalire a 3mila anni
fa?”. Afferma poi che, certo, “l’attacco di Hamas non dà a Israele il diritto di violare
il diritto internazionale”. Ma “Israele ha il diritto di difendersi in linea con il diritto
umanitario”. L’accusa di genocidio verso Israele è “tra le violazioni del diritto
internazionale l’epitome del male, il crimine dei crimini”. E non si può sbagliare: se
l’accusa di genocidio fosse formulata in modo errato, “l’essenza di questo crimine
andrebbe diluita e persa”, dice. Per poi allentare momentaneamente la tensione,
sorridendo all’aula: “Abbiate pazienza, ho perso una pagina”.
Riprende subito, attaccando le affermazioni fatte ieri in aula da John Dugard,
l’accademico sudafricano che guida il team legale del Paese, mettendo in discussione
le affermazioni secondo cui il Sudafrica avrebbe tentato di contattare Israele per
aprire un dialogo: “Semmai è stato Israele a cercare di avviare colloqui bilaterali ma
il Sudafrica ha invece proceduto con il caso della Corte internazionale di giustizia. Se
il Sudafrica avesse accettato l’offerta di Israele, le parti avrebbero potuto decidere che
non vi era alcuna controversia da affrontare in tribunale”. Spiega poi che non si può
parlare di genocidio perché si è sempre tentato di avvertire la popolazione: “La
pratica è mitigare i danni civili”, ad esempio avvertendo i civili di un’azione
imminente mediante l’uso estensivo di telefonate, volantini mandati dall’esercito.
Insiste poi che l’accusa di genocidio non è consistente perché “senza intenzione non
c’è genocidio nella legge”. E per questo bisogna considerare la condotta e le direttive
dei suoi leader. Cita dunque diverse affermazioni del premier Netanyahu, come il suo
tweet del 23 novembre scorso: “La morte di qualunque civile è una tragedia. E per
evitarlo, stiamo cercando in ogni modo di allontanarli dalle aree di pericolo”. E di
come il premier israeliano ha in più occasioni parlato di “evitare la catastrofe
umanitaria”, “meglio organizzare aiuti – con necessari controlli”, “rendere operativi
ospedali da campo”. Dunque, “Non c’è sostanza alle affermazioni che Israele ha
l’intento specifico di distruggere la totalità o parte del popolo palestinese”. Ancora,
aggiunge, “possibili violazioni da parte di singoli soldati non riflettono
necessariamente la politica statale”. E fa riferimento a dichiarazioni di comandanti e
ministri dell’esercito israeliano che chiedono all’esercito di concentrarsi su obiettivi
militari e di ridurre al minimo le vittime civili.
Insomma: Israele ha certo “l’intenzione di agire per difendersi”, contro Hamas e altri
gruppi simili. Se le forze israeliane hanno infranto qualche regola di conflitto, la
questione va affrontata altrove: al momento opportuno e dal “sistema legale, robusto
e indipendente di Israele”. Insomma: “Le azioni di Israele sono conformi al diritto
internazionale umanitario e sono proporzionate”.
Il Sudafrica ha fornito un “quadro fattuale e giuridico distorto”. Per poi accusare: “Il
Sudafrica ha stretti legami con Hamas, e questi minano la credibilità delle sue
affermazioni”. Hamas ha dato il via alla guerra con il suo attacco e “ciò dà a Israele il
diritto di difendersi, nel rispetto del diritto umanitario internazionale”. Ancora,
Hamas porta avanti le sue operazioni militari in aree civili, peggiorando il bilancio
dei palestinesi a Gaza. Israele, nel frattempo, cerca di ridurre al minimo i danni civili.
Le richieste rivolte a Israele di porre fine alle sue operazioni a Gaza non possono
reggere.
“Dopo quasi 100 giorni di violenze, uccisioni, bombardamenti e prigionia per i
bambini a Gaza, la sofferenza è stata troppa. Ogni giorno che passa, i bambini e le
famiglie nella Striscia di Gaza affrontano un rischio sempre maggiore di morte a
causa degli attacchi aerei, di malattie dovute alla mancanza di acqua sicura e di
privazioni per la mancanza di cibo. E per i due bambini israeliani ancora in ostaggio a
Gaza, l’incubo iniziato il 7 ottobre continua”. Lo ha detto la rappresentante speciale
dell’Unicef per lo Stato di Palestina, Lucia Elmi, durante la conferenza stampa
tenutasi oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. “La situazione continua a
deteriorarsi rapidamente. La scorsa settimana l’Unicef ha parlato della ‘tripla
minaccia’ che perseguita i bambini nella Striscia di Gaza: conflitto, malattie e
malnutrizione. Stiamo facendo tutto il possibile, ma ci troviamo di fronte a una sfida
enorme nell’affrontare questi problemi”, ha proseguito Elmi, affermando che “i
bambini di Gaza non hanno più tempo, mentre la maggior parte degli aiuti umanitari
salvavita di cui hanno disperatamente bisogno rimane bloccata tra corridoi di accesso
insufficienti e livelli prolungati di ispezioni”.
La Russia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dopo
gli attacchi lanciati nella notte da Stati Uniti e Regno Unito contro postazioni dei
ribelli Houti nello Yemen: lo ha annunciato su Telegram la missione permanente
russa all’Onu, come riporta la Tass. “La Russia ha chiesto una riunione urgente del
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 12 gennaio, in relazione agli attacchi
statunitensi e britannici sullo Yemen”.
L’Arabia Saudita sta seguendo gli attacchi aerei statunitensi e britannici sul vicino
Yemen con “grande preoccupazione”. È quanto fa sapere il ministero degli Esteri di
Riad. “Il Regno dell’Arabia Saudita segue con grande preoccupazione le operazioni
militari che si svolgono nella regione del Mar Rosso e gli attacchi aerei su una serie
di siti nella Repubblica dello Yemen”, si legge in una nota che invita
“all’autocontrollo” e ad “evitare un’escalation”.
Diario di un ?????????. Giorno 93.
+23.843 palestinesi uccisi a Gaza
+60.005 Feriti dalle bombe
+7.000 Donne
+10.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
341 uccisi in Cisgiordania
+5.755 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+326 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
112 Giornalisti uccisi dalle bombe
146 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
186 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Le Nazioni Unite sono seriamente preoccupate per il progetto di Israele di deportare
grande parte della popolazione di Gaza.
È di almeno 13 morti, fra cui 2 bambini, il bilancio di un raid israeliano che nella
notte ha colpito vicino alla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, vicino al
confine con l’Egitto. I corpi delle persone uccise, principalmente membri di una
famiglia sfollata dal centro di Gaza, sono stati portati all’ospedale Abu Youssef al-
Najjar della città, dove sono stati visti da un reporter di Associated Press. Salgono
così a oltre 30 i morti palestinesi in raid aerei israeliani nella notte sulla Striscia: le 13
vittime a Rafah si aggiungono infatti ai 20 morti registrati a Gaza City in un raid di
Israele su una casa nel quartiere di Daraj.
Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato oggi che almeno
23.843 persone sono state uccise nel territorio in 99 giorni di guerra tra i militanti
palestinesi e Israele. Il ministero ha dichiarato di aver registrato 60.317 feriti dallo
scoppio della guerra il 7 ottobre, mentre migliaia di persone sono rimaste intrappolate
sotto le macerie.
La Cia sta raccogliendo informazioni sui leader di Hamas a Gaza e sulla
localizzazione degli ostaggi israeliani nella Striscia. Lo hanno detto funzionari Usa al
New York Times ripreso dai media israeliani. Le informazioni – che sono condivise
con Israele – non riguardano tuttavia miliziani di medio e basso livello ma solo i
leader dell’organizzazione. Gli Usa ritengono infatti che le figure di quel tipo sono
facilmente sostituibili sul campo e che colpirli mette a rischio la popolazione civile.
È di almeno venti morti il bilancio del raid aereo israeliano che ha colpito all’alba
un’abitazione a Gaza City, nel quartiere di Al-Daraj. Lo riferisce l’equivalente della
protezione civile palestinese.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha invitato tutte le parti
a evitare un’escalation nel Mar Rosso. “Il Segretario generale invita tutte le parti
coinvolte a non aggravare ulteriormente la situazione, nell’interesse della pace e della
stabilità nel Mar Rosso e nella regione in generale”, ha dichiarato il portavoce di
Guterres, Stephane Dujarric.
Diario di un ?????????. Giorno 95.
+23.843 palestinesi uccisi a Gaza
+60.317 Feriti dalle bombe
+7.000 Donne
+10.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
347 uccisi in Cisgiordania
+5.822 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
146 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
186 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
I numeri di morti , feriti e dispersi crescono ogni giorno nel disinteresse generale e
rischiano di restare solo numeri senza significato. Ma ognuno di questi “numeri” ha
una storia, un destino, una famiglia, una speranza. 347 morti nei territori occupati
della Cisgiordania dal 7 ottobre ; più di 3 al giorno senza bisogno di bombe da 2
tonnellate come quelle sparate su Gaza. 24.000 morti e 8.000 dispersi sono cifre
incredibili e insopportabili, di cui i paesi “civili” si dovranno assumere, prima o poi,
la responsabilità.
Molti militanti di Hezbollah sono stati uccisi dalle forze armate israeliane durante gli
scontri al confine con il Libano, dove anche 4 civili sono stati colpiti mentre stavano
cercando di passare il confine.
Il Presidente Biden afferma che l’attacco alle postazioni Houti è derivato dalle azioni
di pirateria nei confronti delle navi mercantili.
Il portavoce Houti risponde che le azioni degli Houti erano rivolte solo nei confronti
degli interessi israeliani e che tutte le navi non connesse con Israele non sono state
toccate. Ma oggi sono diventati , dopo i raid sul territorio yemenita, obiettivi legittimi
anche i vascelli degli Stati Uniti e Gran Bretagna.
Sono sempre più violenti ed estesi i raid delle forze armate israeliane nella
Cisgiordania occupata. A Qalqilya e’ stato distrutto anche un memoriale.
Praticamente ogni notte si e’ verificato un raid israeliano nelle principali città della
Cisgiordania.
Israele non permetterà agli sfollati del nord di Gaza di ritornare mentre la guerra è in
corso. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, spiegando che la
decisione è in linea con il diritto internazionale. “Si portano via i civili da una zona di
guerra e non li si riporta indietro mentre è ancora pericoloso”, ha aggiunto il premier.
Secondo le Nazioni Unite, quasi il 90% dei palestinesi di Gaza sono stati sfollati con
la forza a causa della guerra di Israele contro Hamas. I leader palestinesi hanno
promesso di non permettere che la guerra allontani permanentemente gli abitanti di
Gaza dalle loro case nel territorio. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha
chiarito al governo israeliano durante una recente visita che deve consentire ai
palestinesi di tornare a casa “non appena le condizioni lo consentiranno”.
Le agenzie di intelligence israeliane rivelano piani di Hamas per promuovere attacchi
terroristici in tutto il mondo, in particolare in Medio Oriente, Africa ed Europa; e tra
questi obiettivi viene espressamente citata “l’ambasciata israeliana in
Svezia”.”L’organizzazione terroristica sta lavorando per portare avanti attacchi contro
obiettivi in Medio Oriente, Africa ed Europa sotto il comando di alti dirigenti di
Hamas”, si legge in una nota delle due agenzie, nota condivisa con l’intelligence di
altri Paesi. Tra i piani presunti, l’utilizzo di veicoli aerei senza pilota, con l’obiettivo
di compiere attacchi simili a quello del 7 ottobre in Israele.”Con uno sforzo di
intelligence, sono state scoperte informazioni considerevoli che dimostrano come
l’organizzazione terroristica Hamas abbia agito per allargare la sua attivita’ violenta
all’estero al fine di colpire persone innocenti in tutto il mondo”, hanno detto il
Mossad, che opera all’estero, e lo Shin Bet, che ha una presenza in Israele e nei
territori palestinesi. Le autorita’ israeliane hanno rivelato ai partner internazionali “un
quadro completo e approfondito delle attivita’ terroristiche di Hamas, compresi i
dettagli delle aree di azione, gli obiettivi degli attacchi e coloro che sono coinvolti”.
“Hamas si ispira all’attivita’ terroristica del regime iraniano e, come il regime
iraniano, aspira ad attaccare obiettivi israeliani, ebrei e occidentali ad ogni costo”.
“Palestina Libera. Stop al genocidio”. Da Londra a Giacarta, passando per
Amsterdam, dove sono state esposte scarpette per bambini a simboleggiare l’infanzia
vittima della guerra a Gaza, nella giornata che coincide col centesimo giorno di
guerra in Medio Oriente, i movimenti pro-Palestina hanno dato vita alla “Giornata
d’azione globale”. E da diverse parti del mondo hanno portato l’urlo di Gaza per il
cessate il fuoco immediato, contro lo stato di Israele. Nella capitale britannica,
“centinaia di migliaia” i manifestanti che hanno marciato da Parliament Square a
Westminster e a Trafalgar Square. Anche l’Italia ha risposto alla chiamata. Da Milano
a Napoli, ma anche a Firenze e in Sardegna. In migliaia ai presidi e ai cortei. Ed è
nella Capitale la mobilitazione più corposa. “Siamo in 10 mila”, diceMaya Issa, la
presidente degli studenti palestinesi in Italia.
Diario di un ?????????. Giorno 96.
+24.100 palestinesi uccisi a Gaza
+60.834 Feriti dalle bombe
+7.100 Donne
+10.400 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
352 uccisi in Cisgiordania
+5.822 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
146 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
186 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
E’ stato rilasciato da Hamas il video di 2 corpi esanimi degli ostaggi che solo ieri
erano stati utilizzati (da vivi) per lanciare un messaggio ad Israele. Coincidenza od
omicidio ?
Nella stessa giornata una macchina con 4 persone a bordo si e’ scagliata contro
pedoni a Tel Aviv, uccidendo una donna e ferendone almeno 19. Il rischio di attentati
cresce ovunque e il prossimo “Giorno della memoria” ha bisogno di ulteriori
attenzioni.
132 Palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore. La Protezione civile denuncia che molti
sono intrappolati sotto le macerie ma che non e’ possibile recuperarli in assenza di
macchine adatte .
Almeno 33 persone, fra cui donne e bambini, sarebbero stati uccisi negli attacchi
effettuati nella notte da Israele sulla Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa
palestinese Wafa citando fonti mediche. In particolare – viene spiegato – i raid si
sarebbero concentrati contro diverse aree di Khan Yunis, nel sud della Striscia di
Gaza, e nei campi di Bureij e Al-Maghazi nella parte centrale dell’enclave.
5 Palestinesi sono stati uccisi stanotte nei raid dell’esercito di Israele nella
Cisgiordania occupata. Tra questi 2 ragazzi di 16 e 17 anni e uno di 14. Sono state
demolite alcune case in Qalqilya di prigionieri che sono stati rilasciati e in Ramallah
è stata devastata la casa di Nael Barghouti, uno dei leader della resistenza
palestinese, peraltro detenuto per più di 40 anni. Le sorella di Saleh Al Arouri,
ufficiale di Hamas, Dalal e Fatima, sono state arrestate. Saleh Al Arouri era stato
ucciso il 2 gennaio nell’ufficio di Hamas a Beirut.
25 studenti che protestavano seduti di fronte all’Università di Najah a Nablus sono
stati arrestati. Prima dell’arresto hanno ricevuto l’intimazione di arrendersi
immediatamente nonostante le proteste dei dirigenti l’Universita’.
2 ragazzi di 14 e 17 anni sono stati colpiti a morte dai militari israeliani che hanno
accusato i giovani di essere pronti a lanciare bottiglie molotov contro un
insediamento illegale. Ai familiari dei ragazzi, accorsi, e’ stato impedito di
raccogliere i corpi e alle ambulanze di prestare soccorso. Vicino a Al Bireh ancora un
ragazzo di 16 anni e’ stato colpito a morte.
Sale a 352 il numero dei palestinesi uccisi dai militari israeliani a partire da 7 ottobre.
Violenti raid hanno luogo nei campi profughi di Al Maghazi e Al Bureij e nella città
di Al Balah nella parte centrale di Gaza.
L’ospedale Al Aqsa ha esaurito tutte le scorte di energia. Sono a rischio i pazienti
della terapia intensiva e quelli operati o da operare.
Senza alcuna ragione di carattere “militare” sono state distrutte tutte le infrastrutture,
i capannoni, i depositi, i negozi presenti nella zona industriale lungo l’Autostrada. Gli
immobili sono stati obiettivo di razzi , di ordigni di artiglieria e il lavoro è stato
concluso con la dinamite. Secondo i commentatori internazionali, anche questo fa
parte della “punizione collettiva” inflitta ai palestinesi per l’attacco di Hamas del 7
ottobre. Il ministro degli esteri cinese, Wang Yi: “Le infrastrutture della Striscia sono
completamente distrutte, Milioni di persone lottano per sopravvivere”
Hamas ha diffuso il video di tre ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza a 100 giorni
dal loro sequestro. Nei filmati appaiono Noa Argamani 26 anni, Yossi Sharabi 53 e Iti
Sabirsky 38. Lo riporta il sito di Haaretz che parla di “guerra psicologica” da parte di
Hamas. L’esercito israeliano diffonde una nuova serie di dati sulle sue operazioni a
Gaza, e sostiene che “circa 9mila” combattenti palestinesi sono stati uccisi
nell’enclave dall’inizio della guerra.
il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha invitato Israele a “non colpire la
popolazione civile palestinese, estranea a Hamas. Non dobbiamo confondere Hamas
con il popolo palestinese anche se è vero che utilizza la popolazione civile come
scudo per poi accusare Israele di colpire i civili.L’appello a Israele è di limitare la
reazione militare, poichè ci sono troppe vittime tra la popolazione civile”.Tajani ha
anche accennato al ruolo dell’Italia che “sta facendo tutto il possibile per aiutare le
vittime innocenti”. “Una nave militare ospedale italiana è attraccata vicino alla
striscia di Gaza, curando i bambini palestinesi feriti. Durante la notte di Natale, è nata
una bambina e la mamma ha scelto di chiamarla Italia come secondo nome. Abbiamo
inviato materiali di soccorso, collaboriamo con l’Egitto per la creazione di un
ospedale da campo, abbiamo inviato medici pediatri e siamo pronti a fare ancora di
più per alleviare le sofferenze della popolazione civile. E’ necessario che Israele
mantenga una reazione proporzionata, riducendo assolutamente il danno causato alla
popolazione civile. Il numero di morti è troppo elevato. Sottolineiamo che Israele ha
il diritto all’autodifesa, ma questa deve essere proporzionata”.
Il giocatore di calcio israeliano della squadra turca di Antalya, è stato accusato di
“incitamento all’odio” per avere espresso solidarietà agli ostaggi di Hamas.
“Non volevo provocare nessuno e voglio che questa guerra finisca”. Queste le parole
con cui il calciatore israeliano Sagiv Jehezkel si è difeso davanti al magistrato turco
questa mattina, dopo l’arresto avvenuto nella notte. Jehezkel, poi liberato, era finito
nei guai dopo aver segnato il gol del pareggio per la propria squadra, Antalyaspor, nel
match con il Trabzonspor terminato 1-1. Una rete celebrata mostrando alle telecamere
il polso sinistro fasciato con su scritta la data del 7 ottobre, la bandiera israeliana e
“100 days”, a ricordare l’inizio del conflitto tra Israele e Hamas: un’esultanza che il
calciatore rischia di pagare molto cara. Per lui non è solo in arrivo la rescissione del
contratto, già annunciata dal presidente della squadra, ma è gia’ partito un
procedimento penale per “incitamento all’odio e all’ostilità all’interno della società'”.
Il caso è arrivato fino al ministro della Giustizia, Yilmaz Tunc, che su X ha accusato
Jehezkel di aver mancato di rispetto ai valori della Turchia, un Paese “che rimane al
fianco del popolo palestinese” e di aver offeso la memoria “delle migliaia di civili,
donne e bambini massacrati nel genocidio che lo Stato ebraico sta compiendo”.
Diario di un ?????????. Giorno 97.
+24.100 palestinesi uccisi a Gaza
+60.834 Feriti dalle bombe
+7.100 Donne
+10.400 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
352 uccisi in Cisgiordania
+5.822 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
146 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
187 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ Moschee.
Chiunque si lamenti per i troppi morti di civili non può dimenticare il fatto che ci
sono altri civili israeliani nelle mani degli spietati aguzzini di Hamas. I 2 morti
annunciati dalla ragazza fino ad oggi sopravvissuta ci portano di nuovo
all’impellenza di una scelta. E’ evidente che se il governo israeliano avesse davvero
seguito la priorità della salvezza di TUTTI gli ostaggi, non avrebbe scaricato migliaia
di tonnellate di bombe ad alto potenziale senza controllo. E’ anche evidente che le
milizie si sarebbero fatte scudo dei prigionieri; quindi impossibile penetrare bunker,
tunnel o semplici abitazioni senza correre il rischio di danni collaterali. Che risultato
avrebbe un referendum in Israele sugli ostaggi ? Mi sembra chiaro che per annientare
Hamas e uccidere tutti i capi (per non dire i miliziani) bisogna sacrificare il maggior
numero degli ostaggi. E’ sostenibile dimenticare il bimbo che ha appena compiuto 1
anni, le donne, gli uomini innocenti ? 136 esseri umani che non meritano di essere
vittime sacrificali della follia terroristica di Hamas e della voglia di vendetta di
Nethanyahu.
Un missile lanciato da un aereo ha provocato numerosi morti e tra i rifugiati in una
scuola nel centro di Gaza.
Una famiglia di 12 persone è stata cancellata da un missile israeliano; ancora bambini
vittime delle bombe.
2.2 milioni di persone a Gaza sono a rischio di carestia. Lo comunica
l’Organizzazione che si occupa del Programma Alimentare Mondiale (WFP). E’
necessario incrementare il flusso di aiuti alla popolazione prima che sia troppo tardi.
A rischio decine di migliaia di bambini.
Enormi sono i costi della guerra per Israele; nelle slide si può verificare …
Alcuni razzi scagliati dalla striscia di Gaza sono caduti sulla città Israeliana di
Netivot, sud di Israele, causando danni alle case ma nessuna vittima. Molti razzi sono
stati intercettati dal sistema Iron Dome di Israele. Quello
Che e’ incredibile e’ il fatto che Hamas non solo resista all’esercito, ma sia ancora in
grado di lanciare razzi contro Israele.
Scambio di raid aerei fra Iraq e Iran, con reciproche accuse corredate da bombe su
città ed aeroporti.
Israele ha preso di mira, con attacchi aerei, le città libanesi prossime al confine. Un
obiettivo appartenente ad Hezbollah è stato colpito vicino alla città di Hula e distrutto
un lancia missili posizionato a Kafar Nila. Tutte località nel sud del Libano.
Diario di un ?????????. Giorno 98.
+24.448 palestinesi uccisi a Gaza
+61.504 Feriti dalle bombe
+7.100 Donne
+10.400 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
352 uccisi in Cisgiordania
+5.875 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
192 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite all’incontro annuale che si tiene a Davos :
“ Il mondo sta immobile mentre i civili vengono uccisi”.
Raid continui dell’esercito israeliano si scatenano nella maggior parte dei territori
occupati della Cisgiordania, comprese Ramallah, Nablus, Tulkarem, Qalqilya. 350
morti in 3 mesi sono un massacro . Il capo dei Diritti Umani delle Nazioni Unite
giudica preoccupante l’aumento delle violenze contro i Palestinesi in Gerusalemme
est e nei territori occupati.
La Forze israeliane comunicano di avere ucciso “un obiettivo di grande valore”,
ovvero Abdullah Abu Shalal in un raid aereo presso il campo profughi di Balata.
La mezzaluna rossa denuncia l’uccisione di 4 palestinesi nel campo profughi di
Tulkarem e altri 10 sono stati arrestati in Qalqilya .
Un aereo con medicinali, cibo e coperte destinati agli ostaggi israeliani nelle mani di
Hamas è arrivato all’aeroporto egiziano di Al Arish, in base all’accordo stretto ieri
sera tra Israele e Hamas con la mediazione del Qatar.
Hamas ha confermato che rifiuta “la soluzione dei due Stati”. Lo ha detto il leader
dell’organizzazione all’estero Khaled Meshal secondo un messaggio diffuso
dall’organizzazione su Telegram. ” Il nostro popolo palestinese – ha spiegato – chiede
liberazione, libertà dall’occupazione e la nascita di uno stato palestinese”.
In oltre tre mesi di guerra il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres non è mai
riuscito a parlare con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. A rivelarlo è stato lo
stesso segretario generale a Davos, parlando con Al Jazeera: “L’ho chiamato diverse
volte ma non mi ha mai richiamato”, ha detto. Il portavoce Stephane Dujarric nelle
ultime ore ha definito la relazione Onu-Israele “complessa e impegnativa”, ma ha
assicurato che l’organizzazione internazionale continua a dialogare con i funzionari
israeliani per facilitare le operazioni di aiuto umanitario a Gaza
“Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alle vittime, tutte civili, dell’attacco
missilistico che ha colpito una zona urbana che ha colpito la regione di Erbil, capitale
del Kurdistan iracheno. Le buone relazioni tra vicini non si costruiscono con simili
azioni, ma con il dialogo e la collaborazione. A tutti chiedo di evitare ogni passo che
aumenti la tensione in Medio Oriente e negli altri scenari di guerra”. Così papa
Francesco al termine dell’udienza generale. “Non dimentichiamo i paesi che sono in
guerra – ha detto ancora Bergoglio – non dimentichiamo l’Ucraina, non
dimentichiamo la Palestina, Israele, non dimentichiamo gli abitanti della Striscia di
Gaza che soffrono tanto: preghiamo per le tante vittime della guerra, perché la guerra
distrugge sempre, non semina amore ma odio, la guerra è una vera sconfitta umana”.
Le missioni Onu di aiuti umanitari per Gaza sono ritardate o bloccate da Israele, e
nella Striscia le telecomunicazioni sono interrotte da 4 giorni. Lo denunciano le
Nazioni Unite, precisando che solo 7 delle 29 missioni organizzate dall’inizio
dell’anno sono riuscite ad arrivare a compimento. Il rapporto quotidiano dell’Ufficio
delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari rileva che la
percentuale di missioni completate, pari al 24%, è di molto inferiore al periodo
precedente: da ottobre a dicembre è stato possibile realizzare l’86% delle missioni
pianificate nel nord di Gaza nonostante il conflitto. Quanto al black out dei servizi
internet e telefonici per 4 giorni, priva la popolazione della Striscia di un accesso
vitale alle informazioni e rappresenta un ulteriore ostacolo alla risposta umanitaria.
Diario di un ?????????. Giorno 99.
+24.448 palestinesi uccisi a Gaza
+61.504 Feriti dalle bombe
+7.100 Donne
+10.400 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
366 uccisi in Cisgiordania
+6.025 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
192 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Almeno 11 palestinesi uccisi nei raid dell’esercito israeliano a Nablus e Tulkarem. Il
che porta a 366 il numero dei morti palestinesi dal 7 ottobre.
Sono 117 i giornalisti uccisi a Gaza dal 7 ottobre. Al Jazeera dichiara che farà tutto
quanto possibile perché vengano condannati gli autori degli omicidi dei giornalisti. In
particolare quelli colpiti volontariamente.
Il ministero della sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha fatto sapere che il virus
dell’epatite di tipo A “si sta diffondendo” nei campi degli sfollati per “il
sovraffollamento e la mancanza di igiene”. Lo ha riferito Haaretz.
I servizi di telecomunicazione (telefono e Internet) sono bloccati ormai da una
settimana. Il che rende sempre più difficile la distribuzione degli aiuti, il contatto
familiare e il pronto intervento delle ambulanze .
Gli USA hanno deciso di inserire il gruppo degli Houti nella lista delle organizzazioni
terroristiche globali ; il che impone una serie di sanzioni agli Yemeniti.
La Germania fornirà ad Israele munizioni per artiglieria.
“Noi vogliamo dialogare con i palestinesi, ma prima di affrontare la questione dei due
Stati dobbiamo affrontarne un’altra fondamentale: quali sono le garanzie per la
sicurezza di Israele?”. Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog al World
Economic Forum di Davos spiegando che Israele considera quella a Gaza una guerra
per la sua sopravvivenza. “Il terrorismo è il maggior impedimento alla pace. Non mi
giro dall’altra parte davanti alla tragedia umana di Gaza. È doloroso vedere che i
nostri vicini stanno soffrendo così tanto ma abbiamo diritto a difenderci”.
Hamas ha confermato che rifiuta “la soluzione dei due Stati”. Lo ha detto il leader
dell’organizzazione all’estero, Khaled Meshal, secondo un messaggio diffuso
dall’organizzazione su Telegram.
“Il nostro popolo palestinese – ha spiegato – chiede liberazione, libertà
dall’occupazione e la nascita di uno Stato palestinese”. Soprattutto dopo il 7 ottobre –
ha continuato – la “stragrande maggioranza del popolo palestinese” ha rinnovato il
sogno e la speranza di “una Palestina dal mare al fiume e dal nord al sud”. Meshal ha
poi respinto “i confini del ’67” che “praticamente sono un quinto della Palestina” e
“non possono essere accettati”.
Un aereo con medicinali, cibo e coperte destinati agli ostaggi israeliani nelle mani di
Hamas è arrivato intanto all’aeroporto egiziano di Al Arish, in base all’accordo stretto
ieri sera tra Israele e Hamas con la mediazione del Qatar. Appena saranno finite le
operazioni di scarico gli aiuti saranno affidati alla Mezzaluna Rossa che li trasporterà
al valico di Rafah e da lì nella Striscia di Gaza.
L’esponente di Hamas Moussa Abu Marzuk ha chiarito che Israele non farà ispezioni
sui camion che portano dentro Gaza le medicine fornite dal Qatar per la popolazione
di Gaza e anche per gli ostaggi. Secondo Marzuk 140 tipi di medicine andranno ai 4
ospedali della Striscia insieme ad “aiuto umanitario e cibo”. “Una scatola di medicine
per gli ostaggi sarà in cambio – ha sottolineato Abu Marzuk su X – di 1.000 per il
popolo palestinese. La fornitura di medicine avverrà attraverso un paese di cui
abbiamo fiducia. La Francia si era dichiarata disponibile ma di lei non ci fidiamo. Per
questo abbiamo chiesto al Qatar di farlo”. Poi ha aggiunto che “Netanyahu sta
mentendo di nuovo e inganna il suo popolo, noi siamo quelli che hanno organizzato
questo accordo”.
Ma Netanyahu ha ordinato all’esercito di effettuare tali controlli. Lo hanno riferito i
media. Non si sa se questo cambio di linea potrà in qualche modo ritardare l’ingresso
dei medicinali. E dunque l’esercito israeliano ha terminato l’ispezione dei camion dei
farmaci al valico di Kerem Shalom e diretti a Gaza. Lo ha riferito Haaretz secondo
cui stanno ora proseguendo verso Rafah da dove entreranno nella Striscia.
Guterres : ‘In tre mesi non sono riuscito mai a parlare con Netanyahu’
In oltre tre mesi di guerra il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres non è
mai riuscito a parlare con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Arivelarlo è
stato lo stesso segretario generale a Davos, parlando con Al Jazeera: “L’ho chiamato
diverse volte ma non mi ha mai richiamato”, ha detto.
Diario di un ????????? Giorno 100. 20/01
+24.762 palestinesi uccisi a Gaza
+62.108 Feriti dalle bombe
+7.100 Donne
+10.400 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
367 uccisi in Cisgiordania
+6.090 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
192 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese .
La popolazione di Rafah è passata da 200.000 a 1.2 milioni.
Non esiste più spazio per ricoverare le famiglie sfollate e non sono più sufficienti
nemmeno le tende improvvisate e costruite con teli e bastoni .
Dal Canale 13 israeliano : “Se l’obiettivo è distruggere Hamas , e’ necessario
distruggere tutto e tutti quelli che ad Hamas sono collegati”. Il che significa gran
parte dei palestinesi di Gaza e della Cisgiordania.
Corteo molto partecipato di protesta a Tel Aviv contro la guerra.
Netanyahu ha affermato che Israele dovrà mantenere il controllo di tutto il territorio
ad ovest del Giordano. Gli Stati Unoti replicano che la creazione dello Stato di
Palestina e’ la condizione necessaria per normalizzare i rapporti di Israele con gli
Stati Arabi e che alla fine della guerra sarà necessario porre in essere i due Stati .
L’Italia sostiene il piano di pace arabo e la soluzione dei due Stati, ha spiegato il
ministro degli Esteri che la prossima settimana sarà in visita in Medio Oriente.Da
Israele però proprio il premier Netanyahu si è detto contrario alla nascita di uno stato
palestinese.
Il primo ministro olandese, Mark Rutte, ha esortato il premier israeliano, Benjamin
Netanyahu, a “ridurre drasticamente il livello di violenza nelle sue operazioni” a Gaza
e a “consentire l’ingresso di più aiuti umanitari e in tempi più brevi”. Lo ha reso noto
lo stesso Rutte in un messaggio su X dopo un colloquio telefonico con Netanyahu
definito “molto franco”.Nella Striscia “ci sono troppe vittime civili innocenti”, ha
sottolineato Rutte, indicando la necessità di “una pausa umanitaria
immediata”.”Spetta ad Hamas – ha aggiunto – liberare tutti gli ostaggi il più
rapidamente possibile”. - “A Gaza corriamo il rischio di perdere una generazione”.
E’ l’allarme rilanciato dalla Bbc di Phillippe Lazzarini, il commissario generale
dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite con la responsabilità specifica per i rifugiati
palestinesi, “Ci sono oggi più di mezzo milione di bambini e ragazzi che
frequentavano le scuole primarie e secondarie.
Come faranno a tornare in aula se non è possibile riportare le persone nelle loro case
che sono state completamente distrutte?”, si chiede Lazzarini, appena tornato dalla
sua quarta visita a Gaza dall’inizio della guerra. Secondo gli ultimi dati almeno il 60%
delle case di Gaza sono state “distrutte o danneggiate”. Nove scuole su 10 hanno
subito “danni significativi”. Colpiti anche ospedali, edifici pubblici e reti elettriche.
(ANSAmed).
Dall’inizio della guerra, dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, “nell’inferno” di Gaza
sono nati quasi 20 mila bambini.
Le stime sono delle Nazioni Unite che parlano di nascite in condizioni “incredibili”.
Una portavoce dell’Unicef, Tess Ingram, di ritorno da una recente visita nella Striscia,
ha descritto una situazione drammatica con madri morte dissanguate e infermiere
costrette ad eseguire cesarei d’urgenza su sei donne morte. “Ogni 10 minuti nasce un
bambino in questa guerra orrenda”, ha detto Ingram ai giornalisti a Ginevra tramite
collegamento video dall’Oman. “Diventare madre dovrebbe essere un momento di
festa. A Gaza, è un altro bambino consegnato all’inferno: vedere i neonati soffrire,
mentre alcune madri muoiono dissanguate, dovrebbe tenerci tutti svegli la notte”.
(ANSAmed).
Diario di un ????????? Giorno 101.
+24.762 palestinesi uccisi a Gaza
+62.108 Feriti dalle bombe
+7.100 Donne
+10.400 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
369 uccisi in Cisgiordania
+6.090 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
194 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
275 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
L’agenzia Wafa ha riferito di “decine di palestinesi, tra cui donne e bambini, sono
stati uccisi ed altri feriti in una salva di attacchi israeliani di artiglieria su Gaza”.
Secondo la stessa fonte “una serie di case, edifici e appartamenti residenziali e
proprietà pubbliche e private sono state colpite e danneggiate gravemente”. Le zone
sono quelle vicino a Khan Yunis, nel sud della Striscia. (ANSA).
Un palestinese di 17 anni – con anche cittadinanza Usa – è stato ucciso in scontri con
l’esercito israeliano vicino Ramallah in Cisgiordania.
Lo hanno riferito, citate dall’agenzia Wafa, fonti mediche che hanno identificato il
giovane in Tawfiq Hafez Tawfiq Ajaq morto per le “ferite riportate alla testa”.
Secondo fonti palestinesi Ajaq avrebbe anche il passaporto americano. Haaretz ha
aggiunto che negli scontri sono stati lanciati sassi ai soldati. L’esercito israeliano non
ha ancora dato la sua versione dei fatti. Gli Usa sono seriamente preoccupati dalla
notizia su un teenager palestinese-americano ucciso in Cisgiordania: lo ha detto il
portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.
L’agenzia palestinese Wafa ha detto che “almeno 12 cittadini sono stati” uccisi e “altri
sono rimasti feriti” da un raid dell’aviazione israeliana su uno stabile “residenziale
vicino all’ospedale Shifa” a Gaza City. Secondo la stessa fonte nelle ultime ore “sono
stati uccisi 77 cittadini e decine i feriti” tra cui “bambini e donne” dal “continuo
bombardamento da parte degli aerei, dell’artiglieria e delle cannoniere navali
dell’occupazione israeliana sulla Gaza Striscia”.
Quattro consulenti militari, membri delle Guardie rivoluzionarie, sono stati uccisi
oggi in un attacco israeliano a Damasco, in Siria: lo affermano le Guardie
rivoluzionarie in una dichiarazione citata dalla tv di Stato. “Il criminale regime
sionista ha aggredito ancora una volta la capitale siriana e gli aerei da combattimento
del regime usurpatore hanno ucciso un certo numero di forze siriane e quattro
consulenti militari iraniani”, afferma il comunicato.
Borrell, ‘Israele ha finanziato Hamas per indebolire l’Anp’
“Hamas è stato finanziato dal governo israeliano nel tentativo di indebolire l’Autorità
Palestinese”. E’ questo un passaggio del discorso che, nella giornata di ieri, l’Alto
Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell ha fatto a Valladolid, dove
all’università ha ricevuto una laurea honoris causa. Parole, quelle di Borrell, che
secondo la stampa europea sono destinate a scatenare una nuova polemica sull’Alto
Rappresentante e sulle sue posizioni sulla guerra in Medio Oriente. “L’unica
soluzione è creare due Stati che condividano la terra per la quale stanno morendo da
100 anni”, ha ancora sottolineato Borrell nella città iberica, evocando la possibilità
che la soluzione “sia imposta dall’esterno”.
Hamas, ‘da Biden solo illusioni sullo Stato palestinese’
“Vendere l’illusione che Biden stia cercando di parlare dello Stato palestinese non
inganna il nostro popolo”. Lo ha detto il rappresentante di Hamas Izzat al-Richiq su
Telegram respingendo così le affermazioni del presidente Usa su uno Stato
palestinese. “Biden – ha aggiunto – è un partner a pieno titolo nella guerra del
genocidio e il nostro popolo non si aspetta nulla di buono da lui”.
Israele lancia volantini a sud di Gaza con foto ostaggi
L’esercito israeliano ha lanciato migliaia di volantini nel sud di Gaza con le foto degli
ostaggi ancora in cattività. Lo hanno riferito i media secondo cui nei volantini si
chiede ai residenti di dare informazioni sul luogo in cui si trovano gli ostaggi tenuti
dai gruppi terroristici, offrendo ricompense.
Wafa: ‘Decine di morti a Gaza per bombardamenti di Israele’
L’agenzia Wafa ha riferito di “decine di palestinesi, tra cui donne e bambini, uccisi ed
altri feriti in una salva di attacchi israeliani di artiglieria su Gaza”. Secondo la stessa
fonte “una serie di case, edifici e appartamenti residenziali e proprietà pubbliche e
private sono state colpite e danneggiate gravemente”. Le zone sono quelle vicino a
Khan Yunis, nel sud della Striscia.
Diario di un ????????? Giorno 102.
+25.105 palestinesi uccisi a Gaza
+62.388 Feriti dalle bombe
+7.100 Donne
+10.400 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
369 uccisi in Cisgiordania
+6.090 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
194 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
L’Università ISRAA in Gaza è stata prima bombardata, poi minata e rasa al suolo,
accusata di essere stata usata da Hamas per gli interrogatori.
281 sono le scuole statali distrutte a Gaza e 65 quelle delle Nazioni Unite per i
rifugiati. Israele ha colpito le scuole volontariamente e le ha considerate da subito
obiettivi per le bombe.
“Le operazioni militari di Israele hanno diffuso distruzioni di massa e ucciso civili su
una scala senza precedenti durante il mio mandato come segretario generale. Questo è
straziante e assolutamente inaccettabile”, così il segretario generale dell’Onu Antonio
Guterres. Il ministero della Salute di Gaza ha aggiornato il bilancio delle vittime a
25.105.
Gli attacchi aerei britannici e americani contro le strutture degli Houti nello Yemen
avrebbero provocato 75 morti, tra cui membri dei pasdaran e degli Hezbollah
libanesi, hanno rivelato fonti yemenite a Sky News Arabia. Secondo il rapporto, nove
dei morti negli attacchi aerei erano esperti stranieri, in particolare tre del Corpo delle
guardie della rivoluzione islamica e sei di Hezbollah.
Un tunnel dove in precedenza è stata tenuta prigioniera, “in condizioni dure e
inumane”, una parte di ostaggi di Hamas a Gaza: lo hanno scoperto – secondo il
portavoce militare Daniel Hagari – i soldati sotto la casa di un dirigente di Hamas a
Khan Yunis, nel sud della Striscia.
Nel tunnel – ad una profondità di circa 20 metri – è stata trovata una grande sala dove
sono stati tenuti in cattività circa 20 ostaggi, alcuni di questi poi liberati.
Trovati anche disegni fatti dalla bambina Emilia Aloni, anche lei rilasciata.
Per entrare nella struttura – ha detto Hagari – i soldati hanno combattuto e ucciso
miliziani di Hamas.
Nella sala sotterranea scoperta dall’esercito di Israele nella rete di tunnel a Khan
Yunis, sono state trovate tracce di Dna di ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre dal
kibbutz Nir Oz. Lo ha affermato alla televisione commerciale israeliana Canale 12 la
nuora di uno degli ostaggi, l’ottantenne Yoram Metzger. “Non era sangue, ma tracce
di Dna rimaste negli abiti”, ha precisato.
La moglie Tamar, di 78 anni, era stata catturata con lui ed è stata rilasciata a
novembre. Il mese scorso Hamas ha pubblicato un video in cui Yoram Metzger
compariva assieme con due altri ostaggi anziani, in condizioni fisiche degradate.
Secondo il portavoce militare in quella cella – senza luce e con scarsità di aria – sono
stati detenuti per un certo periodo una ventina di prigionieri israeliani, la cui sorte
resta ignota.
“Non so dove si trovino adesso – ha aggiunto la nuora di Metzger. – Si tratta di
diversi anziani in condizioni fisiche precarie. E’ chiaro che rischiano di non uscirne
vivi”.
Benyamin Netanyahu gela di nuovo Joe Biden aprendo un nuovo scontro con gli Usa
sulla guerra a Gaza.
Se infatti il presidente americano aveva definito “non impossibile” la creazione di uno
Stato palestinese con Netanyahu al governo dopo il colloquio telefonico di venerdì –
il primo dopo 27 giorni di teso silenzio tra i due -, il premier israeliano evidentemente
irritato per le indiscrezioni trapelate ha replicato che nella Striscia non ci potrà mai
essere una sovranità palestinese dell’Anp di Abu Mazen, perché striderebbe con le
esigenze di sicurezza dello Stato ebraico. “Israele – ha chiarito l’ufficio di Netanyahu –
deve mantenere il pieno controllo della sicurezza della Striscia per garantire che Gaza
non rappresenti più una minaccia, e questo è in conflitto con la richiesta di sovranità
palestinese”.
Mentre un raid attribuito a Israele ha ucciso a Damasco 5 pasdaran iraniani – tra cui il
capo dell’intelligence dei Guardiani della rivoluzione in Siria e il suo vice -,
Netanyahu ha affermato che la sua è una posizione “coerente” da anni e ribadita
anche nella conferenza stampa tenuta il giorno precedente il colloquio con Biden.
Tuttavia il premier appare sempre più isolato sulla scena internazionale e non solo. Le
proteste contro il suo governo stanno dilagando anche all’interno del Paese.
In serata migliaia di persone hanno sfilato a Tel Aviv chiedendo lo scioglimento della
Knesset e le dimissioni di Netanyahu. Venerdì sera un’analoga manifestazione si è
svolta a Cesarea, vicino alla casa del primo ministro, con le famiglie degli ostaggi che
hanno avanzato le stesse richieste. E le turbolenze nel Likud non fanno che
aumentare.
Sul fronte internazionale il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha bollato
come “inaccettabile il rifiuto della soluzione dei due Stati e la negazione del diritto ad
uno Stato per il popolo palestinese”. “Ciò – ha osservato il capo delle Nazioni Unite –
prolungherebbe indefinitamente il conflitto, che è diventato una grave minaccia per la
pace e la sicurezza globale, esacerberebbe la polarizzazione e incoraggerebbe gli
estremisti ovunque”. Stessi toni da parte dell’Alto rappresentante Ue Josep Borrell,
che anzi è andato oltre accusando il governo Netanyahu di aver “finanziato Hamas
nel tentativo di indebolire l’Autorità palestinese”. Per tornare agli Stati Uniti, la
delusione nei confronti del governo di destra israeliano, non solo alla Casa Bianca, è
palese: 60 deputati democratici hanno chiesto al segretario di Stato Antony Blinken di
reimpostare i rapporti con il governo di Gerusalemme, sordo a qualsiasi richiesta
dell’amministrazione Usa. “Netanyahu – ha notato Thomas Friedman, uno dei
maggiori analisti del New York Times – si sta rivoltando contro Joe Biden, che
quest’anno sembra avviato a correre due volte: una in America contro Donald Trump
e una in Israele contro Netanyahu”.
Un attacco alle parole di Biden e alla soluzione dei 2 Stati è arrivato peraltro anche da
Hamas, d’accordo in questo con Netanyahu anche se per ragioni diametralmente
opposte: “Vendere l’illusione che Biden stia cercando di parlare dello Stato
palestinese non inganna il nostro popolo – ha avvertito il rappresentante della fazione
islamica Hamas Izzat al-Richiq -. Biden è un partner a pieno titolo nella guerra del
genocidio e il nostro popolo non si aspetta nulla di buono da lui”. Hamas ha quindi
cavalcato la questione degli ostaggi, che sta spaccando lo Stato ebraico. “Alla fine –
ha vantato Musa Abu Marzuk, membro dell’ufficio politico della fazione – Israele sarà
costretto a raggiungere un accordo, perché in più di 100 giorni di guerra non è
riuscito a recuperare alcun prigioniero con la forza. Quindi o li riporterà indietro
tramite un’intesa con il movimento o li riavrà cadaveri”.
Al 106esimo giorno di guerra comunque, Israele ha continuato a martellare la
Striscia, dove ha distrutto materiale pronto per la fattura di circa 800 razzi. Mentre
Teheran ha promesso vendetta per il raid a Damasco: “La Repubblica islamica non
lascerà senza risposta i crimini del regime sionista”, ha avvertito il presidente
iraniano Ebrahim Raisi.
Il governo israeliano ha approvato il piano per trasferire alla Norvegia i fondi
destinati all’Autorità nazionale palestinese ma congelati dopo la guerra. A sua volta,
Oslo li trasferirà a Ramallah solo con l’esplicito via libera di Israele, a seguito di un
accanito dibattito interno e di una forte pressione americana. La decisione del
governo fa seguito alla riunione di gabinetto di giovedì scorso sulla proposta di
trasferimento delle entrate fiscali – che vengono raccolte da Israele per conto
dell’Anp, tramite un Paese terzo, conclusasi però senza votazione. “Gli Stati Uniti e la
Norvegia rispettano la decisione del gabinetto politico e di sicurezza che ha ordinato
di fermare il trasferimento dei fondi di Gaza all’Anp. Pertanto, i fondi congelati non
verranno trasferiti all’Anp, ma rimarranno nelle mani di un Paese terzo”, afferma in
una nota l’ufficio del primo ministro, come riporta Times of Israel sottolineando che
Washington ha accettato di fare da garante al piano. A novembre, il governo aveva
approvato un trasferimento parziale di fondi all’Anp, trattenendo quasi la metà
dell’importo iniziale – corrispondente alla somma che l’Autorità nazionale palestinese
utilizza per pagare i suoi dipendenti nella Striscia di Gaza – con il ministro delle
Finanze, Bezalel Smotrich, che si è fermamente rifiutato di trasferire il denaro,
convinto che sarebbe stato usato da Hamas
Diario di un ????????? Giorno 103.
+25.295 palestinesi uccisi a Gaza
+63.000 Feriti dalle bombe
+7.100 Donne
+10.400 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
369 uccisi in Cisgiordania
+6.090 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
194 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Molti giovani palestinesi sono stati arrestati nei raids delle forze armate israeliane nei
territori occupati della Cisgiordania .
Almeno quattro palestinesi morti e 21 feriti sono il bilancio di un bombardamento
israeliano sul campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza.
Ne ha dato notizia la mezzaluna Rossa Palestinese citata dal Guardian.
Tensione elevata oggi a Khan Yunis (nel sud della Striscia di Gaza) mentre le forze
israeliane avanzano gradualmente verso ovest, in direzione del mare, e verso sud, in
direzione di Rafah.
Secondo la radio militare, l’esercito israeliano ha circondato l’ospedale Nasser e sta
completando l’isolamento del centro della città. Le truppe hanno inoltre raggiunto la
università al-Aqsa e sono adesso ad un chilometro dall’area umanitaria di Moassi, in
prossimità del mare, dove si trovano centinaia di migliaia di sfollati.
Irruzione dei parenti dei rapiti alla Knesset: ‘Riportateli a casa’
Un gruppo di familiari degli ostaggi israeliani a Gaza ha fatto irruzione questa
mattina nella commissione finanze della Knesset (il Parlamento monocamerale dello
stato di Israele) chiedendo interventi urgenti per il rilascio dei rapiti dalla Striscia. Il
gruppo fa parte della protesta che da ieri sera si sta svolgendo nei pressi della
residenza a Gerusalemme del premier Benjamin Netanyahu, del quale contestano la
scarsa azione per riportare a casa gli ostaggi “prima che sia troppo tardi”. Il gruppo
dei manifestanti è stato allontanato dalla commissione che tuttavia ha sospeso i suoi
lavori.
I laburisti israeliani, 4 seggi su 120 alla Knesset, presenteranno oggi una mozione di
sfiducia – la prima dall’inizio della guerra – contro il governo di Benyamin Netanyahu
a causa “del suo fallimento nel riportare a casa gli ostaggi” trattenuti da Hamas a
Gaza. Lo ha fatto sapere il partito sottolineando che “il governo non sta prendendo le
necessarie decisioni per salvarli e portarli indietro”. I laburisti – guidati da Merav
Michaeli – hanno detto di attendersi che i partiti di opposizione “sostengano la
mozione di sfiducia”, anche se le possibilità che questa passi sono scarsissime.
“A nome del Belgio e della presidenza dell’Ue il messaggio che oggi porterò è
chiaro: noi chiediamo un cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi, il
rispetto del diritto internazionale, il ritorno al processo di pace che deve portare alla
creazione dei due Stati”. Lo ha detto la ministra degli Esteri del Belgio Hadja Lahbib
prima del Consiglio Affari Esteri. “C’è un chiaro rischio di regionalizzazione del
conflitto. Serve che la violenza cessi anche in Cisgiordania. Ci auguriamo di poter
organizzare a Bruxelles, in un futuro più o meno prossimo, una conferenza di pace
che possa veramente rilanciare il dialogo politico”, ha sottolineato.
La Giordania: ‘L’Ue deve chiedere il cessate il fuoco, avanti con i due stati’
“Ci aspettiamo che l’Ue chieda un cessate il fuoco e lavori con noi per raggiungere un
piano concreto per la soluzione a due stati, il momento è ora”. Lo ha detto Ayman
Hussein Abdullah Al Safadi, ministro degli Esteri giordano. “Israele con la sua
politica sta condannando la regione ad anni di conflitto: il mondo è per la soluzione a
due stati e Israele sta sfidando la comunità internazionale, è oradi prendere delle
misure, la pace va imposta”, ha aggiunto.
“Israele sta indebolendo la soluzione dei due Stati. L’unico modo per garantire la
sicurezza per tutti è la soluzione a due Stati. Il governo israeliano ha detto no, e così
sta sfidando l’ordine internazionale”, ha aggiunto il ministro degli Esteri della
Giordania, presente a Bruxelles assieme al suo omologo egiziano, al ministro degli
Esteri saudita e ai titolari della diplomazia israeliano e palestinese.
Sejourné: ‘Spero a breve sanzioni ai coloni violenti in Cisgiordania’
“Spero che nei prossimi giorni arriveranno le sanzioni per i coloni israeliani violenti
in Cisgiordania. Le parole del premier Benjamin Netanyahu sulla soluzione a due
Stati sono inquietanti: serve la creazione di uno Stato palestinese con garanzie di
sicurezza per tutti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Stephane Sejourné, a
Bruxelles.
Sirene di allarme risuonano anche oggi in diverse comunità dell’Alta Galilea, lungo il
confine con il Libano. Lo ha riferito il portavoce militare. La scorsa notte, ha
aggiunto il portavoce, tre razzi sono stati lanciati dal Libano verso il villaggio
israeliano di Shomera, nel settore centrale del confine. Un edificio è stato centrato,
ma non si segnalano vittime. Secondo i media questo attacco è stato rivendicato dagli
Hezbollah
Diario di un ????????? Giorno 104.
+25.490 palestinesi uccisi a Gaza
+63.354 Feriti dalle bombe
+7.100 Donne
+10.400 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
369 uccisi in Cisgiordania
+6.090 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
117 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
495 soldati uccisi dal 7 Ottobre
194 nelle operazioni in Gaza - 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono
definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di
430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
TEL AVIV – L’esercito israeliano ha chiesto ai residenti di 6 rioni ad ovest della città
di Khan Yunis di evacuare verso “la zona umanitaria” di Moassi sul mare, “attraverso
Al-Bahar Street”.
Lo ha fatto sapere il portavoce militare in arabo Avichai Adraee aggiungendo che
l’invito è “per la sicurezza dei residenti”.
Khan Yunis, roccaforte di Hamas nel sud della Striscia, è da stamane completamente
accerchiata dall’esercito. Le forze israeliane di terra hanno completato
l’accerchiamento della città ed hanno rafforzato la propria presenza al suo interno, ha
precisato il portavoce militare. All’operazione, ha aggiunto, hanno partecipato unità di
paracadutisti, della brigata Givati e mezzi blindati, assistiti da unità di commando.
Quell’area – ha proseguito il portavoce – è ritenuta una roccaforte della ‘Brigata Khan
Yunis’ di Hamas. Nel corso delle operazioni, ha detto, ”abbiamo eliminato decine di
terroristi e preso possesso di magazzini di armi”.
Massiccio esodo di Palestinesi da Khan Younis dopo che le truppe israeliane hanno
circondato la città.
La mezzaluna Rossa denuncia colpi di artiglieria contro la sua sede e contro
l’ospedale vicino.
L’intento dell’esercito israeliano è spingere praticamente tutta la popolazione vicino
al confine con l’Egitto, presso cui una massa di quasi 2 milioni di persone in carenza
di cibo, acqua, medicinali si accalca in attesa di eventi. Chi potrà fermarla se
l’esercito avanzerà ancora ?
Il giorno peggiore dall’inizio della guerra per l’esercito israeliano, che ha perduto 24
uomini.
21 sono morti mentre stavano sistemando esplosivi in alcuni palazzi. Il Governo ha
predisposto un’investigazione sull’accaduto.
A Gerusalemme Est si sono svolti i funerali dei militari caduti a Gaza.
Israele dichiara che almeno 552 soldati sono morti dal 7 ottobre .
Hamas ha rifiutato la proposta israeliana per un cessate il fuoco di due mesi in
cambio del rilascio degli ostaggi. Lo riferisce un alto funzionario egiziano, in
condizioni di anonimato, all’Associated press. Secondo la fonte, Hamas ha rifiutato
insistendo sul fatto che non saranno liberati altri ostaggi finché Israele non cesserà la
sua offensiva e si ritirerà dalla Striscia. La proposta prevedeva inoltre la liberazione
di detenuti palestinesi dalle carceri di Israele e l’autorizzazione per i leader di Hamas
a Gaza di trasferirsi in altri Paesi.
Sei sfollati palestinesi sono stati uccisi in un bombardamento di un rifugio gestito
dalle Nazioni Unite a Khan Younis, città nel Sud della Striscia di Gaza da giorni al
centro dell’offensiva israeliana. Lo ha annunciato il Commissario generale
dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, in un post sul social X.
“Il personale terrorizzato, i pazienti e gli sfollati sono ora intrappolati nei pochi
ospedali rimasti a Khan Younis mentre continuano pesanti combattimenti”, ha
dichiarato Lazzarini.
Israele non accetterà un accordo per il cessate il fuoco che lasci i suoi ostaggi a Gaza
o che consenta a Hamas di continuare a governare l’enclave palestinese. Lo ha
sottolineato il portavoce del governo israeliano Eylon Lavy, citato da al-Arabiya. Il
portavoce ha confermato che vanno avanti le trattative per ottenere il rilascio degli
ostaggi, ma non ha aggiunto dettagli per non ostacolare i negoziati.
Il giornalista e influencer palestinese Motaz Azaiza è arrivato questa mattina in Egitto
attraverso il valico di Rafah, e si è diretto con un’auto privata, sotto una scorta di
massima sicurezza, all’aeroporto internazionale di Al-Arish, dove l’aspettava un aereo
privato giunto appositamente per condurlo in Qatar.
Lo riferiscono all’Ansa fonti di frontiera. Azaiza, traduttore, fotografo e collaboratore
dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, contava milioni di followers
su Instagram, prima che il suo account venisse chiuso.
Una quindicina di membri della sua famiglia sono rimasti uccisi nei bombardamenti
israeliani. Oggi, sul suo profilo Facebook scrive: “Sono dovuto andare via per un
sacco di ragioni. Tutti voi ne conoscete alcune, ma non tutte. Grazie a tutti. Pregate
per Gaza”. (ANSAmed).
A Gaza le bombe non sono l’unica minaccia alla vita.
I residenti mancano di cibo e acqua pulita, le strutture sanitarie sono praticamente
inesistenti e le comunicazioni con il mondo esterno sono instabili nella migliore delle
ipotesi. E’ la testimonianza rilasciata da Juliette Touma, rappresentante dell’Agenzia
delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, al sito dell’Onu dopo la sua recente
visita nella Striscia di Gaza.
Touma che si è recata nelle zone centrali tra cui Deir al-Balah, e poi nel sud, a Rafah
e Khan Younis, descrive una situazione “assolutamente disperata”. La cosa che più
colpisce è la condizione di sovraffollamento che si vive nella città di Rafah. La
popolazione qui, spiega Touma, è quadruplicata dall’inizio della guerra. “La gente ha
continuato a fuggire, cercando rifugio in questa parte di Gaza, sperando di trovare
sicurezza e protezione”. Le strade sono invase da rifugi di fortuna che le persone
hanno allestito per proteggersi dalle intemperie, pochi pali di legno a reggere teli di
plastica e dentro tante, troppe persone. “Ovunque si guardi, ci sono sfollati, persone
che chiedono aiuto, sono esauste dopo tre mesi e mezzo di quella che è una guerra
brutale” aggiunge la rappresentante Onu. In uno spazio di meno di tre metri quadri
vivono fino a 26 persone, una sopra all’altra senza poter riscaldarsi la notte e senza
acqua per potersi lavare. E per mangiare un pezzo di verdura da dividere in tanti.
“Queste non sono condizioni per gli esseri umani” dichiara Juliette Touma, secondo
cui a peggiorare ulteriormente la situazione c’è l’isolamento delle comunicazioni. I
servizi telefonici e internet non funzionano, anche a causa dei gravi danni causati alla
rete di telecomunicazioni di Gaza. E’ impossibile inviare un messaggio WhatsApp o
fare una chiamata da un cellulare all’altro. “La maggior parte delle persone si sente
estremamente isolata dal resto del mondo – dice ancora la rappresentante Onu – e ciò
contribuisce alla grande percezione di insicurezza”. “E’ inimmaginabile essere nel bel
mezzo di una zona di guerra, aver bisogno di chiamare un’ambulanza o chiedere aiuto
o parlare con i tuoi cari e non poterlo fare”, aggiunge. E la mancanza di
comunicazione rende difficili anche le operazioni di aiuto da parte delle
organizzazioni umanitarie perché è difficile coordinare le operazioni di trasporto,
stoccaggio e distribuzione degli aiuti senza la possibilità di utilizzare il telefono.
“L’assedio – conclude – sta uccidendo silenziosamente la popolazione di Gaza”.
(ANSAmed).
A - Diario di un ????????? Giorno 105.
- +25.490 palestinesi uccisi a Gaza
- +63.354 Feriti dalle bombe
- +7.100 Donne
- +10.400 Bambini
- +8.000 dispersi sotto le macerie
- +5.000 sono donne e bambini
- 1.9 milioni di profughi homeless
- 369 uccisi in Cisgiordania
- +6.220 imprigionati dal 7 Ottobre
- 3.365 feriti da militari e coloni
- 1.405 Israeliani uccisi da Hamas
- +337 operatori sanitari uccisi
- 135 operatori media tra cui
- 117 Giornalisti uccisi dalle bombe
- 152 operatori delle Nazioni Unite
- 525 soldati uccisi dal 7 Ottobre
- 218 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese. - Offensiva totale da cielo e terra dell’esercito israeliano a Khan Younis, città dalla quale c’è un esodo in massa per cercare rifugio all’estremo sud, intorno a Rafah e al confine con l’Egitto
- Quasi 2 milioni di persone in pochi km quadrati. Si calcola che il numero terrificante a cui siamo pervenuti e’ di 7 umani per metro quadrato.
- TEL AVIV – Centinaia di manifestanti stanno bloccando il valico israeliano di Kerem Shalom con la Striscia impedendo ai camion degli aiuti di entrare a Gaza.
- Lo ha riferito il sito di Ynet secondo cui i manifestanti hanno sostenuto che “nessun aiuto verrà inviato.
- Fino al ritorno dell’ultimo dei rapiti, nessun equipaggiamento sarà trasferito al nemico”. Tra i partecipanti alla protesta – secondo la stessa fonte – ci sono membri delle famiglie dei soldati caduti nelle battaglie di Gaza e rappresentanti delle famiglie dei rapiti, nonché riservisti rilasciati e civili evacuati dal nord e dal sud. �I manifestanti – che innalzano bandiere israeliane davanti ai camion – ritmano slogan contro “l’aiuto ai nemici”. “E’ una follia – ha detto una dei dimostranti, citato da Times of Israel – Mentre il popolo in Israele aspetta la vittoria, il governo sta nutrendo, vestendo e rifornendo il nemico anche se questi cerca di uccidere i nostri soldati e i civili con i razzi e tortura i nostri ostaggi affamati”. Israele sta facendo passare per la popolazione di Gaza tonnellate di aiuti umanitari inviati dall’Egitto dentro la Striscia attraverso il territorio israeliano. A Kerem Shalom sono effettuati dalle forze di sicurezza controlli sugli aiuti per impedire che arrivino ad Hamas mezzi per proseguire la guerra.
- Hamas apre al rilascio di alcuni ostaggi israeliani in cambio di una pausa significativa dei combattimenti nella Striscia di Gaza: lo riporta il Wall Street Journal citando fonti egiziane, secondo le quali il movimento islamista palestinese avrebbe comunicato ai mediatori la sua disponibilità a trattare.
- Il quotidiano americano afferma che Hamas avrebbe aperto a un accordo per il rilascio di donne e bambini.
- L’esercito di Israele ha affermato ieri sera di aver ucciso oltre 100 miliziani di Hamas nelle ultime 24 ore durante i combattimenti in corso nell’area ovest di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. “Le truppe sul terreno stanno continuando la loro missione con determinazione”, hanno affermato le Forze di difesa israeliane (Idf) dopo che un’esplosione ha ucciso 21 loro soldati in quello che è stato l’episodio più mortale per l’operazione di terra israeliana nella Striscia. “Le nostre forze – ha spiegato in conferenza stampa il portavoce delle Idf, Daniel Hagari – stanno continuando un’ampia offensiva contro Khan Yunis ovest, una delle principali roccaforti di Hamas. Questa è un’area complessa, densamente popolata, e molti terroristi ci si nascondono, anche in siti sensibili.
- Israele ha vissuto il giorno più tragico della guerra dopo il 7 ottobre: la strage di 21 dei suoi soldati che ha fatto piombare il Paese in un cupo sconforto. I militari, tutti riservisti, sono stati uccisi nell’area di Almaazi, nel centro di Gaza, da una squadra delle Brigate Al Qassam – l’ala militare di Hamas – nell’esplosione di due palazzine attivata, a quanto pare, dal lancio di un razzo anti tank.
- I soldati – attorno alle 16 di lunedì, ma la notizia si è appresa solo oggi – stavano minando i due edifici nell’ambito della creazione di una zona cuscinetto a ridosso del confine con Gaza in modo da consentire agli abitanti di tornare in sicurezza nei kibbutz ora fatti sfollare. Il razzo – il cui lancio è stato rivendicato da Hamas – ha preso di mira un carro armato israeliano che era a protezione dei soldati. In contemporanea, secondo la ricostruzione del portavoce dell’esercito Daniel Hagari, che ha annunciato l’apertura di un’inchiesta, sono deflagrate le cariche esplosive dentro le due palazzine uccidendo i militari: l’ipotesi più verosimile è che la detonazione delle mine sia stata in qualche modo attivata dal primo razzo anticarro lanciato, o da un secondo.
- Hamas ha pubblicato in serata un video che ritrae l’attacco dove sono rimasti uccisi i 21 soldati israeliani. Il video – riporta Al Jazeera – inizia con un combattente di Hamas che spara un colpo di mortaio contro una casa, poi raccoglie una granata e la lancia contro la parte anteriore di un carro armato parcheggiato fuori dall’edificio, che in quel momento era stato avvolto dal fumo. Poi appare una didascalia che recita: è questo “il momento in cui un campo minato viene fatto esplodere” prendendo di mira “le forze israeliane. Speriamo siano morti”.
- La morte dei 21 soldati in un giorno ha avuto una vasta eco in Israele. Il premier Benyamin Netanyahu ha detto che il Paese ha “vissuto uno dei giorni più pesanti dall’inizio del conflitto”, ma non per questo “Israele smetterà di combattere fino alla vittoria totale”.
- “Questa – ha commentato il ministro della Difesa Yoav Gallant – è una guerra che stabilirà il futuro di Israele nei decenni a venire. La morte di quei combattenti deve spronarci a raggiungerne gli obiettivi”. Il bilancio complessivo delle vittime militari è salito poi a 24, con altri tre soldati uccisi nella Striscia in altri contesti.
- Hamas intanto avrebbe respinto la proposta israeliana di un cessate il fuoco di due mesi in cambio del rilascio degli ostaggi. Secondo una fonte egiziana citata dai media internazionali, la fazione palestinese ha insistito sul fatto che non saranno liberati altri rapiti finché Israele non cesserà la sua offensiva e si ritirerà completamente da Gaza. La proposta svelata lunedì dal sito americano Axios prevedeva inoltre la liberazione di detenuti palestinesi dalle carceri di Israele e l’autorizzazione per i leader di Hamas nella Striscia di trasferirsi in altri Paesi.
- Ma il Qatar non dispera del tutto di aprire nuovi negoziati e gli Usa hanno fatto sapere di essere pronti a sostenere lunghe pause umanitarie (dai 60 ai 90 giorni) per il rilascio degli ostaggi, anche se nel futuro di Gaza “non ci può essere Hamas” ma neppure “una riduzione del territorio” della Striscia. La Casa Bianca ha confermato che l’inviato americano per il Medio Oriente Brett McGurk è in visita nella regione per parlare proprio di questo.
- Nel 109esimo di guerra, l’Idf ha accerchiato del tutto Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud dell’enclave palestinese. All’operazione – che ha visto, secondo l’esercito decine di “terroristi uccisi” e la distruzione di un tunnel lungo un chilometro in un quartiere residenziale – hanno preso parte unità di paracadutisti, della brigata Givati e mezzi blindati, assistiti da unità di commando. Il portavoce militare in arabo Avichai Adraee ha detto che l’esercito ha invitato per motivi di “sicurezza” gli abitanti di 6 rioni della città ad evacuare, attraverso Al-Bahar Street, verso la non molto distante “zona umanitaria” di Moassi sul mare.
- La Mezzaluna Rossa palestinese ha accusato invece l’Idf di aver aperto il fuoco contro sue ambulanze che a Kahn Yunis trasportavano feriti, mentre resta circondato per il secondo giorno l’Ospedale Nasser da cui l’esercito ha riferito che nei giorni scorsi si è sparato contro i soldati. Secondo analisti militari, il prossimo passo dell’Idf sarà verso Rafah, che è a ridosso dell’Egitto. Mentre gli uccisi a Gaza – secondo il ministero della Sanità di Hamas, che non distingue tra morti civili e miliziani – sono arrivati a 25.490, l’Unicef Palestina ha affermato che nella Striscia “più di 1.000 bambini” sono stati mutilati a causa dei bombardamenti.
- Una donna ex ostaggio a Gaza, poi rilasciata, e sua figlia hanno raccontato davanti ad una Commissione della Knesset che “donne e uomini sono violentati dai terroristi nei tunnel sotto la Striscia”. “I terroristi – ha detto la donna, citata dai media – portano vestiti da bambole per le ragazze. Hanno trasformato le ragazze nelle loro bambole, con cui possono fare quello che vogliono”. Anche un’altra donna ex ostaggio ha riferito che “ci sono ragazze lì senza mestruazioni da molto tempo e forse è per questo che dovremmo pregare, che sia il corpo a proteggerle in modo che, Dio non voglia, non rimangano incinte”.
- Gli Stati Uniti sono aperti a sostenere lunghe pause umanitarie per il rilascio degli ostaggi e per la consegna di ulteriori aiuti a Gaza. Lo afferma il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale John Kirby, rispondendo a chi gli chiedeva se gli usa appoggerebbero pause di 30 o 60 o 90 giorni. Kirby ha inoltre osservato come ieri sia stato “un giorno terribile per l’Idf (l’esercito israeliano, ndr) in termini di perdite”. Kirby ha comunque chiarito che qualsiasi sarà il futuro di Gaza, non potrà includere i leader di Hamas.
- Un portavoce della Mezzaluna Rossa palestinese ha accusato oggi l’esercito israeliano di aver aperto il fuoco contro suoi veicoli di soccorso che a Khan Yunis (a sud di Gaza) cercavano di prestare soccorso a feriti. Lo riferisce Haaretz, aggiungendo che anche oggi il locale ospedale Nasser resta circondato dall’esercito, per il secondo giorno consecutivo. La settimana scorsa l’esercito ha riferito che da quell’ospedale è stato aperto il fuoco contro i soldati.
- “A Gaza, secondo le notizie che ci arrivano, più di 1.000 bambini hanno subito la perdita di un arto a causa dei bombardamenti, cambiando profondamente la loro vita”. Lo scrive Unicef Palestina su X.
- “Noi dobbiamo a cominciare a parlare in maniera automatica dell’applicazione dei due Stati. E una cosa deve essere chiara: Israele non ha alcun diritto di veto all’autodeterminazione del popolo palestinese, riconosciuta dalle Nazioni Unite”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell nella conferenza stampa al termine del Consiglio di Associazione Ue-Egitto.
- Americani e britannici sono tornati a colpire gli Houthi in Yemen. Raid congiunti, per la seconda volta in poco più di dieci giorni, che hanno preso di mira diversi obiettivi sul territorio controllato dal movimento sciita. Washington e Londra hanno ribadito di voler prevenire gli attacchi ai mercantili occidentali nel Mar Rosso, senza aprire un nuovo fronte di guerra, ma le milizie filoiraniane hanno immancabilmente promesso che non resteranno a guardare. E Teheran ha avvertito gli Usa: “State commettendo un errore strategico”.
- Nella notte tra lunedì e martedì la task force Prosperity Guardian è entrata in azione bombardando otto siti degli Houthi che nascondevano “sistemi missilistici e di lancio, sistemi di difesa aerea, radar e strutture di stoccaggio di armi”, ha reso noto un comunicato dell’operazione multinazionale a guida anglo-americana. Specificando che i raid sono serviti a “indebolire l’arsenale utilizzato per mettere in pericolo il commercio globale e la vita di marinai innocenti”. E’ la seconda azione militare ad ampio raggio dopo quella del 12 gennaio, a cui erano seguiti strike mirati solo degli Usa.
- L’ultimo blitz in Yemen è stato preceduto da una telefonata tra Joe Biden e Rishi Sunak, in cui i due leader “hanno ribadito il loro impegno per la libertà di navigazione”. In una fase in cui, secondo le stime di Londra, gli Houthi hanno attaccato 12 cargo negli ultimi dieci giorni, più di 30 da novembre, per rappresaglia contro Israele dopo l’invasione di Gaza. Il capo della diplomazia britannica David Cameron visiterà la regione nei prossimi giorni e lavora con gli Stati Uniti a nuove sanzioni contro gli Houthi. �I padroni de facto dello Yemen hanno reagito ai raid di Usa e Gran Bretagna lanciando un’ennesima sfida: “Non resteranno impuniti”. Mentre il loro principale sponsor, l’Iran, ha sottolineato che gli attacchi degli occidentali sono controproducenti perché “minacciano la sicurezza regionale e causano l’allargamento della guerra a Gaza”. Al momento dei bombardamenti “le immagini satellitari mostravano 230 navi commerciali e petroliere nel Mar Rosso”, ha affermato il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian.
- Anche l’Ue, come Usa e Gran Bretagna, è in allarme per le azioni degli Houthi, che hanno provocato una “diminuzione del traffico di container nel Mar Rosso del 22% questo mese”, ha riferito il commissario al Commercio Valdis Dombrovskis. Secondo cui “al momento non ci sono impatti visibili su prezzi energetici, o su prezzi dei beni, ma ci sono già degli effetti sul prezzo dei trasporti”. Per far fronte a questa crisi Bruxelles lavora per rendere operativa quanto prima la missione navale Aspides, dopo il via libera politico all’ultimo Consiglio Esteri. In questa nuova operazione, che avrà compiti difensivi, Roma è in prima linea. Perché “l’Italia è un Paese esportatore e quindi noi abbiamo il dovere, e lo faremo, di proteggere i mercantili”, ha ribadito il ministro Antonio Tajani.
- Il Regno Unito “non esiterà” a rispondere nuovamente con un’azione militare se continueranno gli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso. Lo ha detto il premier britannico Rishi Sunak riferendo alla Camera dei Comuni dopo i raid congiunti compiuti nella notte dalle forze di Londra e Washington nello Yemen contro le basi degli Houthi.
- Nel corso del dibattito ai Comuni, Sunak ha insistito nel negare di volere una escalation militare ma al contempo ha ribadito che gli attacchi degli Houthi devono finire. Secondo il premier Tory la vera escalation è quella condotta dai ribelli che continuano a prendere di mira con missili e droni “le navi da guerra statunitensi e britanniche, e minacciano le basi alleate nella regione”. Il primo ministro ha affermato anche che, secondo una prima valutazione dell’intelligence, gli obiettivi presi di mira sarebbero stati colpiti con efficacia.
- Inoltre ha sottolineato che il ministro degli Esteri, David Cameron, sta per partire per un nuovo tour in Medio Oriente, a dimostrazione della volontà britannica di rilanciare anche l’azione diplomatica nella regione, incluso il sostegno a una soluzione del conflitto israelo-palestinese basato sul principio dei due Stati. Da parte dell’opposizione laburista, il leader Keir Starmer ha ribadito, come già fatto in precedenza, il suo sostegno ai raid, limitandosi a chiedere a Downing Street qualche dettaglio in più sulla loro efficacia, sui piani futuri e sul parere legale degli uffici governativi competenti.
- La situazione creatasi nel nord di Israele in seguito ai continui attacchi degli Hezbollah è stata esaminata oggi dal premier Benyamin Netanyahu, dal ministro della difesa Yoav Gallant e dal ministro Benny Gantz in un incontro a Ramat Corazim (a nord del lago di Tiberiade) con i rappresentanti delle località israeliane di frontiera con il Libano. In quelle ore in Alta Galilea sono risuonate sirene di allarme e la base aerea sul Monte Meron (a nord di Safed) è stata attaccata con razzi degli Hezbollah. ”Noi teniamo gli occhi aperti per quanto avviene nel Nord”, ha detto Gallant. ”Gli Hezbollah continuano con le loro provocazioni. Noi ci teniamo pronti. Non vogliamo una guerra, mi siamo pronti ad affrontare ogni situazione che potrebbe svilupparsi nel Nord”. Netanyahu ha ribadito che malgrado le pesanti perdite umane di ieri, Israele resta determinato a combattere fino alla vittoria. ”Siamo impegnati nella più giusta delle guerre. Abbiamo anche ottenuto grandi successi, anche oggi, con l’accerchiamento di Khan Yunis”, a sud di Gaza. ”Ma purtroppo abbiamo anche pagato un prezzo molto pesante”.
- Aviva Siegel, una donna ex ostaggio a Gaza, poi rilasciata, sua figlia Shir hanno raccontato davanti ad una Commissione della Knesset che “donne e uomini sono violentati dai terroristi nei tunnel sotto la Striscia”. “I terroristi – ha detto, citata dai media – portano vestiti da bambole per le ragazze. Hanno trasformato le ragazze nelle loro bambole, con cui possono fare quello che vogliono”. Anche la ex ostaggio Chen Goldstein Almog ha detto che “ci sono ragazze lì senza mestruazioni da molto tempo e forse è per questo che dovremmo pregare, che sia il corpo a proteggerle in modo che, Dio non voglia, non rimangano incinte”.
- Almeno 12 razzi sono stati sparati dal Libano del sud dagli Hezbollah verso la base dell’aviazione militare sul monte Meron, in Galilea. Lo ha riferito la radio pubblica israeliana Kan secondo cui almeno quattro sono stati intercettati dai sistemi di difesa Iron Dome, mentre altri ancora sono esplosi in aree aperte nelle sue vicinanze. Quello che viene definito ”un attacco molto massiccio” è avvenuto mentre il premier Benyamin Netanyahu si trova nel nord di Israele, in una località imprecisata, dove incontra oggi rappresentanti delle decine di migliaia di abitanti costretti a sfollare dalle proprie abitazioni a ridosso del confine con il Libano a causa dei continui bombardamenti degli Hezbollah.
- Un intenso scambio di fuoco si è registrato stamani tra Hezbollah e Israele tra il sud del Libano e l’Alta Galilea. Lo riferiscono media libanesi e mediorientali, secondo cui diversi razzi sono stati sparati dagli Hezbollah contro postazioni militari israeliane. Israele ha bombardato con artiglieria e raid aerei postazioni di Hezbollah nel sud del Libano, nelle località di Aytarun, Blida, Shahin, Marwahin, Ramiye, Tayr Harfa e Mays al Jabal, nel settore occidentale e orientale della Linea Blu.
- Diario di un ????????? Giorno 106.
- +25.900 palestinesi uccisi a Gaza
- +63.740 Feriti dalle bombe
- +7.100 Donne
- +10.400 Bambini
- +8.000 dispersi sotto le macerie
- +5.000 sono donne e bambini
- 1.9 milioni di profughi homeless
- 369 uccisi in Cisgiordania
- +6.225 imprigionati dal 7 Ottobre
- 3.365 feriti da militari e coloni
- 1.405 Israeliani uccisi da Hamas
- +337 operatori sanitari uccisi
- 135 operatori media tra cui
- 117 Giornalisti uccisi dalle bombe
- 152 operatori delle Nazioni Unite
- 552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
- 218 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese. - Il bilancio delle vittime dell’attacco di ieri al rifugio della Unrwa a Khan Yunis a Gaza è salito a 12, secondo una dichiarazione di Thomas White, il vice coordinatore umanitario per i territori palestinesi occupati.
- Lo riporta il Guardian. �White ha detto che un certo numero di missioni per raggiungere i morti e i feriti sono state negate, senza dire direttamente che i tentativi sono stati bloccati da Israele.
- Ha detto che le squadre delle Nazioni Unite sono riuscite a raggiungere il sito solo la sera. �Altre 75 persone sono rimaste ferite, di cui 15 in condizioni critiche. Israele ha negato la responsabilità dell’attacco, in cui due colpi di carro armato hanno colpito un centro di addestramento dell’Unrwa.
- Almeno una persona è rimasta uccisa e altre ferite quando un aereo da guerra israeliano ha bombardato all’alba un condominio a Rafah. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti locali. Il raid ha avuto luogo nel quartiere di Tal as-Sultan, a Ovest di Rafah, che ospita oltre 1,3 milioni di palestinesi che vivono in condizioni di sovraffollamento.
- WASHINGTON, 24 GEN – Gli Stati Uniti “sostengono fermamente il diritto di Israele a difendersi, in conformità con il diritto internazionale umanitario, contro i terroristi di Hamas che si nascondono tra la popolazione civile e vogliono annientare lo Stato di Israele.
- Ma Israele mantiene la responsabilità di proteggere i civili, compreso il personale e i siti umanitari”.
- Lo ha detto la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Adrienne Watson dicendo che gli Usa sono “seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (l’Unrwa)”. �”Siamo seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (l’Unrwa), con conseguenti segnalazioni di incendi nell’edificio, in un quartiere nel sud di Gaza dove si sarebbero rifugiati più di 30.000 palestinesi sfollati”, si legge in una nota. “Anche se non disponiamo ancora di tutti i dettagli su quanto accaduto e continueremo a cercare ulteriori informazioni sugli incidenti di oggi – prosegue il testo – la perdita di ogni vita innocente è una tragedia. Questo conflitto ha già provocato la morte e il ferimento devastanti di decine di migliaia di civili palestinesi, e piangiamo ogni singola vita civile che è andata perduta. È straziante vedere i bambini uccisi, feriti e resi orfani”. (ANSAmed). �
- “Il livello di sofferenza” fra i palestinesi che vivono a Gaza, bersaglio della rappresaglia militare israeliana contro Hamas in corso da quasi 4 mesi, è ormai “inimmaginabile”.
- Lo ha riconosciuto David Cameron, ministro degli Esteri del governo britannico di Rishi Sunak, annunciando a margine di una nuova missione in Medio Oriente un ulteriore pacchetto di aiuti umanitari coordinati in tandem da Regno Unito e Qatare e destinati alla popolazione della Striscia. � La fornitura è stata avviata a partire da oggi con la consegna, attraverso l’Egitto, di 17 tonnellate di tende per famiglie “alla ricerca disperata di riparo mentre l’inverno avanza” , come si legge in una nota diffusa dal Foreign Office. � In una dichiarazione, lord Cameron ha sottolineato di aver sollecitato ieri in un faccia a faccia il premier israeliano Benyamin Netanyahu a consentire che “molti più camion di aiuti possano entrare a Gaza e che altri valichi vengano aperti”.
- Non solo: il capo della diplomazia britannica ha pure invocato apertamente “una pausa umanitaria immediata (dei raid) per far entrare gli aiuti e uscire gli ostaggi, seguita da un cessate il fuoco sostenibile, senza più ripresa delle ostilità”. � Londra fa inoltre suo l’allarme dell’Onu e di varie ong secondo cui ormai 9 palestinesi su 10 sopravvivono fra gli stenti nel nord della Striscia di Gaza con “meno di un pasto al giorno”: ai limiti della fame.
- Proseguono le proteste al valico di Kerem Shalom contro gli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile della Striscia di Gaza. Secondo The Times of Israel, un gruppo di manifestanti israeliani si sta dirigendo verso il valico per formare picchetti di protesta, chiedendo un’interruzione del flusso di aiuti sino al completo rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Alcuni manifestanti sono stati inizialmente fermati a un checkpoint ma, in seguito, sono riusciti a passare. Altre persone sarebbero già arrivate al valico. “Nessuno può impedirci di bloccare i camion a Gaza”, dice un manifestante. “Visto che il primo ministro” Benjamin Netanyahu “non l’ha fatto lo faremo noi al posto suo”, ha avvertito.
- Diario di un ????????? Giorno 107.
- +26.083 palestinesi uccisi a Gaza
- +63.740 Feriti dalle bombe
- +7.100 Donne
- +10.400 Bambini
- +8.000 dispersi sotto le macerie
- +5.000 sono donne e bambini
- 1.9 milioni di profughi homeless
- 369 uccisi in Cisgiordania
- +6.255 imprigionati dal 7 Ottobre
- 3.365 feriti da militari e coloni
- 1.405 Israeliani uccisi da Hamas
- +337 operatori sanitari uccisi
- 135 operatori media tra cui
- 123 Giornalisti uccisi dalle bombe
- 152 operatori delle Nazioni Unite
- 552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
- 218 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese. - Oggi era il giorno della pronuncia della Corte internazionale dell’Aia, che ha accettato la causa del Sudafrica contro Israele sul possibile genocidio nella Striscia di Gaza. �Intanto, Israele e Hamas hanno raggiunto un’intesa di base sulla maggior parte dei termini dell’accordo che riguarda il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Lo riferisce il portale Haaretz, citando fonti. Entrambe le parti hanno concordato un periodo di 35 giorni durante il quale tutti gli ostaggi saranno rilasciati, probabilmente in tre o quattro fasi. In cambio, Israele rilascerà i prigionieri palestinesi e amplierà considerevolmente l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia.
- La Corte dell’Aja ha chiesto a Israele di preservare le prove del presunto genocidio a Gaza. La presidente Donoghue ha ordinato a Israele di riferire alla corte entro un mese e ha anche affermato che devono essere adottate misure per migliorare la situazione umanitaria nella Striscia. Israele deve adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria urgenti e necessari per affrontare le condizioni di vita dei palestinesi nella Striscia di Gaza. La giudice Donoghue ha affermato che la Corte ha deciso che Israele deve “prendere tutte le misure in suo potere” per prevenire tutti gli atti che rientrano nell’ambito della convenzione sul genocidio, e che Israele deve garantire “con effetto immediato” che le sue forze non commettano nessuno degli atti previsti dalla convenzione. Secondo la Corte, Israele deve poi garantire la conservazione delle prove del presunto genocidio.
- La Corte internazionale di giustizia dell’Aja ha chiesto il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi israeliani a Gaza nelle sue dichiarazioni in merito alla richiesta di misure urgenti presentata dal Sudafrica.
- La Corte internazionale di Giustizia dell’Aja ritiene che esista una controversia tra Israele e Sudafrica e attribuisce alla corte la giurisdizione per pronunciarsi sul caso. Lo ha affermato la giudice americana Joan Donoghue, secondo cui “almeno alcuni atti sembrano in grado di rientrare nella convenzione sul genocidio”, e “la Corte ritiene di non poter accogliere la richiesta di Israele di archiviare il caso”.
- La Corte dell’Aja stabilisce che almeno alcune delle denunce di violazione dei diritti umani presentate dal Sudafrica sono giustificate. Lo ha dichiarato la giudice Donoghue
- La giudice Donoghue ha affermato che la corte è consapevole della portata della tragedia umana che si sta verificando nella regione ed è profondamente preoccupata per la continua perdita di vite a Gaza. Donoghue ha citato il coordinatore dei soccorsi d’emergenza delle Nazioni Unite Martin Griffiths che ha affermato che “Gaza è diventata un luogo di morte e disperazione”. Il giudice afferma che a Gaza sono state sfollate 1,7 milioni di persone e che l’enclave è diventata “inabitabile” ma osserva, tuttavia, che i numeri provenienti da Gaza non possono essere verificati in modo indipendente.
- “La stessa affermazione che Israele compia un genocidio del popolo palestinese è non solo menzognera ma anche oltraggiosa. La disponibilità della Corte di prenderla in esame è un marchio di vergogna che non sarà cancellato per generazioni”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu secondo cui “Israele combatte una guerra giusta contro i mostri di Hamas e la Corte ha respinto giustamente la richiesta di privarci del diritto all’autodifesa”.
- Il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, secondo la Radio di Israele, ha definito la Corte dell’Aja ” antisemita” affermando che le sue decisioni “dimostrano ciò che era noto da tempo: il tribunale non cerca la giustizia ma solo di perseguitare il popolo ebraico”. Su X ha scritto: ‘Aja del cavolo’. Il commento del ministro non ha tenuto conto dell’ordine del premier Benyamin Netanyahu di non commentare le decisioni “in attesa di una posizione ufficiale di Israele”.
- “La giornata di oggi segna una vittoria decisiva per lo Stato di diritto internazionale e una pietra miliare significativa nella ricerca di giustizia per il popolo palestinese. Con una sentenza storica, la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che le azioni di Israele a Gaza sono plausibilmente genocidio e ha indicato misure provvisorie su questa base. Per l’attuazione dello Stato di diritto internazionale, la decisione è epocale. Il Sudafrica ringrazia la Corte per la sua rapida decisione”. E’ il commento del ministero degli esteri del Sudafrica pochi minuti dopo la fine della lettura del pronunciamento della ICj.
- Quello dell’Aja è un passo importante che contribuisce ad isolare Israele ed “esporre i suoi crimini a Gaza”. Lo ha detto un esponente di Hamas, citato dai media internazionali e ripreso da quelli israeliani, facendo appello che “l’occupazione applichi le decisioni” della Corte internazionale di giustizia.
- Hamas sta operando “dall’interno e intorno agli ospedali Nasser e al-Amal a Khan Yunis” nel sud della Striscia. Lo ha denunciato l’esercito israeliano secondo cui “il sistematico uso degli ospedali da parte di Hamas è stato ripetutamente documentato”. A questo proposito, il portavoce militare ha ricordato che due settimane fa “il radar dell’esercito ha identificato un lancio di razzi dall’interno del compound dell’ospedale Nasser”. “I fatti sul campo – ha spiegato – smentiscono la palese disinformazione diffusa nelle ultime 72 ore secondo cui gli ospedali sono sotto assedio o attacco”.
- L’esercito ha aggiunto di “essere in contatto con i direttori degli ospedali e il personale medico, al telefono e sul campo, per garantire che gli ospedali possano rimanere operativi e accessibili”. Il portavoce militare ha spiegato che “non vi è alcun obbligo di evacuare gli ospedali”. “Al contrario è stato ribadita – ha sottolineato – l’importanza di salvaguardare e proteggere questi ospedali affinché possano continuare a fornire servizi medici alla popolazione di Gaza”. I soldati – secondo la stessa fonte – sono state informati “dell’importanza di operare con cautela nell’area degli ospedali e dei rifugi designati prima della loro operazione contro Hamas in quest’area”. “Gli abitanti di Gaza che desiderano spostarsi dagli ospedali Nasser e Al-Amal, come molti hanno scelto di fare, – ha fatto sapere il portavoce militare – possono passare attraverso il corridoio di via Al-Bahar, situato sul lato occidentale degli ospedali. L’esercito ha comunicato queste informazioni in arabo attraverso i canali dei media, distribuendo volantini in arabo nell’area, nonché attraverso i soldati dell’IDF di lingua araba che sono schierati sul campo a Gaza per mantenere i contatti con la popolazione locale”. L’Idf – ha concluso – sta continuando “il coordinamento con i direttori degli ospedali, il personale medico e le organizzazioni internazionali. Ad oggi, le richieste degli ospedali sono state soddisfatte e non abbiamo riscontrato alcun incidente che confermi le notizie inesatte che circolano in alcune parti dei media”.
- “Non c’è differenza fra uomini, donne, anziani e bambini. Tutti sono obiettivi legittimi per essere colpiti o prigionieri di guerra”: questa l’indicazione impartita ai miliziani di Hamas dal suo Consiglio della Shura (la guida politico-religiosa). Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan citando un documento recuperato dall’esercito in una base di Hamas a Gaza. “L’intera società sionista – si legge – è un collettivo di coloni, responsabili del furto di terre, di stragi e di profanazioni di luoghi santi islamici”. Secondo l’emittente “la crudeltà di Hamas aveva un avallo religioso, era progettata fin dall’inizio”.
- Israele, battaglie intense in corso a Khan Yunis
- Intense battaglie sono ancora in corso a Khan Yunis, nel sud della striscia di Gaza ed Israele continua a colpire decine di “obiettivi terroristici di Hamas”. Lo ha reso noto il portavoce militare. Nel corso di una serie di operazioni svolte a Khan Yunis, aggiorna il sito delle forze armate, sono stati scoperti 200 imbocchi di tunnel militari, sono state distrutte 130 “infrastrutture di Hamas” e sono state bombardate dieci postazioni di lancio di razzi. Nel nord della Striscia altre “infrastrutture terroristiche di Hamas” sono state colpite grazie ad una attività combinata di forze di terra aiutate dall’aviazione. In particolare un velivolo militare ha centrato un edificio “pieno di esplosivi'”. Secondo il quotidiano Israel ha-Yom in oltre tre mesi di combattimenti le scorte di razzi di Hamas si sono quasi esaurite del tutto, dopo che ne ha lanciati oltre 9.000 verso Israele e dopo che quasi altrettanti sono stati distrutti a terra dalle forze israeliane. Il giornale stima che Hamas abbia adesso solo alcune centinaia di razzi.
- Nuova protesta a Kerem Shalom blocca ingresso aiuti a Gaza
- Decine di persone hanno bloccato, per il terzo giorno consecutivo, l’ingresso degli aiuti umanitari al valico israeliano di Kerem Shalom con Gaza. Gli organizzatori della protesta – che vede tra le sue file anche parenti degli ostaggi – hanno denunciato che “nessun aiuto entrerà fino a che l’ultimo dei rapiti non sarà liberato”.
- Cina, ‘molto preoccupati per l’escalation nel Mar Rosso’
- La Cina è “profondamente preoccupata” per il forte aumento delle tensioni nel Mar Rosso le cui acque “sono un importante canale commerciale internazionale per beni ed energia”. Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, ad una domanda sulle ricostruzioni di stampa relative alle richieste d’aiuto dei funzionari cinesi alle controparti iraniane per frenare gli attacchi Houthi per non rischiare di danneggiare i rapporti commerciali Pechino-Teheran, ha esortato “le parti interessate ad evitare di aggiungere benzina alle tensioni e a salvaguardare congiuntamente la sicurezza della navigazione in conformità con la legge”.
- Tajani, lavoriamo per la pace e la liberazione degli ostaggi
- “Noi siamo amici di Israele, che deve vivere in pace e serenità. Israele ha subito un attacco inimmaginabile: madri violentate, un bambino messo in un forno… Israele deve sconfiggere Hamas che è la nuova Gestapo, sono le nuove SS. Ma Israele deve fare molta attenzione alla popolazione civile di Gaza. Non condividiamo alcune posizioni israeliane, noi siamo per due popoli e due Stati, ma siamo amici di Israele e diamo loro buoni consigli. Ai vertici dell’Autorità nazionale palestinese, che ho incontrato ieri, ho detto di continuare a lavorare per la pace, loro sono favorevoli alla liberazione di tutti gli ostaggi senza alcuna contropartita. Lancio un messaggio a tutti: lavorare per la pace e la liberazione di tutti gli ostaggi che stanno subendo violenze inaudite”. Lo ha detto parlando a Mattino cinque su Canale 5 il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
- Ministero Sanità Gaza, oltre 26mila palestinesi uccisi
- Secondo gli ultimi dati pubblicati dal ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, sono almeno 26.083 i palestinesi uccisi e 64.487 feriti dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. Lo riporta Al Jazeera. Nelle ultime 24 ore almeno 183 persone sono state uccise e 377 ferite, secondo la stessa fonte.
- Israele, ‘pressione Usa importante per rilascio ostaggi’
- “La pressione degli Usa è di grande importanza negli sforzi per far ritornare gli ostaggi”. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant che ha parlato con i suo omologo statunitense Lloyd Austin. A lui Gallant ha denunciato che il rifiuto degli Hezbollah di ritirare le proprie forze “dal confine” del Libano “riduce la possibilità di raggiungere una soluzione politica, nonostante il sostegno di Israele a questa posizione”.
- Diario di un ????????? Giorno 108.
- +26.083 palestinesi uccisi a Gaza
- +63.740 Feriti dalle bombe
- +7.100 Donne
- +10.400 Bambini
- +8.000 dispersi sotto le macerie
- +5.000 sono donne e bambini
- 1.9 milioni di profughi homeless
- 369 uccisi in Cisgiordania
- +6.255 imprigionati dal 7 Ottobre
- 3.365 feriti da militari e coloni
- 1.405 Israeliani uccisi da Hamas
- +337 operatori sanitari uccisi
- 135 operatori media tra cui
- 123 Giornalisti uccisi dalle bombe
- 152 operatori delle Nazioni Unite
- 552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
- 218 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese. - Le forze armate israeliane hanno ordinato oggi agli abitanti di diversi quartieri di Gaza City (nel settore nord della Striscia) di raggiungere le ‘zone umanitarie’ approntate a Deir el-Ballah, nel sud della Striscia. Lo ha reso noto il portavoce militare Avichay Adraee precisando che i rioni che vanno sgomberati sono Nasser, Sheikh Radwan, Shati, Sabra, Sheikh Ajlin e Tel al-Hawa.
- Agli abitanti viene indicato di utilizzare il lungomare di Gaza per raggiungere il sud della Striscia.
- Intanto intensi combattimenti sono segnalati anche oggi a Khan Yunis, nel sud della Striscia, in particolare nel settore ovest.
- La polizia di frontiera israeliana sorveglia i manifestanti israeliani di destra che tentano di bloccare la strada mentre i camion degli aiuti umanitari attraversano la Striscia di Gaza al valico di frontiera di Kerem Shalom, nel sud di Israele, il 29 gennaio 2024. Dal 7 ottobre 2023, fino a 1,9 milioni di persone, o più Oltre l’85% della popolazione è stata sfollata in tutta la Striscia di Gaza, alcuni più di una volta, secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), che ha aggiunto che la maggior parte dei civili a Gaza si trova in bisogno disperato di assistenza e protezione umanitaria».
- Si è sparsa una voce assolutamente attendibile, che Israele abbia avvertito l’Egitto che sposterà le sue truppe a Rafah e a ridosso del confine per evitare che i membri di Hamas fuggano nel
- Sinai attraverso i tunnel.
- A Rafah e dintorni sono oggi ammassati oltre 1.5 milioni di persone, sospinte la’ dall’esercito israeliano che ,se davvero decidesse di ampliare il fronte a sud, genererebbe un massacro senza precedenti.
- “Buffer Zone” : zona di rispetto che Israele sta creando con la distruzione di tutto quello che sta tra il confine con Israele e almeno 1 Km della Striscia.
- Così facendo, ridurrà di oltre 40 Km quadrati il già insufficiente territorio di Gaza, ma, molto di più, cancellerà quella che una delle risorse essenziali per i palestinesi: le fattorie e le coltivazioni che proprio in questa fascia di terra sviluppavano le loro risorse : frutta , verdura, allevamenti.
- Diario di un ????????? Giorno 109.
- +26.083 palestinesi uccisi a Gaza
- +63.740 Feriti dalle bombe
- +7.100 Donne
- +10.400 Bambini
- +8.000 dispersi sotto le macerie
- +5.000 sono donne e bambini
- 1.9 milioni di profughi homeless
- 369 uccisi in Cisgiordania
- +6.255 imprigionati dal 7 Ottobre
- 3.365 feriti da militari e coloni
- 1.405 Israeliani uccisi da Hamas
- +337 operatori sanitari uccisi
- 135 operatori media tra cui
- 123 Giornalisti uccisi dalle bombe
- 152 operatori delle Nazioni Unite
- 552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
- 218 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese. - Le forze armate israeliane hanno ordinato oggi agli abitanti di diversi quartieri di Gaza City (nel settore nord della Striscia) di raggiungere le ‘zone umanitarie’ approntate a Deir el-Ballah, nel sud della Striscia. Lo ha reso noto il portavoce militare Avichay Adraee precisando che i rioni che vanno sgomberati sono Nasser, Sheikh Radwan, Shati, Sabra, Sheikh Ajlin e Tel al-Hawa.
- Agli abitanti viene indicato di utilizzare il lungomare di Gaza per raggiungere il sud della Striscia.
- Intanto intensi combattimenti sono segnalati anche oggi a Khan Yunis, nel sud della Striscia, in particolare nel settore ovest.
- La polizia di frontiera israeliana sorveglia i manifestanti israeliani di destra che tentano di bloccare la strada mentre i camion degli aiuti umanitari attraversano la Striscia di Gaza al valico di frontiera di Kerem Shalom, nel sud di Israele, il 29 gennaio 2024. Dal 7 ottobre 2023, fino a 1,9 milioni di persone, o più Oltre l’85% della popolazione è stata sfollata in tutta la Striscia di Gaza, alcuni più di una volta, secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), che ha aggiunto che la maggior parte dei civili a Gaza si trova in bisogno disperato di assistenza e protezione umanitaria».
- Si è sparsa una voce assolutamente attendibile, che Israele abbia avvertito l’Egitto che sposterà le sue truppe a Rafah e a ridosso del confine per evitare che i membri di Hamas fuggano nel
- Sinai attraverso i tunnel.
- A Rafah e dintorni sono oggi ammassati oltre 1.5 milioni di persone, sospinte la’ dall’esercito israeliano che ,se davvero decidesse di ampliare il fronte a sud, genererebbe un massacro senza precedenti.
- “Buffer Zone” : zona di rispetto che Israele sta creando con la distruzione di tutto quello che sta tra il confine con Israele e almeno 1 Km della Striscia.
- Così facendo, ridurrà di oltre 40 Km quadrati il già insufficiente territorio di Gaza, ma, molto di più, cancellerà quella che una delle risorse essenziali per i palestinesi: le fattorie e le coltivazioni che proprio in questa fascia di terra sviluppavano le loro risorse : frutta , verdura, allevamenti.
Diario di un ????????? Giorno 110.
+26.637 palestinesi uccisi a Gaza
+65.387 Feriti dalle bombe
+7.500 Donne
+11.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
382 uccisi in Cisgiordania
+6.375 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
123 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
220 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
215 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore.
Un video mostra forze speciali israeliane vestite da infermieri assaltare l’ospedale Ibn Sina a Jenin (Cisgiordania) e uccidere 3 palestinesi.
Il Ministero della Salute dichiara oltre 700.000 casi di infezione grave. Ci sono già casi di colera e tifo; le fogne non funzionano più e quando piove straripano e invadono le tende e i luoghi di rifugio.
L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi gestisce 760
Scuole e 140 ambulatori di prima accoglienza.
Impiega 13.000 persone , di cui 152 uccisi negli attacchi, e da’ aiuti a 6 milioni di palestinesi, per la maggior parte a Gaza e in Giordania, distribuiti in 58 campi profughi. Provvede a distribuire cibo e denaro a oltre 1.8 milioni di palestinesi a Gaza.
Israele intima di evacuare Khan Younis e muoversi verso Gaza Ovest. L’assistenza medica e’ al collasso e non ci sono più spazi vivibili o sicuri nella città .
Procedono le trattative per il cessate il fuoco. Nello stesso momento però Israele si trova nel pieno della bufera politica scatenata dalla presenza di undici ministri e molti membri di spicco del Likud, il partito di Netanyahu, alla convention dei movimenti estremisti tenutasi domenica sera a Gerusalemme e che aveva come tema il ritorno degli insediamenti ebraici nella Striscia, e l’«emigrazione volontaria», leggasi: espulsione, dei palestinesi dalle proprie terre. Il ministro dell’estrema destra messianica Itamar Ben-Gvir la considera «la soluzione morale più logica». Shlomo Karnhi, ministro del Likud, teorizza che l’emigrazione volontaria debba essere conseguita con la forza. Parole incendiarie e sconsiderate in generale, a maggior ragione quando è in corso la trattativa con Hamas
È polemica nel Regno Unito per le dichiarazioni fatte dal ministro degli Esteri David Cameron sulla possibilità che Londra possa riaprire la partita di un “riconoscimento” formale “dello Stato palestinese” sullo sfondo di un’eventuale ripresa dei negoziati di pace in Medio Oriente. Le parole del responsabile del Foreign Office non rappresentano un cambiamento della posizione britannica sul dossier, come ha assicurato un portavoce del premier conservatore Rishi Sunak secondo cui ferma restando la soluzione dei due Stati il riconoscimento di quello palestinese deve avvenire nel momento più utile alla causa della pace. Ma per alcuni esponenti della maggioranza Tory il ministro doveva evitare di esprimersi in questi termini, suscitando fra l’altro il plauso dell’ambasciatore palestinese a Londra, Husam Zomlot. L’ex ministra Theresa Villiers, guidando i critici nella compagine dei conservatori, ha affermato che anticipare il riconoscimento “ricompenserebbe le atrocità di Hamas”, riferendosi all’attacco condotto dai miliziani il 7 ottobre contro Israele. Cameron tuttavia ha insistito dall’Oman sul suo punto di vista, sostenendo che la via da lui proposta potrà essere in ultima analisi la chiave di volta di una futura soluzione di pace nella regione
“Deve esserci responsabilità per chiunque abbia partecipato agli attacchi del 7 ottobre, ma sappiamo anche che l’Unrwa svolge un ruolo fondamentale nel fornire assistenza salvavita ai palestinesi”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield parlando con i giornalisti. “Oggi vedremo il segretario generale Guterres come donatori, ma vogliamo che l’assistenza continui ad arrivare ai palestinesi”, ha aggiunto
La coordinatrice umanitaria dell’Onu per Gaza Sigrid Kaag nel suo primo briefing al Consiglio di Sicurezza in una riunione a porte chiuse ha affermato che il meccanismo delle Nazioni Unite per accelerare la consegna di aiuti umanitari attraverso i Paesi che non sono parti del conflitto richiede il monitoraggio del personale all’interno della Striscia, a cominciare da Rafah. Kaag ha spiegato che aprirà un ufficio a Gaza non appena possibile e che il personale Onu ha bisogno di dispositivi di protezione, veicoli blindati, medici e infermieri. Inoltre ha chiesto l’apertura di più valichi, tra cui Karam Abou Salem e via mare attraverso il porto di Ashdod, e ha spiegato che 300.000 civili sono ancora nel nord di Gaza e vivono in condizioni disastrose
Diario di un ????????? Giorno 111.
+26.751 palestinesi uccisi a Gaza
+65.636 Feriti dalle bombe
+7.500 Donne
+11.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
382 uccisi in Cisgiordania
+6.375 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
123 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
220 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
L’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia afferma che la sua più grande preoccupazione su Gaza riguarda circa 19.000 bambini rimasti orfani o soli senza alcun adulto che si prenda cura di loro.
Lo scrive la Bbc che ha intervistato Jonathan Crick, capo delle comunicazioni di Unicef Palestina.
“Molti di questi bambini sono stati ritrovati sotto le macerie o hanno perso i genitori nel bombardamento della loro casa”, afferma Crick da Rafah. Altri sono stati trovati ai checkpoint israeliani, negli ospedali e per le strade. “I più piccoli molto spesso non riescono a dire il loro nome e anche i più grandi sono solitamente sotto shock”. (ANSAmed).
Almeno 11 civili palestinesi sono stati uccisi in un bombardamento israeliano di una casa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, che cita fonti locali.
L’agenzia parla anche di feriti senza precisarne il numero.
Stop al genocidio che Israele sta compiendo a Gaza e nelle terre di Palestina”. A Napoli, città antifascista, antirazzista, medaglia d’oro della Resistenza, annunciano gli organizzatori, “nasce il primo concertone italiano contro la sanguinaria guerra in Palestina”. Domenica 25 febbraio sul palco del Palapartenope si alzerà la voce di musicisti, cantanti, attrici, letterati, intellettuali, disegnatori, fotoreporter “per dire subito stop al massacro che sta uccidendo il popolo palestinese”. L’iniziativa è promossa dalla Comunità palestinese della Campania e da Assopace Palestina per sostenere la causa del popolo di Gaza e raccogliere fondi da destinare a Medici Senza Frontiere e al Medical Relief che opera negli ambulatori dei territori occupati dalle azioni di guerra. � Il comitato di garanti per la raccolta fondi include Mario Martone, Laura Morante, Lino Musella, Alex Zanotelli, Luigi de Magistris, Nicola Quatrano, Francesco Romanetti e nel cast del concerto figurano – fra gli altri – Fiorella Mannoia, Gruppo Operaio ‘E Zezi, Enzo Avitabile, Eugenio Bennato, Enzo Gragnaniello, Dario Sansone, La Maschera, Valeria Parrella, Ascanio Celestini, 99Posse, Giovanni Block, Marzouk Mejri, Lino Musella, Ciccio Merolla, Pietro Santangelo, Suonno D’Ajere, Sandro Joyeux, Francesco Forni, Nicola Caso, Eduardo Castaldo, Carlo Faiello, Helen Tesfazghi con Afroblue, Alorem, Alessandro Rak, Maurizio Capone, Lino Cannavacciuolo. Poi, Fanfara Station, Elisabetta Serio e Vauro, Ars Nova, Valerio Iovine, Osanna, Mimmo Lucano, Maurizio De Giovanni, Patrizio Rispo, Antonella Stefanucci, Francesco Di Leva, Gino Rivieccio e i fumettisti di Falastin Hurra. Aderiscono anche Marisa Laurito e Ferzan Özpetek, Piero Pelù, Saverio Costanzo, Moni Ovadia e Sabina Guzzanti. Chi vuole ricevere informazioni sul concerto “Life for Gaza” può contattare il numero whatsapp 3403535464, scrivere alla mail info@pergaza.it e collegarsi al sito www.pergaza.it .
Nethanyahu ha detto che non ritirerà le truppe da Hamas e non ci pensa proprio a liberare migliaia di terroristi dalle carceri israeliane.
Israele non accetterà un accordo sugli ostaggi “a ogni costo” perché ci sono delle “linee rosse” che non vogliamo che siano oltrepassate. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un videomessaggio. “Stiamo lavorando per ottenere un altro accordo per liberare i nostri prigionieri, ma sottolineo non ad ogni costo”, ha detto Netanyahu. “Abbiamo delle linee rosse – continua – tra cui: non porremo fine alla guerra, non ritireremo l’Idf dalla Striscia, non rilasceremo migliaia di terroristi”, ha aggiunto.
Ieri a Di martedì quel bastardo guerrafondaio di Luttwak ha detto che tutti i palestinesi sono sostenitori di Hamas e non esistono “civili”. Quindi secondo lui è giusto che vengano bombardati ed eliminati, compresi donne e bambini. “la guerra è guerra”. Ma perché lo invitano ?
Dopo giorni di feroci critiche all’agenzia Onu accusata di collusione con Hamas, i maggiori Paesi donatori, con gli Stati Uniti in testa, hanno detto che continueranno a sostenere l’organizzazione a patto che ci siano le “giuste condizioni”. Almeno dodici Paesi hanno sospeso temporaneamente i contributi dopo che il governo israeliano ha fatto circolare accuse che proverebbero il coinvolgimento di dodici dipendenti della Unrwa, l’agenzia per l’assistenza ai rifugiati palestinesi, negli attacchi del 7 ottobre, che hanno portato la morte di più di 1.200 israeliani.�Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, ha sottolineato nel pomeriggio che la sospensione era solo una misura temporanea, e ha elogiato il ruolo svolto dall’agenzia, che a Gaza impiega più di 12 mila persone.
Hamas sta dimostrando un livello di resistenza molto alto pur sotto la pressione dell’invasione israeliana nella Striscia e anche dopo centoundici giorni di raid aerei devastanti (al conto totale dei bombardamenti va sottratta la settimana di cessate il fuoco a fine novembre). Così resistente che partecipa ai negoziati indiretti con Israele come se si sentisse in posizione di vantaggio – e infatti respinge le offerte, inclusa una tregua di lunga durata, e detta le condizioni.
Il gruppo palestinese è ancora in grado di negare ai soldati israeliani la cattura o la morte del leader Yahia Sinwar, che evidentemente gode ancora di un buon sistema di protezione. Il primo ministro Netanyahu aveva dipinto la fine di Sinwar come il traguardo che farebbe cessare la guerra dentro Gaza, ma per ora lui e gli altri leader più importanti non sono stati toccati. Una donna israeliana tenuta in ostaggio e liberata il 28 novembre disse di avere visto Yahia Sinwar e il fratello Mohammed (che è il capo di una brigata Qassam, quella più robusta che fa base a Khan Yunis) nascosti nei tunnel nel sud della Striscia e da allora non ci sono stati più avvistamenti. In questi giorni c’è malcontento contro Hamas nella popolazione di Gaza, almeno in una parte, al punto che in alcuni video si sente persino “il popolo vuole la caduta di Hamas”, che è uno slogan copiato dalla primavera araba del 2011 quando dalla Tunisia alla Siria si cantava “il popolo vuole la caduta del Sistema”. Ma è chiaro che Sinwar gode di un apparato di controllo così robusto e a prova di delazione da sopravvivere anche a queste piccole ribellioni di superficie.
Lunedì sono arrivate due notizie che sembrano routine di poco conto in mezzo al resto, alle vittime civili, alle accuse e alla tensione politica, ma nascondono un significato più profondo sull’andamento dell’invasione. Poco prima del tramonto Hamas ha sparato da Khan Younis una salva di dodici razzi contro Tel Aviv, che non ha causato danni e ha interrotto una lunga pausa in questo tipo di attacchi. Era il giorno di guerra numero centoquindici. Il fatto che Hamas sia ancora in grado di far scattare le sirene dell’allarme antiaereo nel centro di Israele a questo punto è un segnale rivelatorio: controllare la superficie della Striscia, per quanto ridotta, è complicato. È vero che queste salve a volte sono una misura disperata e Hamas spara perché teme di perdere i razzi da un momento all’altro a causa dell’avanzata di Israele. Ma è anche vero che in teoria impedire al gruppo palestinese di sparare razzi verso le città israeliane era uno dei primi obiettivi della campagna di Israele dentro Gaza.
Il giorno prima, domenica, era uscito un pezzo del Wall Street Journal che per la prima volta dava una stima del livello di distruzione dei tunnel di Hamas: sarebbe tra il venti e il quaranta per cento, secondo fonti americane e israeliane. Vuol dire che – nel caso migliore per Hamas – circa l’ottanta per cento del reticolo sotterraneo che protegge il gruppo palestinese potrebbe essere ancora intatto e operativo. L’operazione “Mare di Atlantide”, che doveva allagare con acqua di mare i tunnel, a quanto sembra non ha avuto gli effetti che i soldati speravano. È probabile che in profondità ci siano paratie stagne in grado di isolare un singolo tunnel da tutti gli altri, proprio per evitare questo genere di attacchi.
Hamas basa tutta la propria strategia di guerra su questa sua capacità di resistere a oltranza. Il suo calcolo è che più trascina le cose in lungo e più i suoi nemici saranno in difficoltà – ed è un calcolo fondato. Il problema tempo per Israele è pressante perché non può permettersi di continuare a fare la guerra nella Striscia come ha fatto nei primi cento giorni. Ha ricevuto un ammonimento dalla Corte internazionale di giustizia che parla di rischio genocidio – perché le vittime palestinesi sono più di ventiseimila e questo vuol dire che i civili uccisi sono molti più degli uomini di Hamas. È in crisi con l’Amministrazione americana, che è l’alleato internazionale più importante. E anche sul piano interno ci sono tensioni politiche forti.
Diario di un ????????? Giorno 112.
+26.900 palestinesi uccisi a Gaza
+65.949 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
382 uccisi in Cisgiordania
+6.375 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
123 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
224 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Almeno 27.131 palestinesi sono stati uccisi e 66.287 feriti negli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre, secondo l’ultimo bollettino diffuso dal ministero della Sanità di Gaza. Nelle ultime 24 ore circa 112 palestinesi sono stati uccisi e 148 feriti, ha aggiunto il ministero.
30 corpi sono stati rinvenuti sepolti nel giardino della scuola attaccata dai militari israeliani . Che, entrati all’interno, hanno separato uomini, donne e bambini, li hanno rinchiusi in stanze diverse e li hanno massacrati a colpi di mitra.
La pioggia sta rendendo invivibile la situazione degli accampamenti di tende nel sud di Gaza. Anche il freddo accresce il rischio di infezioni e malattie, soprattutto fra i bambini.
L’ospedale Al Nasser è circondato dalle truppe israeliane e intrappolati restano medici e pazienti .
Il Belgio ha convocato l’ambasciatrice israeliana dopo che l’edificio che ospitava l’Agenzia belga per la cooperazione allo sviluppo a Gaza è stato bombardato e distrutto. “Gli uffici dell’Enabel, l’agenzia belga per lo sviluppo, a Gaza sono stati bombardati e distrutti. Prendere di mira gli edifici civili è inaccettabile”, ha affermato su X la ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib, sottolineando di aver convocato la diplomatica israeliana “per chiarire tutto”.
Hamas gela l’entusiasmo qatarino per quella che il ministero degli Esteri dell’emirato ha definito “una prima conferma positiva” da parte del movimento radicale su “una proposta di tregua consolidata”. I recenti colloqui a Parigi tra funzionari del Qatar, degli Stati Uniti, israeliani ed egiziani potrebbero portare, secondo il portavoce del ministero, a una nuova pausa nei combattimenti “nelle prossime due settimane”. Ma una fonte vicina ad Hamas ha detto all’AFP che “non c’è ancora intesa sulla struttura” dell’accordo – le fazioni hanno osservazioni importanti – e che “la dichiarazione del Qatar è affrettata e non vera”. Una fonte del movimento aveva in precedenza detto all’AFP che il piano in tre fasi sarebbe iniziato con una sospensione iniziale di sei settimane dei combattimenti che avrebbe comportato maggiori consegne di aiuti a Gaza. Solo “donne, bambini e uomini malati sopra i 60 anni” detenuti dai miliziani verrebbero liberati durante quella fase in cambio di prigionieri palestinesi in Israele, ha detto la fonte. Ci sarebbero anche “negoziati sul ritiro delle forze israeliane”, con possibili fasi aggiuntive che comportino ulteriori scambi di ostaggi e prigionieri.
Il Regno Unito potrebbe riconoscere ufficialmente uno Stato palestinese dopo un cessate il fuoco a Gaza senza attendere l’esito di quelli che potrebbero essere anni di colloqui tra Israele e palestinesi su una soluzione a due Stati. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Cameron. Durante una visita in Libano ieri, Cameron a ha affermato che nessun riconoscimento potrebbe arrivare finché Hamas resta a Gaza, ma che potrebbe avvenire mentre i negoziati israeliani con i leader palestinesi continuano.
Il Pentagono rende noto che il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato ieri con il suo omologo israeliano Yoav Gallant del passaggio dello Stato ebraico verso “operazioni a bassa intensità a Gaza” e del “sostegno a una soluzione diplomatica lungo il confine Israele-Libano e alla stabilità in Cisgiordania”. Austin “ha riaffermato l’importanza di garantire la fornitura ininterrotta di assistenza umanitaria a Gaza e ha ringraziato il ministro Gallant per i suoi sforzi verso questo obiettivo condiviso”, aggiunge il Pentagono in un comunicato. Il segretario alla Difesa americano e il ministro israeliano “hanno discusso anche delle minacce regionali alle forze statunitensi”, si legge nella dichiarazione Usa.
Diario di un ????????? Giorno 113.
+27.131 palestinesi uccisi a Gaza
+66.287 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi homeless
382 uccisi in Cisgiordania
+6.375 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
123 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
224 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
L’ufficio umanitario delle Nazioni Unite venerdì ha espresso preoccupazione per le ostilità a Khan Younis che hanno costretto più persone a fuggire a Rafah, nel Sud di Gaza, e ha descritto la città di confine come una “pentola a pressione della disperazione”. “Voglio sottolineare la nostra profonda preoccupazione per l’escalation delle ostilità a Khan Yunis, che ha provocato un aumento del numero di sfollati interni che cercano rifugio a Rafah negli ultimi giorni”, ha affermato Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari. . “Migliaia di palestinesi hanno continuato a fuggire nel Sud, che già ospita oltre la metà della popolazione di circa 2,3 milioni di persone. … Rafah è una pentola a pressione di disperazione, e temiamo per ciò che verrà dopo”.
Oltre 800 tra diplomatici e funzionari americani ed europei hanno sottoscritto un documento “transatlantico” in cui accusano Israele di “gravi violazioni del diritto internazionale” nell’ambito della risposta militare contro la Striscia di Gaza all’attacco di Hamas del 7 ottobre e chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti, scrivono in un testo visionato fra gli altri dalla Bbc, c’è “il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo”: fino, potenzialmente, a scenari di “pulizia etnica e genocidio”.
“La campagna sulla cosiddetta ‘violenza dei coloni’ è una menzogna antisemita”.
Lo ha detto, in risposta alle annunciate sanzioni del presidente Joe Biden contro i coloni israeliani, il ministro delle Finanze e leader di destra Bezalel Smotrich.
L’intento, ha aggiunto, “è di denigrare non solo i pionieri degli insediamenti ma anche l’intero Stato di Israele. E’ una campana immorale – ha concluso – che trasforma le vittime in aggressori. Peccato che l’amministrazione Biden si presti a cooperare con questa campagna del Bds”, il movimento di boicottaggio di Israele.
Dall’inizio della guerra di Gaza, gli episodi di antisemitismo nel mondo sono aumentati del 235 per cento. La risposta militare di Israele all’aggressione di Hamas del 7 ottobre scorso ha provocato un aumento senza precedenti degli attacchi verbali e fisici contro gli ebrei in Europa, negli Stati Uniti e nel resto del pianeta. È quanto afferma il rapporto annuale pubblicato a Gerusalemme dal ministero della Diaspora in associazione con l’Organizzazione Sionista Mondiale e con l’Agenzia Ebraica, riportato stamane dal Jerusalem Post. Una conferma statistica del messaggio d’allarme pronunciato a Milano nei giorni scorsi dalla senatrice Liliana Segre nelle manifestazioni per il Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale celebrata ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Tra ottobre 2023 e il gennaio 2024, secondo il rapporto gli episodi di antisemitismo a livello mondiale si sono moltiplicati per sei rispetto al periodo gennaio-settembre dello scorso anno, ovvero un aumento del 235 per cento. Geograficamente, negli ultimi quattro mesi il Paese con il maggior numero di incidenti di questo tipo è stato l’America, dove se ne sono verificati il 43 per cento, seguita dall’Europa con il 35 per cento. Il rapporto indica anche che in tutto il mondo nel corso del 2023 gli attacchi antisemiti di natura violenta sono aumentati del 33 per cento rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati raccolti dallo studio, il 48 per cento di questi attacchi, ovvero quasi la metà, sono stati in relazione diretta con l’Operazione Spade di Acciaio, come è stata chiamata dal governo di Benjamin Netanyahu la risposta al massacro del 7 ottobre commesso da Hamas nel sud di Israele. Di questi episodi di antisemitismo violento, il 46 per cento sono avvenuti negli Usa, il 16 per cento nel Regno Unito, il 9 per cento in Germania, il 6 per cento in Francia e in Canada, il 2,5 per cento in Australia. Nel periodo della guerra in corso a Gaza, afferma il rapporto, rispetto alla prima parte dell’anno in Francia gli episodi di antisemitismo di qualunque genere, verbale e fisico, sono aumentati del 1.000 per cento, in Canada dell’800 per cento, in America del 337 per cento e in Germania del 320.
“Questi ultimi mesi sono stati un periodo come nessun altro”, commenta il ministro della Diaspora Amichai Chikli. “L’odio verso Israele nel mondo è il più forte che ci sia stato” dalla fondazione dello Stato ebraico nel 1948 e verso gli ebrei “dagli anni Trenta del secolo scorso”. Continua il ministro israeliano: “In tutto l’Occidente, oggi gli ebrei non si sentono al sicuro. Gli ebrei che parlano ebraico in metropolitana nelle capitali d’Europa rischiano di venire picchiati. Gli ebrei che esibiscono la bandiera di Israele rischiano la vita”.
Una nuova analisi fatta su immagini satellitari descrive con molta precisione il livello di devastazione della Striscia di Gaza causato nei primi cento giorni dai bombardamenti degli aerei israeliani e anche dalle demolizioni controllate compiute dalle truppe israeliane a terra. Più della metà degli edifici sono stati distrutti oppure danneggiati, spiegano Corey Scher della City University di New York e Jamon Van Den Hoek della Oregon State University, che hanno comparato le immagini del prima e di adesso per scoprire i cambiamenti improvvisi nell’altezza o nella struttura che indicano danni.
L’analisi conferma quello che si può vedere a occhio nudo nei video che arrivano ogni giorno da Gaza. Tra i 144.000 e i 175.000 edifici sono stati danneggiati o distrutti e questo vuol dire che una percentuale compresa tra il 50 e il 61 per cento degli edifici di Gaza è stata colpita. In molte zone una panorama lunare e piatto ha preso il posto di quartieri palestinesi che prima del 7 ottobre erano tra i più affollati al mondo. Scher sostiene che i danni inferti nella Striscia spiccano rispetto ad altre zone di guerra da lui analizzate in passato: “Abbiamo lavorato sull’Ucraina, abbiamo anche esaminato Aleppo in Siria e altre città, ma l’entità e la velocità dei danni sono notevoli. Non ho mai visto così tanti danni apparire così rapidamente”. I bombardamenti sono continuati e sono ancora in corso, quindi il livello di distruzione messo a fuoco da questa analisi delle immagini satellitari è nel frattempo aumentato.
Diario di un ????????? Giorno 114.
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+8.000 Donne
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382 uccisi in Cisgiordania
+6.375 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
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- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
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continuano i bombardamenti sui civili nella Striscia di Gaza, come denunciato dall’Alto rappresentante della politica Estera dell’Unione europea, Josep Borrell. Secondo il nuovo bilancio del Ministero della Sanità di Gaza il bilancio delle vittime è di 27.238 persone.
“La realtà”: questo il titolo di un volantino a più pagine lanciato dall’esercito israeliano nella parte centrale di Gaza. Lo ha riferito la tv Kan secondo cui nel volantino si chiede agli abitanti di “svegliarsi” aggiungendo che Hamas “uccide i vostri bambini”. Il ciclostilato include anche articoli sulle sanzioni della Ue al leader di Hamas Yahya Sinwar, l’aumento dell’aiuto umanitario confutando le affermazioni del portavoce di Hamas. “Hanno bruciato i soldi della gente nei tunnel e nelle armi”, si sostiene aggiungendo che “hanno distrutto tutto quello di buono, percuotendovi e torturandovi, abbandonando le vostre famiglie nelle strade mentre loro ci nascondono nei tunnel. Non restate in silenzio, il futuro è nelle vostre mani”
Il ministero degli Esteri palestinesi afferma di considerare “con grande preoccupazione” le dichiarazioni del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant riguardo all’intenzione di spostare l’operazione militare israeliana ora su Rafah, rimasta uno dei pochi rifugi in tutta la Striscia di Gaza dall’inizio dell’invasione israeliana. Una tale operazione avrebbe come risultato “l’annientamento di circa 1,5 milioni di palestinesi o un tentativo di sfollarli”, conclude la dichiarazione citata dall’agenzia Wafa
La “continua attività militare” di Israele “nel Sud” della Striscia di Gaza “spinge i civili verso il confine con l’Egitto”, dove ci sono “1 milione” di rifugiati interni. Israele “dice che sono zone sicure”, ma di fatto “non lo sono” e “i bombardamenti continuano a colpire la popolazione civile, creando una situazione terribile. I ministri oggi dovranno discuterne”. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a margine del Gymnich, il Consiglio Affari Esteri informale, organizzato a Bruxelles dalla presidenza belga
Hamas si divide sulla proposta di accordo per il rilascio degli ostaggi trattenuti a Gaza: secondo il Wall Street Journal, il capo dell’organizzazione terroristica a Gaza, Yahya Sinwar, sosterrebbe una tregua temporanea mentre i suoi leader al di fuori della Striscia starebbero spingendo per ulteriori concessioni ed un cessate il fuoco permanente. Sinwar punterebbe ad una pausa di sei settimane per far riorganizzare i miliziani di Hamas e fare entrare più aiuti a Gaza, scrive il Wsj citando fonti a conoscenza dei contenuti dei negoziati. Il capo del Politburo Ismail Haniyeh, al contrario, starebbe spingendo per un cessate il fuoco permanente con garanzie internazionali e un piano per ricostruire l’enclave.
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+27.238 palestinesi uccisi a Gaza
+66.452 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
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+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
382 uccisi in Cisgiordania
+6.375 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
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152 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
224 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Almeno due bambini sono stati uccisi in un attacco israeliano contro un asilo nella città di Rafah, nella parte meridionale di Gaza, ha detto il ministero della Sanità della Striscia citato dall’agenzia Wafa. L’attacco è avvenuto durante la notte. Ci sarebbero anche decine di feriti. Nell’asilo avevano trovato rifugio molti sfollati
L’emittente araba Al Jazeera afferma che almeno 12 persone sono morte ieri a causa di un bombardamento israeliano su un edificio residenziale di Zawaida, nel centro della Striscia di Gaza.
La guerra tra Israele e Hamas, entrata nella sua tredicesima settimana, continua ad essere combattuta con grande intensità per le strade e dal cielo su tutta la Striscia, con l’esercito dello Stato ebraico che intensifica giorno dopo giorno la pressione sul sud. Provocando l’esodo dei civili palestinesi verso Rafah. Le ostilità sempre più cruente non fermano comunque la trattativa per nuove pause umanitarie.
Hamas sembra aver rinunciato all’idea di un cessate il fuoco totale come condizione per rilanciare altri ostaggi, ma la strada per un’intesa appare ancora lunga. Tanto più che nell’ennesima conferenza stampa serale il premier Benyamin Netanyahu ha ribadito il suo mantra: “Andremo avanti per molti mesi, non cederò alle pressioni internazionali”.
Nella prime ore della giornata l’Idf ha comunicato di aver attaccato diversi obiettivi di Hamas nel nord e nel centro di Gaza. Mentre nell’area meridionale di Khan Yunis, considerata la roccaforte del nemico, l’aviazione che ha intensificato le operazioni effettuando circa 50 raid e prendendo di mira anche i tunnel. Le truppe di terra hanno riferito di un’irruzione nella base dell’intelligence del gruppo armato palestinese, e nello stesso complesso sarebbe stato localizzato anche un centro di comando della Jihad islamica, l’altra fazione che sfida Israele. Azioni eclatanti, immortalate dalle tv nazionali, mentre il bollettino delle operazioni viene aggiornato con decine di “terroristi uccisi”, armi, ordigni esplosivi, equipaggiamenti militari e dispositivi di comunicazione recuperati. Con un drammatico risvolto: la crescente fuga dei civili, sempre più a sud. Secondo l’Onu, almeno centomila persone si sarebbero trasferite a Rafah, al confine con l’Egitto.
Ed è quotidiano lo scontro a fuoco al confine settentrionale di Israele tra l’esercito e i miliziani di Hezbollah (che ha denunciato l’uccisione di 4 suoi combattenti). Uno scenario preoccupante per gli Stati Uniti, che hanno deciso di inviare un emissario a Beirut per tentare di mediare una de-escalation. Come se non bastasse, c’è il crescente deterioramento della situazione nell’altro fronte legato all’Iran, la Siria, dove Israele avrebbe intensificato gli attacchi, in risposta a missili caduti sul Golan: attivisti hanno riferito di diciannove miliziani filo-Teheran uccisi nell’est del Paese, ma secondo i media nazionali è stato preso di mira anche l’aeroporto di Aleppo, nel nord, con un massiccio attacco aereo.
“L’Iran guida l’Asse del Male e noi agiamo contro l’Iran, anche se è meglio non dare precisazioni”, è la sibillina frase di Netanyahu rivolta ai giornalisti. Per quanto riguarda le trattative mediate da Qatar ed Egitto sugli ostaggi qualcosa sembra muoversi. Hamas, è il messaggio riportato al governo israeliano dal Mossad, sarebbe pronto a negoziare un accordo per il rilascio di 40-50 persone, tra cui donne, adulti e malati, in cambio di un cessate il fuoco di 20-30 giorni e del rilascio dei prigionieri.
Secondo una fonte politica israeliana si tratterebbe di un “leggero progresso”, anche se è “troppo presto” per immaginare una “svolta”. Secondo un’altra fonte di sicurezza, invece, “finché non ci sarà un cambiamento fondamentale in Hamas sulla sopravvivenza del suo governo, la possibilità di raggiungere un accordo è scarsa”. In assenza di un altro accordo sugli ostaggi, in seno al governo israeliano è in corso una disputa sullo sviluppo dell’offensiva a Gaza.
Da una parte Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant, orientati a continuare a pieno regime la campagna militare almeno fino a gennaio. Dall’altra Benny Gantz (che un israeliano su due vorrebbe diventasse premier) e Gadi Eisenkot, che spingono per passare alla fase C, ossia ridurre il contingente in campo e affidare a unità d’elite operazioni chirurgiche. Un’opzione invocata anche dagli Stati Uniti, come sarebbe emerso in un colloquio tra Gallant ed il capo del Pentagono Lloyd Austin.
Washington da tempo preme sull’alleato perché riduca l’intensità degli attacchi per facilitare una fase di stabilizzazione della Striscia. Proprio dagli Usa, nel frattempo, il New York Times ha scritto che l’esercito israeliano non aveva un piano per gestire un massiccio assalto di Hamas, come si è visto il 7 ottobre. Il report da una fonte interna dipinge il quadro di militari che per lunghe ore non avevano compreso la portata dell’attacco, rispondendo in modo lento e inefficiente.
Israele, ‘ieri uccisi decine di terroristi a Gaza City’
Le truppe di terra israeliane, appoggiate dalle forze aeree, hanno ucciso ieri “decine di terroristi” a Gaza City, inclusi 15 colpiti dall’Aeronautica militare: lo hanno reso noto questa mattina su Telegram le Forze di difesa israeliane (Idf).
Le truppe di terra hanno eliminato anche una cellula terroristica nel rione di Shejaiya di Gaza City, insieme ad un “terrorista armato di lanciagranate”. Inoltre, nel nord della Striscia – a Beit Lahia – sono stati smantellati due complessi militari di Hamas dove le truppe israeliane avevano localizzato numerose armi, ordigni esplosivi, equipaggiamenti militari e dispositivi di comunicazione. Sempre nella zona di Beit Lahia, conclude il comunicato, sono stati uccisi altri due “terroristi”.
Cisgiordania: Al Jazeera, 14 arresti in raid Israele a campo profughi
L’emittente araba Al Jazeera riferisce che all’alba di oggi le forze israeliane hanno compiuto un raid in Cisgiordania arrestando 14 palestinesi del campo profughi di Jalazone, a nord di Ramallah.
Israele, 80% razzi lanciati ieri da Hezbollah caduti in Libano
L’80% dei razzi lanciati ieri dal gruppo terroristico Hezbollah contro Israele sono caduti in Libano. Lo scrive su X il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano, Avichay Adraee. “Hezbollah continua a utilizzare i civili libanesi come ostaggi sostenendo Hamas. In risposta agli attacchi, l’esercito colpisce le postazioni di Hezbollah”, ha dichiarato.
Hamas è pronto a rifiutare l’accordo mediato a Parigi per gli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il media saudita Al-Arabiya, ripreso anche dagli israeliani Ynet e Jerusalem Post. Hamas chiederebbe, secondo le fonti citate dal media saudita, un maggior numero di detenuti palestinesi da liberare da parte di Israele.�La risposta scritta a Egitto e Qatar dovrebbe essere inviata “contemporaneamente” nelle prossime ore e – secondo fonti citate da un altro quotidiano saudita, Al-Sharq – conterrebbe anche la richiesta di un totale cessate il fuoco, da sempre rifiutato da Israele.
La situazione umanitaria a Gaza sta “peggiorando di giorno in giorno”, ha detto a Sky News un portavoce dell’Unicef, James Elder, che è stato di recente a Gaza e in precedenza aveva messo in guardia sulla pericolosa situazione in cui si trovano i palestinesi. Elder ha affermato che i bombardamenti israeliani sono stati “inesorabili” e che ora c’è una “grave minaccia di malattie” nella Striscia di Gaza dopo un periodo di pioggia.
“Senza servizi igienici, le persone della classe media che in precedenza avevano una casa con tre camere da letto e due bagni ora non hanno un posto dove andare in bagno”, esemplifica sostenendo che ora ci sono un milione di bambini sfollati. Il sistema fognario è guasto e i bambini si ritrovano con meno di un litro di acqua pulita e sicura. La malattia si�diffonde con l’acqua, la diarrea è fuori scala e non possono andare negli ospedali perché stanno curando i bambini con ferite”, afferma Elder.
Diario di un ????????? Giorno 116.
+27.365 palestinesi uccisi a Gaza
+66.630 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
382 uccisi in Cisgiordania
+6.485 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
123 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
224 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Più di 30 morti e una quantità indefinita di feriti a Deir Al Balah, bombardata pesantemente dal cielo. I feriti sono stati in parte trasferiti in ospedali sovraffollati e mancanti di tutto dove e’ impossibile prestare qualcosa più di un pronto soccorso. La maggior parte dei feriti e’ destinata a morire per l’impossibilità di essere curata adeguatamente.
Negli ospedali i bambini vengono sistemati a terra, perché non ci sono più lettini o barelle, anche al Al Najjar a Rafah.
Raids israeliani nelle città di Tulkarem, Ramallah, Nablus, Hebron in Cisgiordania. 28 I palestinesi arrestati e diverse case abbattute per rappresaglia nella città di Hangul, a nord di Hebron. I raids sono aumentati per frequenza e intensità dopo il 7 ottobre.
“Il nostro obiettivo è una vittoria completa su Hamas. Uccideremo la leadership di Hamas, quindi dobbiamo continuare ad operare in tutte le aree della Striscia di Gaza”. Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu parlando ad una riunione del Likud. “Non dobbiamo porre fine alla guerra prima di allora. Ci vorrà del tempo: mesi, non anni”, ha spiegato per poi aggiungere che Israele non è disposto ad accettare le richieste di Hamas sugli ostaggi.
La Spagna invierà all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa ulteriori 3,5 milioni di euro in aiuti. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri spagnolo, Jose Manuel Albares. I principali donatori dell’Unwra, tra cui Stati Uniti e Germania, hanno deciso di sospendere i finanziamenti dopo che sono emerse le accuse a 12 dipendenti palestinesi sospettati di coinvolgimento negli attacchi del 7 ottobre in Israele da parte di Hamas
L’Agenzia Palestinese di informazione comunica che un veicolo palestinese è stato attaccato da coloni israeliani presso Betlemme.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha rimarcato, in un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che soltanto l’attuazione di una formula a due Stati metterebbe il Medio Oriente nella condizione di una pace duratura. “Solo una soluzione negoziata a due Stati aprirà la prospettiva di una soluzione durevole al conflitto del Medio Oriente. Ciò deve valere per Gaza e la Cisgiordania” ha detto il cancelliere tedesco, auspicando “un ruolo centrale” per un’Autorità palestinese riformata. Lo rende noto la cancelleria tedesca
Yahya Sinwar “non dirige le forze” di Hamas perché “è impegnato per la sua sopravvivenza personale. Si è trasformato da capo di Hamas in un terrorista fuggitivo e le forze dell’Idf continuano a dargli la caccia”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, riferendosi al leader di Hamas nella Striscia di Gaza. “La leadership di Hamas, compreso Yahya Sinwar, è in fuga. Passa da un nascondiglio all’altro e non riesce a comunicare con i suoi collaboratori”, ha aggiunto. “I soldati hanno trovato materiale significativo nei posti dove si trovava”
“Forniremo tutte le prove che evidenziano i legami dell’Unrwa con il terrorismo e i suoi dannosi effetti sulla stabilità regionale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz congratulandosi per la decisione delle Nazioni Unite di istituire una Commissione di indagine sull’Unrwa. “E’ imperativo – ha aggiunto – che questa Commissione porti la verità alla luce rendendo necessarie le dimissioni del presidente dell’Unrwa Lazzarini”
La revisione esterna indipendente sull’operato dell’Unrwa si svolgerà “parallelamente” a un’indagine attualmente in corso da parte dell’Ufficio dei servizi di supervisione interna delle Nazioni Unite (Oios) sulle accuse di coinvolgimento di 12 membri del personale dell’agenzia negli attacchi del 7 ottobre. La cooperazione delle autorità israeliane, che hanno formulato queste accuse, sarà fondamentale per il successo dell’indagine, fa sapere il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in un comunicato
“Hamas ha delle richieste sugli ostaggi che non possiamo accettare. Il rapporto di scambio fra ostaggi e detenuti palestinesi deve essere simile a quella dell’accordo precedente”. Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu ribadendo che non farà un accordo “ad ogni prezzo”. Nei precedenti accordi il rapporto è stato di un ostaggio per tre detenuti palestinesi
“Il nostro obiettivo è una vittoria completa su Hamas. Uccideremo la leadership di Hamas, quindi dobbiamo continuare ad operare in tutte le aree della Striscia di Gaza”. Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu parlando ad una riunione del Likud. “Non dobbiamo porre fine alla guerra prima di allora. Ci vorrà del tempo: mesi, non anni”, ha aggiunto
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383 uccisi in Cisgiordania
+6.870 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
123 Giornalisti uccisi dalle bombe
152 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
224 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese. Occorre “fermare l’aggressione israeliana in corso contro il popolo palestinese attraverso un cessate il fuoco immediato e la guerra genocida, soprattutto nella Striscia di Gaza, per risparmiare ai civili la piaga dei bombardamenti, delle uccisioni e la distruzione portata avanti dalla macchina omicida israeliana”.
Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen al Consigliere per sicurezza Usa Jack Sullivan che ha ricevuto a Ramallah. Dopo aver ribadito che Gaza è “parte integrante della Palestina”, Abu Mazen – citato dalla Wafa – ha sottolineato la necessità che sia “convocata una Conferenza internazionale di pace” visto che “la pace e la sicurezza non possono essere raggiunte se non attraverso l’attuazione della Soluzione a 2 stati, con un territorio di uno stato, la Palestina, in Cisgiordania con Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza”. “Attualmente le Brigate Qassam contano 35mila combattenti, hanno munizioni di lunga durata e si sono preparati per una guerra che potrebbe durare per mesi, continuano a combattere come se fosse il primo giorno”. Lo ha affermato Khaled Meshaal, uno dei leader di Hamas, in un’intervista pubblicata dal quotidiano turco Yeni Safak, in occasione di una sua visita ad Istanbul.
“Il nostro obiettivo non è diffondere la guerra in diverse regioni”, ha aggiunto l’ex capo dell’ufficio politico di Hamas affermando che “le Brigate Qassam hanno raccolto informazioni e dati molto importanti appartenenti al Mossad”, i servizi segreti di Israele, durante l’attacco del 7 ottobre. “Vogliamo riunire tutti i gruppi che si oppongono all’occupazione israeliana sotto una bandiera palestinese che includa Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme”, ha detto Meshaal, aggiungendo che gli Usa puntano alla distruzione�di Hamas ma le immagini dei civili palestinesi uccisi preoccupano Washington perché “ci saranno le elezioni negli Usa e temono che i voti per (Joe) Biden diminuiscano”. . Nell’intento di accrescere il volume degli aiuti umanitari destinati agli sfollati della Striscia il governo israeliano ha approvato oggi la apertura del valico di Kerem Shalom per i camion provenienti dall’Egitto e diretti verso Gaza. Questo valico affiancherà così le attività del vicino valico di Rafah, fra Egitto e la Striscia. Dopo le ispezioni preliminari di sicurezza a Kerem Shalom le merci entreranno cosi’ direttamente nella Striscia, senza passare più da Rafah. Lo ha riferito la radio pubblica israeliana Kan. Hamas afferma di aver ucciso nella Striscia di Gaza 36 soldati israeliani nelle ultime 72 ore. Lo si apprende da un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del movimento armato palestinese ripreso dall’ufficio di Hamas a Beirut, in Libano. �Nel comunicato si afferma che “nelle ultime 72 ore, i combattenti Qassam (il braccio armato di Hamas) sono stati in grado di distruggere, completamente o parzialmente, più di 70 veicoli militari (israeliani). I nostri combattenti hanno confermato l’uccisione di 36 soldati”.
Il governo di Israele “ha indicato che non ha piani a lungo termine di occupazione a Gaza”. Lo ha detto, citato da Haaretz, il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan aggiungendo che l’America concorda sul fatto che la guerra durerà mesi. Tuttavia, secondo Sullivan, la guerra nella Striscia passerà ad “una nuova fase mirata all’eliminazione della leadership di Hamas su operazioni di intelligence”. “Le condizioni e il timing sono state ovviamente oggetto di discussione avute con il premier Benyamin Netanyahu e con il gabinetto di guerra”, ha aggiunto Sullivan.
Il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna ha espresso su X il suo “immenso dolore” alla notizia della morte del giovane ostaggio franco-israeliano Elya Toledano, i cui resti sono stati recuperati dall’esercito israeliano a Gaza. “Condividiamo il dolore della sua famiglia e dei suoi cari. Il rilascio di tutti gli ostaggi è la nostra priorità”, ha aggiunto. I parenti del giovane erano stati informati del ritrovamento del suo corpo prima che la notizia del ritrovamento venisse resa pubblica.
L’esercito israeliano ha annunciato di aver recuperato durante un’operazione a Gaza e portato in Israele i corpi di altri due soldati che erano stati rapiti il 7 ottobre scorso. Secondo il portavoce militare si tratta del caporale Nik Beizer e del sergente Ron Sherman, entrambi avevano 19 anni.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato oggi di aver recuperato nella Striscia di Gaza e di aver riportato in Israele i resti del franco-israeliano Elya Toledano, preso in ostaggio da Hamas durante il sanguinoso attacco del 7 ottobre. “Durante l’operazione a Gaza il corpo dell’ostaggio Elya Toledano, 28 anni, è stato recuperato dalle forze speciali dell’esercito e rimpatriato in Israele”, hanno riferito in un comunicato le Idf precisando che i medici forensi avevano correttamente identificato i resti.
L’esercito israeliano ha annunciato oggi che un soldato è morto ieri combattendo nell’offensiva di terra contro Hamas. L’ultima vittima è il sergente 19enne Oz Shmuel Aradi, morto in azione nel sud dell’enclave palestinese Striscia. Altri quattro soldati riservisti sono rimasti gravemente feriti negli scontri di ieri nella Striscia, secondo le Forze di difesa israeliane (Idf).
Hamas ha costruito i suoi tunnel per resistere a possibili tentativi di pompare acqua al loro interno, ha detto il portavoce del gruppo islamista palestinese Osama Hamdan citato dai media arabi. Parlando in una conferenza stampa a Beirut, Hamdan ha commentato le notizie di un potenziale allagamento dei passaggi sotterranei da parte delle forze israeliane all’interno della Striscia di Gaza. “I tunnel – ha assicurato il portavoce di Hamas – sono stati costruiti da ingegneri ben addestrati e istruiti che hanno considerato tutti i possibili attacchi da parte dell’occupazione, compreso il pompaggio dell’acqua. I tunnel sono parte integrante della resistenza e tutte le conseguenze e gli attacchi previsti sono stati presi in considerazione”. Ieri la televisione pubblica israeliana Kan ha riportato che l’esercito di Israele ha compiuto un primo tentativo di allagare con acqua prelevata dal mare un tunnel militare di Hamas nel settore nord della Striscia di Gaza.
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Il governo israeliano respinge le richieste di Hamas per arrivare a un accordo su tregua e rilascio degli ostaggi. Hamas aveva prospettato un piano in tre fasi da 45 giorni l’una per la liberazione degli ostaggi. Il programma prevede il rilascio di 1500 detenuti palestinesi, tra cui 500 condannati all’ergastolo. Ma per procedere nell’intesa per gli ostaggi israeliani a Gaza, la fazione islamica chiedeva soprattutto un cessate il fuoco totale e la “fine dell’aggressione”. “Ci ragioniamo”, è stata la reazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Netanyahu ha avuto un “lungo e approfondito colloquio” con Il segretario di Stato americano Antony Blinken tornato oggi in Israele, poi in una conferenza stampa ha spiegato il motivo del rifiuto e annunciato di aver dato ordine all’esercito di avanzare su Rafah. Intanto il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha confermato il lancio di sei missili balistici antinave da parte dei ribelli Houti da zone dello Yemen verso il Mar Rosso meridionale e il Golfo di Aden
Il Qatar avrebbe detto a Hamas che Israele sarebbe disponibile a rilasciare dai tremila ai cinquemila detenuti palestinesi in cambio degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Sky News Arabiya contraddicendo le dichiarazioni pubbliche del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che si è detto contrario alla scarcerazione di migliaia di detenuti palestinesi. Sky News Arabiya riferisce inoltre che il Qatar sta cercando di ammorbidire le richieste contenute nella controproposta di Hamas per un cessate il fuoco e il ritiro completo delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. Il Qatar, prosegue l’emittente, ha anche offerto il ritorno degli sfollati palestinesi nelle loro case a Gaza come parte dell’accordo, così come la costruzione di nuovi e migliori campi profughi e la ristrutturazione dei servizi idrici e fognari.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha incontrato nella notte il capo del Mossad, David Barnea. L’ufficio di Gallant ha diffuso foto del faccia a faccia ma non ha dato dettagli dell’incontro. Il Mossad la notte scorsa aveva confermato di aver ricevuto la risposta di Hamas a una proposta di tregua. Fonti di stampa hanno indicato che Netamyahu avrebbe dato il suo ok.
Nelle scorse ore si è svolto un colloquio tra Papa Francesco e il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, sulla situazione della parrocchia cattolica della Sacra Famiglia a Gaza. Lo rende noto Vatican News. Il Papa telefona quasi quotidianamente al parroco padre Gabriel Romanelli e al viceparroco padre Youssef Assad per informarsi della situazione.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe dato il suo ok al cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza senza informare il gabinetto di guerra. Lo riporta l’emittente televisiva Kan. La notizia arriva nel giorno della visita in Israele del Segretario di Stato americano Antony Blinken, che incontrerà Netanyahu alle 11 e 30 ora locale, e il giorno dopo che Hamas ha detto di avere un atteggiamento positivo circa la proposta di accordo elaborata dal Qatar e dall’Egitto. Hamas ha anche rilanciato con una proposta in tre fasi di cessate il fuoco di 135 giorni, quattro mesi e mezzo, e di rilascio di 1.500 detenuti palestinesi nelle carceri di Israele. Al momento l’ufficio di Netanyahu non ha confermato le indiscrezioni di Kan, dicendo al Times of Israel di non avere nuove risposte alla proposta di Hamas.
Secondo il piano proposto da Hamas il rilascio dei rapiti dovrebbe avvenire in tre fasi ciascuna della durata di 45 giorni. Il piano prevede il rilascio di 1.500 detenuti palestinesi e il ritiro completo da Gaza. Tra i detenuti richiesti ci sono 500 condannati all’ergastolo. In Israele si discuterà per formulare una risposta.
La guerra a Gaza ha scatenato una catastrofe umanitaria che ha portato alla carenza dei beni di prima necessità. Tra le persone più colpite ci sono i neonati, i bambini piccoli e i loro genitori. Pannolini e latte artificiale sono impossibili da trovare o sono diventati inaccessibili a causa dell’impennata dei prezzi. I genitori sono alla ricerca di alternative inadeguate o non sicure, come dare cibo solido ai bambini di età inferiore ai 6 mesi. Le consegne di aiuti sono sporadiche, ostacolate dalle restrizioni israeliane e dai combattimenti incessanti. Le agenzie umanitarie affermano che i bisogni dei bambini nel territorio devastato dalla guerra superano di gran lunga gli aiuti che arrivano.
L’esercito israeliano ha detto di aver ucciso decine di militanti palestinesi nella città di Khan Younis, nel Sud di Gaza, nelle ultime 24 ore.�I soldati hanno anche localizzato grandi quantità di armi e scoperto altri tunnel nella zona, si legge nella dichiarazione.
Secondo la proposta di Hamas in una terza fase verrebbero riconsegnati i corpi. L’esercito israeliano ritiene che almeno 50 degli ostaggi siano morti
Stando a quanto scrive l’agenzia Reuters, Hamas vuole che in un secondo tempo in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi Israele si ritiri completamente dalla Striscia e rilasci un certo numero di prigionieri palestinesi.
Hamas ha proposto il rilascio degli ostaggi donne in cambio di uno stop alle ostilità che consenta la ricostruzione di ospedali e campi profughi. e l’uscita dell’esercito israeliano dalle aree popolate di Gaza.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà privatamente il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi. Lo scrive il Times of Israel. Durante le precedenti quattro visite di Blinken in Israele, gli incontri con Halevi sono avvenuti nell’ambito di riunioni con il gabinetto di guerra a cui ha preso parte anche il capo dell’Idf. La richiesta di incontrare Halevi in privato suggerisce che Blinken ritiene che gli possa fornire un’analisi più onesta dello stato attuale della guerra a Gaza senza la presenza di ministri. Quello con Halevi è uno dei quattro incontri programmati secondo il Dipartimento di Stato: Blinken vedrà prima Netanyahu, poi Halevi, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il presidente Isaac Herzog.
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+27.708 palestinesi uccisi a Gaza
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14 civili, fra cui 5 bambini, sono stati uccisi per un attacco delle forze armate israeliane a Rafah. Cecchini prendono di mira chiunque si muova su tutto il territorio di Gaza.
Nethanyahu ha dichiarato che la guerra andrà avanti fino alla completa vittoria e che l’unico modo per liberare gli ostaggi è la pressione militare. Quindi ha comandato la prosecuzione delle operazioni su Rafah, estremo sud di Gaza, dove si sono ricoverati quasi 2 milioni di palestinesi sospinti dalle bombe dell’esercito, degli aerei e delle navi.
Dal mare sono partiti missili anche contro i convogli umanitari .
Questa non è più una guerra , è un massacro pianificato senza nessuna umanità , giustificato dall’odio verso i palestinesi che risale al 1948. Anno e situazione alla quale stiamo tornando , con Israele che impone uno Stato degli ebrei senza palestinesi. Sembra che il sacrificio degli ostaggi sopravvissuti ai bombardamenti valga ampiamente l’occupazione totale di Gaza e l’espulsione dei palestinesi ancora presenti sul territorio. E, dopo Gaza, sarà la volta della Cisgiordania occupata per spingere i residenti verso Libano e Giordania.
“Fecero un deserto e lo chiamarono pace” : è solo un’illusione, perché Israele non avrà mai pace utilizzando solo la forza. Ogni Golia prima o poi troverà il suo Davide.
Otto morti in un raid israeliano su Rafah. Quattro vittime in un asilo a Zawayda.�Biden critica la risposta di Netanyahu agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, definendo “esagerata” la portata dell’operazione militare nella Striscia di Gaza. Sette nuovi attacchi Usa nello Yemen contro gli Houthi. �E una raffica di almeno 30 razzi di Hezbollah sono stati lanciati dal Libano verso Israele.
Gli Stati Uniti avvertono: un’operazione di terra a Rafah, dove ci sono centinaia di migliaia di sfollati, sarebbe “un disastro”
L’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia ha invitato tutte le parti ad astenersi da un’escalation militare a Rafah, al confine meridionale della Striscia, avvertendo che nell’area ci sono più di 600.000 bambini, alcuni dei quali sono stati sfollati più di una volta dall’inizio della guerra. La direttrice esecutiva dell’Unicef, Catherine Russell, ha affermato che l’escalation militare a Rafah segnerebbe “un’altra svolta devastante in una guerra” che, secondo i funzionari sanitari di Gaza, ha ucciso oltre 27.000 persone. L’escalation potrebbe provocare altre migliaia di morti a causa della violenza o della mancanza di servizi essenziali e interrompere ulteriormente l’assistenza umanitaria
Diario di un ????????? Giorno 120.
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Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Israele attacca l’ospedale di Khan Yunis, ci sono vittime.
Netanyahu sfida gli Usa. Ieri Joe Biden ha dichiarato che la risposta di Israele a Gaza “è stata esagerata”. Ma il premier israeliano non si ferma e ordina l’evacuazione di Rafah in vista della nuova offensiva militare israeliana contro Hamas.
Media palestinesi affermano che i bombardamenti sulla città del Sud della Striscia di Gaza hanno causato almeno 15 morti, tra cui anche alcuni bambini. Il capo della Cia sarà la prossima settimana in Egitto per le trattative sugli ostaggi.
I cecchini prendono di mira civili in attesa di ricevere aiuti umanitari.
Si calcola che siano 12 milioni di tonnellate i detriti prodotti dai bombardamenti.
La maggior parte dei bimbi di Gaza e’ intrappolata in un’area che è il 20% del totale, con l’esercito che spinge sempre di più verso Rafah.
Unicef chiede ad Israele di non aumentare la pressione militare e soprattutto non attaccare Gaza, che produrrebbe un vero massacro di donne e bambini.
L’esercito sta bombardando dal cielo e da terra il sud di Gaza dove Israele aveva costretto i palestinesi a rifugiarsi dichiarando la zona “Sicura”.
Nei numeri rilasciati dal Ministero della Salute (gestito da Hamas) c’è qualcosa che non torna : i morti degli uomini sono bassi rispetto a donne e bambini, e soprattutto non si conosce se i miliziani di Hamas siano compresi o meno.
Un funzionario dell’ospedale e giornalisti di Ap affermano che gli attacchi aerei israeliani hanno ucciso almeno 28 palestinesi nella città di Rafah, nel Sud di Gaza. Gli attacchi di sabato sono avvenuti poche ore dopo che il primo ministro israeliano aveva dichiarato di aver chiesto ai militari di pianificare l’evacuazione di centinaia di migliaia di persone dalla città meridionale di Gaza prima di un’invasione di terra. Non ha fornito dettagli o una cronologia, ma l’annuncio ha scatenato il panico diffuso. Più della metà dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza sono stipati a Rafah, molti dopo essere stati ripetutamente sradicati dagli ordini di evacuazione israeliani che ora coprono due terzi del territorio di Gaza. Non è chiaro dove potrebbero scappare dopo.
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281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
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Almeno 21 civili sono stati assassinati dai bastardi vigliacchi cecchini israeliani nei pressi dell’ospedale Al Nasser in Gaza .
Hind Rajab, la bimba di 6 anni che era miracolosamente sopravvissuta al missile che aveva ucciso la sua famiglia e distrutto l’auto su cui viaggiava, e’ stata trovata morta insieme agli operatori sanitari che l’avevano recuperata e che la stavano trasportando con l’ambulanza in un luogo sicuro. Assassinata da bastardi vigliacchi che prendono di mira i bambini come fossero pupazzi al Luna Park. Maiali con la divisa indegni di fare parte del consesso umano. Altra infamia, altro crimine di guerra di Israele che rimarrà impunito e di cui nessuno parlerà , in questo pavido Occidente dove dare dell’assassino a chi uccide i bambini e’ considerato “antisemitismo”.
Il popolo palestinese è in preda a un vero e proprio panico alla dichiarazione che l’esercito scenderà ad occupare Rafah.
Nelle foto qui sotto c’è lo schema di come la popolazione sia stata sospinta da ottobre dal nord al sud e come oggi oltre 1 milione di persone siano ammassate in una città che normalmente ne ospita 200.000. Per avere un’idea, la densità di Roma e’ 2000 persone per km quadrato. In Rafah oggi è 22.000. La gente dorme per strada, non ha cibo ne’ acqua potabile. Le fognature sono esplose e oltre 700.000 sono le persone preda di infezioni varie.
L’ordine di evacuare Rafah corrisponde di fatto a un massacro annunciato, che Human Rights ha definito come totale disastro, una catastrofe per i civili.
Ma davvero l’America, l’Europa possono permettere tutto questo?
L’Italia accoglierà 100 bambini palestinesi per poterli curare nella maniera più opportuna. Prima di partire per l’Italia sono ricoverati nell’ospedale italiano al Cairo per le prime cure. Davvero lodevole iniziativa da parte del Ministero degli Esteri Italiano.
La Mezzaluna Rossa palestinese ha denunciato l’arresto di 17 persone, tra cui otto membri del suo staff (quattro medici), nel blitz effettuato dalle forze israeliane nell’ospedale Al-Amal di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, accusando i militari di aver causato deliberatamente danni materiali e persino rubato denaro agli operatori umanitari, ai medici e ai pazienti. In una nota l’organizzazione ha precisato che il blitz è durato circa 10 ore. Durante l’incursione, la Mezzaluna Rossa ha sostenuto che i militari “hanno danneggiato alcune attrezzature, hanno trattenuto, interrogato, picchiato e umiliato équipe di lavoratori” e impedito loro di “bere acqua e usare il bagno”. Secondo la Mezzaluna Rossa, tra gli arrestati figurano anche quattro pazienti feriti.
Almeno otto video ripresi e condivisi apertamente da soldati israeliani nelle operazioni nella Striscia di Gaza mostrano immagini di prigionieri palestinesi umiliati, legati bendati e in ginocchio e in una foto si vede un palestinese nudo con le mani legate con nastro adesivo dietro alla schiena su una sedia mentre viene interrogato da un soldato: gli atti descritti, secondo esperti di diritto, costituirebbero una violazione delle leggi internazionali: lo scrive la Bbc, che li ha consultati.
Israele attacca l’ospedale di Khan Yunis, ci sono vittime. �Netanyahu sfida gli Usa. Ieri Joe Biden ha dichiarato che la risposta di Israele a Gaza “è stata esagerata”. Ma il premier israeliano non si ferma e ordina l’evacuazione di Rafah in vista della nuova offensiva militare israeliana contro Hamas.
Media palestinesi affermano che i bombardamenti sulla città del Sud della Striscia di Gaza hanno causato almeno 28 morti, tra cui anche alcuni bambini. L’Idf ha detto che in uno di questi raid sarebbe morto il capo dell’intelligence della polizia di Hamas Ahmed al-Yaakobi. Il capo della Cia sarà la prossima settimana in Egitto per le trattative sugli ostaggi.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto al capo di Stato Maggiore Herzi Halevi di richiamare nuovamente i riservisti per farli partecipare all’operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta Channel 13 citando un ”alto funzionario israeliano” a condizione di anonimato e aggiungendo che Halevi avrebbe detto al premier che l’esercito è in grado di svolgere qualsiasi compito. La stessa fonte ha detto che l’operazione dell’esercito a Rafah è sempre più vicina all’inizio, ma il coordinamento con gli egiziani non è ancora stato raggiunto.
Diario di un ????????? Giorno 122.
+27.947 palestinesi uccisi a Gaza
+67.459 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
390 uccisi in Cisgiordania
+6.920 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
123 Giornalisti uccisi dalle bombe
154 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
227 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Altri 25 morti negli attacchi israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Un raid israeliano ha colpito nella notte un edificio residenziale. Ieri 44 vittime. Netanyahu ha dichiarato che servirà un mese per completare l’operazione militare, prima che arrivi il Ramadan. Ma l’esercito israeliano – ha annunciato – garantirà “un passaggio sicuro per la popolazione civile” in vista del previsto assalto di terra alla città. Poi ha aggiunto: “La vittoria è a un passo, Rafah è la chiave”. L’esercito israeliano ha scoperto un tunnel dell’intelligence di Hamas sotto l’edificio principale dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.
Gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza nelle ultime 96 ore hanno ucciso due ostaggi israeliani e ferito gravemente altri otto: lo hanno scritto su Telegram le Brigate Al Qassam di Hamas, come riporta il Guardian. “Le loro condizioni stanno diventando più pericolose alla luce dell’incapacità di fornire loro cure adeguate. (Israele) ha la piena responsabilità per la vita dei feriti alla luce dei continui bombardamenti”, si legge nella dichiarazione.
La guerra tra Israele e Hamas ha devastato le economie sia della Striscia di Gaza che della Cisgiordania: lo ha detto il capo del Fondo Monetario Internazionale, aggiungendo che solo una “pace duratura” migliorera’ le prospettive.�”Le terribili prospettive dell’economia palestinese stanno peggiorando con il perdurare del conflitto”, ha aggiunto il direttore esecutivo dell’Fmi, Kristalina Georgieva, al World Governments Summit di Dubai.�”Solo una pace duratura e una soluzione politica cambieranno radicalmente la situazione”.
La relatrice speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi, Francesca Albanese, ha commentato le parole del presidente francese Emmanuel Macron che aveva definito gli eventi del 7 ottobre un “massacro antisemita”. “No, signor Macron, le vittime del 7 ottobre non sono state uccise perche’ ebree, ma in risposta all’oppressione israeliana, che la Francia e la comunita’ internazionale non hanno fatto nulla per impedire”, ha sostenuto. Albanese ha poi affermato in un altro post di essere “delusa” dal fatto che il suo post sia stato interpretato come “sostegno ai crimini di Hamas, che ho condannato piu’ volte, ma spiegarli come antisemiti nasconde il loro vero intento”.
Diario di un ????????? Giorno 123.
+28.176 palestinesi uccisi a Gaza
+67.784 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
391 uccisi in Cisgiordania
+6.940 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
124 Giornalisti uccisi dalle bombe
154 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
227 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Si acuisce la distanza tra Biden e Netanyahu. Durante una conversazione telefonica, il presidente Usa ha chiesto al premier israeliano di non iniziare nessuna operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, prima di aver messo a punto un “piano credibile e realizzabile” per proteggere la popolazione civile della città, in cui si sono ammassati i profughi di tutta l’area. Si trattava della prima chiamata fra i due leader da quando Biden ha detto che Israele ha esagerato nella reazione all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. Per contro, secondo il Wall Street Journa, l’Egitto, tra i principali mediatori nei negoziati, ha avvertito Hamas che dovrà raggiungere un accordo di tregua con Israele entro due settimane, altrimenti Tel Aviv avvierà l’operazione a Rafah.
L’esercito israeliano ha confermato su Telegram di aver effettuato una “serie di attacchi contro obiettivi” nella zona Shaboura di Rafah. Il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che almeno 50 persone sono state uccise negli attacchi e il bilancio delle vittime è ancora in aumento. Hamas ha condannato gli ultimi attacchi aerei israeliani su Rafah, affermando che rappresentano ”un ampliamento della portata dei massacri che sta commettendo contro il nostro popolo”. ”L’attacco dell’esercito di occupazione nazista stasera contro la città di Rafah, che finora ha causato la morte di più di un centinaio di martiri, è considerato una continuazione della guerra genocida e dei tentativi di sfollamento forzato che sta conducendo contro il nostro popolo palestinese”, ha scritto il gruppo in un comunicato stampa.
L’esercito israeliano ha annunciato la morte in combattimento nel sud di Gaza di altri due soldati. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che i due non stati uccisi nell’operazione di salvataggio dei due ostaggi israeliani a Rafah. Si tratta di Adi Eldor (21 anni) e di Alon Kleinman (21 anni). Il bilancio dei soldati morti in combattimento – dall’inizio dell’operazione nella Striscia – è ora di 229.
Il neoeletto presidente argentino Javier Milei ha ringraziato l’esercito israeliano per aver salvato due ostaggi con doppia nazionalità, israeliana e argentina, a Rafah, nel sud di Gaza. Milei, che era in Israele la scorsa settimana per una visita di Stato, si è impegnato a coltivare legami più stretti tra i Paesi e trasferirà l’ambasciata argentina in Israele a Gerusalemme.
I due ostaggi “erano trattenuti al secondo piano da terroristi armati che erano presenti nell’edificio e anche in palazzi adiacenti”. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari rivelando particolari che hanno portato alla liberazione dei due ostaggi israeliani nel centro di Rafah. La liberazione – ha aggiunto Hagari – è stata accompagnata da raid aerei per “consentire il disimpegno dei soldati e per colpire i terroristi di Hamas nell’area”.
Hamas, in risposta alla liberazione di due ostaggi da parte delle forze di difesa israeliane, si scaglia contro “il massacro compiuto stasera dall’esercito israeliano a Rafah” e incolpa gli Stati Uniti “per aver dato il via libera a Netanyahu”. Hamas definisce l’operazione una continuazione della “guerra genocida” e dei tentativi di spostamento forzato contro il popolo palestinese.
L’operazione notturna delle forze israeliane a Rafah è costata circa 100 morti. Così il Ministero della Salute di Hamas, aggiornando il bilancio dei bombardamenti notturni che avrebbero coperto, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell’esercito israeliano, la missione con cui le forze speciali hanno liberato due ostaggi.
Il presidente americano Biden ha chiesto al premier israeliano Netanyahu di non iniziare le operazioni militari a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, senza aver prima messo a punto un “piano realizzabile” per proteggere i civili.
Nella notte due ostaggi israelo-argentini sono stati liberati proprio nella cittadina a Sud. Erano prigionieri in un edificio civile, con una famiglia a far loro da guardiani. Hamas dichiara che nell’operazione condotta dall’Idf sono stati uccisi almeno 67 civili.
Cresce la polemica attorno alle parole della relatrice Onu Francesca Albanese, che su X ha scritto che l’attacco del 7 ottobre non sarebbe stato motivato da odio antisemita. Israele le ha vietato l’accesso e ha chiesto a Guterres di rimuoverla
Diario di un ????????? Giorno 124.
+28.340 palestinesi uccisi a Gaza
+67.984 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
394 uccisi in Cisgiordania
+6.950 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
124 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
232 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Gli Stati Uniti stanno lavorando per negoziare un cessate il fuoco di “almeno sei settimane” nella Striscia di Gaza, come parte di un accordo più ampio che implicherebbe anche il rilascio degli ostaggi. Lo ha detto il presidente Joe Biden dopo un incontro con il re giordano Abdallah II.
Il capo del Mossad David Barnea, il direttore dello Shin Bet Ronan Bar e il tenente generale dell’IDF, Nitzan Alon saranno oggi al Cairo per un incontro con il direttore della CIA William J. Burns, il direttore dell’intelligence egiziana Abbas Kamel e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman Al-Thani.
La Wafa, l’agenzia palestinese, ha riferito che un palestinese è stato ucciso a Qalqylia, in Cisgiordania, non lontano da Nablus, dal fuoco dei militari israeliani. Si tratta – ha riferito l’agenzia – di Muhammad Sharif Salmi (20 anni) colpito dai “proiettili dell’occupazione” mentre era “a bordo della sua auto”. Portato in ospedale – ha aggiunto – è morto “per le ferite al petto e alla testa”.�L’esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione dei fatti.
La Francia ha consegnato a Beirut una proposta scritta volta a porre fine alle ostilità con Israele e a sistemare la contesa frontiera tra Libano e Israele, secondo un documento visto da Reuters che chiede ai combattenti, inclusa l’unità d’élite di Hezbollah, di ritirarsi di 10 km (6 miglia) dal confine. Il piano mira a porre fine agli scontri tra Hezbollah, sostenuto dall’Iran, e Israele al confine. Le ostilità si sono svolte parallelamente alla guerra di Gaza e stanno alimentando la preoccupazione di uno scontro rovinoso e totale.
Le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno riferito che altri tre riservisti hanno perso la vita nel sud della Striscia di Gaza nelle ultime ore. Salgono così a 232 i militari israeliani morti nella guerra contro Hamas iniziata lo scorso 7 ottobre. Le ultime tre vittime sono il colonnello Netanel Yaacov Elkouby, 36 anni, di Haifa, il maggiore Yair Cohen, 30 anni, da Ramat Gan e il sergente Ziv Chen, 27 anni, di Kfar Saba. Altri due soldati del 360esimo battaglione sono rimasti gravemente feriti negli scontri, aggiunge l’Idf.
L’offensiva militare, che Israele ha pianificato di condurre nella città di Rafah, ultima roccaforte nel Sud di Gaza per oltre un milione di palestinesi, “potrebbe portare a un massacro”: l’allarme arriva dal coordinatore umanitario delle Nazioni Unite Martin Griffiths. “La comunità internazionale ha avvertito delle pericolose conseguenze di qualsiasi invasione di terra di Rafah. Il governo di Israele non può più ignorare questi appelli”, ha detto Griffiths, aggiungendo che “le operazioni militari a Rafah potrebbero portare a un massacro a Gaza”
Una fonte egiziana di alto livello ha detto al quotidiano statale Al Qahera che il negoziato a quattro sul cessate il fuoco a Gaza “è stata positiva” e che le consultazioni proseguiranno nei prossimi giorni”. All’incontro di oggi hanno partecipato i capi dell’intelligence di Usa, Egitto, Israele, il vice capo di Hamas a Gaza e Qatar e il vice premier qatariota e ministro degli Esteri Mohammed bin Abdulrahman Al Thani
Le forze di difesa israeliane hanno pubblicato il video registrato dalle telecamere piazzate sull’elmetto degli agenti che hanno condotto l’operazione che ha portato alla liberazione dei due ostaggi a Rafah. Nelle immagini si vedono i militari avvicinarsi all’abitazione dove venivano tenuti prigionieri i due uomini e avanzare tra gli spari fino a riuscire a entrare nella casa
Diario di un ????????? Giorno 125.
+28.576 palestinesi uccisi a Gaza
+68.291 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
394 uccisi in Cisgiordania
+7.000 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
126 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
232 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Fonti egiziane sostengono che il capo di Hamas dentro Gaza, Yahya Sinwar, sia stato ucciso da un raid aereo israeliano oppure sia rimasto intrappolato in un tunnel e poi sia morto nell’area di Khan Yunis. Le fonti egiziane sono in contatto diretto con Hamas e dicono che Sinwar non comunica più da due settimane. La stessa cosa era anche apparsa sulla stampa israeliana pochi giorni fa e come fonte erano citati i servizi di sicurezza israeliani – che probabilmente hanno notato, al pari degli egiziani, l’assenza di istruzioni da parte di Sinwar nei negoziati che sono cominciati il 29 gennaio a Parigi e sono ancora in corso al Cairo.
Nuovo appello Onu perché Israele fermi l’offensiva militare su Rafah: “Potrebbe portare a un massacro”, dichiara il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite Martin Griffiths, “il governo di Israele non può più ignorare questi appelli”.
Hamas “completi rapidamente l’accordo” sugli ostaggi” per risparmiare al popolo palestinese il flagello di un’altra catastrofe dalle conseguenze minacciose, non meno pericolosa della Nakba del 1948″. Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen, citato dalla Wafa, aggiungendo che bisogna ” evitare l’attacco dell’occupazione alla città di Rafah, che causerà migliaia di vittime, sofferenze e sfollamenti”.
“Se diciamo no a uno Stato palestinese rischiamo che Hamas diventi l’unica speranza dei palestinesi”, ma “Hamas è un’organizzazione terroristica”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a ‘Non stop news’ su Rtl 102.5. “L’obiettivo – ha proseguito – è la strategia dei due popoli, due Stati perché” oltre a dover garantire la sicurezza di Israele “dobbiamo anche dare una prospettiva al popolo palestinese che deve pensare di avere un proprio Stato non guidato dai terroristi di Hamas ma libero e democratico”.
Almeno 28.576 palestinesi sono stati uccisi e 68.291 feriti negli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre, ha detto mercoledì il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas. Nelle ultime 24 ore, 103 palestinesi sono stati uccisi e 145 feriti, aggiunge la nota del ministero.
Ci sono 50.000 donne incinte a Gaza e più di 180 parti al giorno. Queste madri e i loro bambini sono sopravvissuti alle bombe, ma continuano a essere in pericolo perché manca tutto: cibo, acqua, cure, posti in ospedale.
A Rafah, nel sud, in molte partoriscono in tende di plastica. Altre vengono dimesse poche ore dopo il parto con rischi di complicazioni altissimi per madri e bambini.
Medici Senza Frontiere è nell’ospedale emiratino a Rafah per evitare che perdano la vita. Stiamo fornendo cure, rifornendo l’ospedale di scorte e aumentato i letti in reparto da 8 a 20.
Questa guerra sta rendendo impossibile la vita a 1,7 milioni di persone che oggi si ritrovano ammassate in tende in un fazzoletto di terra a Rafah. La tua donazione a Medici Senza Frontiere oggi può salvare loro la vita.
Diario di un ????????? Giorno 126.
+28.576 palestinesi uccisi a Gaza
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1.405 Israeliani uccisi da Hamas
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156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
232 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
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Pesante attacco dell’Ambasciatore israeliano a Roma contro il Cardinale Parolin e il Santo Padre Papa Francesco per avere giudicato la reazione di Israele a Gaza “non proporzionata”. Che si aspettavano , che il Papa si complimentasse per l’uccisione di 30mila civili tra cui 11.500 bambini ?
I ministri di destra radicale del governo di Netanyahu hanno attaccato l’annunciato Piano Usa e di Paesi arabi per la nascita di uno Stato palestinese. Il ministro della Sicurezza nazionale e leader di ‘Potere ebraico’ Itamar Ben Gvir ha detto che “l’intenzione degli Usa insieme ai Paesi arabi di stabilire un stato terrorista a fianco di Israele è deludente e parte della concezione sbagliata che dall’altra parte ci sia un partner per la pace”. Anche il ministro delle finanze e leader di ‘Sionismo religioso Bezalel Smotrich ha attaccato chiedendo al Gabinetto si sicurezza che “sia presa un decisione chiara con l’opposizione al Piano”
Un alto responsabile di Hezbollah, Nabil Qawuq, ha detto che “Israele pagherà cara l’uccisione di civili nel sud del Libano”. Lo riferiscono media libanesi, citando il membro del Consiglio centrale del movimento armato libanese alleato di Hamas e dell’Iran. Queste dichiarazioni giungono poche ore dopo la diffusione della notizia dell’uccisione, nella notte in raid israeliani, di almeno 13 persone, tra cui civili, a Nabatiye, capoluogo del sud del Libano.
“Ci sono informazioni credibili che nell’ospedale Nasser a Khan Yunis, Hamas abbia tenuto ostaggi israeliani e che ci possano essere i corpi di nostri rapiti nella struttura dell’ospedale”. Lo ha detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari riferendosi agli “sforzi in atto” dell’Idf nell’ospedale della città del sud della Striscia per “trovare e recuperare i corpi degli ostaggi”. “Come è stato dimostrato all’ospedale Shifa, al Rantisi, all’Amal e in molti altri, Hamas – ha aggiunto – usa sistematicamente gli ospedali come centri del terrore”.
Un corrispondente di Al Jazeera, ferito ieri durante un attacco dell’esercito israeliano nel sud della Striscia di Gaza, ricoprirebbe la posizione di vice comandante di compagnia all’interno del battaglione orientale di Khan Yunis di Hamas. Lo sostiene l’Idf, che ha identificato il reporter come Ismail Abu Omar. �Insieme ad un altro fotografo di nome Ahmad Matar, Abu Omar stava facendo un reportage per Al Jazeera a nord di Rafah quando i due reporter sono stati colpiti da un drone israeliano.
“Israele ha diritto a esistere e autodifesa. Cio che abbiamo detto sin dall’inizio della guerra, nell’interesse di Israele, è di avere una reazione proporzionata rispetto al vile attacco di Hamas, perché una reazione sproporzionata significa fare quello che vuole Hamas, ovvero un isolamento di Israele”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Mattino 5 su Canale 5. “Noi vogliamo che Israele possa difendersi ma ci sono preoccupazioni per i civili, sia per gli ostaggi israeliani che per palestinesi, usati da Hamas come scudi umani per poi provocare una reazione contro Israele”.
“Il genocidio e i crimini contro l’umanità a Gaza necessitano, più che prima, della cooperazione per rimpiazzare l’attuale sistema ingiusto con un ordine giusto”. Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante un incontro a Teheran con il presidente della Repubblica del Tatarstan della Federazione Russa, Rustam Minnichanov.�Durante il colloquio, Raisi ha detto che la Repubblica islamica è pronta ad espandere le sue relazioni economiche con tutte le repubbliche della Federazione Russa e che Teheran e Mosca condividono un atteggiamento di opposizione all’unilateralismo e hanno mantenuto la loro indipendenza di fronte all’egemonia globale. Lo riporta l’agenzia di stampa Irna.
Il Dipartimento di Stato americano ha avviato un’indagine sui diversi attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza che hanno ucciso decine di civili, nonché sul possibile utilizzo di fosforo bianco da parte di Israele in Libano. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando funzionari Usa e precisando che gli Stati Uniti stanno anche cercando di determinare se l’esercito israeliano abbia utilizzato in modo improprio bombe e missili statunitensi per uccidere civili.
Gli Stati Uniti e diversi Paesi arabi stanno lavorando già al dopo-guerra tra Hamas e Israele, un piano che tra l’altro preveda una “tempistica certa” per lo Stato palestinese. Lo scrive il Washington Post, che comunque sottolinea che non è chiaro se Israele accetterebbe.�Il punto di partenza del piano ovviamente è il cessate-il-fuoco tra Israele e Hamas: durante questa pausa di almeno sei settimane, gli Stati Uniti dovrebbe rendere pubblico il progetto e fare i primi passi verso la sua attuazione, compresa la formazione di un governo palestinese ad interim.
Justin Trudeau ha ricevuto ieri il re Abdullah II di Giordania, rende noto lo stesso primo ministro canadese sul suo account X. “Abbiamo discusso delle nostre preoccupazioni riguardo all’offensiva pianificata” da Israele “a Rafah e alle sue gravi implicazioni umanitarie” nella Striscia di Gaza, scrive Trudeau.�In un comunicato l’ufficio del premier canadese spiega che Trudeau “ha incontrato Abdullah II bin Al-Hussein per discutere di pace e sicurezza in Medio Oriente”. All’incontro si sono uniti la ministra degli Affari esteri Mélanie Joly e quello dello Sviluppo internazionale Ahmed Hussen, aggiunge la nota.�Trudeau ha espresso la sua “gratitudine” al re di Giordania per “il suo impegno nel garantire la pace nella regione” e ha sottolineato “il duraturo partenariato” tra il Canada e il Paese arabo che confina con Israele e Cisgiordania, conclude il comunicato.
“In seguito ai bombardamenti di questa mattina, il team di Medici Senza Frontiere in azione all’ospedale Nasser” di Khan Yunis “riporta una situazione caotica, con un numero imprecisato di morti e feriti. Dopo l’attacco, un membro dello staff di Msf risulta ancora irreperibile”. Lo rende noto l’ong in una nota. “Il personale medico di Msf è stato costretto ad abbandonare l’ospedale, e soprattutto i pazienti al suo interno. Le forze israeliane hanno istituito un posto di blocco per controllare l’uscita dal complesso ospedaliero; un membro dello staff di Msf è stato trattenuto”.
Diario di un ????????? Giorno 127.
+28.775 palestinesi uccisi a Gaza
+68.552 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
394 uccisi in Cisgiordania
+7.003 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
126 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
232 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che le loro truppe continuano a effettuare perquisizioni nell’ospedale Nasser di Khan Yunis e finora hanno dichiarato di aver arrestato più di 20 terroristi che hanno preso parte ai massacri del 7 ottobre.
La situazione è “catastrofica”, commenta il direttore dell’ospedale Nasser di Khan Yunis, Nahed Abu Taima. “L’energia elettrica è stata interrotta nell’intero complesso. Molti pazienti in terapia intensiva e anche quelli in dialisi vengono lasciati a lottare per la vita.
Immagini satellitari, scattate ieri dalla Maxar Technologies e analizzate da Associated Press, mostrano la costruzione in corso di un muro al confine tra l’Egitto e la Striscia di Gaza. Temendo che un’avanzata militare israeliana nel Sud di Gaza possa scatenare un’ondata di rifugiati, stanno costruendo un muro di 8 miglia nel deserto del Sinai, vicino al confine. È quanto riporta il Wall Street Journal insieme ad altri media.
Un’offensiva globale sulla città di Rafah sarebbe devastante per la popolazione civile palestinese, che è già sull’orlo della sopravvivenza. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, durante il suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “Ho ripetutamente chiesto il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e un cessate il fuoco umanitario”, ha detto ancora Guterres, sottolineando che ciò deve costituire la base per passi concreti e irreversibili verso una soluzione a due Stati basata sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale.
Prosegue sul versante egiziano del valico di Rafah con la Striscia di Gaza il passaggio, in entrambe le direzioni, di persone e aiuti per la popolazione palestinese. Lo fa sapere il segretario generale della Mezzaluna Rossa nel Nord Sinai, Raed Abdel Nasser, precisando che questa mattina sono entrati in Egitto 40 feriti con 37 accompagnatori, 133 egiziani e 250 persone con doppia nazionalità. Prosegue anche l’invio nella Striscia di aiuti medici, alimentari e carburante.�Questa mattina sono entrati a Gaza 75 camion di aiuti umanitari, medici e alimentari e 5 cisterne di carburante, di cui 4 di gas domestico, tutti consegnati all’Unrwa e alla Mezzaluna Rossa locale sul lato palestinese del valico di Rafah. Altri 150 camion di aiuti umanitari, medici e alimentari sono in fila per l’ispezione da parte israeliana ai valichi di frontiera di Al-Awja e Karam Abou Salem.
Immagini satellitari, scattate ieri dalla Maxar Technologies e analizzate da Associated Press, mostrano la costruzione in corso del muro al confine tra l’Egitto e la Striscia di Gaza. La costruzione sta avvenendo lungo la strada Sheikh Zuweid-Rafah a circa 3,5 chilometri a ovest della frontiera. Le immagini mostrano gru, camion e quelle che sembrano essere barriere di cemento prefabbricate che vengono installate lungo la strada.
“Dopo il bombardamento di ieri mattina, il nostro personale ha riferito di un clima di caos, con un numero imprecisato di morti e feriti. Il destino di uno dei nostri colleghi rimane sconosciuto dopo l’attacco”. Lo ha scritto su X Medici senza Frontiere, riferendosi all’ospedale Nasser di Gaza. Msf ha affermato che il suo personale è stato costretto a fuggire e a lasciare i pazienti in ospedale. “Le forze israeliane hanno istituito un posto di blocco per le persone che lasciavano il complesso e uno dei nostri colleghi è stato arrestato. Chiediamo di preservare la sua sicurezza e di proteggere la sua dignità. Chiediamo di fermare immediatamente questo attacco, che minaccia il personale medico e i pazienti intrappolati all’interno della struttura”
Sono 28.775 i morti e 68.552 i feriti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Questo il nuovo bilancio diffuso dal ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, passati oltre quattro mesi dall’inizio delle operazioni israeliane nell’enclave palestinese. Secondo la fonte, solo nelle ultime 24 ore a Gaza si contano 112 “martiri” e 157 feriti
Diario di un ????????? Giorno 128.
+28.775 palestinesi uccisi a Gaza
+68.552 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
394 uccisi in Cisgiordania
+7.003 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
126 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
232 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
120 morti nelle ultime 24 per i raid israeliani su Rafah.
Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd, concede una lunga intervista ad Al Jazeera contestando l’accusa di antisemitismo.
Migliaia di persone hanno manifestato oggi contro Hamas al valico di Rafah, hanno bruciato pneumatici e gridato slogan contro Hamas e il suo leader Sinwar. Lo riferiscono fonti locali. La folla ha sfondato il cancello danneggiando la recinzione che protegge il valico, poi ha assaltato i camion che trasportavano aiuti umanitari portando via derrate alimentari. Gli agenti di polizia hanno usato la forza e sparato contro le persone che prendevano d’assalto i tir. Il dipartimento del valico ha dichiarato in una nota alla stampa che i manifestanti non hanno attaccato il terminal, ma hanno bruciato le gradinate davanti al cancello.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiesto al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, un “cessate il fuoco temporaneo”. Biden ricorda che a Gaza ci sono anche ostaggi americani e invita Israele a non attuare “un’invasione di terra” a Rafah.
“L’Unione europea è molto preoccupata per i piani del governo israeliano per una possibile operazione di terra a Rafah, dove oltre un milione di palestinesi si stanno attualmente rifugiando dai combattimenti. L’Ue riconosce il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. L’Ue chiede al governo israeliano di non intraprendere un’azione militare a Rafah che peggiorerebbe una situazione umanitaria già catastrofica e impedirebbe la fornitura urgentemente necessaria di servizi di base e di assistenza umanitaria”. Lo scrive in una nota l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. “L’Ue ribadisce l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto internazionale umanitario e di rispettare l’ordinanza del 26 gennaio della Corte internazionale di giustizia, che è giuridicamente vincolante – ricorda Borrell -. L’Ue rinnova l’appello ad Hamas per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. Nella riunione di lunedì prossimo, 19 febbraio, il Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea farà il punto della situazione”.
“Il tempo si sta esaurendo molto rapidamente” per gli ostaggi israeliani tenuti a Gaza, che “vivono in condizioni difficili e lottano per la vita”. Lo dichiara il portavoce del braccio armato di Hamas, le Brigate al-Qassam, Abu Ubaida in un discorso registrato e trasmesso dall’emittente Al Jazeera. Abu Ubaida ha parlato di “grande perdite” tra gli ostaggi, sostenendo di aver “messo in guardia decine di volte sui pericoli” a cui sono esposti, ma la leadership israeliana ha “ignorato i nostri avvertimenti”. Le Brigate al-Qassam avevano annunciato qualche giorno fa la morte di tre ostaggi israeliani e il ferimento di altri 5 a seguito dei “barbari attacchi del nemico sionista” su Gaza.
Il 12% dei 13mila impiegati dell’Unrwa “sono affiliati a Hamas o alla Jihad islamica palestinese”. Lo ha affermato in un incontro con i giornalisti il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant secondo cui “1468 impiegati” dell’Agenzia dell’Onu “sono noti per essere attivi in Hamas e nella Jihad. “185 dipendenti dell’Unrwa – ha spiegato – sono attivi nell’ala militare di Hamas e 51 in quella di Jihad islamica”. Gallant ha poi rivelato nomi e foto dei 12 dell’Unrwa – già denunciati in passato da Israele – che “hanno partecipato attivamente al massacro del 7 ottobre”. “E ci sono indicazioni che altri 30” siano coinvolti, ha detto.
La guerra a Gaza continuerà fino a quando gli ostaggi nelle mani di Hamas non verranno restituiti. Lo ha affermato il ministro israeliano Benny Gantz, sottolineando che “non ci sarà neanche un giorno di cessate il fuoco” fino ad allora. “I combattimenti continueranno finché i nostri obiettivi non saranno raggiunti. Potranno continuare anche nel mese di Ramadan. O gli ostaggi verranno restituiti, oppure estenderemo i combattimenti a Rafah”, ha dichiarato l’ex capo di Stato maggiore, aggiungendo che Israele si sta preparando a tale possibilità. “Agiremo in dialogo con i nostri partner, compreso l’Egitto, indirizzeremo la popolazione verso le aree protette”.
Diario di un ????????? Giorno 129.
+28.858palestinesi uccisi a Gaza
+68.667 Feriti dalle bombe
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+8.000 dispersi sotto le macerie
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396 uccisi in Cisgiordania
+7.060 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
126 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
232 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
In Israele si sono svolte varie proteste contro il governo di Benjamin Netanyahu e a favore delle elezioni anticipate. A Cesarea la polizia ha arrestato quattro manifestanti durante una manifestazione vicino alla casa del premier israeliano. Il leader della potente federazione sindacale israeliana, Histadrut, ha esortato Netanyahu a indire elezioni e ad assumersi la responsabilità di non aver impedito l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Allo stesso tempo ha minacciato lo sciopero generale.
Intanto a Tel Aviv si è svolto il raduno dei parenti e familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.
“L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno adesso sono elezioni”, si terranno “fra qualche anno”, ha commentato Netanyahu, secondo il quale il voto per una nuova Knesset dividerebbe gli israeliani e sarebbe quindi un vantaggio per Hamas. Quanto all’operazione militare a Rafah, “ci sarà perché non farla equivarrebbe a perdere la guerra”, ha ribadito il premier israeliano, “le richieste di Hamas sono deliranti e bloccano i negoziati”.
Nel futuro del Medio Oriente c’è l’Asse della Resistenza, costituito da Hamas, da Hezbollah e dei ribelli yemeniti Houthi. Ne è convinto il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan, secondo il quale “sarà uno dei principali attori nel futuro della regione”. Il cosiddetto Asse della Resistenza è un’alleanza informale formata, tra gli altri, da organizzazioni militanti come Hamas, gli Hezbollah libanesi e gli Houthi.�Hamdan, in visita a Teheran, ha assicurato che “dopo 140 giorni di guerra la situazione della resistenza è migliore di quanto immaginassero”. “Stiamo imponendo la sconfitta a Israele”, ha aggiunto, secondo quanto riferito dall’agenzia ufficiale Irna.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha chiesto oggi al governo di respingere “ogni tentativo di imporre ad Israele in maniera unilaterale uno Stato palestinese”. Il premier, precisa un comunicato, ha sottoposto al voto dei ministri una dichiarazione in cui ribadisce l’opposizione di Israele ad ogni “diktat internazionale”.�Dopo aver ribadito che un accordo con i palestinesi deve scaturire da trattative bilaterali, Netanyahu afferma che “un riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese, dopo il massacro del 7 ottobre, elargirebbe un premio enorme al terrorismo ed impedirebbe qualsiasi accordo di pace in futuro”.
La Russia ha invitato tutte le fazioni palestinesi che si incontreranno il 26 febbraio a Mosca”. Lo ha detto il premier dell’Autorità palestinese, Mohammad Shtayyeh, alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. “Noi siamo pronti a impegnarci – ha affermato nelle dichiarazioni rilanciate dalla tv satellitare al-Jazeera – Se Hamas non lo è, è una storia diversa. Serve l’unità palestinese”.
Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza sfiora i 30 mila morti, Secondo i nuovi dati diffuso dal ministero della Salute di Hamas, sono 28.985 le persone che hanno perso la vita nel territorio palestinese dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista. I feriti sono 68.883. Nelle ultime 24 ore i morti sono stati 127
Marwan Barghouti è stato trasferito nel carcere della città israeliana di Ramla. È in isolamento. Sono le autorità palestinesi a confermarlo, come riporta stamani l’agenzia Wafa citando il responsabile per gli affari dei prigionieri palestinesi, Qadura Fares. Barghouti, popolare leader di Fatah detenuto dal 2002 e condannato a cinque ergastoli in relazione a tre attacchi in cui sono morti cinque israeliani durante la Seconda Intifada, è visto da molti come l’uomo che potrebbe unire tutti i palestinesi. Nei giorni scorsi era stato il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, a scrivere su X del trasferimento di Barghouti. “Sono finiti i giorni in cui i terroristi controllavano la mia casa dal carcere”, aveva scritto l’esponente dell’estrema destra israeliana
Diario di un ????????? Giorno 130.
+28.985 Palestinesi uccisi a Gaza
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+8.000 Donne
+11.500 Bambini
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396 uccisi in Cisgiordania
+7.100 imprigionati dal 7 Ottobre
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1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
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552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
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27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
I cecchini israeliani sparano sui palestinesi che cercano di raccogliere cibo e recuperare gli aiuti umanitari.
Le navi sparano sui pescatori .
I coloni attaccano i villaggi della Cisgiordania.
E’ cominciata la pronuncia al Tribunale dell’Aia delle testimonianze riguardo all’accusa di genocidio da parte di Israele. Bello il ricordo, attraverso foto d’epoca, dell’evoluzione del popolo palestinese e della sistematica riduzione degli spazi vitali.
Il capo di gabinetto di guerra israeliano ha fissato l’inizio del Ramadan per iniziare l’offensiva su Rafah “se entro quel giorno non saranno liberati tutti gli ostaggi combatteremo ovunque”. L’ospedale Nasser, il più grande e l’unico che era rimasto almeno parzialmente funzionante nella Striscia, non può più operare: colpa della mancanza di acqua, dei generatori che non funzionano, dell’ossigeno mancante. I raid di domenica hanno colpito varie città, sono altri 70 i morti colpiti dai bombardamenti israeliani.
“Già prima del 7 ottobre si registra un aumento delle violenze commesse da coloni violenti in Cisgiordania. E così abbiamo deciso (come Belgio) di adottare delle sanzioni. Diversi paesi dell’Unione europea sono pronti a seguirci. E vedremo a 27 se potremo andare avanti insieme. Penso che in questo conflitto, come in altri, sia essenziale difendere insieme lo Stato di diritto, essere uniti e parlare sulla stessa strada”. Lo ha detto la ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib, della presidenza del Consiglio Ue, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari esteri.
Un funzionario di Hamas, con sede in Qatar, ha detto all’agenzia di stampa Reuters che il gruppo palestinese stima di aver perso 6.000 combattenti durante questi quattro mesi di conflitto con Israele nella Striscia di Gaza.�Circa la metà dei 12.000 che Israele afferma di aver ucciso. Si tratta della prima ammissione di perdite significative da parte di Hamas.�Hamas può continuare a combattere ed è pronto per una lunga guerra a Rafah e Gaza, ha poi garantito il funzionario, che ha chiesto l’anonimato. “Le opzioni di Netanyahu sono difficili e anche le nostre lo sono. Può occupare Gaza ma Hamas è ancora lì e combatte. Non ha raggiunto il suo obiettivo di uccidere la leadership di Hamas o di annientarci”, ha aggiunto.
Hamas ha respinto quella che ha “respinto la decisione criminale” da parte “del ministro estremista Ben-Gvir” di Israele di “limitare l’accesso dei palestinesi nella moschea di Al-Aqsa durante il Ramadan”. La chiusura della Spianata delle Moschee ai palestinesi promuove, sostiene Hamas in un comunicato, “la criminalità sionista e la guerra religiosa condotta dal gruppo di coloni estremisti del governo di occupazione terroristico contro il nostro popolo palestinese e la violazione della libertà di culto nella benedetta Al-Aqsa Moschea”. �Per questo, Hamas chiede “al nostro popolo palestinese nei Territori occupati, ad Al-Quds (Gerusalemme, ndr) e nella Cisgiordania occupata, di respingere questa decisione criminale, di resistere all’arroganza dell’occupazione” e di “mobilitarsi, recarsi e stazionare nella benedetta Moschea di Al-Aqsa”. �Inoltre Hamas avverte Israele che “qualsiasi danno alla Moschea di Al-Aqsa o alla libertà di culto in essa contenuta non passerà senza conseguenze” e annuncia una “benedetta intifada ed esplosione di fronte all’ingiustizia, all’arroganza e all’aggressione”.�
Israele prevede di continuare le operazioni militari su larga scala a Gaza per altre 6/8 settimane mentre si prepara ad entrare a Rafah, la città più a sud della Striscia. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando fonti militari israeliane. Secondo le stime dei vertici militari in questo lasso di tempo si possono ridurre in modo significativo le capacità di Hamas favorendo il passaggio a una fase di minore intensità caratterizzata da attacchi aerei mirati e da operazioni delle forze speciali.
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha spiegato che il governo di Israele consentirà la libertà di culto nella moschea di Al-Aqsa durante il mese sacro del Ramadan. “Qualsiasi restrizione che verrà imposta sarà per motivi di sicurezza”, ha spiegato Katz alla radio Reshet Bet. In precedenza i media israeliani avevano riferito che il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva accettato la proposta del ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir di limitare l’accesso alla moschea di al-Aqsa durante il Ramadan.
Diario di un ????????? Giorno 131.
+29.092 Palestinesi uccisi a Gaza
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+8.000 Donne
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+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
396 uccisi in Cisgiordania
+7.100 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
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156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
235 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Mentre la situazione umanitaria si fa sempre più catastrofica a Gaza e le associazioni chiedono aiuti perché manca acqua, cibo e i bambini si ammalano sempre di più, l’Onu vota una risoluzione presentata dall’Algeria che, però, non convince gli Usa. Circola però una bozza alternativa presentata proprio dagli Stati Uniti che prevede un cessate il fuoco “temporaneo” subordinato al rilascio degli ostaggi e non “immediato”.
Israele smentisce le notizie del sito saudita Elaph secondo cui il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, la mente dell’attacco del 7 ottobre, sarebbe fuggito in Egitto attraverso i tunnel sotterranei della Striscia di Gaza. “Non siamo a conoscenza di quanto riportato nella notizia”, ha dichiarato un funzionario, citato da Channel 12. Secondo Elaph l’apparato di Difesa israeliano riterrebbe che la leadership di Hamas, tra questi Sinwar ed il fratello Muhammed, avrebbero recentemente raggiunto il Sinai provenienti da Rafah. Secondo la stessa – unica – fonte, i terroristi in fuga potrebbero aver portato con sé alcuni ostaggi da usare come scudi. La settimana scorsa l’Idf aveva diffuso immagini video di Yahya Sinwar in un tunnel a Gaza assieme a diversi membri della sua famiglia il 10 ottobre. “La caccia a Sinwar non si fermerà fino a quando non lo avremo preso, vivo o morto”, aveva detto in quell’occasione il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, nel corso di una conferenza stampa. Le forze di sicurezza continuano nella ricerca di Sinwar, del comandante militare di Hamas Mohammad Deif e del suo vice Marwan Issa. A riferirne è Times of Israel
Il quotidiano saudita Elaph riporta che le autorità israeliane sono in possesso di informazioni che suggeriscono che il leader di Hamas della Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, sia recentemente fuggito in Egitto attraverso i tunnel di Rafah. Secondo il rapporto, Israele ritiene che Sinwar sia fuggito insieme al fratello Mohammed e ad altre persone e si teme che abbia portato con sé degli ostaggi israeliani. Il rapporto afferma che il portavoce dell’Idf si è rifiutato di rispondere alle domande sulla questione e che in Israele non ci sono conferme della notizia
Israele sta costruendo una strada nel centro della Striscia di Gaza che divida il Nord dal Sud del territorio palestinese per facilitare i raid militari israeliani e controllare il movimento della popolazione locale: lo riferiscono i think tank statunitensi Istituto per gli studi di guerra (Isw) e Progetto minacce critiche (Ctp), citati dall’emittente araba Al Jazeera
Il principale consigliere del presidente americano Joe Biden per il Medio Oriente ha in programma di visitare Israele ed Egitto questa settimana per discutere della potenziale operazione delle Forze di difesa israeliane (Idf) a Rafah e degli sforzi per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, riporta il sito di notizie americano Axios.�Citando funzionari israeliani e statunitensi, il rapporto afferma che Brett McGurk dovrebbe volare domani (mercoledì) al Cairo per incontrare il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel, prima di recarsi in Israele il giorno successivo per colloqui con il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant.
La situazione umanitaria rimane catastrofica nella Striscia di Gaza, dove quasi un milione e mezzo di palestinesi si stanno accalcando nella città di Rafah, minacciata di attacco da parte di Israele. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), quasi un milione e mezzo di persone si trovano lì, la popolazione è aumentata di sei volte dall’inizio della guerra. I resoconti delle organizzazioni umanitarie sono sempre più allarmanti. Secondo le agenzie delle Nazioni Unite, il cibo e l’acqua potabile sono “estremamente scarsi” nel territorio palestinese e il 90% dei bambini soffre di malattie infettive. “La Striscia di Gaza è sul punto di vedere un’esplosione nel numero di morti infantili prevenibili, che potrebbe peggiorare il livello già insostenibile di morti infantili a Gaza”, ha affermato il vice capo dell’azione umanitaria della Striscia dell’Unicef�
Dopo aver respinto una risoluzione del Gruppo Arabo che chiedeva una tregua umanitaria “immediata” a Gaza, gli Stati Uniti hanno fatto circolare una bozza alternativa che invoca un cessate il fuoco temporaneo “non appena praticabile” in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi catturati da Hamas il 7 ottobre e della revoca di tutte le restrizioni all’accesso degli aiuti umanitari.�Il testo americano si dice contrario a una offensiva di truppe di terra delle forze israeliane a Rafah che avrebbe “gravi implicazioni per la pace e la sicurezza regionale e non dovrebbe procedere nelle attuali circostanze”.avrebbe “gravi implicazioni per la pace e la sicurezza regionale e non dovrebbe procedere nelle attuali circostanze”. Washington aveva sempre respinto il termine “cessate il fuoco” nelle risoluzioni Onu.�Non è chiaro quando o se la bozza sarà messa ai voti del Consiglio. Per essere approvata, una risoluzione del Consiglio di Sicurezza richiede 9 voti a favore e nessun veto da parte dei 5 membri permanenti: Usa, Francia, Gran Bretagna, Russia e Cina.�Il Consiglio dovrebbe votare la bozza di risoluzione presentata dall’Algeria a nome dei 22 Paesi d Gruppo Arabo su cui Washington la scorsa settimana ha espresso riserve e su cui potrebbe porre il veto.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà un nuovo testo che chiede un cessate il fuoco “immediato” a Gaza, risoluzione minacciata da un nuovo veto degli Stati Uniti, il terzo dall’inizio della guerra tra il suo alleato israeliano e Hamas. La bozza di risoluzione preparata dall’Algeria “chiede un immediato cessate il fuoco umanitario che deve essere rispettato da tutte le parti”. Si oppone allo “sfollamento forzato della popolazione civile palestinese”, mentre Israele ha parlato di un’evacuazione dei civili prima di un’offensiva di terra a Rafah, dove 1,4 milioni di persone sono stipate nel sud della Striscia di Gaza. E chiede il rilascio di tutti gli ostaggi.�Gli Stati Uniti considerano il testo algerino non accettabile, minacciando di porre il veto: ritengono che la risoluzione possa mettere a repentaglio i delicati negoziati diplomatici per garantire una tregua e il rilascio degli ostaggi. “Non pensiamo che questo testo dmigliorerebbe la situazione sul campo, e quindi se questa risoluzione viene messa ai voti, non passerà”, ha ribadito il vice ambasciatore Usa presso le Nazioni Unite Robert Wood. E in questo contesto, hanno fatto circolare una bozza di risoluzione alternativa
Diario di un ????????? Giorno 132.
+29.195 Palestinesi uccisi a Gaza
+69.170 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
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1.9 milioni di profughi
396 uccisi in Cisgiordania
+7.100 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
235 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
L’organizzazione delle Nazioni Unite ha sospeso la distribuzione di cibo e medicinali a Gaza Nord in mancanza di garanzie di sicurezza.
Una famiglia di 20 persone e’ stata annientata da un attacco aereo a Rafah contro abitazioni civili.
La Knesset, il Parlamento israeliano, ha approvato la decisione del governo che si oppone ad ogni dichiarazione unilaterale di uno stato palestinese. Il voto è passato con una maggioranza di 99 voti a favore – compresa quindi l’opposizione al governo di Netanyahu – e 11, dei partiti arabi, a sfavore.
Un rapporto che analizza numerose testimonianze del massacro del 7 ottobre, specificamente legate alle violenze sessuale di Hamas, ha rivelato che famiglie e amici sono stati costretti dai terroristi a guardare i loro cari violentati e aggrediti sessualmente sotto la minaccia delle armi. Il rapporto è stato presentato dall’Associazione dei centri antiviolenza in Israele.
Una rete di tunnel a Khan Yunis, forse utilizzata da esponenti di Hamas. È quello che le forze israeliane (Idf) hanno reso noto di aver scoperto in questa città nel Sud della Striscia di Gaza. Nei cunicoli, riporta il Times of Israel sulla base delle informazioni diffuse dalle Idf, i militari hanno trovato, oltre a barricate, alloggi e sistemi per la fornitura di acqua ed elettricità.
Nel tunnel, lungo più di un chilometro, hanno “identificato” uomini armati di Hamas che sono stati uccisi in combattimenti ravvicinati e con altri “mezzi speciali”. Hamas avrebbe investito milioni per la costruzione del tunnel, “parte – dicono le Idf – di una rete sotterranea strategica e ramificata al di sotto di Khan Yunis, utilizzata da esponenti di Hamas e dalla brigata di Khan Yunis per nascondersi e combattere”.
“Le immagini da Gaza sono terrificanti. Attacchi aerei indiscriminati stanno uccidendo civili e cancellando interi quartieri residenziali. Fino al 90% degli abitanti di Gaza sono stati costretti a lasciare le proprie case e vivono in condizioni disumane. Sullo sfondo del duro blocco israeliano, la Striscia di Gaza sta vivendo una vera catastrofe umanitaria”. Lo ha detto l’ambasciatore russo in Olanda, Vladimir Tarabrin, intervenendo davanti alla Corte internazionale di giustizia (Cig) dell’Aia. Lo riporta Al Jazeera.
C’è anche una bimba di 5 anni tra le persone uccise da Israele in un bombardamento aereo nel sud del Libano. Inizialmente nel raid su Majdal Zun il bilancio parlava di una donna uccisa e di una bambina ferita. Quest’ultima è però morta in ospedale a seguito delle ferite riportate. Queste due vittime portano a 43 il bilancio dei civili uccisi da Israele dallo scorso 8 ottobre, inclusi tre giornalisti libanesi, nel contesto della guerra contro gli Hezbollah alleati dell’Iran e di Hamas.
Testimoni e media locali hanno riferito di aver sentito una grande esplosione nella capitale siriana, Damasco, poche ore dopo un attacco missilistico che è stato attribuito a Israele. Lo riferisce Sky news arabic. La contraerea siriana è entrata in azione. In mattinata alcuni raid hanno colpito un quartiere di Damasco uccidendo due persone e provocando danni materiali, secondo la televisione di Stato siriana. Finora Israele non ha commentato nè confermato l’attacco
Dai nuovi documenti che l’Idf ha trovato a Khan Yunis, è emerso che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, era sicuro che Hezbollah avrebbe aperto un altro fronte della guerra con Israele al nord: “Abbiamo ricevuto l’impegno che l’Asse parteciperà al grande ‘progetto di liberazione'”. Lo riporta il sito di Ynet spiegando che il piano della fazione palestinese era quello di una guerra su due fronti. “Sinwar non si è limitato a desiderare che fosse così ma ha costruito un piano in questa direzione affermando di aver ricevuto un impegno in materia”, scrive il sito israeliano: dai documenti rinvenuti dall’esercito emerge che “Sinwar ha scritto ai suoi uomini” di aver “ricevuto l’impegno” dall’Asse sciita Iran-Hezbollah. In altri documenti, il leader di Hams a Gaza ribadisce l’impegno ricevuto, “secondo cui l’azione nel sud porterà ad un’azione parallela del nord, alla quale Hezbollah si sta preparando con lo slogan ‘conquistare la Galilea’”. Ma alla fine – aggiunge Ynet – gli ayatollah di Teheran e Hassan Nasrallah “hanno deluso Sinwar”
Gli attacchi israeliani in tutta Gaza hanno ucciso almeno 67 palestinesi tra la scorsa notte e oggi. Lo riportano i media internazionali tra cui il Guardian e Sky News. Le morti sono avvenute in alcune aree in cui ai civili era stato detto di cercare rifugio. L’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah ha dichiarato di aver ricevuto 44 corpi dopo molteplici attacchi nel centro della Striscia, riportano i media.
Durissima arringa dell’Egitto davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja contro Israele, dopo la presentazione di un memorandum. “L’occupazione israeliana è una chiara violazione del diritto internazionale” – ha detto Yasmine Moussa, consulente legale del ministero degli Esteri egiziano – e non un’autodifesa”, “i palestinesi subiscono punizioni da 75 anni” e “Israele nega il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione”, per cui l’Egitto ha presentato una richiesta.
L’esercito israeliano ha riscontrato tra i soldati a Gaza “casi di condotta impropria che si discostano dai valori e dagli ordini delle forze armate”. Lo ha affermato l’avvocato generale militare israeliano Yifat Tomer-Yerushalmi in una lettera inviata all’ufficio del procuratore militare.Tra i casi, ci sono dichiarazioni inappropriate, uso ingiustificato della forza, anche contro i detenuti, saccheggio e distruzione di proprieta’ civili. “Alcuni incidenti vanno oltre l’ambito disciplinare dell’esercito e oltrepassano la soglia penale”, si specifica nella lettera.”Queste azioni e dichiarazioni, da parte di individui che non rappresentano l’esercito nel suo complesso, sono contrarie” ai valori dell’Idf e “causano un danno strategico sulla scena internazionale”
La maggior parte dei cittadini israeliani, sia arabi sia ebrei, ritiene che non sia possibile una ”vittoria totale” su Hamas nella Striscia di Gaza. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dall’Israel Democracy Institute, secondo il quale il 51 per cento degli ebrei intervistati e il 77,5 per dento degli arabi israeliani ritiene che ci sia una bassa probabilità che la guerra finisca con una vittoria simile. C’è anche una differenza nelle risposte in base all’appartenenza politica: per l’84% degli intervistati di sinistra, il 63% di centro e il 55% di destra la probabilità di una ”vittoria assoluta” su Hamas è bassa. Il sondaggio rileva inoltre che il 63 per cent degli ebrei israeliani è contrario alla creazione di uno Stato palestinese, mentre il 73 per cento degli arabi israeliani la sostiene.
Israele non ha ancora preso la decisione di inviare una delegazione al Cairo per ulteriori colloqui su un accordo sulla liberazione degli ostaggi. E’ quanto ha affermato un funzionario al Times of Israel dopo che un sito saudita ha riferito di una delegazione israeliana attesa in giornata nella capitale egiziana alla luce di progressi nei negoziati.Secondo il funzionario, Israele e’ “cauto” e aspetta prove che le posizioni di Hamas si siano ammorbidite prima di inviare i negoziatori.
Quattro organizzazioni umanitarie e per i diritti umani e la rete di Ong chiedono lo stop ai trasferimenti di armi italiane a Israele e ai gruppi armati palestinesi. Amnesty International, AoI, Oxfam, Rete Pace e Disarmo, Save the Children chiedono che “venga confermata la sospensione anche per le spedizioni coperte dalle licenze precedenti alla sospensione decisa l’8 ottobre, dopo avere accolto con favore la decisione del Governo italiano di non autorizzare export di armi all’indomani del riacutizzarsi del conflitto”.
Una fonte egiziana ha smentito la notizia secondo cui il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, sarebbe fuggito in Egitto attraverso i tunnel di Rafah. “Tutto cio’ che viene pubblicato a questo riguardo e’ infondato, perche’ non ci sono tunnel utilizzabili e il controllo egiziano sulla striscia di confine e’ stato rafforzato”, ha affermato in un’intervista al quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah. Si tratta, ha aggiunto, di “invenzioni di Israele per giustificare le sue azioni”.
Un rapporto dettagliato sulle violenze sessuali compiute dai miliziani di Hamas il 7 ottobre sulle loro vittime in Israele (ed in seguito anche su parte degli ostaggi) è stato pubblicato oggi dall’Associazione israeliana di assistenza alle vittime di attacchi sessuali (Igud1202). Fondato su testimonianze dirette e interviste, il rapporto afferma che ”i terroristi di Hamas hanno fatto ricorso a pratiche sadiche con la finalità di accrescere le umiliazioni ed il terrore provocati dalle sevizie sessuali”. Nel presentare il rapporto i media locali consigliano di non esporre il contenuto a minorenni o a persone sensibili’.
C’e’ Israele dietro il sabotaggio della rete di gasdotti che la settimana scorsa ha interrotto le forniture in almeno tre province iraniane. E’ quanto ha denunciato il ministro del Petrolio Javad Owji, sostenendo che “il complotto e’ stato sventato”.Il 14 febbraio esplosioni hanno colpito i gasdotti nelle citta’ di Safashahr, nella provincia meridionale di Fars, e di Borujen, nella provincia sudoccidentale di Chaharmahal e Bakhtiari. Non ci sono state vittime ma le forniture sono state interrotte nelle province del Nord Khorasan nel nord-est, del Lorestan a ovest e di Zanjan nel nord-ovest.
Almeno due persone sono morte nell’attacco israeliano sferrato contro un palazzo residenziale nel quartiere di Kfar Sousa a Damasco. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani
La Cina ha condannato il veto degli Stati Uniti a una bozza di risoluzione delle Nazioni Unite che chiede un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza perché rischia di rendere la situazione nel territorio “ancora più pericolosa”. “Gli Stati Uniti si sono ancora una volta autoesclusi utilizzando il loro veto, rendendo la situazione a Gaza ancora più pericolosa. Le parti interessate, compresa la Cina, hanno espresso il loro forte disappunto e malcontento”, ha dichiarato Mao Ning, portavoce della diplomazia cinese, durante un regolare briefing con la stampa
Secondo i media statali siriani, diversi missili israeliani hanno colpito il distretto di Kafr Soussa, nella capitale della Siria, Damasco. Il quartiere è noto per ospitare diverse agenzie di sicurezza ed è stato preso di mira da un attacco israeliano nel febbraio 2023. In quell’occasione furono uccisi esperti militari iraniani
Il presidente dell’Ordine nazionale degli avvocati tunisini, Hatem Meziou, ha reso noto di aver presentato una denuncia alla Corte penale internazionale (Cpi) contro lsraele “per il genocidio e i crimini di guerra commessi contro il popolo palestinese”. “Il team legale dell’Ordine ha tenuto una sessione di lavoro dedicata a questo scopo con i rappresentanti dell’ufficio di assistenza alle vittime,” ha detto Meziou, riportato dall’agenzia di stampa Tap. L’Ordine degli avvocati tunisino ha chiesto di sottoporre il caso ai tribunali, condannando il massacro in corso di palestinesi, il loro sfollamento forzato e l’assedio imposto a Gaza mentre viene bloccata la consegna degli aiuti umanitari.�Secondo l’Ordine, Meziou si è recato, domenica scorsa all’Aja per presentare una denuncia alla Cpi contro “l’entità sionista” per crimini di guerra e genocidio contro il popolo palestinese, si legge in un comunicato
Usa e Regno Unito hanno condotto nella notte attacchi contro l’area di Al-Arj, nella provincia nord-occidentale yemenita di Hodeidah. Lo ha riferito Yedioth Ahronoth, citando il canale televisivo Al-Masirah, di proprietà degli Houti. Ai crescenti attacchi dei ribelli yemeniti filo-iraniani contro navi occidentali nel Mar Rosso, Washington e Londra hanno reagito colpendo basi e installazioni
Il presidente boliviano Luis Arce ha espresso “solidarietà e sostegno” a Luiz Inacio Lula da Silva, affermando il presidente brasiliano “ha detto la verità” paragonando “il genocidio” di Israele nella Striscia di Gaza all’Olocausto nazista. “La storia non perdonerà coloro che sono indifferenti a questa barbarie”, ha scritto ieri sera Arce sul suo account X postando una foto in cui abbraccia Lula. Poco prima anche il presidente colombiano Gustavo Petro aveva espresso “piena solidarietà” al suo omologo brasiliano affermando che Israele sta commettendo “un genocidio” contro i palestinesi
Un video pubblicato dall’emittente araba Al Jazeera mostra un bulldozer militare israeliano intento a demolire un monumento alle vittime palestinesi vicino alla città di Tubas, in Cisgiordania. Al Jazeera sottolinea che secondo gli studiosi di diritto internazionale la distruzione deliberata del patrimonio culturale durante un conflitto può costituire un crimine di guerra. L’emittente araba afferma che a novembre bulldozer israeliani hanno distrutto un memoriale all’ex presidente palestinese Yasser Arafat a Tulkarem, sempre in Cisgiordania
Il ministro degli Esteri brasiliano ha accusato la controparte israeliana di “mentire” mentre si intensificava il diverbio diplomatico sul paragone del presidente Lula tra la campagna militare israeliana a Gaza e l’Olocausto.�Mauro Vieira, il cui Paese ospita questa settimana un incontro dei ministri degli Esteri del G20, ha affermato che le dichiarazioni di Israele sono “inaccettabili nella loro natura e bugiarde nel loro contenuto” oltre che “oltraggiose”. Lula aveva affermato che il conflitto nella Striscia di Gaza “non è una guerra, è un genocidio”. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva reagito furiosamente dicendo che Lula ha “oltrepassato la linea rossa” ed è stato dichiarato “persona non gradita nello Stato di Israele finché non ritratta le sue dichiarazioni e non si scusa”.
Medici senza frontiere (Msf) afferma che due familiari del suo personale sono rimasti uccisi in un bombardamento israeliano che ieri sera ha colpito un rifugio vicino a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. In un post sul suo account X, la ong umanitaria spiega che il raid ha centrato un rifugio situato nel villaggio di Al Mawasi. Oltre alle due vittime, si registrano anche sei feriti. “Siamo inorriditi da ciò che è successo”, scrive Msf.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che almeno 14 persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite ieri sera in una serie di bombardamenti israeliani su Rafah e Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Il bilancio delle vittime nell’enclave palestinese è di almeno 29.195 morti e 69.170 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito da Hamas.
Il premier Benjamin Netanyahu e il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich hanno affermato che lo Stato ebraico “non pagherà alcun prezzo” per la restituzione degli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. A una domanda sui 134 prigionieri ancora nell’enclave palestinese, Smotrich ha dichiarato all’emittente Kan che il loro ritorno è “molto importante” ma che non potranno essere rilasciati “ad ogni costo” e che il modo per liberarli è aumentare la pressione militare sulla Striscia di Gaza e sconfiggere Hamas. Le parole di Smotrich hanno suscitato indignazione da parte del leader dell’opposizione Yair Lapid e delle famiglie degli ostaggi, ma poco dopo l’ufficio di Netanyahu ha pubblicato una dichiarazione che fa eco alla posizione del ministro: “C’è molta pressione su Israele, sia in patria che all’estero, affinché fermi la guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi, compreso un accordo per il rilascio degli ostaggi a ogni costo. Non siamo disposti a pagare alcun prezzo: certamente non il costo delirante che Hamas ci chiede, che significherebbe la sconfitta per lo Stato di Israele”.
Diario di un ????????? Giorno 133.
+29.410 Palestinesi uccisi a Gaza
+69.465 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
396 uccisi in Cisgiordania
+7.100 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
235 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
La Camera dei Comuni ha approvato fra le polemiche una mozione ma in forma annacquata, dopo il controverso via libera a un emendamento presentato dal Labour, sulla richiesta di un cessate il fuoco immediato nel conflitto in corso a Gaza. Questo è avvenuto in seguito alla contestatissima decisione da parte dello Speaker dei Comuni, Lindsay Hoyle, di consentire al partito d’opposizione di votare il proprio emendamento per modificare il testo originale voluto dal partito indipendentista scozzese (Snp) – che imponeva una tregua in termini molto più decisi rispetto all’operazione militare condotta da Israele nella Striscia – così da evitare una nuova ribellione interna contro il leader laburista Keir Starmer dopo quella consumatasi il mese scorso. Sir Lindsay è finito sotto accusa e la sua posizione appare già in bilico mentre a Westminster si è consumata una serata fra reciproche accuse e caos, come quando i deputati della maggioranza Tory e dell’Snp hanno lasciato l’aula in segno di protesta senza partecipare al voto.
Medici Senza Frontiere condanna “con la massima fermezza l’uccisione di due familiari del personale Msf durante l’offensiva israeliana su Al-Mawasi, a Khan Younis, in cui altre sei persone sono rimaste ferite”. Secondo Msf “al momento dell’attacco 64 persone erano nel rifugio. Tutte le parti in guerra sono regolarmente informate della posizione e della presenza delle équipe di Msf in luoghi specifici e anche in questo caso le forze israeliane erano al corrente della posizione precisa del rifugio di Msf ad Al-Mawasi. Inoltre, una bandiera di Msf di 2 metri per 3 era appesa all’esterno dell’edificio. Le forze israeliane non avevano emesso alcun ordine di evacuazione prima dell’attacco. Msf ha contattato le autorità israeliane e sta cercando di ottenere ulteriori spiegazioni”. Meine Nicolai, direttrice generale di Medici Senza Frontiere che attualmente coordina le attività mediche di Msf a Gaza, dichiara: “Siamo indignati e profondamente rattristati da queste uccisioni. Nello stesso giorno in cui gli Stati Uniti hanno scelto di porre il veto a un cessate il fuoco immediato, due bambine hanno visto le loro madri uccise da un colpo di carro armato israeliano. Queste uccisioni confermano la triste realtà che nessun luogo è sicuro a Gaza, che le promesse di garantire aree sicure sono parole vuote e i meccanismi di risoluzione del conflitto sono inaffidabili. L’uso della forza in aree urbane densamente popolate è sconcertante e prendere di mira un edificio sapendo che è pieno di operatori umanitari e delle loro famiglie è inconcepibile”.�
“Ci sono informazioni riguardanti le aggressioni sessuali sugli ostaggi che sono state pubblicate in seguito alle testimonianze di coloro che sono tornati dalla prigionia. Queste testimonianze includono vari casi, compresi quelli dei prigionieri che sono ancora vivi”. Lo si legge nel primo rapporto ufficiale dell’Association of Rape Crisis Centers in Israele (Arcci).�Il report, inviato all’Onu, afferma: “I crimini sessuali sono stati commessi sistematicamente e intenzionalmente. Le aggressioni sessuali e gli atti di stupro sono stati commessi da più partecipanti e comprendevano pratiche sadiche caratterizzate da caratteristiche brutali e dimostrative”.�Orit Sulitzeanu, Ad dell’Association of Rape Crisis Centers in Israele, ha dichiarato: “Il rapporto, presentato alle Nazioni Unite, non lascia spazio a smentite. L’organizzazione terroristica Hamas ha scelto di danneggiare Israele strategicamente in due modi chiari: rapire cittadini e commettere crimini sessuali sadici. Il silenzio non è più un’opzione. Ci aspettiamo che le organizzazioni internazionali assumano una posizione chiara; non possiamo stare in disparte. Il silenzio sarà ricordato come una macchia storica su coloro che hanno scelto di rimanere in silenzio e negare i crimini sessuali commessi da Hamas”.
“Alcuni degli israeliani rapiti hanno ottenuto le medicine che la Francia, il Qatar, Israele e le famiglie degli ostaggi avevano in precedenza inviato grazie a un accordo con Hamas”. Lo rende noto il ministero degli Esteri francese in una nota.
Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha spiegato di aver avuto conferma dalla Francia che 45 ostaggi hanno ricevuto medicinali. “La Francia è un vero amico delle famiglie degli ostaggi e non dimenticheremo il loro sostegno in questa vicenda”, hanno dichiarato.
Un rapporto sul sito web israeliano indipendente Hamkom afferma che 10 ostaggi sono stati uccisi dai raid aerei israeliani a Gaza: alcuni di loro anche quando l’esercito israeliano sapeva che si trovavano negli edifici presi di mira. L’esercito israeliano ha riferito che “sono morti durante la prigionia di Hamas”. La notizia è rilanciata anche da Al Jazeera.
“Ci sono i primi segnali di progresso verso un nuovo accordo sugli ostaggi”. Lo ha affermato il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, in una dichiarazione trasmessa dal ministero della Difesa. “Siamo davanti a un’operazione a Rafah, che inizierà dopo l’evacuazione della popolazione dalla zona. Se non ci sarà un piano per liberare gli ostaggi, opereremo anche durante il Ramadan”, ha precisato Gantz.
Diario di un ????????? Giorno 134.
+29.410 Palestinesi uccisi a Gaza
+69.465 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
396 uccisi in Cisgiordania
+7.100 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
235 nelle operazioni in Gaza
+ 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse.
+ 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
La marina israeliana ha condotto “estese” esercitazioni con navi lanciamissili in vista di un possibile conflitto sul fronte Nord al confine col Libano. Le esercitazioni, condotte nel corso della settimana, comprendevano simulazioni di combattimenti nel teatro marittimo settentrionale, riferisce Times of Israel. Vi ha partecipato anche l’aviazione con il 193esimo squadrone, dotato di elicotteri Panther As565. Le forze in campo si sono esercitate a contrastare gli attacchi di droni, condurre operazioni di salvataggio e rifornire le navi lancia missili in mare. Le manovre si sono svolte mentre gli hezbollah libanesi continuano a lanciare razzi e missili contro Israele, e l’Idf risponde con raid contro postazioni della milizia sciita filo iraniana. Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha avvertito oggi che Israele “non pazienterà ancora a lungo per una soluzione diplomatica a Nord”.
Attivisti e familiari degli ostaggi israeliani hanno bloccato il traffico su una delle principali arterie di Tel Aviv, la superstrada Ayalon, allestendo una tavola per Shabbat. A Parigi intanto è arrivata la delegazione israeliana, guidata dal capo del Mossad David Barnea, per tenere colloqui con il capo degli 007 egiziani Abbas Kamel, il responsabile della Cia William Burns e il premier del Qatar Mohammed Al-Thani, sui negoziati con Hamas per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha denunciato che un paramedico del suo staff, Fayez As’ad Mohammad Muammar, è stato ucciso in un raid aereo israeliano che ha distrutto la sua casa nella zona orientale di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. In un post, l’organizzazione spiega che il “collega paramedico e volontario presso il centro di ambulanze di Rafah è stato ucciso dopo che la sua casa è stata bombardata”.
Hamas chiede ancora il cessate il fuoco permanente e il ritiro totale dell’Idf dalla Striscia di Gaza come condizioni nelle trattative per il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce il sito Ynet che cita alti funzionari palestinesi al corrente dei negoziati.
L’estrema destra messianica al potere in Israele vuole “l’Armageddon”. A dirlo è Ehud Olmert, ex premier israeliano conservatore, che in un editoriale su Haaretz attacca i leader di Sionismo Religioso e Otzma Yehudit, Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir, il cui obiettivo finale “non è l’occupazione della Striscia di Gaza” ma “una guerra totale nella regione”.
“Una guerra del genere – ha denunciato Olmert – rafforzerà l’impressione che stiamo combattendo per le nostre vite, per la nostra stessa esistenza. In una guerra per la sopravvivenza è consentito fare cose intollerabili, e i giovani coloni dimostrano ogni giorno che tra di loro ce ne sono molti capaci proprio di questo”. Secondo l’ex ministro delle Finanze sotto Ariel Sharon, “Gaza è solo il capitolo introduttivo”. “Lo scopo finale di questa banda è “ “epurare” la Cisgiordania dai suoi abitanti palestinesi, ripulire il Monte del Tempio dai suoi fedeli musulmani e annettere i Territori allo Stato di Israele”. “La strada per raggiungere questo obiettivo è intrisa di sangue” “israeliano”, “ebraico” e “palestinese”.
La delegazione di Hamas rimasta al Cairo per diversi giorni per i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi ha concluso la sua visita in Egitto, dopo aver avuto diversi incontri con i vertici dei servizi segreti egiziani. Lo scrive il media statale egiziano Al Qahera sulla sua pagina Facebook.
La delegazione ha discusso anche del ritorno degli sfollati alle loro case e delle modalità di soccorso e di accoglienza, in particolare nel nord della Striscia di Gaza.
Preoccupazione è stata espressa per la decisione del governo israeliano di impedire ai palestinesi della Cisgiordania di pregare nella moschea Al-Aqsa durante il Ramadan
Alcuni sopravvissuti all’attacco di Hamas del 7 ottobre e le famiglie delle vittime dei kibbutz e del rave musicale Nova hanno intentato una causa contro l’Associated Press, accusando l’agenzia di stampa di essere complice della furia omicida di Hamas per aver usato la collaborazione di fotoreporter freelance ritenuti integrati con le migliaia di terroristi che hanno invaso Israele.
Diario di un ????????? Giorno 135.
+29.606 Palestinesi uccisi a Gaza
+69.737 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
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+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
406 uccisi in Cisgiordania
+7.170 imprigionati dal 7 Ottobre
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1.405 Israeliani uccisi da Hamas
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12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Questa notte il primo ministro israeliano Netanyahu ha presentato ai suoi ministri il piano per il dopoguerra nella Striscia di Gaza. È lungo una pagina e si basa su idee e principi che lui aveva già menzionato in questi mesi, ma è pur sempre il primo documento che prova a spiegare in forma scritta che cosa succederà quando, prima o poi, i soldati israeliani dichiareranno di avere smantellato completamente i battaglioni di Hamas nella Striscia di Gaza (per ora sostengono di essere arrivati a neutralizzare, secondo i comunicati dell’Idf, diciotto battaglioni di Hamas su ventiquattro).
Netanyahu vuole che a gestire per gli affari correnti il territorio della Striscia siano “elementi locali con esperienza da amministratori” e specifica che non devono avere legami con entità che appoggiano e sponsorizzano il terrorismo. È una definizione ambigua, che esclude di sicuro Hamas ma potrebbe anche escludere l’Anp, che non ha condannato l’attacco del 7 ottobre e paga un risarcimento mensile alle famiglie degli affiliati ai gruppi armati quando sono uccisi. Se però avesse voluto escludere l’Anp lo avrebbe fatto a chiare lettere, quindi è possibile che lasci la porta aperta per un’Autorità nazionale palestinese che voglia cambiare posizione. Potrebbe essere una concessione all’amministrazione Biden, che vorrebbe vedere la Striscia sotto il controllo di un’Anp completamente rinnovata.
Le operazioni militari e di sicurezza
Israele, secondo il documento, si riserva la completa libertà di lanciare operazioni militari e di sicurezza nella Striscia, come del resto fa già in Cisgiordania. È anche prevista una zona cuscinetto al confine tra Striscia e Israele ricavata dal lato palestinese “per tutto il tempo che sarà necessario”, con lo scopo di prevenire o perlomeno di rendere molto più difficile un nuovo attacco in stile 7 ottobre. Questo punto contraddice le raccomandazioni dell’Amministrazione Biden, che ha chiesto in modo esplicito a Israele di non ridurre il territorio palestinese.
Il confine Sud e l’Egitto
L’esercito israeliano prenderà anche il controllo del confine fra Striscia di Gaza e territorio egiziano in collaborazione, “per quanto possibile”, con l’Egitto, e quell’inciso “per quanto possibile” suona minaccioso. Gli israeliani sostengono che il controllo del confine Sud è necessario per prevenire il contrabbando di esplosivo e armi dentro la Striscia. Il governo del Cairo aveva fatto molto in questi anni contro il contrabbando e contro i tunnel che passano sotto al cosiddetto corridoio Philadelphi che separa Gaza dal territorio egiziano, anche con durezza. Tuttavia pare che il governo israeliano non sia più disposto ad appaltare la questione a terzi perché la considera strategica.
La smilitarizzazione
La Striscia, secondo il piano, sarà completamente smilitarizzata, nel senso che non ci saranno più armi eccetto quelle che servono a mantenere la sicurezza e combattere il crimine. In pratica, vuol dire che sarà tollerata una polizia locale palestinese armata di pistole.
La ricostruzione
La smilitarizzazione annunciata nel piano è la condizione necessaria a qualsiasi piano di ricostruzione, che Israele spera coinvolgerà gli Stati arabi più munifici, come l’Arabia Saudita e gli Emirati. Il punto è controverso. Gli Stati arabi hanno già fatto sapere che non metteranno soldi per la ricostruzione di Gaza se non ci sarà uno Stato palestinese, che il documento israeliano non cita. Due giorni fa la Knesset ha votato compatta contro qualsiasi tentativo internazionale di riconoscere in modo unilaterale – quindi senza un accordo con Israele – un futuro Stato palestinese. Ma se la ricostruzione non comincia subito sarà un problema enorme per i più di due milioni di civili palestinesi dentro alla Striscia devastata da centoquaranta giorni di bombardamenti brutali.
La deradicalizzazione nelle moschee
Netanyahu annuncia che ci sarà una campagna di deradicalizzazione nelle moschee, con l’aiuto degli Stati arabi che hanno già dimostrato di essere capaci in questo settore – ma vale la stessa obiezione fatta per la ricostruzione: gli Stati arabi non vogliono sembrare complici di un piano israeliano e aiuteranno soltanto se ci sarà uno Stato palestinese, che però per adesso esiste soltanto come ipotesi osteggiata da Israele.
La chiusura dell’Unrwa
Il piano prevede anche la sostituzione dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, con altre organizzazioni che si occuperanno di distribuire gli aiuti e di fare le stesse cose. Il governo israeliano accusa l’Agenzia di essere infiltrata in modo irrimediabile da Hamas e dalla Jihad islamica, ma alcune fonti del governo hanno spiegato alla stampa che in questa fase l’Unrwa è troppo utile per il lavoro che riesce a compiere dentro Gaza e quindi la sostituzione dovrebbe aspettare.
Diario di un ????????? Giorno 136.
+29.606 Palestinesi uccisi a Gaza
+69.737 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
406 uccisi in Cisgiordania
+7.170 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
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156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
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- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
L’esercito israeliano ha presentato un piano per “evacuare” i civili dalle “zone di combattimento” nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu. Il piano precede l’annunciata offensiva israeliana a Rafah, città sovraffollata nel Sud del territorio palestinese, definita da Netanyahu come “l’ultima roccaforte” del movimento islamista Hamas.
È morto in ospedale, per le gravi ustioni riportate, Aaron Bushnell, il soldato dell’aeronautica americana che si è dato fuoco davanti all’ambasciata israeliana a Washington. Il 25enne Bushnell ha registrato in video il suo gesto. Prima di darsi fuoco ha dichiarato: “Non sarò più complice del genocidio, liberare la Palestina”
Un attacco militare israeliano ha colpito una casa nel Nord di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e ha ucciso quattro persone, tra cui una donna e un bambino. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Molti altri sono rimasti feriti nel bombardamento. Le forze israeliane continuano a bombardare anche il lato est di Rafah, da cui molti residenti sono scappati
“Il popolo di Gaza ha annunciato al mondo, con la sua resistenza e unità, che la coesistenza con il regime sionista non è possibile”, ha dichiarato il comandante delle Guardie rivoluzionarie Hossein Salami, in relazione alle proposte internazionali sulla creazione di due Stati israeliano e palestinese per porre fine alla crisi, a cui Teheran e Hamas, sostenuto dall’Iran, si oppongono. “I sionisti cercano di ottenere la vittoria uccidendo bambini, donne e persone indifese, ma la vittoria divina sarà del devoto popolo di Gaza, che non ha rinunciato alla resistenza nell’attuale guerra”, ha aggiunto Salami, citato da Mehr.
Le truppe israeliane proseguono nell’offensiva nel sud di Gaza, in particolare a Khan Yunis. Lo ha fatto sapere il portavoce militare segnalando che “durante gli sforzi per evacuare la popolazione civile dalle zone di combattimento, i soldati hanno identificato e catturato terroristi che cercavano si sfuggire nascondendosi tra i civili”. Secondo la stessa fonte, a Khan Yunis sono stati “uccisi terroristi e localizzate armi”.�Operazioni anche nel centro di Gaza dove l’Idf, soprattutto a Zaitun, quartiere occidentale di Gaza City dove “sono stati uccisi diversi terroristi”.
L’esercito ha annunciato la morte di un altro soldato caduto in combattimento nel sud di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che si tratta di Narya Belete (21 anni). Il bilancio dei soldati morti in battaglia, dall’inizio dell’operazione di terra a Gaza, è salito a 239.
Una delegazione israeliana partirà per il Qatar per proseguire i colloqui sul rilascio degli ostaggi e una possibile tregua a Gaza. Lo ha deciso, secondo i media, il Gabinetto di guerra dopo aver esaminato il contenuto dei colloqui di mediazione di Parigi avuti con gli Usa, l’Egitto e lo stesso Qatar.
Il Pentagono riferisce che “gli attacchi necessari e proporzionati sono stati mirati specificamente contro 18 obiettivi Houthi in otto luoghi dello Yemen”, tra cui depositi di armi, droni, sistemi di difesa aerea, radar e un elicottero, ha detto il Dipartimento della Difesa sull’operazione, che ha ricevuto il sostegno di diversi Paesi alleati. Gli eserciti di Stati Uniti e Regno Unito hanno agito con il sostegno di Australia, Bahrein, Canada, Danimarca, Paesi Bassi e Nuova Zelanda. Gli Stati Uniti, spiega il capo del Pentagono Austin, “non esiteranno ad agire, se necessario, per difendere le vite umane e il libero flusso del commercio in una delle vie navigabili più critiche del mondo” e gli Houthi “ne pagheranno le conseguenze se non fermeranno i loro attacchi illegali”
Diario di un ????????? Giorno 137.
+29.692 Palestinesi uccisi a Gaza
+69.879 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
406 uccisi in Cisgiordania
+7.170 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
235 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
In una intervista con la Nbc, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che “Israele cesserà le operazioni a Gaza durante il Ramadan”, che inizia il 10 marzo. L’impegno sarebbe un passo nel negoziato per la tregua. “Il Ramadan – ha aggiunto il capo della Casa Bianca, che da settimane pressa Netanyahu – si avvicina e gli israeliani hanno concordato di non impegnarsi in attività in modo da darci il tempo di liberare tutti gli ostaggi”. I negoziati per la tregua sono in corso. Intanto gli Houti hanno colpito dei cavi sottomarini provocando disagi alle comunicazioni digitali. Cresce il timore di escalation nella guerra a Nord, sul versante libanese, contro Hezbollah.
L’esercito israeliano (Idf) ha presentato ieri sera tardi al gabinetto di guerra un piano per l’evacuazione dei civili palestinesi dalle zone di combattimento di Rafah, città più meridionale di Gaza. Lo ha dichiarato l’Ufficio del primo ministro.
L’Idf “ha presentato al gabinetto di guerra un piano di evacuazione della popolazione dalle zone di combattimento nella Striscia di Gaza, con l’imminente piano operativo”, dice l’annuncio in ebraico senza fornire alcun dettaglio su come o dove saranno trasferiti i civili. Il gabinetto ha approvato la fornitura di aiuti umanitari al sud di Gaza “in modo da prevenire i saccheggi”.
L’annuncio precede l’attesa offensiva israeliana a Rafah, l’affollata cittadina nel sud del territorio palestinese che è stata presentata da Netanyahu come “l’ultimo bastione” del movimento islamista Hamas.
Proseguono le operazioni militari nella Striscia
L’esercito israeliano sta proseguendo le operazioni sia nel nord che nel centro della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che “più di 30 terroristi di Hamas sono stati uccisi” in scontri avvenuti a Zeitun, nel nord della Striscia. Altri 10 – ha aggiunto la stessa fonte – sono stati uccisi nel centro della Striscia”.
Diario di un ????????? Giorno 138.
+29.878 Palestinesi uccisi a Gaza
+70.215 Feriti dalle bombe
+8.000 Donne
+11.500 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
410 uccisi in Cisgiordania
+7.255 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
240 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
L’organizzazione “World food program” dichiara che a Gaza c’è il più alto livello di malnutrizione dei bimbi nel mondo e che la carestia è usata da Israele come arma di guerra per annientare la popolazione.
In una intervista con la Nbc, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che “Israele cesserà le operazioni a Gaza durante il Ramadan”, che inizia il 10 marzo. L’impegno sarebbe un passo nel negoziato per la tregua. “Il Ramadan – ha aggiunto il capo della Casa Bianca, che da settimane pressa Netanyahu – si avvicina e gli israeliani hanno concordato di non impegnarsi in attività in modo da darci il tempo di liberare tutti gli ostaggi”. I negoziati per la tregua sono in corso. Intanto gli Houti hanno colpito dei cavi sottomarini provocando disagi alle comunicazioni digitali. Cresce il timore di escalation nella guerra a Nord, sul versante libanese, contro Hezbollah.
L’esercito israeliano (Idf) ha presentato ieri sera tardi al gabinetto di guerra un piano per l’evacuazione dei civili palestinesi dalle zone di combattimento di Rafah, città più meridionale di Gaza. Lo ha dichiarato l’Ufficio del primo ministro.
L’Idf “ha presentato al gabinetto di guerra un piano di evacuazione della popolazione dalle zone di combattimento nella Striscia di Gaza, con l’imminente piano operativo”, dice l’annuncio in ebraico senza fornire alcun dettaglio su come o dove saranno trasferiti i civili. Il gabinetto ha approvato la fornitura di aiuti umanitari al sud di Gaza “in modo da prevenire i saccheggi”.
L’annuncio precede l’attesa offensiva israeliana a Rafah, l’affollata cittadina nel sud del territorio palestinese che è stata presentata da Netanyahu come “l’ultimo bastione” del movimento islamista Hamas.
Proseguono le operazioni militari nella Striscia
L’esercito israeliano sta proseguendo le operazioni sia nel nord che nel centro della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che “più di 30 terroristi di Hamas sono stati uccisi” in scontri avvenuti a Zeitun, nel nord della Striscia. Altri 10 – ha aggiunto la stessa fonte – sono stati uccisi nel centro della Striscia”.
Diario di un Genocidio . Giorno 139
Un orrendo massacro perpetrato dall’esercito israeliano contro i civili palestinesi. Uomini , donne e bambini che cercavano cibo sono stati presi di mira dal fuoco di Israele che ha causato almeno 77 morti e centinaia di feriti. E’ evidente l’intento di Israele di uccidere quanto più possibile palestinesi prima che venga stabilito il cessare il fuoco. La responsabilità di questo infinito massacro non è solo di Israele, ma deve essere condivisa da tutti i paesi che sostengono Israele e la riforniscono di denaro e di armi che vengono usate sulla popolazione civile. Le bombe a frammentazione, usate per il massacro di stamani, sono vietate dalle convenzioni internazionali e dimostrano come ci sia una totale indifferenza nei confronti delle indicazioni del tribunale internazionale dell’Aia.
Diario di un ????????? Giorno 140.
+30.035 Palestinesi uccisi a Gaza
+70.457 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
410 uccisi in Cisgiordania
+7.255 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
156 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
240 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
112 morti e oltre 700 feriti nell’ignobile massacro perpetrato dall’esercito israeliano che ha sparato su uomini donne e bambini che cercavano di recuperare cibo degli aiuti umanitari.
Gli Stati Uniti, attraverso Usaid forniranno ulteriori 53 milioni di dollari in assistenza umanitaria urgentemente alla popolazione di Gaza e Cisgiordania. Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che “questo porta l’importo totale dei finanziamenti annunciati dal governo degli Stati Uniti dal 7 ottobre a oltre 180 milioni di dollari”
Il re Abdullah di Giordania ha partecipato personalmente a un volo che ha paracadutato aiuti nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa giordana Petra, citando un diplomatico anonimo che non era autorizzato a parlare al riguardo. Il rapporto afferma che sette aerei hanno lanciato aiuti a Gaza, sei dei quali apparentemente erano decollati dalla Giordania. All’operazione avrebbero partecipato anche Egitto, Qatar, Francia ed Emirati Arabi Uniti
Il partito armato libanese Hezbollah ha fatto sapere oggi di esser pronto a cessare il fuoco dal Sud del Libano verso postazioni militari israeliane in caso di accordo di tregua tra Hamas e lo Stato ebraico. Lo riferiscono fonti interne al movimento libanese citate da media di Beirut.
Il movimento armato Houti ha smentito oggi ogni coinvolgimento nel presunto danno ai cavi delle telecomunicazioni globali che passano nel Mar Rosso. La notizia era stata diffusa solo da media israeliani ma prontamente ripresa dai media occidentali. In una dichiarazione citata dalla tv di Stato yemenita e rilasciata dal ministero delle telecomunicazioni di Sanaa – capitale yemenita da 10 anni controllata dagli Houti – si afferma che le forze yemenite “non sono coinvolte in alcun atto di sabotaggio di cavi e di altre infrastrutture di telecomunicazione nel Mar Rosso”
Un palestinese è stato ucciso oggi dal fuoco dei militari israeliani ad un posto di blocco situato all’ingresso di Gerusalemme. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti mediche lo hanno identificato in Nizar Hassasna, di 34 anni, originario di Betlemme. Le circostanze dell’incidente non sono ancora note.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è rimasto “sorpreso” dall’affermazione del presidente americano, Joe Biden, secondo cui sarebbe vicino un accordo per una tregua tra Israele e Hamas e per la liberazione degli ostaggi. Lo riferisce Abc News, citando una fonte politica israeliana di alto livello. Biden ha detto di sperare in un cessate il fuoco a Gaza “entro lunedì prossimo” o comunque prima dell’inizio del Ramadan. In risposta, i mediatori di Israele, Hamas e Qatar hanno tutti espresso cautela sui negoziati in corso per raggiungere un accordo.
I caschi blu dell’Onu schierati nel sud del Libano hanno lanciato l’allarme per la recente escalation nello scontro a fuoco tra Israele e Hezbollah, che ha “il potenziale di mettere a rischio una soluzione politica del conflitto”. “Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un preoccupante cambiamento negli scambi di fuoco”, ha scritto Unifil su X, esortando “tutte le parti coinvolte a fermare le ostilità per prevenire un’ulteriore escalation e lasciare spazio a una soluzione politica e diplomatica che possa riportare stabilità e garantire la sicurezza delle persone in questa regione”.
Una fonte di alto livello vicina ai colloqui ha riferito che la bozza di proposta inviata a Hamas riguarda una tregua di 40 giorni e lo scambio di prigionieri e ostaggi in rapporto di 10 a uno. Lo riporta Reuters. Hamas dovrebbe liberare circa 40 ostaggi, compresi donne, persone sotto i 19 anni o con più di 50 anni e malati, in cambio di circa 400 detenuti palestinesi. Prevista poi la riapertura degli ospedali e dei panifici a Gaza e l’immediato ingresso delle relative attrezzature e carburante. Ai residenti di Gaza, tranne gli uomini in età da combattimento, sarebbe permesso di tornare a casa nelle aree evacuate.
Oggi però dopo l’ottimismo sulla tregua espresso dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sia Israele che Hamas hanno frenato.
Non si capisce “su cosa si basi l’ottimismo” del presidente Joe Biden su una possibile tregua a Gaza entro lunedì prossimo. Lo hanno detto fonti israeliane citate dai media. Il leader Usa nella notte italiana aveva parlato di un impegno israeliano di interrompere le operazioni militari a Gaza per l’inizio del Ramadan, il 10 marzo, e si era detto fiducioso sul raggiungimento di un accordo per la tregua.
Un funzionario di Hamas ha detto a Reuters che i commenti del presidente americano Joe Biden su una tregua a Gaza sono prematuri e non corrispondono alla situazione reale sul terreno. Secondo il funzionario ci sono “ancora grandi lacune da colmare” nell’accordo prima che venga garantito un cessate il fuoco.�
Nuovo raid americano contro gli Houthi. Secondo quanto riferito dal Centcom, sono stati distrutti tre droni aerei e uno navale e sono stati abbattuti tre missili antinave cruise, pronti a essere usati in attacchi nel Mar Rosso. Le forze americane, secondo quanto si legge in un post su X, hanno stabilito che rappresentavano “una minaccia imminente” alle navi mercantili e a quelle della Marina degli Stati Uniti nella regione e per questo sono intervenuti.
Diario di un ????????? Giorno 141.
+30.228 Palestinesi uccisi a Gaza
+71.377 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
412 uccisi in Cisgiordania
+7.270 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
240 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
E’ il giorno della rabbia dopo la strage avvenuta a Gaza. L’ambasciatore palestinese presso le Nazioni Unite ha chiesto al Consiglio di sicurezza di condannare la morte di oltre cento persone dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sui palestinesi che cercavano aiuti alimentari.
Conseguenze anche sul fronte diplomatico dove sembrava vicino un accordo tra Israele e Hamas per una tregua e il rilascio degli ostaggi. Ma dopo la strage Biden non ha potuto far altro che ipotizzare che un cessate il fuoco “probabilmente” non arriverà in tempi brevi.
“Sconvolto e disgustato dall’uccisione di civili innocenti avvenuta ieri a Gaza mentre aspettavano disperatamente aiuti umanitari. Il diritto internazionale non ammette doppi standard. Dovrebbe essere avviata immediatamente un’indagine indipendente e i responsabili ritenuti responsabili. È urgentemente necessario un cessate il fuoco per consentire gli aiuti umanitari forniti da agenzie specializzate adeguatamente finanziate come l’Unrwa per raggiungere i civili”. Lo dichiara su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
La Commissione europea procederà al pagamento di 50 milioni di euro all’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, e ad aumentare il sostegno di emergenza ai palestinesi di 68 milioni di euro nel 2024. Lo comunica lo stesso esecutivo comunitario in una nota. In totale il finanziamento europeo all’Agenzia sarà di 150 milioni. L’Unrwa è finita nella bufera dopo le accuse di Israele, secondo il quale dipendenti dell’Agenzia avrebbero preso parte ai massacri del 7 ottobre. Diversi paesi hanno in seguito sospeso i finanziamenti a quella che sostanzialmente è l’unica organizzazione che riesce a sostenere la popolazione di Gaza.
Sono inorridita dalle notizie di oltre 100 persone a Gaza che hanno cercato di prendere cibo per sopravvivere, ma hanno perso la vita”: così Catherine Russell, direttrice generale di Unicef. In un post sul profilo X della responsabile, si legge ancora: “È un altro triste promemoria della disperazione delle famiglie affamate e assetate che cercano di sopravvivere; devono avere accesso sicuro agli aiuti umanitari”.
Un appello alla cessazione immediata delle operazioni militari a Gaza e al raggiungimento in tempi serrati di un accordo con Hamas per lo scambio di prigionieri e’ stato lanciato oggi dall’autorevole quotidiano Haaretz nel suo editoriale, alla luce della morte a Gaza di decine di civili palestinesi in cerca di aiuti umanitari. In attesa di conoscere quali siano state le cause, il giornale rileva che ”quelle morti superflue dimostrano il livello di anarchia che la occupazione israeliana ha creato in quella area di Gaza”. ”Un momento prima che Gaza diventi una nuova Somalia – sostiene il quotidiano, che si trova in totale antagonismo col governo Netanyahu – occorre riportare a casa gli ostaggi, consentire all’esercito di recuperare forze, avviare indagini sulle sua mancanze e riportare gli sfollati israeliani nelle loro abitazioni nel Negev e in Galilea. Questo – conclude – e’ il momento di fermarsi”
L’esercito israeliano necessita con urgenza una aggiunta di almeno 7 mila soldati, oltre a quelli gia’ previsti nella prossima leva, per riempire le fila rimaste sguarnite in cinque mesi di guerra e per far fronte alle nuove minacce strategiche legate agli attacchi in profondità condotti ad ottobre da Hamas. Lo scrive il quotidiano Yediot Ahronot secondo cui all’interno delle forze armate è inoltre necessario provvedere alla formazione di altri 7.500 ufficiali e di altri graduati. Nel corso della guerra, precisa il giornale, l’esercito ha avuto 582 perdite, a cui si aggiungono diverse migliaia di feriti ”sia fisicamente sia mentalmente”, che non sono più in grado di tornare alle proprie unità. Perdite molto significative, aggiunge il giornale, si sono avute fra gli ufficiali che – nella prassi dell’Idf – sono sempre in prima linea nei combattimenti. Altre perdite si sono avute nelle unità scelte, nelle quali la formazione dei combattimenti è particolarmente prolungata.Ad aggravare la situazione, conclude il giornale, vi è la constatazione che le difese delle basi militari si sono rivelate insufficienti. Le difese aeree andranno inoltre potenziate con un incremento delle batterie Iron Dome, mentre le retrovie sono ancora sotto la minaccia non solo di Hamas ma anche degli Hezbollah libanesi.
Trionfo di George Galloway, controverso veterano della sinistra movimentista britannica che torna in Parlamento dopo anni di assenza, e battuta d’arresto locale per il Labour di Keir Starmer nell’elezione suppletiva svoltasi ieri nel collegio di Rochadale, sobborgo della Grande Manchester nel nord dell’Inghilterra, per trovare un successore a Tony Lloyds: deputato laburista di lungo corso alla Camera dei Comuni deceduto di recente. Galloway, 69 anni, uscito dal Labour nel 2003 in polemica con Tony Blair e con la guerra in Iraq, ha ottenuto – come certificano i risultati resi noti nella notte – oltre 12.000 votii per conto del Partito dei Lavoratori, piccola formazione di sinistra radicale, doppiando ogni altro pretendente. Dopo aver fatto leva in campagna elettorale, in un territorio abitato al 20% da britannici di radici musulmane, sul suo storico attivismo per la causa palestinese e su una rovente denuncia della rappresaglia militare israeliana seguita all’attacco di Hamas del 7 ottobre. Alle sue spalle si è piazzato un indipendente, mentre solo terzo è arrivato il candidato conservatore; e addirittura quarto, con il 43% di consensi in meno rispetto al 2019 in un collegio da sempre blindato per i laburisti, l’uomo scelto inizialmente dal partito di Starmer: Azhar Ali, finito poi sotto tiro per dichiarazioni su Israele denunciate dal tabloid conservatore Daily Mail come antisemite, e a cui il Labour aveva tolto in extremis il proprio sostegno ufficiale dopo aver in un primo tempo provato a difenderlo. “Questa è una sconfitta sia per Keyr Starmer – ha esultato a caldo un trionfante Galloway – sia per Rishi Sunak”, primo ministro Tory in carica, il cui partito non ha mai avuto chance storicamente a Rochdale, ma ha comunque perduto anche qui una ventina di punti dal 2019.
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Diario di un ????????? Giorno 142.
+30.228 Palestinesi uccisi a Gaza
+71.377 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
412 uccisi in Cisgiordania
+7.270 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
240 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
L’orrenda strage di 121 civili assassinati e 750 feriti non ferma le bombe sulle abitazioni, che sterminano 2 famiglie per un totale provvisorio di 17 persone.
“Stiamo valutando la possibilità di un corridoio marittimo” per consegnare una “grande quantità di aiuti umanitari” a Gaza. Lo ha detto Joe Biden dopo aver annunciato l’invio di assistenza dai jet militari nel suo incontro con la premier Giorgia Meloni nello Studio Ovale
Altri quattro bambini sono morti di “malnutrizione e disidratazione” nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra. Lo ha reso noto il ministero della Sanità controllato da Hamas, mentre aumentano gli allarmi di carestia. I decessi sono avvenuti all’ospedale Kamal Adwan, nel Nord di Gaza, ha specificato in una nota il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, sottolineando che il numero di bambini morti per “malnutrizione e disidratazione” è salito a 10. Nelle scorse ore un portavoce dell’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite (Ocha) ha dichiarato che “se qualcosa non cambia, una carestia è quasi inevitabile” a Gaza
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel corso dell’incontro con la premier italiana Giorgia Meloni, ha confermato le anticipazioni, annunciando l’invio di aiuti umanitari dal cielo sulla popolazione di Gaza. Il piano verrà attuato nei prossimi giorni
Il Nicaragua di Daniel Ortega ha denunciato la Germania alla Corte di giustizia internazionale dell’Aia per presunte violazioni della Convenzione sul genocidio commesse da Israele nella Striscia di Gaza. Secondo una nota della Corte, il regime di Managua sostiene che Berlino, “fornendo sostegno politico, finanziario e militare a Israele e interrompendo i finanziamenti all’Unrwa, facilita il genocidio e, in ogni caso, disattende al suo obbligo di fare tutto il possibile per impedirlo”
Hamas ha congelato le comunicazioni con i mediatori dopo la strage degli aiuti a Gaza e minacciato di ritirarsi completamente dalle trattative nel caso in cui un tale incidente dovesse ripetersi nuovamente. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcuni funzionari egiziani, secondo i quali Israele e Hamas restano “distanti” nel raggiungimento di un accordo sul cessate il fuoco “in parte perché Israele non è d’accordo sul meccanismo per la consegna di maggiori aiuti”. L’Egitto, aggiungo le stesse fonti, ha messo in guardia sul fatto che ricorrerà al lancio di aiuti umanitari a prescindere dall’approvazione di Israele
Botta e risposta Turchia-Israele all’indomani della strage di palestinesi alla consegna di aiuti umanitari nel nord di Gaza. Ankara ha denunciato “un nuovo crimine contro l’umanità” da parte di Israele, scatenando la dura reazione dello Stato ebraico che ha rinfacciato al leader turco Recep Tayyip Erdogan il massacro dei curdi e l’ospitalità fornita ai leader di Hamas. Il ministero degli Esteri turco ha emesso un comunicato con cui ha accusato Israele di utilizzare “la fame della gente come arma di guerra a Gaza” e ha indicato la strage avvenuta ieri come “ennesima prova della volontà di Israele di distruggere il popolo palestinese”. Secondo Ankara un “crimine contro l’umanità”, le cui conseguenze si ripercuoteranno “ben oltre i confini della regione”. Parole alle quali ha risposto il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, puntando il dito contro Erdogan. “Noi non siamo come te. Stiamo combattendo contro i tuoi amici di Hamas. Terroristi che ospiti in Turchia e a cui permetti di sferrare attacchi e massacrare civili. Dovresti tacere e vergognarti!”, ha twittato Katz, postando su X una foto del presidente turco con il leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.
Hamas ha annunciato che sette degli ostaggi nelle sue mani a Gaza sono rimasti uccisi sotto i bombardamenti israeliani sulla Striscia. Lo ha riferito il portavoce delle brigate al-Qassam, Abu Ubaida, senza precisare quando sono morti
Diario di un ????????? Giorno 143.
+30.228 Palestinesi uccisi a Gaza
+71.377 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
412 uccisi in Cisgiordania
+7.270 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
240 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
L’orrenda strage di 121 civili assassinati e 750 feriti non ferma le bombe sulle abitazioni, che sterminano 2 famiglie per un totale provvisorio di 17 persone.
“Stiamo valutando la possibilità di un corridoio marittimo” per consegnare una “grande quantità di aiuti umanitari” a Gaza. Lo ha detto Joe Biden dopo aver annunciato l’invio di assistenza dai jet militari nel suo incontro con la premier Giorgia Meloni nello Studio Ovale
Altri quattro bambini sono morti di “malnutrizione e disidratazione” nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra. Lo ha reso noto il ministero della Sanità controllato da Hamas, mentre aumentano gli allarmi di carestia. I decessi sono avvenuti all’ospedale Kamal Adwan, nel Nord di Gaza, ha specificato in una nota il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, sottolineando che il numero di bambini morti per “malnutrizione e disidratazione” è salito a 10. Nelle scorse ore un portavoce dell’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite (Ocha) ha dichiarato che “se qualcosa non cambia, una carestia è quasi inevitabile” a Gaza
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel corso dell’incontro con la premier italiana Giorgia Meloni, ha confermato le anticipazioni, annunciando l’invio di aiuti umanitari dal cielo sulla popolazione di Gaza. Il piano verrà attuato nei prossimi giorni
Il Nicaragua di Daniel Ortega ha denunciato la Germania alla Corte di giustizia internazionale dell’Aia per presunte violazioni della Convenzione sul genocidio commesse da Israele nella Striscia di Gaza. Secondo una nota della Corte, il regime di Managua sostiene che Berlino, “fornendo sostegno politico, finanziario e militare a Israele e interrompendo i finanziamenti all’Unrwa, facilita il genocidio e, in ogni caso, disattende al suo obbligo di fare tutto il possibile per impedirlo”
Hamas ha congelato le comunicazioni con i mediatori dopo la strage degli aiuti a Gaza e minacciato di ritirarsi completamente dalle trattative nel caso in cui un tale incidente dovesse ripetersi nuovamente. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcuni funzionari egiziani, secondo i quali Israele e Hamas restano “distanti” nel raggiungimento di un accordo sul cessate il fuoco “in parte perché Israele non è d’accordo sul meccanismo per la consegna di maggiori aiuti”. L’Egitto, aggiungo le stesse fonti, ha messo in guardia sul fatto che ricorrerà al lancio di aiuti umanitari a prescindere dall’approvazione di Israele
Botta e risposta Turchia-Israele all’indomani della strage di palestinesi alla consegna di aiuti umanitari nel nord di Gaza. Ankara ha denunciato “un nuovo crimine contro l’umanità” da parte di Israele, scatenando la dura reazione dello Stato ebraico che ha rinfacciato al leader turco Recep Tayyip Erdogan il massacro dei curdi e l’ospitalità fornita ai leader di Hamas. Il ministero degli Esteri turco ha emesso un comunicato con cui ha accusato Israele di utilizzare “la fame della gente come arma di guerra a Gaza” e ha indicato la strage avvenuta ieri come “ennesima prova della volontà di Israele di distruggere il popolo palestinese”. Secondo Ankara un “crimine contro l’umanità”, le cui conseguenze si ripercuoteranno “ben oltre i confini della regione”. Parole alle quali ha risposto il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, puntando il dito contro Erdogan. “Noi non siamo come te. Stiamo combattendo contro i tuoi amici di Hamas. Terroristi che ospiti in Turchia e a cui permetti di sferrare attacchi e massacrare civili. Dovresti tacere e vergognarti!”, ha twittato Katz, postando su X una foto del presidente turco con il leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.
Hamas ha annunciato che sette degli ostaggi nelle sue mani a Gaza sono rimasti uccisi sotto i bombardamenti israeliani sulla Striscia. Lo ha riferito il portavoce delle brigate al-Qassam, Abu Ubaida, senza precisare quando sono morti
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Diario di un ????????? Giorno 144.
+30.228 Palestinesi uccisi a Gaza
+71.377 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
412 uccisi in Cisgiordania
+7.270 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
240 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Israele non invierà oggi una delegazione al Cairo per discutere della tregua e del rilascio degli ostaggi. Lo ha detto un funzionario israeliano al Times of Israel, spiegando che Hamas ha rifiutato di consegnare una lista degli ostaggi in vita e di indicare quanti prigionieri palestinesi Israele deve rilasciare per ogni ostaggio liberato, come era stato richiesto dagli israeliani.
I gemellini Wissam e Naeem Abu Anza, un bimbo e una bimba, nati solo quattro mesi fa quando la guerra era già iniziata, sono morti la notte scorsa sotto le bombe vicino Rafah insieme a gran parte della loro famiglia. Lo riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat raccontando il loro funerale, chiusi in sacchi neri, allineati con quelli di altri dodici parenti, prima di essere sepolti
Il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar non sarebbe in contatto da almeno una settimana con i vertici di Hamas che stanno discutendo una tregua a Gaza. Lo afferma il Wall Street Journal, citando funzionari egiziani e del Qatar. I negoziatori, secondo il Wsj, ritengono che Hamas e Israele stiano facendo lenti progressi e potrebbero raggiungere un accordo prima del Ramadan, hanno detto funzionari egiziani. Un alto funzionario di Hamas ha affermato che la prima settimana di Ramadan è un obiettivo più realistico per un accordo. Ma il fatto che si siano persi i contatti con Sinwar che dovrebbe avvallare l’accordo, preoccupa. L’ultimo messaggio inviato da Sinwar alla leadership politica di Hamas in Qatar afferma che non ci dovrebbe essere alcuna fretta per assicurarsi un accordo sugli ostaggi, hanno riferito fonti vicine alle discussioni. Il timore degli israeliani è che Sinwar speri in un’incursione israeliana nella città di Rafah, nel sud di Gaza, durante il Ramadan che spingerebbe i palestinesi che vivono in Israele e in Cisgiordania a insorgere contro Israele.�Secondo un funzionario israeliano, citato dal Wsj, ora Israele ritiene che Sinwar preferisca un aumento delle tensioni durante il Ramadan piuttosto che una pausa nei combattimenti.�
Il presidente americano Joe Biden si è rifiutato di parlare al telefono con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo l’attacco delle Forze di difesa israeliane (Idf) ai palestinesi in fila per ricevere aiuti umanitari a nord di Gaza. Lo riporta Sky News Arabiya citando una propria fonte, secondo la quale la distanza tra i due leader si sta acutizzando in quanto Biden ritiene che Netanyahu non stia rispettando gli impegni sugli aiuti garantiti alla popolazione palestinese.
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Diario di un ????????? Giorno 145.
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419 uccisi in Cisgiordania
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27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
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Abbas Ahmed Halil, nipote del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e miliziano della stessa organizzazione filo-iraniana, è rimasto ucciso ieri in un attacco israeliano a Neqoura, nel sud del Libano. È quanto riporta la stampa israeliana citando il sito dell’opposizione siriana the Voice of the Capital, secondo le quali Halil è uno dei tre miliziani di Hezbollah morti nel raid di ieri.
Un importante esponente di Hamas è stato ucciso nella striscia di Gaza in un raid aereo da parte dell’esercito israeliano. Lo annunciato l’Idf e lo Shin Bet. L’uomo, che si chiamava Mahmoud Muhammad Abed Khad, era incaricato di reclutare nuovi agenti per Hamas, nello specifico per il battaglione Zeitoun, ed era anche coinvolto nella raccolta fondi per l’attività militare di Hamas.
Un adolescente palestinese è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante un’operazione delle forze di difesa israeliane (Idf) vicino a Ramallah in Cisgiordania. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa citando il ministero della Sanità dell’Anp e spiegando che il ragazzo ha perso la vita durante un raid israeliano nel campo profughi di Qalandia ad al-Am’ari. La vittima aveva 16 anni ed è stato identificato in Mustafa Abu Shalbak. È morto dopo essere stato colpito al collo e al petto.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken afferma che gli Usa stanno cercando di fornire maggiori aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso “ogni canale disponibile”. “È imperativo espandere il flusso di aiuti per alleviare la terribile situazione umanitaria” nell’enclave palestinese, ha scritto questa notte Blinken sul suo account X. “Le persone hanno urgentemente bisogno di più cibo, acqua e altra assistenza: ecco perché gli Stati Uniti stanno lavorando per ottenere maggiori aiuti attraverso ogni canale disponibile, compresi i lanci aerei”, ha aggiunto.
Il numero due dell’unità di portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il tenente colonnello Daniel Hagari, e un gran numero di alti funzionari del sistema informativo dell’Idf hanno annunciato le loro dimissioni: lo riporta l’emittente israeliana Channel 14.
Fonti della tv affermano che le dimissioni sono dovute a questioni “professionali e personali”. L’emittente da parte sua definisce “insolita” un’uscita dall’esercito di tale portata nel pieno di una guerra in corso. Oltre ad Hagari le dimissioni riguarderebbero anche l’altro tenente colonnello Richard Hecht, portavoce dell’Idf per i media esteri. Tra gli altri, Channel 14 fa poi i nomi degli ufficiali Merav Granot e Tzupia Moshkovich.
Fonti mediche citate dall’agenzia di stampa palestinese Wafa affermano che almeno sette persone sono morte e diverse altre rimaste ferite in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito nella notte una casa a nord di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Raid vengono segnalati anche nel campo profughi di Jabalia, nel nord dell’enclave palestinese. Poche ore prima la Wafa aveva dato notizia di 12 morti in un bombardamento avvenuto sul campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia.
L’esercito israeliano afferma di aver ucciso un importante esponente di Hamas nei “campi centrali” della Striscia di Gaza. Lo riportano i media locali. Le Forze di difesa israeliane (Idf) spiegano di aver collaborato con il servizio di sicurezza interno Shin Bet per dirigere un attacco aereo che ha distrutto il veicolo di Mahmoud Muhammad Abed Haz. Le Idf hanno pubblicato un breve filmato che mostra il momento dell’attacco. Israele sostiene che il palestinese ucciso era coinvolto nella raccolta di fondi per l’attività militare di Hamas e nel reclutamento di nuovi miliziani per il battaglione del quartiere Zeitoun della città di Gaza.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 12 persone sono morte in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito ieri sera una casa del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Raid hanno bersagliato nelle ultime ore anche le aree di Sheikh Zayed e Tal Al-Zaatar, nel nord dell’enclave palestinese. Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di almeno 30.410 morti e oltre 71.700 feriti, secondo il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas.
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Diario di un ????????? Giorno 146.
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552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
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281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
16 bambini sono morti per alimentazione insufficiente e disidratazione. In sintesi : SONO MORTI DI FAME ! E centinaia sono nelle stesse condizioni.
Schiarita verso il Ramadan, Netanyahu non imporrà altri blocchi sulla Spianata. Gli Usa premono per la tregua. Il Jerusalem Post: “7 ottobre deciso solo da Sinwar e pochi altri”. L’appello dell’Onu: “Inondare Gaza di aiuti”. E anche l’Italia valuta di paracadutare cibo. Per migliaia di camion entrare a Gaza è un’odissea. Via libera bipartisan del Parlamento italiano alla missione Aspides nel Mar Rosso.
Gli Stati Uniti hanno rivisto il testo della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per sostenere “un cessate il fuoco immediato di circa sei settimane a Gaza insieme al rilascio di tutti gli ostaggi”: lo riportano i media internazionali. La bozza iniziale degli Stati Uniti mostrava il sostegno ad un cessate il fuoco temporaneo nella guerra tra Israele e Hamas.�Washington ha posto finora il veto su 3 progetti di risoluzione, 2 dei quali avrebbero richiesto un cessate il fuoco immediato. Gli Usa hanno detto che intendono concedere tempo per i negoziati sulla loro bozza e che non si precipiteranno al voto.
Sono oltre 120 i firmatari del manifesto “Dal 7 ottobre alla pace” promosso da Sinistra per Israele sulla crisi in Medio Oriente e aperto a quanti credono in una soluzione fondata sui diritti di entrambi i popoli e sulla loro convivenza. “Il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e le conseguenze drammatiche dell’operazione militare israeliana sulla popolazione palestinese — recita il manifesto — hanno determinato una spirale che va immediatamente interrotta attraverso un accordo di cessate il fuoco che consenta la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e l’inoltro alla popolazione civile di Gaza, in condizioni di sicurezza, degli aiuti umanitari”. “Nessuno può dimenticare — sottolineano i firmatari — che Israele è fin dalla sua nascita una democrazia fondata su valori liberali e progressisti, in una regione fortemente segnata da regimi autocratici. Anche le continue e straordinarie mobilitazioni della società israeliana testimoniano una robusta e radicata cultura democratica. Come per tutte le democrazie, il giudizio sullo Stato di Israele non deve coincidere con quello sul suo governo in carica”. “Riaffermiamo come irrinunciabile — concludono i firmatari del manifesto — il diritto di Israele a esistere, riconosciuto dai suoi vicini, e a vivere in sicurezza nei propri confini. Un diritto che è tutt’uno con il diritto del popolo palestinese a vivere in un proprio Stato indipendente. Su quella terra vivono due diritti ugualmente legittimi. L’obiettivo di due popoli due Stati, il mutuo riconoscimento di due ragioni, è ancora e sempre il nostro orizzonte e la soluzione da perseguire. Questo è il nostro impegno per la pace, oggi e sempre”.�Tra gli oltre 120 firmatari del manifesto ci sono Giuliano Amato, Corrado Augias, Franco Bassanini, Marco Bentivogli, Pierluigi Castagnetti, Furio Colombo, Piero Fassino, Emanuele Fiano, Anna Foa, Stefano Folli, Dario Nardella, Pina Picierno, Lia Quartapelle e Luciano Violante.
La Commissione suprema per la progettazione ha approvato oggi la costruzione di 3500 alloggi nella città-colonia di Maaleh Adumim (fra Gerusalemme e Gerico), nel villaggio di Keidar e ad Efrat, presso Betlemme. Questi progetti – ha riferito la radio militare – erano stati annunciati circa una settimana fa, in seguito ad un attentato palestinese presso Maaleh Adumim in cui due israeliani erano stati uccisi. “Nell’ultimo anno – ha scritto su X il ministro della finanze Bezalel Smotrich – abbiamo autorizzato 18.515 alloggi” in Cisgiordania. “I nostri nemici vogliono indebolirci, e noi continuiamo a costruire e a rafforzarci”.
Donald Trump ha espresso il suo sostegno alla guerra di Israele a Gaza in quello che è considerato il suo commento più esplicito sui combattimenti, mentre cresce la pressione internazionale sugli Stati Uniti affinché tengano a freno il loro alleato. “Sì”, ha risposto il tycoon, quando in un’intervista su Fox News gli è stato chiesto se fosse “nel campo di Israele”. L’intervistatore ha poi chiesto se l’ex presidente fosse “d’accordo” con il modo in cui Israele stava conducendo la sua offensiva a Gaza. “Si deve risolvere il problema”, ha risposto il tycoon.
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Un’operazione di soccorso navale è in corso per salvare l’equipaggio di una nave battente bandiera delle Barbados e di proprietà americana colpita a sud-ovest di Aden dai ribelli Houthi. Lo ha riferito la società di sicurezza marittima Ambrey, precisando che la nave cargo “ha subito danni”.
Tre membri dell’equipaggio della nave True Confidence risultano dispersi e altri quattro hanno riportato gravi ustioni dopo che il cargo battente bandiera delle Barbados è stata colpito e danneggiato al largo dello Yemen
Il Qatar ha promesso altri 25 milioni di dollari a sostegno dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i palestinesi finita nell’occhio del ciclone dopo le accuse rivolte da Israele ad alcuni suoi operatori nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Reuters.
Oltre 30 deputati dem hanno scritto una lettera a Joe Biden ammonendo che un’invasione israeliana di Rafah potrebbe violare il requisito secondo cui gli aiuti militari statunitensi devono essere utilizzati in conformità con il diritto internazionale. Lo scrive Axios, ricordando che nella missiva ci cita un memorandum firmato il mese scorso dallo stesso presidente che richiede a qualsiasi destinatario di aiuti americani di fornire “assicurazioni scritte credibili e affidabili” che rispetterà il diritto internazionale.�Un’invasione di Rafah “probabilmente contravverrebbe” al memorandum, sostengono i deputati, sottolineando “l’assenza di un piano credibile” per proteggere i civili.
Hamas ha chiesto il rilascio di Marwan Barghouti e di un’altra serie di detenuti palestinesi di alto profilo condannati per terrorismo nella proposta finale, non negoziabile, consegnata ai mediatori egiziani. È quanto riferisce il sito di notizie Rai al-Youm, citato da Times of Israel, precisando che tra i punti indicati si propone lo scambio con gli ostaggi una settimana dopo l’entrata in vigore di un cessate il fuoco permanente.�Oltre alla liberazione di Barghouti, si richiede la scarcerazione del principale produttore di bombe di Hamas, Abdullah Barghouti, il capo del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina Ahmad Sadat, Ibrahim Hamed, ex comandante dell’ala militare di Hamas in Cisgiordania, e Abbas al-Sayed, un membro anziano di Hamas responsabile della pianificazione di attentati che hanno ucciso decine di israeliani.�Lo Stato ebraico dovrebbe anche rilasciare tutti i detenuti malati, chiunque abbia più di 60 anni o meno di 18 anni, e tutte le donne, nonché 57 persone liberate nell’accordo di Gilad Shalit e nuovamente arrestate. Secondo la proposta di Hamas, Israele dovrebbe accettare di ritirarsi completamente da Gaza prima del rilascio di un secondo gruppo di ostaggi. Il Movimento islamico chiede inoltre la completa libertà di movimento a Gaza e il libero accesso agli aiuti.
La polizia ha arrestato un 14enne palestinese sospettato di aver accoltellato oggi a Gerusalemme un uomo di 64 anni. L’aggressore era fuggito subito dopo l’attacco, che ha causato ferite moderate alla vittima.
“La pazienza verso Israele si sta esaurendo” in seno alla comunità internazionale e anche da parte di alleati affidabili come il Regno Unito. È l’avvertimento rivolto da David Cameron, titolare degli Esteri nel governo Tory di Rishi Sunak, al ministro israeliano Benny Gantz (esponente d’opposizione entrato nel gabinetto di guerra di Netanyahu dopo l’escalation con Hamas) in arrivo a Londra da Washington.�Cameron, parlando alla Camera dei Lord britannica, ha sottolineato di aver indirizzato “tutta una serie di moniti” agli israeliani sulla necessità di garantire più umanitari ai palestinesi della Striscia di Gaza.
L’Unione Europea sta studiando “con attenzione” la possibilità di paracadutare aiuti nella Striscia di Gaza, così come fatto dagli Usa. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea, precisando però che l’Ue “non dispone di mezzi” per farlo e dunque l’operazione andrebbe condotta o attraverso “organizzazioni internazionali” o grazie “a uno Stato membro”, attivando il meccanismo di protezione civile, che “non è stato mai usato a questo scopo”.
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+30.717 Palestinesi uccisi a Gaza
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+337 operatori sanitari uccisi
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12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
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Israele accoglie favorevolmente il piano degli Stati Uniti per costruire un “molo temporaneo” sulla costa di Gaza per fornire aiuti umanitari via mare e coordinerà lo sviluppo del progetto con gli Stati Uniti. Lo ha detto un funzionario israeliano, come riporta Times of Israel.�Israele “sostiene pienamente” la creazione di una tale struttura, dice il funzionario in condizione di anonimato, dopo che funzionari statunitensi hanno detto che il presidente Joe Biden avrebbe annunciato nel suo discorso sullo stato dell’Unione che l’esercito americano costruirà un porto per ricevere rifornimenti per i civili nell’enclave palestinese.
Il direttore della Cia Bill Burns è in Medio Oriente per le trattative sugli ostaggi fra Israele e Hamas. Burns è arrivato ieri in Egitto e oggi, riporta Axios citando alcune fonti, è volato oggi a Doha per continuare le trattative con il premier del Qatar.
Il gabinetto di guerra ed il gabinetto politico e di sicurezza sono stati convocati stasera nella sede del ministero della Difesa a Tel Aviv. Lo riferiscono i media locali secondo cui un’atmosfera di pessimismo si è creata circa la possibilità che sulla liberazione degli ostaggi sia raggiunto un accordo prima dell’inizio del Ramadan.�Secondo la televisione pubblica Kan, il leader di Hamas Yihia Sinwar a Gaza ha indurito negli ultimi giorni le proprie posizioni. Fonti politiche israeliane, citate dalla emittente, hanno spiegato questo sviluppo con l’avvicinarsi del Ramadan (e con la speranza attribuita a Sinwar che la Cisgiordania si unisca adesso alla lotta iniziata a Gaza) e anche con le crescenti pressioni Usa su Israele che – nell’ottica di Hamas – potrebbero costringere l’esercito a fermare le azioni militari a Gaza.�Oggi il premier Benjamin Netanyahu ha ribadito che Israele intende comunque smantellare i battaglioni di Hamas anche a Rafah. Secondo il quotidiano Israel ha-Yom la operazione a Rafah potrebbe iniziare nei prossimi giorni, se non fosse raggiunta prima una intesa sulla liberazione di ostaggi.
A Gaza le scene di “gente disperata che si precipita sui camion” di aiuti umanitari “non appena ne entra uno” saranno “sempre più frequenti”, a meno che “si riesca a garantire un flusso costante di aiuti umanitari di base” attraverso i valichi di frontiera: lo ha detto il commissario generale dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, dopo un incontro a Madrid con il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares.�”Gli aiuti aerei possono essere un contributo addizionale, ma non sono una risposta sufficiente alla situazione straordinariamente drammatica che stiamo affrontando”, ha aggiunto, sostenendo che la chiave sta nella “volontà politica” di aprire i passi di frontiera.
“Per gli aiuti umanitari a Gaza, Biden non ha voluto aspettare Israele”. Lo riferiscono alti funzionari della Casa Bianca in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. Il presidente “ha voluto considerare tutte le opzioni senza aspettare Israele. Quindi gli aiuti arriveranno via aerea, via mare via terra”, hanno sottolineato le fonti.
Il presidente Joe Biden annuncerà stasera nel Discorso sullo Stato dell’Unione che “le forze militari Usa guideranno una missione di emergenza per stabilire un porto nel Mediterraneo sulla costa di Gaza che possa ricevere navi di grandi dimensioni che trasporteranno cibo, acqua, medicinali e rifugi temporanei” per i civili della Striscia. Lo hanno riferito alti funzionari della Casa Bianca e del Pentagono in un briefing riservato, con un gruppo di giornalisti. �Gli Usa, hanno riferito i funzionari, lavoreranno a questa missione insieme a Paesi alleati e partner. Si tratterà di “un molo temporaneo che fornirà la capacità per centinaia di camion di assistenza aggiuntivi ogni giorno. Ci coordineremo con gli israeliani sui requisiti di sicurezza a terra e lavoreremo con le Nazioni Unite e le ong umanitarie”.�L’iniziativa “richiederà diverse settimane per essere pianificata ed eseguita. Le forze necessarie per completare questa missione sono già nella regione o inizieranno a trasferirsi lì presto”. I funzionari sottolineano che gli Usa “sono ansiosi di lavorare con i nostri partner e alleati più stretti in Europa, Medio Oriente e altrove per costruire una coalizione di Paesi che contribuiranno con capacità e finanziamenti a questa iniziativa”, che si basa sull’iniziativa proposta da Cipro per fornire “una piattaforma nel porto di Larnaca per il trasbordo di assistenza e lo screening da parte di funzionari israeliani delle merci destinate a Gaza”.
La posizione di Hamas nei negoziati per una tregua è stata irrigidita da Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, che ha chiesto a Israele una cessazione permanente dei combattimenti e il ritiro completo dalla Striscia. È quanto riferito dal Wall Street Journal, secondo il quale la posizione negoziale di Sinwar lo mette in contrasto con altri funzionari di Hamas: il leader politico del Movimento islamico, Ismail Haniyeh, era disposto ad accettare una tregua di 6 settimane mentre il capo a Gaza, rimasto silente per giorni, era convinto di poter ottenere ulteriori concessioni. Sinwar, hanno riferito fonti egiziane, ritiene che il gruppo sia in vantaggio nei negoziati a causa delle divisioni politiche interne a Israele e della crescente pressione degli Stati Uniti.
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha definito la guerra di Israele a Gaza una “vergogna per la civiltà” e ha ribadito le richieste di Pechino per un “cessate il fuoco immediato”. “E’ una tragedia per l’umanità e una vergogna per la civiltà che oggi, nel 21 secolo, questo disastro umanitario non possa essere fermato”, ha detto Wang ai giornalisti in una conferenza stampa.
Israele respinge le pressioni internazionali volte a evitare l’estensione della guerra a Rafah, all’estremità meridionale della Striscia di Gaza. “Il nostro esercito – ha detto il premier Benyamin Netanyahu, durante una cerimonia militare – continuerà a combattere contro tutti i battaglioni di Hamas, anche a Rafah. Rafah è l’ultima roccaforte di Hamas. Chi ci dice di non agire là, ci chiede di perdere la guerra. Questo non avverrà “. Netanyahu ha ribadito che gli obiettivi di Israele sono la “eliminazione del regime scellerato di Hamas, il recupero degli ostaggi e la rimozione di nuove minacce da Gaza su Israele”.
“Una missione militare d’emergenza sulla costa di Gaza per costruire un banchina off-shore temporanea in grado di accogliere grandi navi cargo con aiuti umanitari.”
E’ l’idea di Biden a cui si sono unite Europa e Italia. Ma chi prendono per il culo? Primo : ci volevano 5 mesi e 30mila morti per farsi venire un’idea ?
Secondo : mandi una nave per gli aiuti e aerei cargo con le bombe per ammazzare quelli che vanno incontro agli aiuti. Terzo : il bastardo israeliano ha già detto che si va bene la nave ma i carichi sono subordinati al controllo di altri bastardi come lui. Il che ci riporta alle centinaia di camion fermi alla frontiera dove si impedisce l’ingresso persino alle merendine al cioccolato. Siamo stanchi di essere presi in giro con dichiarazioni utili solo a recuperare un po’ di consenso in funzione delle varie elezioni.
Ieri scrivevo che la storia del porto di Biden a Gaza era solo una presa in giro. Oggi arrivano le dichiarazioni ufficiali dei Palestinesi. Non si capisce perché Israele debba accettare le navi nello stesso momento in cui non permette a centinaia di camion di entrare a distribuire aiuti alla popolazione. Ma le navi sono un mezzo utile a trasferire altrove i sopravvissuti che l’Egitto rifiuta di accogliere nel Sinai … Perché il vero obiettivo di Israele è svuotare la Striscia, in qualunque modo.
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Dopo 5 mesi di diario quotidiano, alzo bandiera bianca di fronte al disinteresse di buona parte del mondo.
Diario di un ????????? Giorno 150.
+30.960 Palestinesi uccisi a Gaza
+72.524 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
424 uccisi in Cisgiordania
+7.270 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
130 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
245 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Il nuovo bilancio del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas, parla di 30.960 morti, 82 dei quali nelle ultime 24 ore. Il bollettino aggiornato riferisce inoltre di 72.524 feriti da quel giorno, quando sono iniziate le operazioni militari israeliane nell’enclave palestinese dopo l’attacco di Hamas in Israele
“La Turchia è un Paese che parla molto apertamente e chiaramente con i leader di Hamas e li sostiene fermamente”. Lo ha dichiarato il presidente rurco Recep Tayyip Erdogan, durante un discorso alla 53a Assemblea generale ordinaria della Fondazione per la diffusione della scienza a Istanbul, come riporta l’agenzia Anadolou. “I testimoni più vicini della lotta sincera della Turchia per la causa palestinese sono i nostri fratelli e sorelle palestinesi con tutti i loro gruppi”, ha detto ancora il presidente turco
La Svezia ha annunciato la decisione di riprendere i finanziamenti all’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, con un primo stanziamento di 20 milioni di dollari. Una decisione che Stoccolma ha preso, ha chiarito, dopo aver avuto garanzie che verranno fatti controlli aggiuntivi sulle spese effettuate e sul personale. I finanziamenti erano stati sospesi dopo che era emerso il coinvolgimento di alcuni dipendenti nell’attacco sferrato da Hamas contro il sud di Israele lo scorso 7 ottobre. “Il governo ha stanziato 400 milioni di corone all’Unrwa per l’anno 2024. La decisione di oggi riguarda un primo pagamento di 200 milioni di corone”, afferma il governo svedese in una nota
Il Comando statunitense per il Medio Oriente (Centcom) ha smentito le notizie secondo cui la morte di civili palestinesi ieri nella Striscia di Gaza sarebbe stata provocata da lanci di pacchi di aiuti umanitari Usa. “Siamo a conoscenza di segnalazioni di civili uccisi a seguito di lanci umanitari. Esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie di coloro che sono stati uccisi – si legge in un messaggio di Centcom pubblicato su X -. Contrariamente ad alcuni rapporti, questo non è stato il risultato dei lanci aerei statunitensi”. Ieri la televisione pubblica israeliana Kan aveva riferito da fonti nella Striscia che cinque palestinesi sono rimasti uccisi a causa di lanci difettosi di aiuti umanitari a ovest di Gaza City
Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato che nella legislatura in corso proporrà al Parlamento il riconoscimento dello Stato palestinese “fuori di convinzione morale, perché è una causa giusta, ma anche perché è l’unico modo in cui i due Stati, Israele e Palestina, possono vivere e coesistere”. Lo ha detto in un discorso a Bilbao in occasione dell’omaggio del Psoe all’ex primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero, come riporta l’emittente Rtve.
Almeno 10 civili palestinesi sono stati uccisi, compresi bambini, oggi in un attacco aereo israeliano contro una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa citando fonti secondo cui sono decine i feriti nel raid aereo che ha preso di mira una casa appartenente alla famiglia Naweri.
“Non sarebbe dovuto accadere”. È quanto afferma in un’intervista all’Adnkronos il vice capo dell’Autorità per i media degli Ansar Allah (Houti) e presidente del consiglio di amministrazione dell’agenzia di stampa Saba, Nasr al-Din Amer, commentando l’operazione condotta nei giorni scorsi dal cacciatorpediniere “Caio Duilio” che ha abbattuto un drone nello Stretto di Bab al-Mandab. Il drone, aveva spiegato il ministero della Difesa, si trovava a circa sei chilometri dalla nave italiana, in volo verso di essa. “Non abbiamo deciso di prendere di mira le navi dell’Italia, ma il fatto che abbia fermato la nostra operazione è inaccettabile”, spiega Amer, uno dei “volti mediatici” degli Houti – gruppo sciita zaydita che controlla ampie zone dello Yemen tra cui la capitale Sanàa – secondo cui “mettersi a protezione delle navi israeliane e americane” espone l’Italia a rischi e, in particolare, “minaccia la sicurezza delle sue navi in futuro”
“Non possiamo rimanere indifferenti nel sapere che 60 mila donne incinte a Gaza soffrono la fame e la malnutrizione nella loro condizione delicata e importante: dare la vita”. Lo sottolinea padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. “Le donne di Gaza partoriscono in pessime condizioni igieniche e con poche forze. Affrontano parti cesarei senza anestesia – racconta in una testimonianza al Sir – in ospedali privi di elettricità, acqua e medicine”. In questi giorni Faltas è nel nostro Paese per seguire i bambini gazawi ricoverati in diversi ospedali del nostro Paese dopo esservi arrivati grazie a canali umanitari attivati di concerto con i ministeri della Difesa e degli Esteri e altre associazioni umanitarie
Il direttore del Mossad, David Barnea, ha incontrato ieri, in segreto, l’omologo della Cia, Bill Burns, in un Paese della regione per discuter gli sforzi verso un accordo sugli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la testata israeliana Walla. Burns avrebbe aggiornato Barnea sui colloqui avuti in Egitto e Qatar nei giorni scorsi
Famiglie degli ostaggi israeliani ancora a Gaza hanno ricevuto segni di vita da parte di decine dei loro congiunti. Lo ha riferito la tv Canale 12 secondo cui la censura militare ha tuttavia impedito la diffusione di ulteriori dettagli sulla vicenda. Nella Striscia ci sono 134 ostaggi presi da Hamas lo scorso 7 ottobre, ma, secondo l’esercito, 33 di loro sono stati uccisi in cattività. In molti stimano però che il numero potrebbe essere superiore.
Una nave da guerra francese e aerei da combattimento hanno distrutto quattro droni da combattimento povenienti dallo Yemen e che si stavano dirigendo verso una missione navale europea nel Golfo di Aden. È quanto fa sapere l’esercito francese. “Questa azione difensiva ha contribuito direttamente alla protezione della nave mercantile True Confidence, battente bandiera delle Barbados, che è stata colpita il 6 marzo e viene rimorchiata, così come altre navi commerciali in transito nella zona”, si legge in una nota.
Dal 7 Ottobre 2023 Israele ha danneggiato o distrutto a Gaza :
- Il 60 % delle abitazioni
- 24 Centri Culturali
- 200 Siti storici
- Il 60 % delle Scuole
- Il 100 % delle Università
Diario di un ????????? Giorno 152.
+31.112 Palestinesi uccisi a Gaza
+72.760 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
424 uccisi in Cisgiordania
+7.490 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
133 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
246 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
26 bambini sono morti di fame.
2.3 milioni sono alla fame
576.000 sono a rischio di vita.
Gli Stati Uniti hanno deliberato 17.6 miliardi di dollari in forniture militari per Israele.
Due funzionari Usa hanno detto alla Cnn che l’amministrazione Biden non si aspetta che Israele espanda l’operazione di terra a Rafah nel sud della Striscia nel prossimo futuro. Lo hanno riferito i media israeliani sottolineando che la previsione degli Usa arriva all’inizio del mese di Ramadan. Parlando a Fox News, tuttavia, il premier israeliano Netanyahu ha ribadito che secondo il suo governo un’azione militare militare a Rafah è essenziale per sconfiggere Hamas
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto ieri sera in un’intervista con Fabio Fazio una “tregua umanitaria” sfruttando il Ramadan per arrivare a un cessate il fuoco “dove Israele accetti la tregua e Hamas rilasci gli ostaggi”.
L’esercito israeliano (Idf) ha deciso che lavorerà per smantellare l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi nella Striscia di Gaza e sostituirla con un’alternativa. È quanto apprende il Times of Israel. L’Idf fa sapere di aver avviato una campagna cercando di screditare l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, nel tentativo di indebolire lo status dell’Unrwa nella Striscia di Gaza e potenzialmente provocarne lo scioglimento. Nell’ambito di tale campagna, funzionari israeliani della difesa hanno recentemente presentato prove che dimostrano che almeno 14 membri dello staff dell’Unrwa avrebbero partecipato all’assalto del 7 ottobre. L’Idf ha anche accusato l’Unrwa di impiegare circa 450 agenti terroristici a Gaza, per lo più membri di Hamas. L’Idf è al lavoro anche per trovare un’alternativa all’Unrwa nel territorio della Striscia di Gaza. Israele ha iniziato a collaborare con altri gruppi a Gaza, come il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam), per fornire aiuti umanitari ai palestinesi.
Sono stati 15 i razzi lanciati dal Libano verso Israele. Lo ha fatto sapere, citato dai media, l’esercito secondo cui uno dei razzi è stato intercettato mentre gli altri sono caduti in zone aperte.Sono stati 15 i razzi lanciati�dal Libano verso Israele. Lo ha fatto sapere, citato dai media, l’esercito secondo cui uno dei razzi è stato intercettato mentre gli altri sono caduti in zone aperte.
Una fonte egiziana che ha familiarità con i negoziati tra Hamas e Israele ha detto al giornale Al-Araby Al-Jadeed che una visita senza preavviso del direttore della Cia William Burns al Cairo, in Egitto, lo scorso venerdì sera è stata preceduta da un incontro con il capo del Mossad David Barnea, durante il quale è stata discussa la possibilità di una breve tregua umanitaria, da due a quattro giorni, durante i quali sarebbe stato possibile aprire la strada all’avvio di nuovi negoziati ora in stallo. La fonte ha sottolineato che ci sono pressioni americane per stabilire una “rapida tregua umanitaria” con l’inizio del mese di Ramadan, suggerendo che ciò “rientra nel quadro della volontà di Washington di non provocare i musulmani in tutto il mondo, soprattutto alla luce del fatto che ritengono l’amministrazione americana corresponsabile con Tel Aviv dei massacri e della carestia a Gaza”.
Tre cittadini palestinesi sono rimasti feriti oggi in un attacco da parte di coloni israeliani nella regione di Masafer Yatta, a sud di Hebron, in Cisgiordania. Secondo il corrispondente dell’agenzia Wafa, i coloni di Carmiel e di altre colonie israeliane hanno attaccato alcuni palestinesi nell’area Fateh Sidra di Masafer Yatta, spruzzando loro addosso gas al peperoncino e picchiandoli. I 3 hanno riportato contusioni e principi di soffocamento e uno di loro è stato portato in ospedale, mentre gli altri due sono stati soccorsi sul posto.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, rilancia il monito diffuso nei giorni scorsi dall’esercito circa i maggiori rischi per la sicurezza nel mese di Ramadan appena cominciato. “Dobbiamo prepararci a un aumento del terrore durante il Ramadan” ha detto in un discorso alle truppe dell’unità di èlite Duvdevan. Secondo Gallant, l’Iran sta operando per innalzare il livello degli attacchi introducendo in Cisgiordania numerose armi “di alta qualità”.
Oggi verrà lanciata alla Farnesina l’iniziativa ‘Food for Gaza’. Lo comunica il ministero in una nota in cui spiega che, intorno alle ore 18.30, il vice presidente del Consiglio e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, incontrerà il direttore della Fao Qu Dongyu, la direttrice esecutiva del Pam Cindy H. McCain e il segretario generale della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ficross) Jagan Chapagain. Seguirà un punto stampa nella Sala Mosaici della Farnesina.
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Il saccheggio israeliano dei siti del patrimonio palestinese precede la data del 7 ottobre 2023. Ma e’ stato intensificato dall’avvio della guerra .
A gennaio, il direttore dell’Autorità israeliana per le antichità ha pubblicato un video del suo vice a Gaza, ispezionando un magazzino pieno di manufatti.
Poco dopo, ha rimosso il post e ha negato che qualsiasi cosa fosse stata saccheggiata.
Al di là del patrimonio ridotto a macerie o rubato, i custodi culturali di Gaza sono stati uccisi.94 decani e professori universitari
41 artisti, intellettuali e autori
126 addetti ai media
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Diario di un ????????? Giorno 153.
+31.112 Palestinesi uccisi a Gaza
+72.760 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
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1.9 milioni di profughi
424 uccisi in Cisgiordania
+7.490 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
133 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
246 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
“Quello del 7 ottobre è stato un attacco terroristico e il mondo è stato giustamente molto solidale e vicino a Israele in quel momento. Credo che il mondo sia sconvolto per la situazione attuale…e direi che a meno che Israele non cambi rotta continuerà a perdere consensi”. A dichiararlo, intervenendo all’Australian Financial Review Business Summit, è stata la ministra degli Esteri australiana, Penny Wong. Il mese scorso Canada Ustralia e Nuova Zelanda avevano rilasciato una dichiarazione comune chiedendo un immediato cessate il fuoco umanitario.
Indebolimento del Likud, rafforzamento a livello nazionale del partito ortodosso Shas, insuccesso di ‘Potere ebraico’ (la lista nazionalista di Itamar Ben Gvir) e successi di carattere locale, ma circoscritti, dei rappresentanti del movimento di protesta contro il governo di Benyamin Netanyahu. Queste le indicazioni principali, secondo la radio militare, delle elezioni municipali condotte in Israele in due tornate, il 27 febbraio ed il 10 marzo.
Cinque mesi di violenza, sfollamento, malnutrizione e malattie, che si aggiungono agli oltre 16 anni di blocco, hanno avuto un impatto psicologico devastante sui bambini di Gaza. Paura, ansia, carenza di cibo, enuresi, iper-vigilanza e problemi di sonno, un’alternanza nello stile di attaccamento ai genitori, regressione e aggressività: questo l’universo quotidiano dei bambini che stanno vivendo il conflitto. È quanto risulta da una ricerca diffusa oggi da Save the Children.
“Salpiamo! La missione congiunta Open Arms e WcKitchen parte da Cipro e fa rotta su Gaza carica di 200 tonnellate di cibo”. Così la Ong spagnola Open Arms ha confermato in un messaggio postato su X l’inizio della missione per gli aiuti umanitari alla popolazione palestinese.�”Si apre il corridoio umanitario marittimo alla Striscia in una missione di alta complessità che speriamo sia la prima di molte altre che riescano ad attenuare l’emergenza umanitaria che vive la popolazione” aggiunge Open Arms nel messaggio.
“Teniamo presente che il rischio di un’ulteriore escalation è reale. La situazione al confine di Israele con il Libano continua ad essere esplosiva. L’Iran, cioè il protettore di Hamas, ha continuato ad alimentare le tensioni regionali, ad esempio, con il suo sostegno ai terroristi Houthi nello Yemen. Proprio come sappiamo, continuano ad alimentare la guerra della Russia contro l’Ucraina. Permettetemi di aggiungere che siamo pronti a rispondere con ulteriori sanzioni, nel caso in cui l’Iran fornisca missili balistici alla Russia, come recentemente riportato”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo.�”Senza un cessate il fuoco sostenibile, il contagio della guerra di Gaza potrebbe diffondersi in tutta la regione. Questo è il momento di raddoppiare i nostri sforzi, insieme agli Stati membri. In modo che tutti gli ostaggi possano tornare a casa. E il popolo di Gaza può ottenere non solo aiuti umanitari, ma anche un raggio di speranza, verso una soluzione a due Stati”, ha aggiunto.
Diario di un ????????? Giorno 154.
+31.112 Palestinesi uccisi a Gaza
+72.760 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
424 uccisi in Cisgiordania
+7.490 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
133 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
246 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Due palestinesi (ragazzini di 13 e 15 anni) sono morti e altri 4 sono rimasti feriti all’alba quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco a Jenin, in Cisgiordania. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche. Secondo Wafa, i soldati israeliani si sarebbero recati verso l’ospedale Khalil Suleiman e avrebbero aperto il fuoco contro un gruppo di cittadini che si trovavano di fronte al pronto soccorso dell’ospedale, ferendone alcuni, 2 dei quali sono poi morti per le ferite riportate.
L’esercito israeliano prevede di trasferire circa 1,4 milioni Civili palestinesi intrappolati nella città meridionale di Rafah per
“Isole umanitarie” nel mezzo di Gaza prima di lanciare un’invasione terrestre.
Il Segretario di Stato Antony Blinken dice che
Il governo degli Stati Uniti deve ancora vedere una proposta israeliana per “ottenere
Civili fuori pericolo” a Rafah e assicura riparo, cibo e medicine.
- L’attacco israeliano colpisce un centro di distribuzione degli aiuti delle Nazioni Unite a Rafah, uccidendo almeno un membro del personale dell’UNRWA e ferendo numerosi rifugiati .
Sei camion di aiuti umanitari sono entrati da Israele direttamente nel nord di Gaza: ad annunciarlo è stato l’esrecito israeliano, indicando che si tratta di un progetto passati martedì da Israele pilota per garantire la consegna di rifornimenti nell’area, ormai sull’orlo della carestia. I camion, dopo essere stati ispezionati attentamente dagli israeliani, ieri”sono entrati nel nord della Striscia di Gaza attraverso il ’96esimo’ cancello della barriera di sicurezza”. “I risultati del progetto pilota saranno presentati ai funzionari del governo”, ha spiegato l’esercito.�Gli Stati Uniti e altri paesi hanno lanciato rifornimenti nel nord di Gaza e la nave umanitaria Open Arms è in viaggio da Cipro lungo un nuovo corridoio marittimo umanitario, ma la via di terra per gli aiuti umanitari resta la più rapida ed efficace. E’ stato il Programma alimentare mondiale (Wfp)e riferire che ieri era stato “consegnato cibo sufficiente per 25.000 persone a Gaza City con il primo convoglio diretto verso il nord dal 20 febbraio”. “Con la popolazione nel nord di Gaza – ha proseguito il Wfp – sull’orlo della carestia, abbiamo bisogno di consegne ogni giorno e di punti di ingresso direttamente nel nord”
Un’immensa folla in Yemen si è radunata per solidarietà con i palestinesi a Gaza e in Cisgiordania.
“Ci aspettiamo che i nostri amici agiscano per rovesciare il regime terroristico di Hamas, e non il governo eletto in Israele”. Lo ha detto un alto funzionario politico israeliano, citato dal Jerusalem Post, commentando il rapporto dell’intelligence Usa secondo cui “l’opinione pubblica israeliana sta perdendo la fiducia nelle capacità” di Benyamin Netanyahu, prevedendo nelle prossime settimane “grandi proteste che chiedono le sue dimissioni e nuove elezioni”.�L’alto funzionario di Israele ha ribattuto che “i cittadini israeliani, e nessun altro, eleggono il primo ministro. Israele non è un protettorato degli Stati Uniti ma un Paese indipendente e democratico i cui cittadini sono coloro che scelgono il governo”
Il direttore della Cia William Burns ha detto che c’è “ancora una possibilità” di un accordo per il cessate il fuoco a Gaza, anche se rimangono molte questioni complicate. “Penso che ci sia ancora la possibilità di un simile accordo. E come ho detto, non sarà per mancanza di tentativi da parte nostra, lavorando a stretto contatto con le nostre controparti israeliane, qatariote ed egiziane. Questo è un processo molto difficile. Non credo che nessuno garantire il successo. L’unica cosa che penso si possa garantire è che le alternative sono peggiori”, ha detto in un’audizione alla Camera dei Rappresentanti.
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Diario di un ????????? Giorno 155.
+31.341 Palestinesi uccisi a Gaza
+73.134 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
432 uccisi in Cisgiordania
+7.490 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
133 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
246 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Almeno 20 palestinesi sono stati uccisi e più di 150 feriti nel nord di Gaza City dopo che Israele ha attaccato una folla di persone in attesa di Assistenza umanitaria.
- Il Ministero della Salute di Gaza ha definito l’attacco “un nuovo massacro premeditato”
- Il senatore degli Stati Uniti Chuck Schumer ha chiesto nuove elezioni in Israele, chiamando il governo “estremista” e il primo ministro Benjamin Netanyahu
“Ostacoli alla pace”. - Almeno 31.341 palestinesi sono stati uccisi e 73.134 feriti negli attacchi israeliani dal 7 ottobre.
Almeno 21 palestinesi sono stati uccisi dopo che forze israeliane hanno aperto il Fuoco su migliaia di persone in attesa di aiuti a Gaza City nella stessa area che è stata presa di mira ore prima, hanno detto i funzionari governativi.
Il Ministero della Salute di Gaza ha descritto l’attacco di giovedì tardi come un “nuovo massacro premeditato” e ha detto che più di 150 persone sono rimaste ferite.
È stato l’ultimo di una serie di assalti a persone che hanno disperatamente bisogno di cibo e altre forniture essenziali mentre Israele continua a ostacolare e controllare severamente l’ingresso di aiuti nell’enclave.
All’inizio di giovedì, nello stesso punto di distribuzione di cibo alla rotonda del Kuwait, le forze israeliane avevano ucciso almeno sei palestinesi. Il bilancio delle vittime è salito a più di 400 persone in tali attacchi.
I testimoni hanno detto ad Al Jazeera che le forze israeliane avevano usato elicotteri, carri armati e droni per colpire migliaia di persone in attesa di camion di cibo.
“I rapporti secondo cui l’esercito israeliano ha preso di mira dozzine di abitanti di Gaza giovedì sera in un punto di distribuzione di aiuti umanitari non sono corretti”, ha detto il portavoce dell’esercito per i media arabi, Avichay Adraee, in un post su X.
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Diario di un ????????? Giorno 156.
+31.341 Palestinesi uccisi a Gaza
+73.134 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
432 uccisi in Cisgiordania
+7.490 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
133 Giornalisti uccisi dalle bombe
158 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
246 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Abu Mazen incarica Mustafa di formare il nuovo governo. Netanyahu: “Entreremo a Rafah nonostante le pressioni internazionali”. Il premier israeliano Netanyahu ha ribadito che secondo il suo governo un’azione militare militare a Rafah è essenziale per sconfiggere Hamas. Israele ha rivendicato questa mattina l’uccisione in Libano di Hadi Mustafa, considerato “un elemento centrale di Hamas”.
Hamas ha attaccato la decisione del presidente palestinese Abu Mazen di incaricare Mohammed Mustafa come premier per formare un nuovo governo palestinese, definendola “unilaterale”. “Si tratta – ha detto la fazione su Telegram – di un rafforzamento della politica di esclusione e di un approfondimento della divisione, in un momento storico cruciale, in cui il nostro popolo e la sua causa nazionale hanno un disperato bisogno di consenso e unità”. Hamas ha poi invocato “elezioni democratiche con la partecipazione di tutte le componenti del popolo palestinese”.
Funzionari della Difesa hanno riferito durante la riunione del gabinetto di sicurezza israeliano che c’è una crescente probabilità che Marwan Issa, il vice del comandante delle brigate Ezzedin al-Qassam Mohammad Deif, sia stato ucciso. E’ quanto riporta Haaretz, citando fonti che hanno preso parte alla riunione. Il primo ministro Benjamin Netanyahu lo ha definito “un risultato significativo e importante per Israele”.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha respinto l’ultima proposta avanzata da Hamas per un accodo sul rilascio degli ostaggi in cambio della liberazione di detenuti palestinesi e su una tregua, affermando che le richieste del gruppo palestinese “sono ancora assurde”, ma ha fatto sapere che invierà una delegazione di Israele in Qatar per continuare i colloqui “una volta che il gabinetto di sicurezza avrà discusso la posizione israeliana”. Lo riferisce il Times of Israel.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato i piani d’azione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro, che ha aggiunto che l’esercito si sta preparando all’operazione e all’evacuazione della popolazione dalla zona. Lo riporta Ynet. L’ufficio del premier israeliano ha ribadito che le richieste di Hamas riguardo ai negoziati per la liberazione degli ostaggi sono “ancora infondati” e che una delegazione israeliana partirà per Doha, in Qatar, dopo che il gabinetto di sicurezza politica avrà approvato la posizione di Israele.
Circa 80.000 fedeli si sono recati nella moschea di Al-Aqsa nonostante le rigide restrizioni israeliane sull’accesso al luogo sacro per le prime preghiere del venerdì del Ramadan. Lo riferisce Quds News Network, citando il Waqf islamico che gestisce il complesso della moschea.
Ad altre migliaia di palestinesi provenienti dalla Cisgiordania occupata è stato negato l’ingresso a Gerusalemme, dove una massiccia presenza di sicurezza israeliana circonda la moschea. Solo agli uomini di età superiore ai 55 anni e alle donne di età superiore ai 50 anni è permesso entrare nella moschea con un permesso valido, disposizione che rende il sito inaccessibile alla stragrande maggioranza dei palestinesi.
“Non c’è spazio per un compromesso sulla moschea di al-Aqsa”. Lo ha affermato il predicatore della moschea di al-Aqsa, Sheikh Ikrimah Sabri, nel sermone del primo venerdì di Ramadan dopo che Israele ha imposto restrizioni all’accesso dei palestinesi nel luogo di culto durante il mese sacro all’Islam.
Al-Aqsa “rimarrà aperta, qualunque cosa accada” e “non si potrà rinunciare a un granello della sua terra”, ha detto il predicatore, invitando i fedeli a “recarsi in moschea anche per inviare un messaggio a coloro che vogliono danneggiare Al-Aqsa”. Sheikh Ikrimah Sabri ha quindi rivolto una preghiera per i palestinesi della Striscia di Gaza, invitando i musulmani a pregare per loro.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz visiterà la Giordania e poi Israele questo fine settimana, la sua seconda visita nella regione dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha annunciato il suo staff.�Scholz incontrerà sabato il re Abdullah II di Giordania, prima di recarsi domenica in Israele dove sono previsti colloqui con il primo ministro Benjamin Netanyahu e il capo dello Stato Isaac Herzog, ha spiegato Steffen Hebestreit durante una conferenza stampa a Berlino.
“Rimaniamo fermamente al fianco di Israele ma chiediamo anche chiaramente che tutte le condizioni del diritto internazionale siano rispettate”, ha aggiunto mentre la situazione umanitaria a Gaza, sull’orlo della carestia, è catastrofica e gli sforzi, soprattutto da parte degli occidentali, sono raddoppiati per inviare cibo ai palestinesi bloccati nel territorio via terra o via aerea”.
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Ho eliminato un Post per evitare inutili e fuorvianti discussioni . Però vorrei rispondere a qualcuno :
Non mi interessa la geopolitica né tanto meno fare l’analisi di una storia controversa che ha letture e interpretazioni diverse a seconda di chi la racconta. Io rappresento dei numeri e mostro immagini che trovo sulle Tv del mondo. Non pubblico niente che provenga da Telegram o social di parte. Le mie fonti sono France24, Euronews, Al Jazeera, Haaretz, CNN, CBS. Le immagini più « forti » e i video più raccapriccianti non li metto per molteplici ragioni, prima delle quali è che mi bloccano. Ma quando vedo decine di bambini mutilati, fatti a pezzi, corpi di donne e ragazzi smembrati dalle bombe e colpiti da cecchini che si riparano sui tank, esprimo disgusto pubblico e commozione privata. Se esporre fatti e immagini viene interpretato come un supporto ad Hamas, non so che farci. Se Israele vuole evitare questo tipo di pubblicità negativa, basta che segua il consiglio dell’amico Biden : BASTA ! Qui non si tratta di confini o di chi ha ragione o torto a teorizzare la distruzione di Israele o la deportazione dei palestinesi. « From the river to the sea » è il mantra anche della estrema destra Israeliana che oggi è al Governo. 32mila civili morti , 60mila feriti, 8000 dispersi non hanno giustificazione e sono frutto di una punizione collettiva, di una vendetta ordita da criminali privi di dignità. E io ho il dovere di denunciarla .
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“Signor Nethanyahu ,
Lei è turbato perché si usa la parola “Genocidio” per il Massacro a Gaza, come se questa parola fosse un privilegio, un distintivo d’onore o addirittura un’esclusività.
Mi creda, noi Palestinesi non vi abbiamo rubato la parola e tantomeno vogliamo farlo. Semmai sono stati quelli che lei dirige che l’hanno cucita su misura del nostro corpo, della nostra fermezza e della nostra adesione alla nostra terra.
Vorrei dirle che non siamo contenti di questa parola, ma come può vedere anche lei, le lettere di questa parola sono intrise del nostro sangue, delle nostre lacrime e del nostro dolore!
In questa parola si sente l’eco dell’esplosione delle case, degli ospedali, delle chiese, delle moschee mentre siamo condannati a sentire financo le risate dei soldati israeliani quando bombardano indiscriminatamente e poi festeggiano come se per loro fosse un gioco.
Riprenda indietro la parola “Genocidio” caro Beniamino, a patto che ci restituisca oltre 30.000 anime. Riprenda questa parola e ci ridia Hind, la bambina di soli 7 anni che il mondo intero ha sentito piangere in macchina per giorni, circondata dai cadaveri dei suoi familiari e dai carri armati israeliani.
La riprenda e ci ridia Yazan, 6 anni, morto per malnutrizione perché Israele blocca l’accesso degli aiuti umanitari. La riprenda e ci ridia Mohammed, 16 anni, bruciato vivo. La riprenda e ci ridia Mustafa, 14 anni, ucciso mentre andava a scuola!! La riprenda e ci ridia Rami, 13 anni, che stava festeggiando il Ramadan con fuochi d’artificio. La riprenda e ci ridia Ahmed, 8 anni, morto solo perché reclamava un sacco di farina. La riprenda e ci ridia i membri dei nostri figli, i loro occhi, le loro braccia, le loro gambe e anche il loro spensierato sorriso.
E noi, caro Beniamino, promettiamo che non useremo mai più la parola “Genocidio” nel nostro linguaggio. Se c’è una cosa che più di tutte vorremmo, è non dover usare questa dannata parola. Semplicemente perché siamo un popolo che ama la vita e merita la vita…”
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Diario di un ????????? Giorno 157.
+31.490 Palestinesi uccisi a Gaza
+73.439 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
433 uccisi in Cisgiordania
+7.585 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
133 Giornalisti uccisi dalle bombe
165 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
246 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese. - L’ufficio dei media governativi di Gaza afferma che 36 persone sono state uccise negli attacchi notturni dell’esercito israeliano al campo profughi di Nuseirat; la maggior parte erano bambini.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato un piano per un’invasione a terra della città di Rafah con l’esercito che “si prepara operativamente e per l’evacuazione” di circa 1,5 milioni di palestinesi intrappolati lì.
I Paesi Bassi sono tra quelli che mettono in guardia Israele contro un attacco di Rafah. Anche gli Stati Uniti hanno assunto un tono cauto.
- Netanyahu ha descritto l’ultima proposta di cessate il fuoco di Hamas come “ridicola” – anche se una delegazione guidata dal capo spia del Mossad si sta dirigendo verso il Qatar per i colloqui di tregua.
- Almeno 31.490 palestinesi sono stati uccisi e 73.439 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele dall’attacco di Hamas del 7 ottobre ammonta a 1.139 con dozzine prese prigioniere.
La nave di primo soccorso per raggiungere Gaza, gestita dall’ente di beneficenza spagnolo Open Arms, ha scaricato 200 tonnellate di aiuti alimentari nell’enclave assediata, completando un primo progetto pilota che potrebbe aprire la strada a una maggiore assistenza attraverso i corridoi marittimi.
L’Ente di beneficenza statunitense World Central Kitchen ha detto che “tutto il carico è stato scaricato e viene pronto per la distribuzione a Gaza”.
Il gruppo ha detto che all’inizio di questa settimana una seconda spedizione è in fase di preparazione a Cipro e che migliaia di tonnellate di aiuti
Potrebbero raggiungere Gaza ogni settimana.
Le organizzazioni umanitarie hanno ripetutamente chiesto a Israele di aprire più valichi di frontiera terrestri per far passare più aiuti umanitari, insistendo sul fatto che gli airdrop e i corridoi marittimi sono modi costosi e incapaci di fornire l’ assistenza necessaria.
Un terzo dei bambini sotto i due anni è “acutamente malnutrito” a Gaza.
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’UNRWA, avverte che la malnutrizione è arrivata a « Livelli senza precedenti” a Gaza e che questo avrà forti ripercussioni sulla crescita dei sopravvissuti .
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Diario di un ????????? Giorno 158.
+31.645 Palestinesi uccisi a Gaza
+73.676 Feriti dalle bombe
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
433 uccisi in Cisgiordania
+7.585 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
133 Giornalisti uccisi dalle bombe
165 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
246 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è tornato a respingere le pressione internazionali per fermare la guerra a Gaza “prima che gli obiettivi siano raggiunti”. “Lo fanno – ha spiegato – lanciando false accuse contro l’Idf, contro il governo israeliano e il suo primo ministro. Lo fanno riferendosi anche a dichiarazioni di esponenti Usa, cercando di premere per le elezioni adesso, nel mezzo della guerra. E lo fanno perché sanno che le elezioni adesso fermeranno la guerra e paralizzeranno il Paese per almeno sei mesi”. Netanyahu ha quindi confermato l’operazione a Rafah: “Ci vorranno alcune settimana e accadrà”, ha detto
È rientrata oggi a Larnaca la nave della ong spagnola Open Arms, arrivata nei giorni scorsi a Gaza attraverso un corridoio marittimo umanitario con un carico di 200 tonnellate di aiuti umanitari organizzati da Wiorld Central Kitchen. “Si conclude così la prima missione umanitaria congiunta a Gaza con Wck, che ha sbarcato 200 tonnellate di generi alimentari di base per la popolazione del nord della Striscia. Si apre così il corridoio marittimo umanitario che è rimasto chiuso per 20 anni”, ha scritto su X la ong
Il bilancio delle vittime della guerra a Gaza sale a 31.645 morti: lo ha fatto sapere come tutti i giorni il ministero della Sanità della Striscia di Gaza gestita da Hamas. Solo nelle ultime 24 ore, sono state uccise 92 persone; il numero complessivo dei feriti nei 5 mesi di guerra è invece salito a 73.676
Fatah – il partito di Abu Mazen – ha reagito con durezza all’attacco di Hamas accusandola di essere “separata dalla realtà” dopo aver accusato il presidente palestinese di atto “unilaterale” per aver deciso di affidare a Mohammed Mustafa l’incarico di formare il nuovo governo palestinese. “Chiunque abbia causato la rioccupazione di Gaza da parte di Israele, e causato la Nakba che il popolo palestinese sta vivendo, specialmente nella Striscia, non ha – ha spiegato Fatah – il diritto di dettare le priorità nazionali”. “Sembra – ha denunciato Fatah – che la vita agiata che questa leadership vive in hotel a sette stelle l’abbia resa cieca su ciò che è giusto, chiedendosi perché la maggior parte dei leader di Hamas vivono all’estero, e perché loro e le loro famiglie sono fuggiti e hanno lasciato il popolo palestinese ad affrontare una brutale guerra di sterminio senza alcuna protezione”. Fatah ha poi invitato Hamas “a porre fine alla sua politica di dipendenza dalle agende straniere”
Secondo diverse fonti palestinesi citate da media arabi e internazionali il vice comandante dell’ala militare di Hams, Marwan Issa, terzo funzionario più alto in grado a Gaza, sarebbe stato colpito durante i raid israeliani della scorsa settimana. Secondo Asharq Al-Awsat, citato dal sito di notizie Ynet, Issa “è stato ferito, ma il suo destino non è chiaro”. È la prima volta che fonti palestinesi confermano la presenza del vice Mohammed Deif sul posto. Si ritiene che lalto comandante delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam sia una delle menti dietor alll’attaco del 7 ottobre nel sud di Israele.
Le forze armate israeliane continuano le loro azioni contro Hamas nella parte centrale della Striscia di Gaza e a Khan Yunis; in particolare, secondo l’ultimo aggiornamento postato su Telegram dalle IDF, le forze aeree hanno colpito un complesso da cui era stato lanciato un missile anticarro. Nelle ultime 24 ore, scrive Idf, “circa 18 terroristi sono stati uccisi da cecchini, proiettili e fuoco aereo”. A Khan Yunis sono anche state rinvenute nuove armi
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Diario di un ????????? Giorno 159.
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552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
250 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno esortato le persone che vivono vicino all’ospedale al-Shifa e nel vicino quartiere Rimal di Gaza City a evacuare verso la zona umanitaria di al-Mawasi, sulla costa meridionale di Gaza, mentre l’esercito di Tel Aviv sta lanciando un nuovo attacco nell’area. Lo riporta The Times of Israel. Il portavoce per i media arabi dell’Idf, Avichay Adraee, ha pubblicato su X una mappa nella quale indica le zone da evacuare aggiungendo che i civili dovrebbero spostarsi verso sud attraverso la strada costiera della Striscia di Gaza.
A L’esercito israeliano ha preso il controllo dell’ospedale al Shifa a Gaza City e ha chiesto ai membri di Hamas all’interno di uscire ed arrendersi. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, citato dai media.�La stessa fonte ha detto che finora sono state “catturate dai soldati 80 persone sospette” e che “alcune di queste sono state confermate come terroristi operativi”. Il portavoce ha poi aggiunto “che numerosi uomini armati di Hamas sono stati uccisi e feriti negli scontri a fuoco sul terreno dell’ospedale”.
Secondo il Ministero della sanità di Gaza sono circa 30.000 le persone, tra cui civili sfollati, pazienti feriti e personale medico, che sono intrappolate all’interno del complesso medico di al-Shifa sotto attacco da parte dell’esercito israeliano dalla notte scorsa israeliano. Lo riporta Al Jazeera. “Chiunque tenta di muoversi viene preso di mira dai proiettili” ha scritto il ministero su Telegram.
Nella notte, le truppe israeliane presso l’ospedale Al-Shifa di Gaza City sono finite sotto il fuoco di proiettili sparati “da terroristi all’interno del complesso ospedaliero”: lo hanno riferito l’Idf, l’esercito israeliano, e lo Shin Bet in una nota. Le forze di sicurezza israeliane “hanno risposto al fuoco e hanno colpito i terroristi”, si legge ancora nella dichiarazione.
Il governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha denunciato l’incursione dell’esercito israeliano sull’ospedale Al-Shifa con carri armati, droni e armi, sostenendo che sparare all’interno del nosocomio è “un crimine di guerra” che “minaccia la vita di migliaia di persone all’interno del complesso medico”. E ha invitato “le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali e tutti i Paesi del mondo libero a intervenire urgentemente per fermare Israele”.�Secondo i media palestinesi, mentre i carri armati israeliani stazionano al cancello principale dell’ospedale, ha preso fuoco a causa del bombardamento l’edificio chirurgico specializzato.
“Sappiamo che i terroristi di Hamas si sono raggruppati all’interno dell’ospedale Al-Shifa e lo stanno usando per organizzare attacchi contro Israele”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari in un video pubblicato su X, aggiungendo che l’esercito condurrà uno “sforzo umanitario” durante l’assalto e sottolineando che non vi è “nessun obbligo” per i pazienti e il personale medico di evacuare la struttura sanitaria.
Il portavoce dell’esercito israeliano ha reso noto che le truppe stanno conducendo un’operazione militare “di alta precisione” mirata all’ospedale Al-Shifa, il più grande di Gaza, dopo che informazioni di intelligence hanno riferito della presenza nell’area di alti esponenti di Hamas “che utilizzano il centro medico per gestire le attività terroristiche”. Testimoni locali hanno confermato che sono in corso “operazioni aeree” sul quartiere di al-Rimal, dove si trova l’ospedale, e che “carri armati” circondano l’edificio.
aOltre 30 bambini sono morti di fame a Gaza. Se avete dei figli, guardate queste foto, non girate la testa. Se non li avete, pensate che potrebbero essere i vostri. La carestia incombe e i morti saranno migliaia. Mi arrivano immagini di corpi consumati e scheletriti che avevo visto soltanto in Africa e Bangladesh. “Una carestia è un fenomeno nel quale una larga percentuale della popolazione di una regione o di un paese è così denutrita, che muore di inedia, o altre malattie correlate.” A Gaza non solo non arrivano derrate alimentari; non c’è acqua potabile e tutte le coltivazioni sono state distrutte dall’esercito. Dove non arrivano le bombe, ci pensa la fame a sterminare un popolo. Opponiamoci al genocidio !
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Diario di un ????????? Giorno 160.
+31.726 Palestinesi uccisi a Gaza
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435 uccisi in Cisgiordania
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281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
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“Ci sono tanti dirigenti di Hamas che lasciano Gaza attraverso il confine egiziano, loro e le loro famiglie. Il portavoce del ministero della Sanità, Ashraf al Qadra, è andato via dalla Striscia ed è in Egitto. Il portavoce della polizia di Hamas, Iman Batanji, ci ha provato. In molti stanno mettendo in salvo loro e le loro famiglie. Hamas ha portato la guerra dentro la Striscia e sulla testa della popolazione, ha scatenato il conflitto, e ora lascia la popolazione ad affrontare le conseguenze. Del resto già prima della guerra i leader di Hamas come Ismail Haniyeh avevano lasciato Gaza, ora tocca alle seconde file, la gente è molta frustrata quando sente queste notiziee si sente lasciata a soffrire.” Sami al-Ayrami. Corrispondente da Gaza di Repubblica.
Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha affermato che è vitale una pausa nei combattimenti tra Israele e il gruppo militante Hamas per consentire il rilascio degli ostaggi a Gaza, ma è necessario prima soddisfare “molte condizioni” per un cessate il fuoco duraturo. “Dobbiamo portare i leader di Hamas fuori da Gaza, dobbiamo smantellare le infrastrutture terroristiche”, ha affermato.
Un accordo raggiunto dai leader del Congresso americano e dalla Casa Bianca su un disegno di legge che finanzia l’esercito, il Dipartimento di Stato e una serie di altri programmi governativi manterrà il divieto di fondi statunitense all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) fino a marzo 2025. Lo riporta la Reuters sul suo sito web, citando fonti a conoscenza del dossier.
Blinken: “Il 100% della popolazione di Gaza soffre di grave insicurezza alimentare e ha bisogno di assistenza umanitaria”
Netanyahu parlerà nelle prossime ore con i repubblicani del Senato americano. Lo riportano i media Usa citando fonti non meglio precisate, secondo le quali i repubblicani hanno invitato Netanyahu a parlare al loro consueto pranzo del mercoledì dopo le parole del leader dei democratici in Senato, Chuck Schumer, che ha definito il premier israeliano un “ostacolo alla pace” nella Striscia di Gaza e ha chiesto nuove elezioni per lo Stato ebraico.
In un’intervista al Toronto Star, la ministra degli Esteri canadese Melanie Joly ha affermato che il governo attuerà una risoluzione non vincolante approvata dalla Camera dei comuni che chiede la fine di “ulteriori autorizzazioni e trasferimenti di armi verso Israele per garantire il rispetto del regime canadese di esportazione di armi e aumentare gli sforzi per fermarne il commercio illegale, anche verso Hamas”.
Il capo del Pentagono Lloyd Austin incontrerà il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant a Washington la prossima settimana. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali il faccia a faccia è separato dall’incontro previsto la settimana prossima fra la Casa Bianca e una delegazione israeliana di alto livello. L’incontro fra Austin e Gallant si terrà al Pentagono.
Diario di un ????????? Giorno 161
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12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Non esistono più Hotel ne’ moschee ne’ Chiese.
90 civili uccisi nell’ospedale Al Shifa e 300 arrestati. Continuano a cadere bombe sul compound circondato da tank e cecchini che sparano su chiunque si muova.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma di aver documentato 410 attacchi alle strutture sanitarie a Gaza dal 7 ottobre. “Gli attacchi hanno provocato 685 morti, 902 feriti, danni a 99 strutture e 104 ambulanze colpite”, ha detto l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite su X. Quasi il 40 per cento degli attacchi sono stati a Gaza City, seguito dal 23 per cento a Gaza Nord e il 28 per cento a Khan Younis, nel sud.
Mancano frutta, verdura e carne. Non è possibile fornire ai bambini proteine e vitamine necessarie per una corretta crescita e addirittura per sopravvivere. Ovviamente non esistono strumenti ne’ medicamenti per le decine di migliaia di feriti, molti dei quali amputati.
Incendi si levano ovunque , causati dalle bombe , ammorbando l’aria con un fumo denso e gonfio di sostanze velenose, che si unisce ai miasmi della spazzatura che invade le strade della Striscia. A Rafah vivono oggi, ammassati, 1.5 milioni di persone in una situazione di assoluto degrado.
Tutte le infrastrutture , come gli impianti per desalinizzazione, sono stati distrutti e l’assenza di energia elettrica ha fatto morire ieri 3 bambini nell’incubatrice.
Oltre 30 sono morti di fame. Israele usa la carestia come arma , e questo è un crimine di guerra. Uno degli innumerevoli crimini di cui si spera paghino un giorno tutto quelli che li hanno perpetrati. Dai terroristi di Hamas agli assassini foraggiati dagli Stati Uniti e comandati dal Governo di Israele.
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Diario di un ????????? Giorno 162.
+31.988 Palestinesi uccisi a Gaza
+74.096 Feriti gravi
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
435 uccisi in Cisgiordania
+7.585 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
133 Giornalisti uccisi dalle bombe
165 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
250 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
“Garantire l’accesso degli aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza e respingere in qualsiasi modo lo spostamento dei palestinesi dalle loro terre”: questi i principi più importanti su cui Usa ed Egitto concordano, nello sforzo comune di arrivare a un cessate il fuoco. Lo ha affermato il portavoce della presidenza egiziana subito dopo l’incontro del segretario di Stato Antony Blinken con il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi.�Blinken è stato ricevuto questa mattina al palazzo presidenziale del Cairo insieme a una delegazione e il colloquio si è svolto alla presenza, da parte egiziana, del ministro degli Esteri Sameh Shoukry e del generale Abbas Kamel, capo dell’intelligence.
Un palestinese sospettato di collaborazionismo con Israele – Karim Jabarin, 19 anni – è stato giustiziato ieri a Jenin (Cisgiordania), poco dopo che tre miliziani della Jihad islamica erano rimasti uccisi nell’attacco di un drone israeliano contro l’automobile su cui si trovavano. Lo riferisce Ynet, secondo cui ad eliminare il giovane sarebbe stato suo fratello, un membro dell’ala militare della Jihad islamica. Immagini diffuse sul web mostrano il sequestro di Jabarin dall’ospedale cittadino da parte di uomini armati. Il giovane, ridotto all’impotenza e circondato da miliziani, viene poi condotto in una strada, dove in seguito sarebbe avvenuta una esecuzione pubblica.
Il quotidiano Al Akhbar, affiliato a Hezbollah, ha riferito che “nel paese è stata scoperta una rete di spie israeliane”. Secondo il rapporto, due persone arrestate e che presumibilmente lavoravano per Israele, hanno fornito informazioni che riguardavano aree di Beirut e di Dahiya.
La fregata ‘Hessen’ delle Forze armate tedesche ha respinto questa mattina un attacco contro un rimorchiatore civile nel Mar Rosso. Un drone di superficie è stato distrutto dall’elicottero di bordo, ha riferito la Bundeswehr. La fregata ‘Hessen’ partecipa alla missione dell’Unione europea ‘Aspieds’ per la sicurezza della navigazione del Mar Rosso, messa a repentaglio dagli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen.
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Egitto dall’Arabia Saudita, nell’ambito del suo sesto tour nella regione dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e la successiva rappresaglia israeliana su Gaza. L’Egitto sta svolgendo un importante ruolo di mediazione tra Hamas e Israele.
Resta elevata la tensione in Cisgiordania dopo i prolungati scontri notturni a Tulkarem fra l’esercito israeliano e miliziani locali. Secondo l’ agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa il bilancio di quegli scontri a fuoco è salito nelle ultime ore da due a quattro palestinesi uccisi. La Wafa aggiunge che ad un posto di blocco israeliano nella zona di Betlemme è rimasto ucciso un uomo di 63 anni, Samer Zaytun, nel corso di ispezioni. La radio militare israeliana ha confermato l’episodio precisando che l’uomo “aveva cercato di sottrarsi ad un controllo e aveva con sè una borsa con dentro un coltello”.
Il ministero della Salute di Hamas annuncia il nuovo bilancio: 31.988 morti a Gaza dall’inizio della guerra
È salito a 140 “il bilancio dei terroristi uccisi nel complesso dell’ospedale Shifa” a Gaza City, nel centro della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che le operazioni sul posto, iniziate alcuni giorni fa, sono ancora in corso. “Solo ieri – ha spiegato – ne sono stati uccisi 50”.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno emesso un ordine per l’evacuazione immediata dell’ospedale di al-Shifa, il più grande della Striscia di Gaza. Lo riporta l’emittente al-Jazeera, mettendo in guardia dal rischio che il complesso ospedaliero possa essere bombardato e distrutto.
Da lunedì è in corso un’offensiva dell’esercito israeliano nell’ospedale di al-Shifa che ha portato alla eliminazione di 140 miliziani di Hamas, 50 nelle ultime 24 ore, e al sequestro di armi.
“A Gedda ho incontrato il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il ministro degli Esteri, il Prince Faisal bin Farhan per discutere della crisi umanitaria a Gaza e degli sforzi per aumentare immediatamente gli aiuti ai palestinesi”. Lo ha scritto in un tweet il Segretario di Stato americano Antony Blinken spiegando di aver “riaffermato il nostro impegno per una pace e una sicurezza durature nella regione”.
Israele sta lavorando a un piano che vedrebbe i leader palestinesi e gli uomini d’affari senza legami con Hamas assumere un ruolo chiave nella distribuzione degli aiuti a Gaza. Lo riporta il Wall Street Journal. Secondo il quotidiano funzionari della Difesa israeliana ne avrebbero parlato con l’Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e la Giordania con l’obiettivo di creare sostegno regionale alla proposta. I funzionari hanno riferito al quotidiano che gli aiuti sarebbero controllati da Israele prima di entrare a Gaza via terra e via mare e sarebbero trasportati in grandi magazzini allestiti nel centro della Striscia.
I negoziati per garantire un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza legato al rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas si stanno “avvicinando” a un accordo, ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken. “Penso che il divario si stia riducendo e che un accordo sia assolutamente possibile”, ha affermato Blinken in un’intervista all’emittente Al Hadath a Gedda, in Arabia Saudita.
Meloni: “Temiamo crescente isolamento di Israele. Contrari a operazione militare di terra a Rafah”
In un post sul loro account X, le Idf affermano che nella stessa operazione circa 3.700 civili palestinesi sono stati evacuati dal centro medico e diretti verso il sud della Striscia. Inoltre sono stati catturati circa 300 sospetti terroristi tra cui alti comandanti di Hamas e della Jihad islamica palestinese. Le Idf rendono infine noto di aver di aver consegnato ieri all’al-Shifa circa 1.800 litri d’acqua, 3,8 tonnellate di cibo e un camion di carburante.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver sequestrato contanti per un valore di 3 milioni di dollari – in valuta statunitense e dinari giordani – presso l’ospedale al-Shifa a Gaza, soldi apparentemente destinati ad essere utilizzati da Hamas e da altri gruppi terroristici.
Il Canada fermerà tutte le spedizioni di armi verso Israele: lo ha confermato l’ufficio della ministra degli Esteri, Melanie Joly. “Dall’8 gennaio il governo non ha approvato nuovi permessi di esportazione di armi verso Israele e ciò continuerà finché non saremo in grado di garantire il pieno rispetto del nostro regime di esportazione”, si legge in una dichiarazione. “Non esistono permessi aperti per l’esportazione di beni letali in Israele”, viene aggiunto nella nota che specifica come i permessi approvati prima dell’8 gennaio “rimarranno in vigore” poiché la loro cancellazione rischierebbe “importanti implicazioni sia per il Canada che per i suoi alleati”.
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+32.070 Palestinesi uccisi a Gaza
+74.298 Feriti gravi
+9.000 Donne
+13.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
435 uccisi in Cisgiordania
+7.585 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
133 Giornalisti uccisi dalle bombe
165 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
250 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili. - Almeno 32.070 palestinesi sono stati uccisi e 74.298 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele dall’attacco di Hamas del 7 ottobre ammonta a 1.139, con decine di prigionieri.
“Ho detto” a Blinken che “non c’è modo di sconfiggere Hamas senza andare a Rafah ed eliminare il resto dei battaglioni. E gli ho detto che spero che lo faremo con il sostegno degli Stati Uniti, ma se sarà necessario lo faremo da soli”. Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu al termine dell’incontro con il segretario di Stato Antony Blinken.
Intanto Russia e Cina hanno bloccato con il veto in Consiglio di Sicurezza Onu la risoluzione elaborata dagli Usa sulla tregua a Gaza. Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, 3 voti contrari (l’Algeria oltre al veto di Russia e Cina), e un astenuto, la Guyana. La Russia ha spiegato che “ il testo americano dà a Israele la luce verde per un attacco a Rafah”
Nel loro colloquio a Tel Aviv, il segretario di Stato Antony Blinken e il presidente israeliano Isaac Herzog hanno discusso dei negoziati in corso per raggiungere un cessate il fuoco di almeno sei settimane, che garantirebbe il rilascio degli ostaggi e consentirebbe un’ondata di assistenza umanitaria fondamentale a Gaza. Lo riferisce il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, sottolineando che Blinken ha riaffermato l’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele e la sconfitta duratura di Hamas, sottolineando al contempo la necessità che Israele adotti “tutte le misure possibili per proteggere i civili palestinesi a Gaza, anche attraverso la rapida ed efficace facilitazione dell’assistenza umanitaria fondamentale in tutta Gaza”.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu voterà domattina alle 10 (le 15 italiane) la bozza di risoluzione sulla tregua a Gaza elaborata dai membri non permanenti che “richiede un cessate il fuoco umanitario immediato per il mese del Ramadan” e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Lo hanno comunicato all’Ansa fonti del Consiglio di Sicurezza. L’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield ha già anticipato che gli Usa sono contrari al testo.
La vicepresidente americana Kamala Harris afferma che non c’è un modo sicuro per evacuare i civili di Rafah prima dell’operazione che Israele afferma che condurrà con o senza il sostegno degli Stati Uniti. “Ho guardato le mappe, ho studiato le mappe, non c’è nessun posto dove queste persone possono andare, un milione e mezzo di persone di una popolazione di 2,2 milioni sono nell’area”, ha detto parlando con i giornalisti prima di partire per Puerto Rico, parlando di Rafah. “E bisogna ricordare perché sono lì, sono lì perché è stato detto loro di andare lì”, ha concluso la vicepresidente americana, ricordando come i palestinesi di Gaza sono stati progressivamente sfollati di fronte all’avanzata degli israeliani.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno effettuato l’undicesimo lancio di aiuti umanitari e di soccorso nel Nord della Striscia di Gaza grazie a squadre congiunte appartenenti all’Aeronautica degli Emirati e a quella egiziana.�Secondo quanto annunciato dal Comando Operativo Congiunto del ministero della Difesa emiratino, i lanci sono stati effettuati su aree isolate e inaccessibili del Nord della Striscia di Gaza. Due aerei hanno trasportato 24 tonnellate di cibo e aiuti umanitari, portando il totale degli aiuti sganciati nell’ambito dell’Operazione chiamata ‘Uccelli del bene’ a 462.000 tonnellate.
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Il ministero della sanità della Gaza gestito da Hamas ha fornito un nuovo bilancio della guerra: almeno 32.226 persone sono state uccise nel territorio durante più di cinque mesi di conflitto tra militanti israeliani e palestinesi. Il bilancio comprende almeno 84 morti nelle ultime 24 ore, si legge in una nota del ministero, aggiungendo che 74.518 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.
Dopo il raid israeliano, sono stati avvistati “circa 50 lanci” dal Libano “in direzione del nord di Israele”. Un numero imprecisato di questi lanci è stato intercettato e diversi dei miliziani coinvolti sono stati colpiti dagli aerei israeliani.
Il segretario generale dell’Onu in visita al lato egiziano del valico di Rafah denuncia “la lunga fila di camion di aiuti umanitari bloccati da un lato dei cancelli, la lunga ombra della fame dall’altro. Questo è più che tragico. È un oltraggio morale”. Al suo intervento risponde il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, che scrive: “Sotto la sua guida, l’Onu è diventato un organismo antisemita e anti-israeliano che protegge e incoraggia il terrorismo”.
Intanto sale la tensione tra Stati Uniti e Israele. Nell’incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito che l’operazione militare a Rafah è indispensabile per sconfiggere Hamas e il suo Paese la condurrà anche senza il sostegno degli americani.
Il braccio armato di Hamas ha dichiarato sabato in un comunicato che un prigioniero israeliano di 34 anni è morto a causa della “mancanza di medicine e cibo”.
La delegazione israeliana in Qatar ha accettato la proposta avanzata dagli americani per un accordo sugli ostaggi. Lo riferiscono i media israeliani, secondi i quali l’accordo includerebbe il rilascio dei prigionieri palestinesi. Secondo i rapporti, la delegazione israeliana attende la risposta di Hamas alla proposta per procedere.
Le Brigate Qassam hanno rivendicato gli attacchi contro soldati israeliani vicino all’ospedale al-Shifa. Il braccio armato di Hamas ha confermato che sono ancora in corso intensi combattimenti di terra nei pressi dell’ospedale al-Shifa, nel centro di Gaza. Le Brigate Qassam hanno affermato di aver “distrutto le forze nemiche” che stavano cercando di penetrare nell’area circostante l’ospedale utilizzando colpi di mortaio. Il gruppo ha inoltre dichiarato di aver utilizzato un proiettile anticarro Yassin-105 per colpire un veicolo militare nell’area.
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Onu, il Consiglio di sicurezza approva la risoluzione sul cessate il fuoco, gli Usa non mettono il veto: è la prima volta. Netanyahu annulla la missione a Washington. Il ministro israeliano Saar si dimette dal governo di emergenza per dissensi sulla guerra
Dopo mesi di stallo il Consiglio di Sicurezza ha finalmente approvato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza. Nel documento, che ha ottenuto 14 voti a favore e l’astensione degli Usa, si “chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie”
Israele non cesserà il fuoco. Distruggeremo Hamas e continueremo a combattere finché l’ultimo degli ostaggi non sarà tornato a casa”. Lo ha detto il ministro Esteri israeliano Israel Katz su X, dopo la risoluzione votata all’Onu
Fonti a Gaza hanno fatto sapere che molti membri di Hamas e della Jihad islamica – compresi alcuni dirigenti di alto livello – si sono raggruppati all’ospedale al-Shifa di Gaza City, nel centro della Striscia. Lo ha riferito, ripreso dai media israeliani, il network Usa Abc spiegando che secondo quelle fonti la mossa è stata presa pensando che Israele avesse terminato le operazioni nel nord della Striscia.
Il gruppo Hezbollah con sede in Libano ha affermato che lunedì i suoi combattenti hanno bombardato un gruppo di soldati israeliani. Lo ha riferito Times of Israel. Il gruppo ha detto di aver preso di mira i soldati israeliani situati a sud-ovest di Kiryat Shmona, una città nel distretto settentrionale di Israele situata vicino al confine libanese. Non sono state fornite informazioni dettagliate sull’esito dell’assalto, né l’affermazione è stata confermata da Israele.
I miliziani di Hamas si sono barricati all’interno dell’ospedale al-Shifa e stanno lanciando esplosivi all’interno del reparto maternità e del pronto soccorso. Lo sostengono i militari delle Forze di difesa israeliana (Idf), affermando che ci sono “miliziani di Hamas nascosti attorno all’ospedale” al-Shifa e hanno sparato contro le forze israeliane, “causando ingenti danni agli edifici dell’ospedale”. I militari israeliani stanno assediando al-Shifa da una settimana.
La deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez domenica ha accusato Israele di genocidio contro il popolo palestinese e ha sostenuto i tagli agli aiuti militari statunitensi fino a quando gli aiuti umanitari non affluiranno liberamente a Gaza. La sua decisione di usare il termine genocidio, come aveva già fatto venerdì durante un discorso alla Camera, è stata “presa con straordinaria gravità”, ha detto. “Mentre parliamo, in questo momento, 1,1 milioni di innocenti a Gaza sono sull’orlo della carestia” – aveva detto Ocasio-Cortez nel suo discorso venerdì -. Una carestia che viene intenzionalmente accelerata attraverso il blocco del cibo e dell’assistenza umanitaria globale da parte dei leader del governo israeliano”. Il vicepresidente Kamala Harris ha dichiarato domenica che gli Stati Uniti non escluderanno conseguenze per il governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu se dovesse procedere con un’offensiva militare a Rafah.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà oggi una risoluzione che chiede un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza durante il mese sacro musulmano del Ramadan. Il voto arriva dopo che Russia e Cina venerdì hanno posto il veto a una risoluzione sponsorizzata dagli Stati Uniti che avrebbe sostenuto “un cessate il fuoco immediato e duraturo” nel conflitto tra Israel e Hamas. Gli Stati Uniti hanno avvertito che la risoluzione che sarà votata lunedì mattina potrebbe danneggiare i negoziati per fermare le ostilità tra Stati Uniti, Egitto e Qatar, aumentando la possibilità di un altro veto, questa volta da parte degli americani. La risoluzione, presentata dai 10 membri eletti del consiglio, è sostenuta da Russia e Cina e dal Gruppo arabo di 22 nazioni delle Nazioni Unite. Una dichiarazione rilasciata venerdì sera dal Gruppo arabo ha fatto appello a tutti i 15 membri del consiglio “ad agire con unità e urgenza” e votare per la risoluzione “per fermare lo spargimento di sangue, preservare vite umane ed evitare ulteriori sofferenze e distruzioni umane”.
“Ho esortato Israele a rimuovere tutti gli ostacoli sugli aiuti a Gaza”. Lo scrive su X il sottosegretario delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, Martin Griffiths. “L’Unrwa è il cuore pulsante della risposta umanitaria a Gaza. La decisione di bloccare i convogli alimentari diretti al nord non fa altro che avvicinare migliaia di persone alla carestia. Deve essere revocata”.
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281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Come risposta alla risoluzione delle Nazioni Unite e l’ammonimento degli USA di non attaccare Rafah, L’esercito israeliano ha bombardato una casa a Rafah, uccidendo almeno 18 persone, tra cui nove bambini.
- I leader di tutto il mondo hanno accolto con favore una risoluzione delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco a Gaza, mentre il capo delle Nazioni Unite Guterres afferma che deve essere attuato.
- Una relazione del relatore delle Nazioni Unite sulla Palestina dice che ci sono “Motivi ragionevoli” per credere che la soglia sia stata superata per gli atti genocidi da parte di Israele a Gaza.
Le forze di difesa israeliane hanno annunciato l’uccisione nel corso di un attacco notturno nel Sud del Libano di un esponente chiave del gruppo terroristico Jamaa al-Islamiya che aveva promosso in passato complotti terroristici contro il territorio israeliano.
Una salva di almeno 30 razzi è stata lanciata dal Libano verso la città di Kiryat Shmona nel Nord di Israele. I media hanno riferito che l’Iron Dome ha intercettato alcuni dei razzi mentre altri hanno colpito siti della città causando danni alle proprietà. Una persona è morta. L’attacco è stato rivendicato dagli Hezbollah dopo l’operazione dell’Idf
Tre palestinesi sono stati uccisi e altri sette feriti a seguito di “un bombardamento israeliano” a Jenin nel Nord della Cisgiordania. Lo ha riferito la Wafa, che cita fonti mediche del posto
Una salva di almeno 30 razzi è stata lanciata dal Libano verso la città di Kiryat Shmona nel Nord di Israele. Lo ha fatto sapere l’esercito. I media hanno riferito che l’Iron Dome ha intercettato alcuni dei razzi mentre altri hanno colpito siti della città causando danni alle proprietà. Une persona – secondo le stesse fonti – è stata tratta fuori dalle macerie di un edificio industriale. L’attacco – hanno riferito i media – è stato rivendicato dagli Hezbollah libanesi dopo che Israele la scorsa notte ha colpito e ucciso oltre confine un “importante operativo” di ‘Jamaa Islamyia’, organizzazione militare libanese legata ad Hamas
Il gruppo armato libanese Hezbollah ha condannato fermamente “l’atroce” attacco israeliano che questa notte ha colpito il centro dell’Associazione medica islamica nella città di Hebbariyeh, nel sud del Libano, uccidendo almeno 7 persone. Lo riporta l’emittente locale Al Mayadeen. Hezbollah ha aggiunto che “questa aggressione non rimarrà senza risposta”. Il deputato libanese Hassan Mrad ha detto che si tratta di “un nuovo massacro aggiunto al registro dei crimini israeliani”.
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12 neonati morti in Al Shifa
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281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili. - Il filmato esclusivo ottenuto da Al Jazeera mostraUomini palestinesi disarmati- uno che agita ripetutamente un pezzo di stoffa bianca in segno di resa – prima che le truppe israeliane li colpiscano a morte e poi seppelliscano i loro corpi con un bulldozer vicino a Gaza City.
- L’indignazione si diffonde per la sparatoria a due palestinesi disarmati da parte delle forze israeliane sulla costa di Gaza, con l’ex relatore speciale delle Nazioni Unite Richard Falk che dichiara che è una “Vivida conferma delle continue atrocità israeliane”
- Le forze israeliane hanno lanciato attacchi aerei nel nord di Gaza, tra cui Gaza City e i campi profughi di Shati e Jabalia.
- Quasi 160 palestinesi sono stati uccisi e 195 feriti dagli attacchi israeliani a Gaza tra lunedì e mercoledì.
- Hamas condanna le uccisioni dei due uomini disarmati nel video dicendo che è “un’ulteriore prova della portata del fascismo e della criminalità che governa il comportamento sionista”.
Almeno nove persone vengono uccise in due attacchi israeliani separati nel sud del Libano a riprova della recrudescenza del conflitto con Hezbollah.
- Un portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha accusato Francesca Albanese , relatore speciale dell’ONU,
Di antisemitismo e ha respinto le sue analisi secondo cui Israele sta commettendo atti di genocidio a Gaza. - Più di 130 parlamentari del Regno Unito hanno esortato il governo a sospendere immediatamente le licenze di esportazione per i trasferimenti di armi in Israele.
Washington, DC – Israele ha ucciso più di 32.000 palestinesi a Gaza, sfollato oltre l’80 per cento della popolazione, hanno distrutto gran parte del territorio e hanno imposto un blocco soffocante, portando l’enclave sull’orlo della carestia.
Ma quasi sei mesi dopo la guerra, gli Stati Uniti dicono di non aver stabilito che Israele ha violato il diritto internazionale umanitario.
L’affermazione di Washington, resa pubblica questa settimana come parte di un processo di supervisione sui trasferimenti di armi statunitensi agli alleati, ha suscitato sconcerti e condanna da parte dei gruppi per i diritti umani.
“È assurdo”, ha detto Sarah Leah Whitson, direttrice di Democracy for the Arab World Now. “Invita la presa in giro globale e il disdegno di ascoltare una tale dichiarazione rilasciata di fronte al mondo dall’amministrazione Biden”.
Le leggi statunitensi vietano di armare i paesi impegnati in violazioni dei diritti umani. Ma i sostenitori dicono che l’amministrazione del presidente Joe Biden sta piegando i fatti e negando che le violazioni israeliane ben documentate sembrano essere conformi alle regole.
Whitson ha osservato che lo stesso Biden ha descritto il bombardamento israeliano di Gaza come “indiscriminato”, il che lo renderebbe un crimine di guerra, e che Washington ha riconosciuto apertamente che Israele sta ostacolando gli aiuti al territorio.
L’amministrazione Biden ha dovuto affrontare una crescente pressione per far rispettare la legge statunitense quando si tratta di armare Israele. Un recente sondaggio di opinione pubblica ha suggerito che la maggior parte degli americani disapprova le azioni di Israele a Gaza.
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281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Le Agenzie di stampa mostrano gli aerei statunitensi che sganciano aiuti umanitari su Gaza, ma si guardano bene dal mostrare gli aerei che sganciano bombe da 250 kg e dal raccontare che, insieme alla raccomandazione per il bastardo di proteggere i civili, stanziano 2.8 miliardi di dollari in armamenti da consegnare ad Israele. Maledetti ipocriti !
Il Ministro della Difesa di Israele Gallant ha dichiarato che le sue forze inseguiranno gli uomini di Hezbollah ovunque essi si trovino , in qualunque paese e a qualunque distanza.
Bombardare Giordania, Siria e Libano significa solo cercare un’escalation della guerra a confini nord perché una volta liquidata Gaza, ci si potrà impegnare a fare fuori quello che rimane dei Palestinesi dei territori occupati e dei loro fiancheggiatori. In un delirio di “cupio dissolvi” quel criminale di Nethanyahu e la feccia che lo circonda al Governo, hanno deciso di scatenare l’Armageddon per salvare se stessi dai processi interni per corruzione ed esterni per crimini di guerra all’insegna di “Muoia Sansone e tutti i Filistei”. Convinti che l’America continuerà a fornire miliardi di dollari e tonnellate di armamenti , incurante della reazione di Iran, Libano, Giordania, Siria, Yemen. E se si unissero anche alcuni paesi Arabi ? Che farebbero, se chiamati a difendere la causa, Egitto, Libia, Tunisia, Marocco ? E la Russia ?
- Il Ministero degli Affari Esteri palestinese ha criticato gli Stati Uniti dopo aver riferito di aver accettato di inviare altri 2,5 miliardi di dollari in armi in Israele nonostante le crescenti preoccupazioni che le forze israeliane espanderanno le operazioni militari a Rafah.
La decisione della Casa Bianca di inviare altri 2,5 miliardi di dollari in armi a Israele nonostante la crescente condanna della guerra a Gaza “mette Biden su un filo teso”, ha detto Laura Blumenfeld, un’analista del Medio Oriente alla Johns Hopkins University, ad Al Jazeera.
“È tutta una questione di equilibrio”, ha detto.
“Dalla sinistra del Partito Democratico, i venti politici favoriscono gli aiuti condizionanti.
Ma da destra, Donald Trump e i suoi alleati repubblicani al Congresso faranno saltare il presidente se sembra placare Hamas”.
“Nonostante la nebbia della guerra, l’amministrazione è stata chiara sulle sue linee rosse legalmente, moralmente e diplomaticamente”, ha detto l’analista, aggiungendo che la decisione di spedire più armi ha suggerito che Israele non aveva ancora superato quella linea agli occhi di Biden.
“In Medio Oriente, è facile per gli estranei essere trascinati in aree di ambiguità”, mentre Biden stava tentando di condurre una campagna basata su chiari contrasti, ha detto.
“Decenza contro vendetta. La speranza per il futuro contro l’antagonismo del passato “.
•Il Ministero della Salute di Gaza afferma che 82 persone sono state uccise e 98 ferite nelle ultime 24 ore.
- L’esercito israeliano ha negato un rapporto che lo accusa di avere colpito la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) nella città di confine meridionale di Rmeish.
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1.405 Israeliani uccisi da Hamas
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- 100 ostaggi di Hamas
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27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Il ministero degli Esteri libanese ha annunciato che presenterà una denuncia “urgente” al Consiglio di sicurezza dell’Onu per l'”attacco” sferrato ieri contro un gruppo di osservatori internazionali dell’Unifil e attribuito a Israele. Si tratta di una violazione del “diritto internazionale e umanitario”, ha detto Beirut. Nell’attacco sono rimasti feriti una cilena, un norvegese, un australiano e un traduttore libanese.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver colpito un centro di comando della Jihad Islamica palestinese nel cortile dell’ospedale dei martiri di al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro di Gaza. Quando è stato colpito, all’interno del centro si trovavano miliziani della Jihad Islamica. L’Idf ha spiegato che il centro di comando è stato colpito dopo una “lunga procedura” e “in modo preciso per ridurre i danni ai non coinvolti nell’area dell’ospedale”. I militari israeliani sostengono che l’edificio dell’ospedale non è stato colpito nel raid. “La presenza della sala di comando e dei terroristi che operavano nel cortile dell’ospedale sono un’ulteriore prova dell’uso sistematico delle infrastrutture umanitarie e mediche da parte delle organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza come copertura per attività terroristiche”, aggiunge l’Idf in una nota.
I ministri degli Esteri di Egitto,Giordania e Francia hanno rivolto dal Cairo un appello per un “cessate il fuoco immediato e permanente” nella Striscia di Gaza e per il rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Lo riporta l’emittente al-Jazeera. Al Cairo riprendono oggi i negoziati per arrivare a un accordo su Gaza.
Il ministero della Salute a Gaza, che è gestito da Hamas, ha dichiarato che sono state almeno 32.782 le persone uccise nel territorio palestinese durante più di cinque mesi di guerra. Il bilancio comprende almeno 77 morti delle ultime 24 ore e conta 75.298 persone che sono state ferite.
I militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno detto di aver trovato armi nascoste nei letti e nei cuscini del reparto maternità dell’ospedale di al-Shifa, a Gaza City. Come spiegano i militari della Brigata al-Nahal, tra le armi sequestrate ci sono mortai, ordigni esplosivi, fucili di precisione, fucili d’assalto, pistole e altro equipaggiamento militare. Alcune armi, hanno aggiunto i militari, si trovavano nei controsoffitti e nelle pareti dell’ospedale.
Nel suo rapporto annuale, la Banca d’Israele ha esaminato le sfide che l’economia israeliana deve affrontare a causa della guerra e ha sottolineato l’urgente necessità di uguaglianza nell’onere della sicurezza, reclutando gli ultra-ortodossi, al fine di ridurre l’impatto negativo sull’economia. Inoltre, il governatore della Banca d’Israele, Amir Yaron, ha avvertito degli alti costi previsti per la difesa nei prossimi anni che porteranno probabilmente ad ampi tagli.
Il capo di stato maggiore congiunto delle forze americane Charles Q. Brown Washington ha presentato una proposta per un’alternativa all’offensiva di terra che Israele vuole condurre a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, durante una recente conversazione con il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), tenente generale Herzi Halevi. Lo ha riferito l’emittente pubblica israeliana Kan. Brown ha comunicato che gli Stati Uniti non avrebbero “accettato” vittime civili di massa a Rafah, dato il bilancio delle morti civili nel nord e nel centro di Gaza.
Nuovo round di negoziati oggi al Cairo finalizzati a raggiungere un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nell’enclave palestinese. Lo scrive il quotidiano egiziano Al-Qaher citando “una fonte della sicurezza egiziana” a condizione di anonimato. I colloqui puntano a ottenere una tregua di sei settimane nelle operazioni israeliane a Gaza in cambio della proposta di liberazione di 40 dei circa 130 ostaggi ancora detenuti da Hamas e dai suoi alleati nella Striscia.
E’ un ufficiale fuori servizio dell’esercito israeliano il giovane rimasto lievemente ferito nell’attentato a una stazione di autobus nella città di Beersheba, nel Sud di Israele. Secondo la polizia, l’attentatore dopo aver accoltellato la vittima sulla banchina di un autobus, è stato colpito da un altro soldato e successivamente è morto. L’aggressore era un giovane beduino e cittadino israeliano, la cui tribù è oriunda del Negev, la regione desertica la cui città più importante appunto a Beersheba.
“L’Idf e lo Shin Bet, il servizio segreto militare israeliano, continuano a condurre attività operative nell’area dell’ospedale di Shifa, prevenendo danni a civili, pazienti ed équipe mediche” e nelle ultime 24 ore sono stati “eliminati i terroristi asserragliati nell’area in combattimenti ravvicinati e localizzate armi nell’area dell’ospedale”. Lo scrive in un comunicato lo stesso esercito israeliano.�
La Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) ha affermato che le forze israeliane hanno ucciso 26 membri dell’organizzazione dall’inizio della guerra a Gaza. Lo riferisce Al Jazeera. Il gruppo ha affermato che circa 15 membri del suo staff sono stati uccisi “mentre svolgevano i loro compiti umanitari e indossavano l’emblema protetto della Mezzaluna Rossa”
Diario di un ????????? Giorno 170.
+32.782 Palestinesi uccisi a Gaza
+75.298 Feriti gravi
+9.000 Donne
+14.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
450 uccisi in Cisgiordania
+7.895 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
135 Giornalisti uccisi dalle bombe
169 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
253 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Sette operatori di una ONG che distribuiva cibo a Gaza sono stati uccisi da un missile israeliano. Sei sono cittadini di USA,Australia, Polonia, Inghilterra, Irlanda.
«Queste persone sono angeli», ha scritto José Andres su X
Le scene che provengono dall’ospedale di al-Shifa
sono “orribili e scioccanti”, ha detto Nasser Kanaani, portavoce del ministero degli Affari Esteri iraniano. “Le organizzazioni e le istituzioni internazionali faranno il loro dovere? I ben noti pretendenti dei diritti umani sosterranno l’indagine internazionale sulle dimensioni di questo crimine di guerra aperto, o il comportamento selettivo e discriminatorio… continuerà?” Ha detto in un post su X.
Il medico norvegese Dr Mads Gilbert, che ha trascorso molto tempo a lavorare a Gaza, anche all’ospedale al-Shifa, afferma che l’assedio della struttura ha distrutto la sua eredità.
“Le forze di occupazione israeliane questa notte hanno concluso 78 anni di coraggiosa storia medica”, Gilbert ha detto ad Al Jazeera, parlando da Tromso, in Norvegia.
L’ospedale è stato costruito nel 1946 ed è stato l’ospedale di punta più importante per l’assistenza sanitaria per le persone a Gaza, ha detto.
“Questa è una giornata così triste, ho pianto tutta la mattina”.
Nel frattempo, il destino dei 107 pazienti critici che sono stati trasferiti due giorni fa in una vecchia parte del complesso medico rimane sconosciuto, ha detto Gilbert.
La gente sta ora cercando cadaveri sul sito, trovando “i cadaveri decomposti più orribili con i vermi che escono dagli occhi”.
“I vermi che stanno strisciando fuori dai cadaveri dell’ospedale al-Shifa ora sono davvero vermi che escono dagli occhi del presidente Biden e dell’UE”
- L’esercito israeliano si è ritirato dall’ospedale al-Shifa di Gaza dopo un raid di due settimane, lasciando dietro di sé una scia di distruzione.
•L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) afferma che 21 pazienti sono morti da quando Israele ha iniziato l’assedio della struttura il 18 marzo. - Almeno quattro persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano nel cortile dell’ospedale Al-Aqsa nel centro di Gaza, secondo l’OMS.
Il Ministero della Salute di Gaza chiede alla comunità internazionale di aiutare a riaprire
l’Ospedale Nasser a Khan Younis, che ha smesso di funzionare il mese scorso dopo un assedio israeliano di una settimana seguito da un raid, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’OMS fa appello a tutte le istituzioni internazionali e internazionali e alla Comunità internazionale per fare sforzi per riavviare l’ospedale Nasser e fornire protezione alle istituzioni sanitarie”.
“La chiusura del servizio dell’ospedale Nasser è
Considerato un duro colpo al servizio sanitario, che si è ridotto ai suoi livelli più bassi e priva i pazienti dell’accesso ai servizi terapeutici, specialmente dopo la perdita della maggior parte dei servizi nella Striscia di Gaza settentrionale”.
- Decine di migliaia di israeliani sono scesi nelle strade di Tel
Aviv per condannare il Governo e chiedere nuove elezioni. - Almeno 32.782 palestinesi sono stati uccisi e 75.298 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele dall’attacco di Hamas del 7 ottobre si attesta a 1.139, con decine ancora tenute prigioniere.
Gli Stati Uniti e Israele dovrebbero tenere oggi un incontro virtuale sull’operazione Rafah pianificata, ha detto una fonte israeliana dell’AFP
“L’incontro è previsto per oggi. Sarà online. Potrebbe esserci un incontro di persona alla fine di questa settimana”, ha aggiunto la fonte.
L’incontro arriverà una settimana dopo che il primo ministro Netanyahu ha annullato la visita di una delegazione a Washington.
La polizia israeliana afferma di aver arrestato la sorella 57-year-old del leader di Hamas Ismail Haniyeh come parte di un’indagine nel sud di Israele.
Sabah Abdel Salam Haniyeh, un cittadino israeliano, è stato preso in custodia nella città di Tel Sheva come parte dell’indagine, che coinvolge anche l’agenzia di sicurezza israeliana, Shin Bet.
Un portavoce della polizia, che ha confermato che era la sorella di Haniyeh, ha detto che è “sospettata di avere contatti con gli agenti di Hamas e di identificarsi con l’organizzazione, mentre incita e sostiene atti di terrorismo in Israele”.
- Lun, 1 aprile : La resistenza islamica in Iraq afferma di avar preso di mira la città israeliana di Eilat.
La Resistenza islamica in Iraq, una milizia irachena, ha rivendicato la responsabilità del drone che è esploso nella città israeliana di Eilat.
Nuovo attacco a Damasco, oggi. A essere colpito è stato un palazzo che “appartiene all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran e aveva una bandiera”. Lo riporta su X la rete iraniana Snn, (Students News Network). Secondo la rete televisiva al Arabya l’attacco – attribuito ad Israele e che avrebbe colpito il consolato e la residenza dell’ambasciatore – ha provocato almeno sei morti. L’ambasciatore iraniano sarebbe rimasto illeso.
Diario di un ????????? Giorno 171.
+32.916 Palestinesi uccisi a Gaza
+75.494 Feriti gravi
+9.000 Donne
+14.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
450 uccisi in Cisgiordania
+7.895 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
135 Giornalisti uccisi dalle bombe
169 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
253 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
Un drone dell’esercito israeliano ha sparato ripetutamente al convoglio di aiuti del Wck dopo che “i soldati hanno pensato che terroristi armati fossero nel gruppo”. Lo ricostruisce un rapporto di Haaretz che cita fonti anonime della sicurezza a conoscenza dell’accaduto. Secondo lo stesso giornale, “un drone Hermes 450 ha tirato tre missili in rapida successione” nonostante sul tetto dei veicoli fosse chiaramente indicato che appartenevano al Wck. La decisione – ha proseguito il rapporto – è stata presa da un’unità a guardia del percorso di trasporto degli aiuti.
Nonostante le “scuse” e il finto cordoglio del bastardo portavoce dell’IDF, e’ chiaro a tutti che le auto di WCK erano un obiettivo per interrompere l’attività umanitaria che rischia di depotenziare l’uso della fame come arma. Crimine di guerra.
Condanna internazionale e richieste di un’urgente indagine dopo l’attacco israeliano che uccide sei operatori umanitari stranieri e il loro autista palestinese a Gaza.
Gruppo di aiuti con sede negli Stati Uniti World Central Kitchen dice che i volontari di Australia, Polonia, Regno Unito e un cittadino USA-Canada, sono stati uccisi in un “attacco israeliano mirato”. Il Primo ministro Benjamin
Netanyahu ammette che l’esercito israeliano è responsabile dell’attacco.
- L’Iran giura di vendicarsi dell’attacco israeliano all’edificio del suo consolato a Damasco in Siria che ha ucciso diverse persone, tra cui importanti militari.
- Almeno 32.916 palestinesi sono stati uccisi e 75.494 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele dall’attacco di Hamas del 7 ottobre si attesta a 1.139, con decine ancora tenute prigioniere.
Danni a Gaza: Infrastrutture stimate a 18,5 miliardi di dollari.
Secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla Banca Mondiale e dalle Nazioni Unite, quel numero equivale al 97 per cento del PIL combinato di Cisgiordania e Gaza nel 2022.
Il rapporto rileva che i danni alle strutture colpiscono ogni settore dell’economia. L’alloggio rappresenta il 72 per cento dei costi.
Le infrastrutture di servizio pubblico come l’acqua, la sanità e l’istruzione rappresentano il 19% e i danni agli edifici commerciali e industriali rappresentano il 9%.
“Si stima che 26 milioni di tonnellate di detriti e macerie siano state lasciate sulla scia della distruzione, una quantità che si stima richiederà anni per essere rimossa”, afferma il rapporto.
- Più di un milione di persone sono senza casa e il 75% della popolazione è sfollata.
- L’ottantaquattro per cento delle strutture sanitarie è stato danneggiato o distrutto.
- Il sistema idrico e igienico-sanitario è quasi crollato, fornendo meno del 5% della sua produzione precedente.
- Il sistema educativo è crollato con il 100% dei bambini fuori dalla scuola.
L’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele commenta l’Attacco agli uomini della World Central kitchen
Jack Lew dice su X che è
“Profondamente rattristato” dalle uccisioni di sette operatori umanitarie a Deir el-Balah, in particolare dalla perdita di un cittadino statunitense tra loro, e ha espresso le sue condoglianze
“Alle famiglie di tutti coloro che sono morti” nell’attacco.
“Attendiamo i risultati dell'[esercito israeliano] e chiediamo un’indagine rapida, approfondita e imparziale su come si è verificata questa tragedia. Gli operatori umanitari devono essere protetti”, ha aggiunto.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha chiesto “un’indagine rapida, approfondita e imparziale” sull’attacco israeliano nel quale sono rimasti uccisi sette operatori umanitari della World Central Kitchen (Wck) a Gaza. Lo Stato ebraico “faccia di più per proteggere le vite dei civili innocenti, siano essi bambini palestinesi o operatori umanitari”, ha aggiunto il capo della diplomazia americana.
“Israele deve spiegare come è avvenuto questo tragico incidente e adottare misure immediate per proteggere gli operatori umanitari e facilitare le operazioni umanitarie vitali a Gaza”, ha detto il primo ministro del Regno Unito su X.
David Cameron, il ministro degli Esteri del paese, ha anche chiesto un’indagine sull’attacco, e in precedenza abbiamo riferito che il ministro dello sviluppo del Regno Unito ha convocato l’israeliano
Ambasciatore a Londra per questo incidente.
“Condanniamo queste azioni e chiediamo un’indagine completa.
Il Canada si aspetta la piena responsabilità per questi omicidi e lo trasmetteremo direttamente al governo israeliano.
Gli attacchi al personale umanitario sono assolutamente inaccettabili”,
ha detto su X Il ministro degli Esteri canadese Melanie Joly.
I commenti di Joly sono alcuni dei più duri che il Canada ha diretto contro Israele dall’inizio della sua ultima guerra contro Gaza.
“Da diversi medici, in particolare negli ospedali di maternità, stanno segnalando che stanno vedendo un grande aumento dei bambini nati con basso peso alla nascita e semplicemente non sopravvivono al periodo neonatale perché sono nati troppo piccoli”, ha detto la portavoce dell’OMS Margaret Harris in un briefing a Ginevra.
Ha detto che a Kamal Adwan, l’unico ospedale pediatrico nel nord di Gaza, “almeno 15 bambini malnutriti stanno arrivando al giorno e i bisogni stanno diventando sempre più gravi”.
Diario di un ????????? Giorno 172.
+32.975 Palestinesi uccisi a Gaza
+75.577 Feriti gravi
+9.000 Donne
+14.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
459 uccisi in Cisgiordania
+7.895 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
135 Giornalisti uccisi dalle bombe
169 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
253 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili. - Almeno otto persone sono state uccise in bombardamenti israeliani notturni sulle case di Rafah, riferisce Wafa.
- Anche due persone sono state uccise e 15 ferite in un attacco aereo israeliano nel campo profughi di Maghazi, secondo Wafa.
- Militari israeliani accusati di aver dispiegato sistemi di intelligenza artificiale (AI) non testati nella guerra di Gaza che hanno portato a vittime di massa tra i civili.
L’ONU sta mettendo in pausa le operazioni di aiuto notturno a Gaza, mentre chiede che Israele sia ritenuto responsabile dell’attacco mortale al convoglio di aiuti alimentari. - Il capo dell’esercito israeliano dice che Israele vuole un “movimento” nei colloqui per la liberazione dei prigionieri, ma Haniyeh di Hamas dice che Israele continua a
“Eludere” le richieste dei gruppi, che includono un cessate il fuoco, cibo e che le persone a Gaza siano in grado di tornare alle loro case. - Almeno 32.975 palestinesi sono stati uccisi e 75.577 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele dall’attacco di Hamas del 7 ottobre ammonta a 1.139 con decine ancora tenute prigioniere.
È di cinque morti il bilancio di due bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente Al Jazeera. Il primo attacco ha colpito una casa nel quartiere di Tel al-Sultan, a ovest di Rafah: tre le vittime, tra cui due bambini, che si erano rifugiati nell’edificio. Altri due morti e 15 feriti sono stati registrati in un attacco aereo nel campo profughi di Maghazi, nel centro di Gaza, secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa.
Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha avvertito Israele che si pentirà di aver effettuato un attacco mortale al consolato iraniano a Damasco lunedì. Lo riferisce la CNN. “Con l’aiuto di Dio, faremo in modo che i sionisti si pentano del loro crimine di aggressione contro il consolato iraniano a Damasco”, ha detto Khamenei in un post mattutino su X in ebraico. L’Iran ha promesso di vendicarsi dopo aver accusato Israele di aver bombardato il suo complesso di ambasciate nella capitale della Siria, in un’escalation mortale delle tensioni regionali sulla guerra a Gaza che ancora una volta sembra aumentare il rischio di un più ampio conflitto in Medio Oriente. L’attacco aereo ha distrutto l’edificio del consolato nella capitale siriana, uccidendo almeno sette funzionari, tra cui Mohammed Reza Zahedi, un alto comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane (IRGC), e il comandante senior Mohammad Hadi Haji Rahimi, secondo il ministero degli Esteri iraniano.
- Israele chiama i riservisti della difesa aerea in servizio due giorni dopo che un sospetto attacco missilistico israeliano ha ucciso sette persone al consolato iraniano nella capitale siriana Damasco.
- Il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti Matthew Miller afferma che la questione della statualità palestinese dovrebbe essere determinata da “negoziati diretti” e “non alle Nazioni Unite” in risposta a una domanda sul fatto che il
Gli Stati Uniti porrebbero il veto a un’offerta dell’Autorità palestinese per la piena adesione alle Nazioni Unite.
‘Non abbastanza buono’:
Il primo ministro australiano critica la spiegazione di Israele per le morti degli operatori umanitari
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha criticato la spiegazione di Israele per l’uccisione di sette operatori umanitari a Gaza come “non abbastanza buona”, poiché l’indignazione per l’attacco continua a riverberare a livello globale.
“Dobbiamo avere la responsabilità di come si è verificato, e ciò che non è abbastanza buono sono le dichiarazioni che sono state fatte, incluso che questo è solo un prodotto della guerra”, ha detto Albanese durante una conferenza stampa a Sydney.
La Donna australiana Zomi
Frankcom era uno dei sette dipendenti di World Central
Kitchen (WCK) che sono stati uccisi lunedì quando il loro convoglio è stato colpito in un attacco aereo israeliano in
Gaza centrale.
Il CEO di WCK Jose Andres ha detto in un’intervista che l’esercito israeliano aveva preso di mira i suoi dipendenti “sistematicamente, auto per auto”
Diario di un ????????? Giorno 173.
+33.037 Palestinesi uccisi a Gaza
+75.668 Feriti gravi
+9.220 Donne
+14.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
459 uccisi in Cisgiordania
+7.895 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
135 Giornalisti uccisi dalle bombe
169 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
253 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
L’esercito israeliano ha sospeso il congedo a casa per tutte le truppe combattenti a seguito della minaccia di attacchi da parte dell’Iran. Lo ha comunicato l’Idf. La decisione rientra nel contesto di una maggiore allerta in Israele per una potenziale risposta iraniana al presunto assassinio da parte di Israele del massimo comandante Corpo delle guardie della rivoluzione islamica in Siria, ucciso insieme ad altri cinque ufficiali. Ieri sera, l’Idf ha affermato che stava rafforzando le difese aeree e richiamando i riservisti.
Oggi Israele inizierà ad alterare deliberatamente i servizi Gps in tutto il Paese per prevenire possibili attacchi con missili o con droni, come vendetta per l’attacco attribuito ad aerei israeliani al consolato iraniano a Damasco, che ha ucciso 13 persone, tra cui sette guardie rivoluzionarie iraniane. “Oggi il sistema di sicurezza ha iniziato ad attivare il disturbo del Gps in tutto il Paese, compreso il centro, come parte dei preparativi per la vendetta iraniana e il lancio di missili da crociera, droni e missili guidati verso Israele”, ha riferito l’emittente pubblica israeliana Kan.
Sono almeno 33.037 i palestinesi che sono stati uccisi e 75.668 quelli rimasti feriti nei raid condotti da Israele sulla Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City spiegando che, solo nelle ultime 24 ore, 62 palestinesi sono stati uccisi e 91 feriti.
Tre ex giudici della Corte Suprema si sono uniti a più di 600 membri della professione legale britannica nel chiedere al governo britannico di fermare le vendite di armi a Israele, dicendo che potrebbe rendere la Gran Bretagna complice del genocidio a Gaza.
In accordo con il crescente numero di politici dell’opposizione che hanno chiesto di fermare le vendite di armi britanniche, i tre giudici si sono uniti ad altri avvocati, ex giudici e accademici legali nel sollecitare il primo ministro Rishi Sunak a cambiare la sua politica nei confronti di Israele. “La fornitura di assistenza militare e materiale a Israele può rendere il Regno Unito complice del genocidio, nonché di gravi violazioni delDiritto umanitario internazionale”, hanno detto i giudici e gli avvocati in una lettera di 17 pagine. “Il diritto internazionale consuetudinario definisce il concetto di “aiutare e assistere” un atto illecito internazionale” e lo condanna fermamente.
Maya Sion-Tzidkiyahu, un’esperta di relazioni Israele-Europa con L’Università di Gerusalemme e il think-tank progressista Mitvim Institute, afferma che è possibile che l’esercito israeliano non abbia avuto abbastanza controllo sui comandanti durante l’attacco mortale degli operatori umanitari.
Gli ufficiali giovani potrebbero “avere preso qualche iniziativa autonomamente. Stanno interpretando le regole di ingaggio in modo molto più elaborato”, ha detto.
Tzidkiyahu. “Il credito che abbiamo avuto dopo il 7 ottobre è già diminuito, e ora è diminuito molto di più”.
Israele affronta un crescente isolamento mentre le critiche internazionali al suo assalto a Gaza è aumentato. Lo stesso giorno degli attacchi aerei mortali del convoglio di aiuti, Israele ha suscitato ancora più timori colpendo il consolato iraniano in Siria, uccidendo due generali iraniani.
Un medico israeliano in un ospedale da campo all’interno di un centro di detenzione che tiene centinaia di palestinesi ha avvertito che le condizioni sono catastrofiche e in grave violazione della legge israeliana, riferisce il giornale israeliano Haaretz.
In una lettera agli alti funzionari israeliani, il medico ha denunciato che i detenuti del centro di detenzione di Sde Teiman, vicino alla città meridionale israeliana di Be’er Sheva, sono incatenati in tutti e quattro gli arti 24 ore al giorno, causando gravi lesioni alle mani e alle gambe che spesso richiedono amputazione.
Inoltre, i detenuti sono regolarmente bendati, nutriti solo attraverso una cannuccia, e’ loro negato l’accesso al bagno e sottoposti a gravi interventi chirurgici senza cure mediche adeguate, ha detto il medico senza nome nella lettera citata da Haaretz. “Questo rende tutti noi – le squadre mediche e voi, i responsabili di noi nei ministeri della salute e della difesa, complici della violazione della legge israeliana. E forse peggio per me come medico, nella violazione del mio impegno di base nei confronti dei pazienti, ovunque si trovino, come ho giurato quando mi sono laureato 20 anni fa”.
Due organizzazioni mediatiche israeliane riferiscono che l’esercito israeliano ha utilizzato un database alimentato da Al chiamato Lavender per isolare e identificare obiettivi di bombardamento per gli attacchi aerei a Gaza.
Quel database è responsabile della stesura di liste di uccisione di ben 37.000 obiettivi.
I funzionari dell’intelligence israeliana senza nome che hanno parlato con queste pubblicazioni affermano che Lavender aveva un tasso di errore di circa il 10%. Ma questo non ha impedito agli israeliani di usarlo per accelerare l’identificazione degli agenti di Hamas spesso di basso livello.
Diario di un ????????? Giorno 174.
+33.091 Palestinesi uccisi a Gaza
+75.750 Feriti gravi
+9.000 Donne
+14.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
459 uccisi in Cisgiordania
+7.895 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
135 Giornalisti uccisi dalle bombe
169 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
253 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
L’ufficio di Netanyahu dice che consentirà aiuti “temporanei”
Consegne tramite un attraversamento nella Striscia di Gaza settentrionale “per garantire la continuazione dei combattimenti e per raggiungere gli obiettivi della guerra”.
- Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dice a Netanyahu in una telefonata a “Consentire i suoi negoziatori a concludere un accordo senza indugio”
L’Ufficiale di Hamas Osama
Hamadan in precedenza ha detto in un briefing stampa che i negoziati erano “Incastrati in un circolo vizioso” con Israele che rifiuta le richieste di ritirare le truppe, consentire gli aiuti e il ritorno dei palestinesi nelle loro abitazioni a nord di Gaza.
- Almeno 101 palestinesi sono stati rimpatriati nella Striscia di Gaza dalle prigioni israeliane, con alcuni che hanno subito fratture e altre ferite, secondo una fonte medica.
- Almeno 33.091 palestinesi sono stati uccisi e 75.750 feriti negli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele dall’attacco di Hamas del 7 ottobre si attesta a 1.139, con dozzine ancora tenute prigioniere.
Tess Ingram, portavoce
DelL’UNICEF afferma che l’apertura di un’ulteriore via di aiuto è fondamentale per assistere le persone nel nord di Gaza, ma deve essere implementato un sistema di notifica e coordinamento.
“Quando andiamo in missione, ci coordiniamo con Israele per assicurarci che sappiano dove stiamo andando e cosa stiamo facendo e che questo li aiuti a seguire il diritto internazionale umanitario e proteggerci, ma al momento quel sistema è chiaramente rotto”, ha detto Ingram ad Al Jazeera di Rafah, a sud della striscia.
Il processo funziona in altri conflitti in tutto il mondo, ha detto Ingram, ma a Gaza non viene implementato. “Andiamo in una missione in cui ci viene detto che saremmo al sicuro e poi siamo in ritardo di ore, il nostro personale viene interrogato, i nostri uomini vengono messi in pericolo o vengono uccisi e questo non è accettabile”, ha detto.
Nelle ultime ore, l’esercito israeliano si era concentrato sull’uso di unità di artiglieria di stanza alla periferia della Striscia di Gaza che confina con le aree orientali di Rafah – ed hanno attaccato queste aree in modo massiccio nelle ultime ore.
Inoltre, le unità di artiglieria hanno colpito la parte meridionale della città di Khan Younis. Durante la notte, le forze israeliane hanno anche effettuato ulteriori attacchi alla città di Beit Lahiya e al campo profughi di Jabalia nel nord, dove sono state segnalate una serie di vittime.
- Saed Abu Alawi, un palestinese di 31 anni, è stato ucciso mentre filmava un raid israeliano nel campo profughi di Nur Shams a nord della Cisgiordania occupata.
- Molte persone a Gaza non avranno un posto sicuro in cui tornare dopo la fine della guerra, con il 62% delle residenze dell’enclave danneggiate o distrutte dagli attacchi israeliani, secondo l’UNRWA.
Più della metà dei bambini di Gaza (620.000) non sono in grado di frequentare la scuola a causa della distruzione causata dalle Forze armate israeliane.
La polizia israeliana afferma di aver arrestato otto persone alla moschea Al-Aqsa a Gerusalemme Est occupata tra le pesanti restrizioni all’accesso per i fedeli palestinesi nelle ultime preghiere del venerdì del Ramadan. Le tensioni sono state alte poiché le autorità israeliane hanno negato l’ingresso al sito – il terzo più sacro dell’Islam – alla stragrande maggioranza dei palestinesi che vivono nella Cisgiordania occupata durante il mese sacro musulmano.
Ora possiamo portarvi maggiori informazioni sull’uccisione di un uomo palestinese nel campo profughi di Nur Shams da parte delle forze israeliane. Stamattina Saed Abu Alawi, 31 anni, stava filmando un raid israeliano nel campo dal suo tetto quando un cecchino israeliano gli ha sparato al mento e al collo, uccidendolo, secondo fonti mediche.
Alawi, uno degli almeno 457 palestinesi uccisi dalle forze israeliane nella Cisgiordania occupata negli ultimi sei mesi, era sposato e aspettava il suo secondo figlio.
I soldati israeliani hanno ucciso un giovane palestinese durante un raid nel campo profughi di Nur Shams nella Cisgiordania occupata, riferiscono i nostri colleghi di Al Jazeera Arab.
Le forze israeliane ne hanno arrestate altre due durante l’incursione, secondo Wafa.
Dall’inizio della guerra di Gaza,
Le forze israeliane hanno ucciso almeno 457 palestinesi nell’illegale occupazione dei territori dell’West Bank (Cisgiordania).
Più della metà dei bambini di Gaza (620.000) non sono in grado di frequentare la scuola a causa della distruzione causata da sei mesi di guerra al sistema educativo dell’enclave, avverte il fondo per l’infanzia delle Nazioni Unite (UNICEF). Otto scuole su 10 a Gaza sono danneggiate o distrutte, con circa il 10 per cento delle strutture totalmente decimate, ha affermato l’UNICEF.
Ma ricostruire le scuole sarà un compito più semplice che affrontare il trauma dei bambini e la perdita di istruzione, dice David Skinner di Save The Children.
Benny Gantz, ministro del gabinetto di guerra e capo del partito dell’unità nazionale, sarebbe in grado di formare una coalizione di governo se agli israeliani venisse chiesto di votare per un nuovo governo oggi, suggerisce un nuovo sondaggio pubblicato dal quotidiano israeliano Maariv. Il partito di Gantz otterrebbe 32 seggi nella Knesset, il parlamento israeliano, rispetto ai 12 che detiene attualmente. La coalizione del primo ministro Netanyahu vincerebbe invece 44 seggi rispetto ai 64 che hanno vinto nelle elezioni del 2022.
Diario di un ????????? Giorno 175.
+33.137 Palestinesi uccisi a Gaza
+75.815 Feriti gravi
+9.000 Donne
+14.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
459 uccisi in Cisgiordania
+7.895 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
135 Giornalisti uccisi dalle bombe
169 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
253 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili. - Una delegazione di Hamas si sta dirigendo al Cairo domenica dopo un invito egiziano a discutere gli sviluppi dell’accordo di cessate il fuoco, ha detto una fonte senior di Hamas ad Al .
- Due camion che trasportano medicine sono entrati nel nord di Gaza attraverso il passaggio di Beit Hanoon (Erez) con Israele, prima di guidare verso gli ospedali Kamal Adwan e Al-Awda.
- L’esercito israeliano afferma di aver scambiato le auto della World Central Kitchen per i veicoli di Hamas, sembrando confermare le affermazioni secondo cui Israele non ha colpito accidentalmente il convoglio di aiuti.
- L’esercito israeliano afferma di avar licenziato due ufficiali e rimproverato altri tre per il loro ruolo negli attacchi che hanno ucciso sette operatori umanitari in una missione di consegna di cibo a Gaza.
- Almeno 33.137 palestinesi sono stati uccisi e 75.815 feriti negli attacchi israeliani contro Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele dall’attacco di Hamas del 7 ottobre si attesta a 1.139, con dozzine ancora tenute prigioniere.
Il Ministro delle Finanze Michael
McGrath afferma che il fondo di investimento sovrano irlandese da 15 miliardi di euro (16,3 miliardi di dollari) disinvestirà da sei società israeliane, tra cui alcune delle sue più grandi banche, per le loro attività nel territorio palestinese occupato.
Il fondo di investimento (ISIF), che investe in patria per sostenere la crescita economica ma detiene anche un portafoglio di attività internazionali liquide, è stato messo sotto pressione dal principale partito di opposizione, Sinn Fein, per cedere le attività.
A lungo campione dei diritti palestinesi, l’Irlanda il mese scorso si è unita a Spagna, Malta e Slovenia nel fare i primi passi verso il riconoscimento dello
Stato di Palestina in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
“Sono stato informato dalla National Treasury Management Agency (NTMA) che ha deciso di disinvestire da alcuni Investimenti di portafoglio globale ISIF in società che hanno determinate attività nel territorio palestinese occupato”, ha detto McGrath in una dichiarazione venerdì.
Barari ha detto che, con figure di spicco come Nancy Pelosi che si uniscono alle chiamate e alle preoccupazioni del presidente sulla rielezione a novembre, Biden potrebbe cambiare rotta e prendere una posizione più dura con Israele. “Se le condizioni di Biden per rifornire Israele con munizioni e armi a condizione che
Netanyahu rispetti le richieste americane, penso che Netanyahu cambierà rotta perché Netanyahu è conosciuto come qualcuno che appare solo in sfida, ma se c’è un cartellino del prezzo cederà”, ha detto ad Al Jazeera.
Il filmato verificato dall’unità di controllo dei fatti Sanad di Al Jazeera mostra due camion che trasportano medicine che entrano nel nord di Gaza. Il filmato, condiviso dal giornalista palestinese Mohammed Abu Amsha, documenta i camion, scortati da un convoglio delle Nazioni Unite, che guidano attraverso una strada a nord di Gaza dove i residenti fanno il tifo sullo sfondo. Abu Amsha ha riferito che i camion sono entrati nell’enclave attraverso il passaggio di Beit Hanoon (Erez) con Israele, prima di guidare verso gli ospedali Kamal Adwan e Al-Awda nel nord di Gaza.
Israele ha annunciato venerdì che avrebbe riaperto il passaggio di Beit Hanoon per le consegne di aiuti, a seguito delle pressioni del presidente degli Stati Uniti Biden per fare di più per proteggere i civili e gli operatori umanitari.
Ci sono bombardamenti di artiglieria in corso e attacchi aerei che si svolgono principalmente nell’area centrale e nella parte settentrionale di Gaza. In quella particolare area, stanno parlando dell’apertura di un attraversamento terrestre dalla parte settentrionale all’ingresso della città di Beit Hanoon. La maggior parte delle persone con cui abbiamo parlato, crede che sia solo una distrazione da parte dell’esercito israeliano. È solo un espediente mediatico per far credere che Israele è impegnato ad aprire un attraversamento terrestre e a garantire il regolare flusso degli aiuti umanitari. Ma allo stesso tempo – pensando a tutte le imprevedibili bombe che cadono e agli attacchi aerei in corso nell’area centrale di Gaza e nella parte orientale della città di Gaza – le domande restano sul meccanismo che è in gran parte rotto quando si tratta di fornire aiuti.
- il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto che La campagna militare di Israele inGaza ha portato “morte e distruzione implacabili” ai
Palestinesi. “Le vite sono distrutte. Il rispetto del diritto internazionale umanitario è a brandelli”, ha detto.
Un’indagine israeliana ha scoperto che una donna israeliana, Efrat Katz, che è stata sequestrata durante il 7 ottobre
NelL’attacco guidato da Hamas, è stata “molto probabilmente” uccisa quando un elicottero da combattimento israeliano ha sparato sul veicolo dei rapitori.
Diario di un ????????? Giorno 175.
+33.137 Palestinesi uccisi a Gaza
+75.815 Feriti gravi
+9.000 Donne
+14.000 Bambini
+8.000 dispersi sotto le macerie
+5.000 sono donne e bambini
1.9 milioni di profughi
459 uccisi in Cisgiordania
+7.895 imprigionati dal 7 Ottobre
3.365 feriti da militari e coloni
1.405 Israeliani uccisi da Hamas
+337 operatori sanitari uccisi
135 operatori media tra cui
135 Giornalisti uccisi dalle bombe
169 operatori delle Nazioni Unite
552 soldati uccisi dal 7 Ottobre
253 nelle operazioni in Gaza
- 100 ostaggi di Hamas
12 neonati morti in Al Shifa
27 dei 35 ospedali di Gaza sono fuori servizio e 55 di 72 cliniche sono definitivamente chiuse. - 300.000 complessi abitatativi sono stati completamente distrutti su un totale di 430.000.
281 scuole sono distrutte e 69 sono impraticabili.
I sondaggi più recenti dell’Israel democracy institute raccontano cosa pensano gli israeliani: il 66 per cento ritiene che Netanyahu non debba cedere alla richiesta degli americani di ridurre i bombardamenti sulle aree abitate della Striscia; l’80 per cento crede che il governo non debba prendere in considerazione le sofferenze della popolazione palestinese nel pianificare il proseguimento delle operazioni militari; il 63 per cento non è d’accordo con uno stato palestinese indipendente e smilitarizzato. Ma solo il 32 per cento giudica positivamente il premier. Una società unità nell’intento, spaccata politicamente.
Nella notte, l’esercito israeliano ha ritirato tutte le truppe di terra dal Sud della Striscia di Gaza, dopo quattro mesi consecutivi di combattimenti nell’area di Khan Younis. Attualmente nella Striscia di Gaza rimane solo una brigata, Nahal. La Brigata Nahal ha il compito di proteggere il cosiddetto Corridoio Netzarim, che attraversa Gaza dall’area di Be’eri, nel Sud di Israele, fino alla costa della Striscia.
“Il sistema di difesa ha terminato i preparativi per una risposta contro qualsiasi scenario che possa svilupparsi con l’Iran”: lo ha detto il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant, che si è riunito con i vertici militari del Paese. Lo riporta il Jerusalem Post.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che oggi incontra il collega israeliano Israel Katz, a Roma con un gruppo di famigliari degli ostaggi, ha chiesto a Israele di adottare “un cessate-il-fuoco, apra i valichi terrestri e renda subito operativo il corridoio marittimo per facilitare l’arrivo nella Striscia di Gaza di beni essenziali per la popolazione, in particolare aiuti alimentari, oltre a beni sanitari di prima necessità”. È quanto si legge in una nota della Farnesina.
Nella notte, l’esercito israeliano ha attaccato un’infrastruttura di difesa aerea di Hezbollah nella zona di Baalbek, nel Nord-Est del Libano. Lo ha reso noto l’esercito. “In risposta all’attacco in cui uno dei nostri droni è stato abbattuto sabato, i caccia delle nostre forze armate hanno preso di mira un complesso militare e un’infrastruttura terroristica”, ha spiegato l’esercito.�La milizia sciita aveva reso noto di aver abbattuto il drone del “nemico” che si era infiltrato nel suo territorio.�Oggi si compiono sei mesi di guerra a Gaza e continua senza sosta anche lo scambio di fuoco tra Israele e Libano, un’area che sta vivendo il picco di tensione più alto dal 2006 e i cui attacchi hanno causato almeno 379 morti, la maggior parte dei quali da parte libanese e nelle file di Hezbollah, che ha confermato 254 vittime tra i suoi miliziani, alcuni in Siria.�In Israele, 18 persone sono state uccise nel Nord (10 militari e 8 civili); mentre dall’altra parte del confine sono state uccise almeno 361 persone, tra cui 46 membri di altre milizie, un soldato libanese e 60 civili, tra cui dieci minorenni e tre giornalisti (oltre ai combattenti di Hezbollah).�Le ostilità al confine sono iniziate l’8 ottobre, il giorno dopo lo scoppio dell’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza, in solidarietà di Hezbollah con le milizie islamiste palestinesi nell’enclave. Lo scontro a fuoco si è notevolmente intensificato nelle ultime settimane, sollevando timori di guerra aperta tra le parti; Israele denuncia che durante questi sei mesi di guerra, Hezbollah ha lanciato circa 3.100 proiettili sul suo territorio. Almeno 80.000 residenti delle comunità israeliane vicino al confine libanese rimangono lontani dalle loro case.
“Il 7 ottobre è un giorno di dolore per Israele e per il mondo. Niente può giustificare l’orrore scatenato da Hamas. Condanno ancora una volta l’uso della violenza sessuale, della tortura e del rapimento di civili e chiedo il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi”: lo scrive su X il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, a sei mesi dall’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
L’esercito israeliano ha annunciato la morte di 4 soldati in combattimento a Gaza, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, aggiungendo che “uomini armati usciti da un tunnel in un edificio distrutto hanno aperto il fuoco contro le truppe di pattuglia lungo la rotta logistica dell’Idf a Khan Yunis”. Si tratta di Ido Baruch (21 anni), Amitai Even Shoshan (20), Ilai Zair (20) e Reef Harush (20). Il bilancio dei soldati uccisi dall’inizio dell’operazione di terra a Gaza sale ora a 260.
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz è partito questa mattina per Roma per una visita diplomatica. Con lui – ha fatto sapere il ministero – famiglie degli ostaggi.�Katz incontrerà il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell’Interno Matteo Piantadosi e i vertici della Comunità ebraica in Italia.�”Gli incontri – ha aggiunto il ministero – si concentreranno sugli sforzi per il rilascio degli ostaggi e preservare la legittimità internazionale per la continuazione della guerra a Gaza”.
“Il 7 ottobre è un giorno di dolore per Israele e per il mondo. Niente può giustificare l’orrore scatenato da Hamas”. Lo scrive su X il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, nella giornata che coincide con i sei mesi trascorsi dall’attacco di Hamas a Israele: “Condanno ancora una volta l’uso della violenza sessuale, della tortura e del rapimento di civili e chiedo il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi”, conclude. Guterres era stato al centro di pesanti attacchi da parte di israele per aver condannato Hamas dopo l’attacco sostenendo però che «È importante – aveva dichiarato – riconoscere anche che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Il popolo palestinese – aveva aggiunto – è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione».
Decine di migliaia di manifestanti hanno marciato a Tel Aviv e in altre grandi città, chiedendo le dimissioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e lo svolgimento di elezioni anticipate. Gli organizzatori della manifestazione hanno affermato che “circa 100mila” persone si sono radunate in un incrocio ribattezzato “Piazza della Democrazia” dopo le contestazioni contro le riforme giudiziarie dello scorso anno.�Per settimane, gli israeliani hanno espresso crescente frustrazione per la gestione della guerra da parte di Netanyahu e per il suo fallimento nel riportare a casa gli ostaggi tenuti a Gaza.
Il capo degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha definito la guerra a Gaza un “tradimento dell’umanità” sei mesi dopo l’inizio del conflitto tra Israele e Hamas: “Raramente si è verificata una tale indignazione globale per il prezzo del conflitto, si è fatto troppo poco per porvi fine”. Il responsabile degli aiuti ha affermato che un momento di ricordo e lutto “non è sufficiente” e ha invece sollecitato una “resa dei conti” mentre la popolazione di Gaza affronta “la morte, la devastazione e ora una vergognosa carestia provocata dall’uomo”.
Gli Stati Uniti si aspettano un “significativo” attacco entro la prossima settimana da parte dell’Iran, con bersaglio Israele o asset americani nella regione, in risposta all’attacco israeliano a Damasco in cui sono morti importanti ufficiali iraniani. Lo riportano fonti dell’amministrazione Usa alla Cnn. Washington ritiene che l’attacco da parte dell’Iran sia “inevitabile”, una visione condivisa da Israele. Colpire direttamente Israele sarebbe uno degli scenari peggiori che l’amministrazione Biden sta prendendo in considerazione, perchè potrebbe portare a una rapida escalation delle tensioni in Medio Oriente. Il rischio è quello di un allargamento del conflitto con Hamas che il presidente Usa Joe Biden sta cercando di evitare da mesi.